Esauriti i 5 quelli occupati. Non c’è più posto per pazienti affetti da Covid-19 all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì. Uno degli ultimi pazienti ricoverati è giunto da Nicosia e la camera a pressione negativa che era stata realizzata lo scorso mese di marzo s’è riempita. Oltre al paziente ennese vi erano già altri 4 degenti provenienti da Castrofilippo, Ravanusa, Canicattì, Nicosia e Capizzi. Si tratta di pazienti che hanno bisogno di essere aiutati nella respirazione.
Dramma lavoro a Porto Empedocle, chiude lo stabilimento Italcementi
Italcementi ha comunicato che da lunedì prossimo lo stabilimento di Porto Empedocle chiuderà i battenti. I 28 lavoratori “sopravvissuti” alla precedente sfoltita del personale decisa anni fa dal colosso italotedesco verranno dislocati in altri impianti del nord Italia o mandati in anticipo in pensione, se in possesso dei requisiti. Una notizia drammatica comunicata ieri i sindacati, con un’accelerazione che lascia sgomenti. Da alcuni anni l’impianto empedoclino funzionava come punto di macinazione, dopo decenni di produzione a pieno ritmo, con centinaia di lavoratori impegnati compreso l’indotto. Alla base della scelta di chiudere la crisi dell’edilizia, aggravata dagli effetti del Covid 19.
Rischi covid -19 in Tribunale ad Agrigento, il presidente fissa nuove norme
Giro di vite dal presidente del Tribunale di Agrigento sul fronte dei rischi di contagio covid nel palazzo di Giustizia del capoluogo. “Le autorizzazioni ai giudici, sia togati che onorari, a tenere udienze monocratiche straordinarie sono revocate, ad eccezione delle udienze già fissate che prevedano svolgimento di attività non differibili”. Il presidente Pietro Maria Falcone, “rilevato che il crescente numero di contagi da Covid-19 rende sempre più allarmante l’attuale situazione epimediologica”, ha dunque varato un provvedimento finalizzato a ridurre la presenza di addetti ai lavori all’interno del tribunale.
Scatta, quindi, la revoca all’autorizzazione a tenere udienze straordinarie oltre quelle tabellarmente previste e vengono messe per iscritto una serie di inviti. “I presidenti di sezione e i giudici onorari e togati sono invitati a valutare con particolare attenzione la possibilità di procedere a porte chiuse secondo le norme in atto vigenti nei processi civili e penali, per ragioni sanitarie che oggi appaiono di particolare evidenza e piena attualità”. E ancora: “l’invito è pure quello di “limitare rigorosamente il numero di processi da trattare per ciascuna udienza in funzione di un esaurimento dell’attività giudiziaria entro le 13,30 rinviando gli altri processi in base ai previsti criteri di trattazione prioritaria”. Fra le novità c’è pure quella di “indicare sempre l’ordine e l’ora di trattazione dei processi, prevedendo opportuni intervalli per consentire l’igienizzazione dell’aula fra un processo e il successivo”. Infine si chiede ai giudici di “verificare in modo continuo, per tutta la durata dell’udienza, la presenza all’interno dell’aula e negli spazi antistanti di un numero di personale tale da consentire il necessario distanziamento adottando, in caso contrario, gli opportuni provvedimenti”.
Terza rapina in pochi giorni al distributore Sicilpetroli sulla Ss 115 vicino Licata
Terzo colpo nel giro di due mesi contro il distributore di carburanti “Sicilpetroli” che sorge lungo la strada statale 115. Ad agire due delinquenti con il volto coperto e armati di pistola, entrati in azione poco dopo le 18,30 di mercoledì. Si sono fatti consegnare 300 euro.
Un bottino ritenuto fin da subito troppo magro, tant’è che i rapinatori si sono impossessati anche delle stecche di sigarette che erano poste in vendita. Così come sono arrivati – a bordo di una utilitaria che è, poi, risultata essere stata rubata a Campobello di Licata -, allo stesso modo sono scappati.
La vettura è stata ritrovata, completamente bruciata, ore dopo, durante i rastrellamenti del territorio che sono stati messi subito in atto, dai carabinieri. I militari dell’Arma della compagnia di Licata hanno subito avviato le indagini e hanno acque acquisito i filmati degli impianti di video sorveglianza che risultano essere posti a presidio del distributore.
Ecco il report dell’Asp sul Covid 19 in provincia di Agrigento nelle ultime 24 ore
Tra Agrigento e provincia, dopo 290 tamponi effettuati i positivi sono risultati essere ieri – 46. Sei persone in più – rispetto alle precedenti 24 ore – sono state ricoverate in ospedale dove si trovano, al momento, 47 degenti. Aumentati anche – di 44 arrivando a complessivi 403 – gli agrigentini che si trovano in quarantena. Dodici invece le persone sistemate in strutture lowcare. Ma ieri ci sono stati anche, purtroppo, due nuove vittime e si arriva a 24 decessi. Appena 15 – nella giornata del 29 ottobre – i guariti e il totale di coloro che si sono lasciati l’incubo del Covid alle spalle è arrivato a 334. Al 29 ottobre, l’Asp riferisce di 33 persone in trattamento (erano 36 il giorno prima) – poiché attualmente positive – ad Agrigento che ha, però, già avuto anche 29 guariti e 2 decessi, arrivando ad un totale di 64 casi. Alessandria della Rocca ha 1 solo positivo; Aragona ne ha 7 (il giorno prima erano 8), 26 i guariti e dunque un totale di 33 casi. Bivona ha 2 persone attualmente positive (il giorno prima era Covid-free); Burgio è a 0, ma ne ha avuti 2 che sono guariti; Calamonaci ha 1 positivo; lo stesso Caltabellotta; Camastra è a quota 3 (il giorno prima non ne aveva); aumentano i contagi anche a Cammarata che ha 4 casi (ne aveva 3); resta ferma a 7 invece Campobello di Licata; mentre sale da 29 a 32 Canicattì. Casteltermini – tanto nel bollettino Asp del 29 quanto in quello del giorno precedente – viene data a 0, ma in realtà, sui social, il sindaco Gioacchino Nicastro ha annunciato un nuovo positivo. Castrofilippo è schizzata – stando sempre al dato ufficiale fornito dall’Asp – a ben 8 casi (+4 rispetto alle 24 ore precedenti); ferma a 2 Cattolica Eraclea; così come resta ferma a 4 Cianciana; Favara passa da 31 a 32 attualmente positivi; mentre Grotte e Joppolo Giancaxio restano ferme rispettivamente a 2 e a 1 caso. Licata, sul bollettino del 29 ottobre, risulta avere 36 persone positive (erano 34 il giorno prima), ma ha anche 23 guariti (21 il giorno prima), 1 deceduto, ed è arrivata ad un totale di 60 casi. Fermi i contagi a Lucca Sicula con 1 caso, a Menfi con 4 e a Montallegro con 3. Schizzano in avanti, invece, i positivi di Naro che ha raggiunto quota 14 (2 il giorno precedente), due le persone già guarite e 16 in totale i casi. Resta ferma ad 8 Palma di Montechiaro dove ieri, di fatto, ci sono stati due nuovi contagi e altrettanti guariti. Le persone fuori pericolo sono arrivate a 14, ma c’è stato anche un deceduto e i casi complessivi sono stati fin’ora 23. Su Porto Empedocle, l’Asp conteggia 32 persone attualmente positive, tante quante erano il giorno prima. Anche in questo caso ci sono stati 2 nuovi positivi e altrettante guarigioni che sono arrivate a complessive 17. Sul bollettino dell’Asp del 29 ottobre, Racalmuto ha 3 casi di Covid. In realtà, ieri sera, il sindaco Vincenzo Maniglia ha annunciato il quarto caso. A Raffadali ci sono 12 attualmente positivi e 5 guariti; Ravanusa è invece passata da 10 a 14, sono 15 invece i guariti e ben 29 i casi complessivi. Realmonte viene contrassegnata dall’Asp a 0, ma il sindaco ha annunciato informalmente dei nuovi contagi. Ribera è passata da 19 a 20 positivi, 12 i guariti, 1 deceduto e 33 i casi totali; Sambuca di Sicilia è scesa a 91 attualmente positivi (erano 112 il giorno prima). Risultano esserci 19 guariti (solo 1 il giorno prima), 6 deceduti (4), per un totale di 116 casi. San Biagio Platani viene data a 0, mentre San Giovanni Gemini è ferma a 3. Passa da 3 a 4 il numero dei positivi di Sant’Angelo Muxaro, resta ferma ad 1 Santa Elisabetta, scende da 39 a 36 il numero degli attualmente positivi di Santa Margherita di Belìce dove ci sono stati 8 guariti e 1 deceduto, per un totale di 45 casi. Scende anche Sciacca: da 47 a 40 positivi. Ben 73 le persone guarite, 8 i deceduti e 121 il totale dei casi. Siculiana viene data a quota 0.
Marittimo positivo al Covid, stop per il traghetto Cossyra
Un marittimo positivo al Covid 19 e il traghetto Cossyra è fermo a Porto Empedocle. Oggi saranno sottoposti a tampone tutti gli altri componenti dell’equipaggio. Il servizio di collegamento è garantito dal Sansovino, partito regolarmente la scorsa mezzanotte verso le Pelagie. Oggi scatterà la sanificazione del locali del Cossyra e l’avvicendamento di una ventina di marittimi che sostituiranno i colleghi dell’infetto con cui sono venuti a contatto.
Coronavirus in Sicilia, risale il numero dei nuovi positivi
Schizza a 789 il numero dei nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Con i nuovi casi salgono cosi’ a 12.745 gli attuali positivi. Di questi 954 sono i ricoverati: 839 in regime ordinario e 115 in terapia intensiva con un incremento di quattro ricoveri. Sono 13 invece i nuovi decessi che portano il totale a 472. I guariti sono 219. I tamponi effettuati sono 7226. Palermo registra 258 casi, Catania 242, Messina 88, Trapani 53, Ragusa 68, Siracusa 39, Agrigento 1, Caltanissetta 30, Enna 10.
Prima di spargere sangue e morte a Nizza, passò da Lampedusa
Lo scenario che verrebbe fuori sarebbe decisamente inquietante. Brahim Aouissaoui, il killer di Nizza, “e’ arrivato da pochissimo tempo da Lampedusa”: lo ha twittato il deputato della regione di Nizza, Eric Ciotti, affermando di aver appena chiesto al presidente della Repubblica Emmanuel Macron, in una riunione sul luogo dell’attentato, di “sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana”.
Secondo quanto emergerebbe dalle autorità transalpine, l’attentatore sarebbe sbarcato a Lampedusa per poi essere trasferito a Bari lo scorso 9 ottobre. Nella sua tasca è stato ritrovato un foglio della Croce Rossa Italiana. L’intelligence sta ricostruendo la catena degli eventi per capire come non sia stato rimpatriato. Sviluppi attesi a breve, in attesa magari di una presa di posizione del governo italiano.
Il sindaco Miccichè a confronto con la Protezione Civile
Il sindaco Franco Miccichè ha voluto incontrare, insieme all’assessore Gerlando Principato, le varie componenti della protezione civile, ovvero quella comunale, quella provinciale e quella regionale. Per quella comunale Attilio Sciara, per quella provinciale Marzio Tuttolomondo e per quella regionale Massimo Costa. Sono stati discussi diversi argomenti, fra i quali quello della via di fuga di contrada Maddalusa e del centro storico in particolare e le ordinanze di protezione civile che hanno dato la possibilità di sistemare diverse strade pubbliche. In vista anche diversi interventi programmati da qui alla fine del 2020 e che attendono ora il completamento degli incarichi. Il sindaco ha quindi voluto conoscere nel dettaglio i singoli ruoli della Protezione civile comunale, provinciale e regionale. Alla fine l’incontro è stato ritenuto proficuo da tutti i partecipanti
Nella “guerra” tra Commissari Girgenti Acque e Tre Sorgenti ci rimettono gli utenti
Con una nota stampa diffusa poco fa “la Gestione Commissariale del S.I.I. ancora una volta deve prendere atto dell’interruzione di fornitura idrica nei Comuni di Grotte, Naro, Racalmuto e Castrofilippo, causa l’inutilizzabilità dell’acquedotto in disponibilità del non legittimato Consorzio Tre Sorgenti. Poiché sono risultate vane le iniziative amministrative e giudiziali per garantire la piena osservanza della legge, la medesima Gestione deve declinare ogni responsabilità per i pregiudizi che, in un momento così delicato per la salute collettiva, potranno determinarsi nel territorio di Comuni ingiustamente penalizzati dai comportamenti del Tre Sorgenti, avallati da ATIAG9, che ha il compito primario di assicurare adeguato servizio nell’intera provincia.