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Covid 19, in Sicilia tornano ad aumentare, sensibilmente, i contagi. Ventidue i morti

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Un aumento di oltre duecento contagi, ma meno ricoverati in ospedale, addirittura 5 in meno in terapia intensiva (rispetto a ieri). E calano i decessi. Nelle ultime 24 ore, in Sicilia, registrati 894 nuovi casi di Covid-19, a fronte di su 8.689 tamponi effettuati. E ci sono altri 22 morti. I dati emergono dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute, aggiornato alle 15 di oggi, martedì 22 dicembre.

Questa la suddivisione dei nuovi contagi nelle province siciliane: Catania 285, Messina 199, Palermo con 150, Siracusa 72, Caltanissetta 48, Trapani 42,Enna 41, Agrigento 36, e Ragusa 21.

Rosario Livatino sarà beato

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Il giudice Rosario Livatino sarà beato. Papa Francesco ha infatti autorizzato la congregazione delle cause dei Santi a promulgare il decreto sul martirio del giudice canicattinese ucciso dalla Stidda il 21 settembre del 1990. La cerimonia di beatificazione si svolgerà il prossimo anno ad Agrigento. La postulazione della causa di canonizzazione è stata condotta da don Giuseppe Livatino, cugino del magistrato. A proporre la beatificazione di Livatino fu monsignor Carmelo Ferraro ma è stato poi il cardinale Francesco Montenegro ad avviare nel 2011 il processo di beatificazione concludendo la propria fase di raccolta di atti diocesana nel 2017.

Morto Pino Catalano, storico ristoratore agrigentino

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E’ morto ad Agrigento dopo una lunga e sofferente malattia Pino Catalano, rinomato e storico ristoratore della città dei Templi. E tra i Templi, lungo la panoramica, Pino Catalano fu conosciuto e apprezzato, tra gli anni ’60 e ’70, come gestore del ristorante “Le Caprice”. Tanti ricordano ancora uno dei suoi piatti più prelibati, la carbonara o, meglio, come è stata tramandata da diverse generazioni, la “carbonara di Pino Catalano”, per distinguerla dalle altre. Dopo “Le Caprice”, Pino Catalano ha avviato un altro ristorante destinato a trasformarsi nel corso del tempo in una vera e propria “istituzione” della ristorazione ad Agrigento, la “Taverna Mosè”, meta privilegiata soprattutto da tanti personaggi dello spettacolo. Pino Catalano, amante delle passeggiate a San Leone, è padre di un altro rinomato e conosciuto ristoratore agrigentino, Giovanni Catalano, al quale Teleacras rivolge le più sentite condoglianze estendendole alla famiglia tutta.

 

Uno Zimmerman nel foyer “Pippo Montalbano” del Teatro Pirandello

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Il pianoforte di un quarto di coda Zimmerman è in mostra nel Foyer “Pippo Montalbano” del teatro Pirandello di Agrigento. Il sindaco Franco Miccichè, durante un sopralluogo a villa Betania, lo ha scoperto in stato di abbandono. E così il pianoforte è stato trasferito al teatro, sistemato con piccoli interventi di falegnameria e antitarme e accordato da Elio Jannuzzo. L’insegnante Rita Capodicasa oggi si è esibita per il sindaco, gli assessori e pochi ospiti, secondo le attuali disposizioni anti assembramento. Immagini e interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Dati Istat preoccupanti, l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto: “Comprate i libri, innamoratevi della cultura”

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“Li avete visti? I dati diffusi dall’Istat sono preoccupanti perché, la distanza culturale, crea distanza sociale. Ho letto post di grande rammarico, ma, mi chiedo, ha senso puntare il dito verso chi non legge o non va per musei? Cosa possiamo fare, invece? E se provassimo a spiegare meglio cos’è la cultura? Se davvero ci sta a cuore abbiamo il dovere di fare innamorare gli altri con il nostro racconto. Dobbiamo farlo perché è il punto da cui partire e ripartire”.
Lo sostiene l’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.
“Andare al museo – continua Lillo Firetto – non è una tappa obbligata solo quando si è in una città straniera, in viaggio. Non è la figurina mancante dell’album di instagram, tipo “il Louvre? L’ho visto”. Visitare un museo è una esperienza, che se va bene, riesce a cambiarci. Se entri nella Valle dei Templi (il nostro patrimonio dietro casa) e pensi a cosa è accaduto, cosa ha spinto a costruirla, la tua autostima ne esce rafforzata. Certi giorni, io ho visitato la Valle con questo spirito: riflettere e raccogliere idee. Perché siamo le nostre radici, i gesti che ci hanno preceduto, perché attraversarla è imparare la storia in un modo diverso, basta osservare intorno. Adesso andare per musei, lo so, è complicato. Possiamo farlo virtualmente. Se avete uno smartphone, con qualche click, entriamo in quasi tutti i grandi musei del mondo. Ma se avete un regalo da fare, comprate un libro. Anche per chi non è un lettore. Anche per chi non frequenta le librerie. Anzi, segnate voi la svolta. Fate il primo passo, chi legge non tenga mai i libri distanti dagli altri, come oggetti sacri o difficili. Sono fondamentali come il caffè la mattina, come il pane, come le vitamine. Aiutano a crescere. Nei momenti felici, come in quelli tristi, io ho aperto un libro. Aprire un libro mi ha sempre confortato, divertito, mi ha dato risposte e punti di domanda. Perché leggere è come inventare un mondo, seduti in un angolo di casa. Prepara all’ascolto, ci fa immaginare, ci fa vedere cose e vivere sensazioni infinite. Un libro non chiede niente e dà tantissimo. Basta solo aprirlo. Innamoratevi della cultura”.

Siculiana, un presepe realizzato con materiali riciclati

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A Siculiana, al Santuario del Santissimo Crocifisso, in occasione del Santo Natale 2020, sono stati addobbati sei altari e sono stati curati dalla Caritas, dal Comitato Territoriale ACSI di Agrigento, dalla Confraternita Ecce Homo e Consorelle Addolorata Maria, dai ministri straordinari della comunione e gruppo liturgico, dal gruppo di preghiera Regina della Pace e dal gruppo catechisti.
Il presepe monumentale è stato allestito dal gruppo Giovani Presepisti Unità Pastorale di Siculiana.
Ogni gruppo ha realizzato un segno seguendo le linee della propria spiritualità. Il Presepe centrale è stato realizzato secondo la tradizione dei presepi siciliani. Tutti gli addobbi sono stati realizzati a costo zero, sfruttando solo la creatività e i materiali riciclati che sono
stati donati dalle attività commerciali.

Centottantamila lettere dalla provincia di Agrigento per Babbo Natale

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Anche quest’anno Poste Italiane ha messo a disposizione la propria rete logistica per il consueto appuntamento natalizio de “La Posta di Babbo Natale” dedicata a tutti i bambini. In pochi giorni sono arrivate 180 mila letterine che i cosiddetti “Postini di Babbo Natale” consegneranno tramite i 73 Uffici Postali della provincia di Agrigento e le 271 cassette rosse di impostazione.

In questo 2020 segnato dalla pandemia globale Poste Italiane ha deciso di rinnovare l’appuntamento con la tradizione e raccogliere “speranze e desideri” dei bambini. Come ogni anno, sono migliaia le missive che i portalettere intercettano nel circuito postale e alle quali Babbo Natale risponde con un pensiero.

Molte le frasi e i pensieri dedicati all’emergenza sanitaria: “Caro Babbo Natale come stai, il virus è arrivato anche da te? I tuoi elfi stanno bene?”, “Quest’anno il regalo più grande saranno la compagnia e l’amore delle persone che amiamo”.

Navigando fra le pagine del sito www.lapostadibabbonatale.posteitaliane.it sarà possibile scaricare i disegni da colorare e stampare la lettera di risposta di Babbo Natale.

E’ stata anche attivata l’App “Zen e Zero” (disponibile su Google Play e Apple Store) con il cooking game più divertente delle feste. Per ciascun partecipante, la missione sarà quella di scoprire se il sapore del Natale è lo stesso in tutto il mondo, grazie ai due chef di Babbo Natale, Zen e Zero, che aiuteranno i bambini durante il gioco.

Il progetto, che ha come sempre una finalità educativa e sostenibile, quest’anno ha lo scopo di sensibilizzare grandi e piccoli sul tema della corretta alimentazione. Per questo Poste Italiane ha deciso di sostenere Unicef e tramite il link presente sia sul sito che sull’App sarà possibile donare una piccola somma per garantire latte e alimenti terapeutici ai bambini che ne hanno bisogno.

Una giornata alla memoria di Sofia all’Ic “Montalcini” di Agrigento. Oggi gli interventi al Vg delle 14:05

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Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè e il preside dell’Istituto scolastico comprensivo “Rita Levi Montalcini”, professor Luigi Costanza, accogliendo la proposta della professoressa Antonella Zambuto, hanno voluto ricordare l’estremo atto di generosità compiuto dai coniugi Tedesco, piantando un albero come “atto di rinascita” in ricordo di Sofia. Nonostante l’ immane dolore per la perdita della loro piccola Sofia, scomparsa prematuramente, i genitori hanno restituito la vita a chi da tempo è in attesa di trapianto, donando gli organi della figlia. “La scelta posta in essere dai coniugi Tedesco – affermano il Sindaco e il Preside – rappresenta un incondizionato atto d’amore per la vita, una scelta difficile soprattutto perché affrontata in un momento drammatico quale può essere la perdita di una figlia, ma che sicuramente sarebbe stata condivisa anche da Sofia che rimarrà sempre presente nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata, come i suoi compagni. L’albero che abbiamo piantato rappresenta la nuova vita in un nuovo contesto, dunque simbolicamente il “risveglio” che hanno sicuramente avuto quelle sette persone a cui è stato effettuato il trapianto degli organi di Sofia. Un ringraziamento sentito ai genitori che hanno avuto la forza di trasformare la morte della propria figlia in vita, alla professoressa Antonella Zambuto e in particolare agli assessori Antonino Costanza Scinta e Gerlando Principato”.

Rapine in Toscana, condannati in Appello due licatesi

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La Corte d’Appello di Firenze ha condannato Gaetano Sirone, 32 anni, e Rosario Scrimali, 33 anni, entrambi di Licata, a 4 anni e 8 mesi per due rapine commesse in Toscana, a Prato, nel 2007. In Appello i due licatesi hanno ottenuto un minimo sconto di pena, allorchè in primo grado sono stati condannati a 5 anni di reclusione. I due, all’epoca giovanissimi, hanno prima rapinato un ufficio postale rubando poco più di 300 euro. Dopo pochi giorni hanno invece rapinato una farmacia, con un bottino di meno 400 euro.

“Illecito smaltimento di rifiuti”, rinviati a giudizio Antonino e Salvatore Leonardi

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Il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catania ha rinviato a giudizio gli imprenditori Antonino e Salvatore Leonardi, titolari della discarica Sicula Trasporti, che è in amministrazione giudiziaria, arrestati il 4 giugno scorso dalla Guardia di Finanza di Catania nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta ‘Mazzetta Sicula‘, ed altri sei imputati. A giudizio anche le società Sicula Trasporti, Sicula Compost, Gesac, Edile Sud, Leonhouse Immobiliare ed Eta Service. “Dalle indagini – si legge nel capo d’imputazione – è emerso un perdurante e sistematico illecito smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti da oltre 200 Comuni siciliani, e una gestione della discarica orientata all’esclusivo perseguimento di utili attraverso il mantenimento delle convenzioni con gli Enti locali pur non essendo gli impianti nelle condizioni di poter più adempiere alle prescrizioni fissate dalle autorizzazioni amministrative”. I due imprenditori sono accusati di associazione per delinquere, traffico di rifiuti, corruzione, frode nelle pubbliche forniture e getto pericoloso di cose.