Il capogruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Agrigento, Simone Gramaglia, invoca lo stop ai botti di Capodanno. Gramaglia, rivolgendosi al sindaco Franco Miccichè, afferma: “Bisogna emanare un’ordinanza per vietare su tutto il territorio comunale i botti di fine anno. La notte di Capodanno è generalmente un momento di festa e gioia, celebrato come da tradizione con i fuochi d’artificio. E’ sempre più evidente però quanto i botti provochino gravissimi danni agli animali, sia domestici che selvatici, e questa consapevolezza deve spingere il primo cittadino a prendere provvedimenti per tutelarli. Il Comune di Agrigento si adegui alle ordinanze dei Comuni più virtuosi d’Italia” – conclude Simone Gramaglia.
Porto Empedocle, finanziato dalla Regione il progetto per il campo sportivo comunale
Con apposito bando ritualmente pubblicato, l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo aveva predisposto un programma regionale di finanziamento a valere sulla linea di intervento 3.3.2.1 del P.O FESR 2007/2013, al fine di favorire l’attivazione, la riqualificazione e l’ampliamento di iniziative sostenibili, volte alla diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica regionale, inerenti in particolare allo sviluppo delle filiere dell’offerta sportiva, anche in aree interne di pregio ambientale.
Con decreto del 28 maggio 2013 e successivo Decreto del 12 agosto 2014, veniva approvata la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento, che vedeva il progetto del Comune di Porto Empedocle, relativo a lavori di completamento del campo sportivo comunale, collocato in posizione utile (n. 35) all’ammissione al finanziamento, per un importo di 800.000,00 euro.
Il Comune di Alia, non essendosi collocato in posizione utile, impugnava la predetta graduatoria, reclamando la mancata attribuzione di 64 punti complessivi che, ove interamente riconosciuti, ne avrebbero determinato l’utile collocamento nella graduatoria di merito (essendo risultate finanziabili le proposte con almeno 60 punti).
Con le doglianze mosse nel ricorso, il Comune di Alia lamentava un’asserita carenza di istruttoria nella valutazione, sotto diversi profili, del progetto presentato riguardante la manutenzione dell’impianto sportivo
Si costituiva in giudizio per resistere al ricorso e sostenere la legittimità dell’intera procedura valutativa e della graduatoria finale, anche il Comune di Porto Empedocle – collocatosi al 35° posto, in posizione utile, ovvero tra i progetti finanziabili – con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, esponendo le proprie argomentazioni a dimostrazione dell’infondatezza delle pretese del Comune ricorrente e chiedendo, pertanto, il rigetto integrale del ricorso.
In particolare, l’Avv. Rubino sosteneva la correttezza della valutazione operata dall’Amministrazione regionale, non avendo, il Comune ricorrente, fatto riferimento ai dovuti atti ed elaborati progettuali, quali unici documenti idonei a dare effettiva prova del reale impegno preso in merito alla realizzazione dei singoli interventi; con la conseguenza che la mancata produzione della documentazione tecnica a supporto dei singoli requisiti posseduti da ciascun progetto non può che impedirne l’attribuzione del relativo punteggio.
Il Tar Palermo, Sez. II, in primo grado, ed il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, al termine del giudizio di appello, in piena condivisione delle tesi difensive formulate dall’Avv. Girolamo Rubino, difensore del Comune di Porto Empedocle anche nel giudizio di appello, hanno respinto il ricorso proposto dal Comune di Alia e confermato, di fatto, la posizione occupata in graduatoria dal Comune di Porto Empedocle che, per la realizzazione del proprio progetto, potrà così contare su un finanziamento di ben 800.000,00 euro.
Roberta Zicari sul finanziamento ai parchi gioco inclusivi
La candidata al Consiglio comunale alle scorse Amministrative, Roberta Zicari, annuncia che l’assessore regionale Scavone ha ampliato la dotazione finanziaria del bando per parchi gioco inclusivi di 2,6 milioni di euro, rendendo ammissibili a finanziamento, tutti i progetti con un punteggio superiore ai 61 punti. Per la nostra provincia si tratta di progetti ad: Agrigento, Sciacca, Bivona, Menfi e Aragona (che si aggiungono a Sambuca di Sicilia, Raffadali, Licata, San Biagio Platani, Lampedusa). Bene prestare attenzione ai bambini e rendere le città a loro misura, abbattendo tutte le barriere, fisiche e non, ovvero favorendo l’integrazione. Oltre a questo bando regionale, ci sono anche i bandi ministeriali per la realizzazione di parchi gioco. Chiedo alla giunta Miccichè di lavorare per aggiudicarsi anche quelli, aumentando la qualità della vita degli Agrigentini”.
Firetto: “Giù le mani dal parco inclusivo alla Villa Bonfiglio”
A fronte di auto – attribuzione di meriti adesso, l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, precisa: “Il finanziamento di un parco giochi inclusivo alla Villa Bonfiglio, al Viale della Vittoria, è frutto di un bando datato agosto 2019, vinto dal Comune, e la delibera 140 di partecipazione al bando è del 22 novembre 2019 e porta la firma della mia Giunta”.
Spataro ribadisce: “Bollette idriche a conguaglio da annullare”
Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, ribadisce che le bollette idriche a conguaglio, già sospese, sono da annullare definitivamente. Spataro afferma: “Servono azioni concrete. Ce le aspettavamo già nella seduta dell’Ati prima di Natale. Non c’è più tempo da perdere. Siamo di fronte ad un provvedimento illegittimo in quanto, ripeto, è in aperta violazione con il dispositivo di una delibera dell’autorità garante per l’energia i cui effetti, in assenza di un tempestivo intervento formale, rischiano di gravare pesantemente ed ingiustamente sulle tasche dei contribuenti agrigentini. Domani martedì tornerà a riunirsi l’Ati. Siamo quindi tutti in attesa che l’Assemblea si pronunci in modo positivo e perentorio per porre rimedio ad una questione di notevole rilevanza sociale, bloccando così la riscossione di un supplemento che non è assolutamente dovuto. Ma non basta. Si deve procedere, con celerità e senso di responsabilità, all’annullamento della delibera in modo da rimborsare tutti quei cittadini che hanno già versato totalmente o parzialmente quanto richiesto. E dovrà essere fatto attraverso una disposizione di pagamento oppure mediante il conguaglio delle somme riscosse nella prima bollettazione utile”.
Porto Empedocle, ss 115: il viadotto “Re” da oltre 50 anni su terreno privato.
Il ponte “Re”, uno dei più antichi viadotti della Statale 115, sito nella zona Lidi di Porto Empedocle, da oltre mezzo secolo è stato costruito, quasi interamente, su terreno di proprietà di privati senza alcun regolare provvedimento di esproprio. Mediante complesse ed articolate ricerche ipocatastali, i proprietari del fondo occupato, assistiti dall’avvocato Salvatore Butera, hanno acclarato la fattispecie occupativa da parte della pubblica amministrazione con l’irreversibile trasformazione del suolo e conseguente danno patrimoniale. A seguito di tale occupazione illegittima, l’Anas ha già avviato il procedimento di acquisizione dell’area che si concluderà con il pagamento di un indennizzo pari al valore venale del terreno a titolo risarcimento danni patrimoniali cagionati ai proprietari ed il passaggio del bene al Demanio dello Stato.
L’Italia è arancione
Da oggi e fino a mercoledì l’Italia è arancione. Le istruzioni per l’uso, tra spostamenti, negozi, bar e ristoranti.
Con l’euforia del Vax – Day si chiude la prima fase di zona rossa di Natale, iniziata il 24 dicembre, e per l’Italia ci sono adesso tre giorni arancioni, fino alla vigilia di Capodanno, con negozi aperti e spostamenti nel Comune senza autocertificazione. Infatti, la differenza principale fra i giorni in cui l’Italia è in zona rossa rispetto a quelli in cui è in zona arancione è che nel primo caso sono vietati tutti gli spostamenti, sia dentro che fuori dal proprio comune, tranne quelli per lavoro, salute o necessità, e tranne per quelli giustificati dalla “deroga sulle visite”, quindi per andare in un’altra casa, rispettando alcuni limiti. In tutti questi casi è necessaria l’autocertificazione. Nei giorni arancioni, invece, ci si può invece spostare liberamente all’interno del proprio comune. La “deroga sulle visite”, valida sia in zona rossa che in zona arancione, prevede che ci si possa spostare una volta al giorno, dalle 5 alle 22, per fare una visita a una sola casa (di chiunque, amici o parenti) che si deve trovare nella propria regione. In questo spostamento si può essere al massimo in due, eventualmente accompagnati da minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti senza restrizioni di numero. Anche nelle giornate arancioni restano poi in vigore le regole generali come il coprifuoco dalle 22 alle 5. Non ci si può spostare tra regioni, se non per motivi di lavoro, salute, necessità, ma si può sempre – quindi anche spostandosi tra regioni – rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. E l’abitazione è considerata il posto in cui si vive “con una certa continuità e stabilità”: quindi le persone che vivono abitualmente nella stessa casa possono ricongiungersi. È inoltre sempre consentito raggiungere le seconde case se si trovano nella propria regione, ma a un solo nucleo familiare, e solo dalle 5 alle 22. Si può sempre fare attività sportiva e motoria, individuale, all’aperto e rispettando le distanze. Le messe sono celebrate. Bar e ristoranti sono chiusi per il consumo sul posto, ma possono effettuare servizio d’asporto, sempre consentito fino alle 22, mentre le consegne a domicilio non hanno limiti di orario. I negozi sono invece aperti. Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante auto-dichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
Regione, tour de force contabile
Inizia oggi la settimana cruciale per l’approvazione dell’esercizio provvisorio alla Regione. Ok nel frattempo alle variazioni di bilancio. Le riserve dei 5 Stelle e del Pd.
I giudici della Corte dei Conti hanno fissato l’udienza del giudizio di parifica del rendiconto 2019 della Regione per il 29 gennaio prossimo. Pensate che l’anno scorso il giudizio di parifica giunse il 13 dicembre. Tale dilatazione dei tempi del giudizio di parifica sarebbe determinata dalla pandemia covid in corso e dall’impedimento di alcuni giudici. Dunque, se il giudizio di parifica del rendiconto 2019 è atteso per il 29 gennaio, non prima sarà possibile approvare Bilancio e Finanziaria. Ecco perché il governo Musumeci si appresta a proporre all’Assemblea Regionale due mesi di esercizio provvisorio, gennaio e febbraio. L’anno scorso sono stati quattro, il massimo consentito, i mesi di esercizio provvisorio, durante i quali sarà possibile spendere in dodicesimi. Ciò nonostante, l’ultima settimana, appena iniziata, del 2020, potrebbe trasformarsi in un tour de force: a Sala d’Ercole, infatti, prima di Capodanno dovrà essere approvato l’esercizio provvisorio per scongiurare il blocco totale della spesa. E adesso sono state approvate le variazioni di bilancio contro cui si scagliano le forze politiche d’opposizione. Il Movimento 5 Stelle replica: “Le coperture finanziarie sono molto incerte e questo sta divenendo il marchio di fabbrica del governo Musumeci. Era accaduto con la cosiddetta ‘finanziaria di guerra’, incentrata sulla rimodulazione dei fondi europei, e si sta riproponendo ora con il disegno di legge sulle variazioni di bilancio, costruito con una clausola di salvaguardia che si basa non su una norma, ma su una proposta di norma, l’articolo 7 del decreto legislativo 27 dicembre 2019, numero 158, attualmente all’esame del Consiglio dei ministri. Dunque, se non dovesse giungere l’ok da Roma, con le somme a disposizione potremo coprire solo le spese obbligatorie che però non possiamo coprire per mancate entrate dovute al Covid, e quindi non finanziare nuova spesa. E’ un modo di legiferare folle”. Sulla stessa lunghezza d’onda dei 5 Stelle si sintonizza il Partito Democratico che, tramite il capogruppo, Giuseppe Lupo, tuona: “E’ una manovra senza fondamento che si basa in buona parte sul fondo destinato alla copertura per le minori entrate. Il governo sta pericolosamente imboccando un tunnel senza via di uscita mortificando le regole della contabilità pubblica e mettendo a rischio la manovra finanziaria ed il futuro economico della Regione. Sono troppi i nodi da sciogliere a partire ovviamente dai fondi da utilizzare, fino al discutibile iter che il governo sta seguendo proponendo l’esame delle variazioni bilancio quando mancano pochi giorni alla scadenza del termine ultimo per il varo dell’esercizio provvisorio e togliendo al Parlamento, visti i tempi ristretti, qualunque possibilità di analisi del testo presentato. Il presidente Musumeci apra gli occhi e concentri gli sforzi del governo sul varo dell’esercizio provvisorio i cui termini scadranno fra pochi giorni e che appare indispensabile per onorare le spese indifferibili della Regione”.
Ad Agrigento e a Sciacca atteso il contenitore del vaccino della Pfizer
Ad Agrigento all’ospedale “San Giovanni di Dio” è atteso un contenitore freezer per conservare il vaccino anti – covid della Pfizer. Le relative spese sono sostenute dall’assessorato regionale alla Salute. A seguito di interpello dell’Azienda sanitaria provinciale, è stata l’impresa Sintak di Corsico, in provincia di Milano, ad aggiudicarsi la fornitura avendo presentato l’offerta più vantaggiosa, 9.594 euro più Iva. Il contenitore, che sarà consegnato entro il 10 gennaio, ha una capienza di 728 litri ed una temperatura di esercizio a meno 85 gradi. La stessa procedura è stata seguita anche per dotare di un contenitore freezer l’ospedale “Giovanni Paolo secondo” di Sciacca. In tal caso il contenitore ha capienza di 445 litri ed una temperatura d’esercizio di meno 86 gradi. A fornirlo, per 9.700 euro, è l’impresa Sincronis di Cinisello Balsamo in provincia di Milano.
Il medico Giovanni Vento il primo agrigentino a sottoporsi al vaccino anti – covid
Il medico Giovanni Vento, 71 anni, presidente uscente dell’Ordine dei Medici di Agrigento, è stato il primo agrigentino a sottoporsi al vaccino anti-covid all’ospedale “Civico” di Palermo in occasione del Vax – Day. In Sicilia le prime 685 dosi del vaccino Pfizer – Biontech sono giunte a bordo di un aereo militare intorno alla mezzanotte del 27 dicembre all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo dopo la partenza da Pratica di mare ed un primo scalo a Cagliari.