Da tempo non si apprendeva di multe elevate dalla polizia locale di Agrigento agli incivili che gettano rifiuti in strada. Nelle scorse ore alcuni sono stati sorpresi a lanciare sacchetti di spazzatura direttamente dall’auto, altri dopo aver accostato con il proprio mezzo, hanno abbandonato i rifiuti in strada. Gli agenti del Nucleo Ambientale della polizia Municipale di Agrigento, nell’ambito del servizio di controllo del territorio per prevenire episodi legati al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, negli ultimi 4 giorni (da venerdì 21 a lunedì 24 agosto), hanno elevato 12 multe da 600 euro, ad altrettante persone (due delle quali turiste in vacanza in città). Ancora oggi, dunque, dopo le raffiche di multe elevate prima del lockdown decine di cittadini e anche imprenditori e titolari di attività lavorative, continuano a depositare in strada, aree e terreni, spazzatura e rifiuti di ogni tipologia, anche speciali e pericolosi per la salute pubblica, a tutte le ore del giorno, e della notte.
Abbandono di rifiuti in strada, la Polizia locale di Agrigento scopre e multa 12 persone
Marevivo giovedì a Eraclea Minoa per pulire area boschiva e costiera
Prosegue l’impegno di Marevivo Sicilia nella salvaguardia dell’ambiente e nella sensibilizzazione della popolazione siciliana attraverso l’organizzazione di giornate ecologiche al fine di liberare le nostre coste dai rifiuti volutamente abbandonati e/o spiaggiati. Ad essere impegnate saranno le nostre delegazioni di Agrigento e Trapani. “Giovedì 27 Agosto saremo ad Eraclea Minoa, luogo in cui insiste il nostro centro di educazione ambientale “Oasi Marevivo” e a due passi dal Fiume Platani coinvolto da mesi nel progetto Halykòs realizzato col sostegno di Fondazione CON IL SUD. A essere interessata dall’intervento di pulizia sarà l’area boschiva e costiera in corrispondenza della casa forestale, dove alle 9 ci sarà il ritrovo dei partecipanti. L’attività di pulizia si concluderà intorno alle 12 quando, sempre nello stesso tratto di costa, si svolgerà la liberazione di un esemplare di tartaruga Caretta caretta curata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia che ringraziamo per la consueta disponibilità”.
Vandali scatenati a Canicattì, devastate una decina di auto in sosta
Canicattì in mano ai vandali. Una incredibile ondata di danneggiamenti, durante la notte fra domenica e ieri, fra il viale Della Vittoria e le vie Pirandello e Milano di Canicattì. Almeno una dozzina le auto finite nel “mirino” di una banda di vandali. In frantumi i vetri di numerose auto. Dopo la prima e la seconda scoperta di auto danneggiate e i relativi “Sos” lanciati alle sale operative, sono state avviate le indagini di carabinieri e polizia. Non ci sono conferme istituzionali, ma ieri – a Canicattì – rimbalzava la voce secondo la quale le forze dell’ordine sarebbero riuscite ad identificare se non tutti, almeno qualcuno degli autori. Un ventenne sarebbe stato anche denunciato alla Procura.
Licata, scontro auto-moto in corso Umberto, 2 ragazzi in prognosi riservata
E’ di due giovani in prognosi riservata all’ospedale di Agrigento il bilancio di un grave incidente stradale durante la notte fra domenica e ieri, lungo corso Umberto a Licata. A scontrarsi per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri della locale compagnia, sono state un’autovettura guidata da un licatese venticinquenne e una moto con in sella i due giovani: un venticinquenne di Catania e la fidanzata, ventitreenne, di Gela. Ad avere la peggio è stata la coppia che era sulla moto. Subito sono scattati i soccorsi e i due ragazzi sono stati trasferiti all’ospedale “San Giovanni di Dio” del capoluogo dove, in mattinata, secondo quanto è emerso ieri, venivano sottoposti a dei delicati interventi chirurgici. Per entrambi la prognosi risultava essere riservata. Lungo corso Umberto, a Licata, per ore ed ore, durante la notte, dopo l’incidente stradale, rimanevano al lavoro i militari dell’Arma della locale compagnia. I carabinieri si sono occupati dei rilievi di rito per ricostruire la dinamica dell’incidente stradale.
Iacolino: “Ridare dignità all’area di via Unità d’Italia teatro dell’incendio”
“ Le fiamme che hanno investito l’area circostante a via Unita di Italia ad Agrigento, producono odori nauseabondi che si propagano attraverso le macerie ammassate in un’ area estesa. Il Comune di Agrigento dovrebbe intervenire senza ulteriore indugio in quanto le sterpaglie che hanno preso fuoco hanno alimentato i rottami ferrosi dell’incendio precedente, scatenando un nuovo incendio con fumi irrespirabili per i residenti e chi lavora nelle immediate vicinanze”. Così la consigliere comunale del capoluogo Giorgia Iacolino.
“Una condizione di estremo disagio per gli abitanti e gli operatori economici di via Unita d’Italia particolarmente avvertita all’altezza dell’area circostante il passaggio a livello che non può essere accettata. L’amministrazione comunale di Agrigento intervenga con decisione-conclude Giorgia Iacolino-rimuovendo le macerie e le sterpaglie ancora presenti in via Unita d’Italia per restituire decoro ed agibilità alle famiglie ed agli operatori economici che vivono in un contesto gravemente minacciato da fattori di rischio ambientale per la salubrità collettiva”
Mare grosso, la nave per la quarantena Aurelia non può ormeggiare a Lampedusa
Ci si mette anche il maltempo a rendere sempre più drammatica l’emergenza immigrazione a Lampedusa. La nave quarantena Aurelia non riesce, a causa del forte vento, ad attraccare al porto di Lampedusa. Resta in rada davanti l’isola e così, stando alle previsioni meteo, dovrebbe accadere anche domani. Pare, infatti, che soltanto mercoledì il vento possa calare e dunque si potrà ipotizzare l’attracco e l’imbarco dei migranti – forse 200 o poco più – degli ospiti dell’hotspot di contrada Imbriacola. Per come annunciato, dalla Prefettura di Agrigento, la priorità di imbarco verrà data agli attuali positivi al Covid-19. Di fatto si libererà il padiglione dove tutte queste persone – 58 contagiati sono stati caricati sul report della Protezione civile regionale soltanto oggi – vengono tenute in isolamento e sotto stretta sorveglianza sanitaria.“
Il prossimo arcivescovo di Agrigento Damiano: “I migranti sono persone che hanno il diritto/dovere ad una quarantena in sicurezza come tutti”
L’arcivescovo coadiutore eletto di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, ordinato nella Cattedrale di Agrigento il prossimo 5 settembre non lascia dubbi sul solco che intende proseguire a tracciare, dopo monsignor Francesco Montenegro: “Non è soffiando sul fuoco della paura e della rabbia sociale che faremo passi avanti per superare il momento complesso che stiamo attraversando. La disumanizzazione, che ci rende non solo più poveri ma anche più infelici, inizia già dalle parole manipolate, dagli annunci gridati solo per arrivare alla pancia delle persone. Chi gioca sulla pelle dei poveri si assume la responsabilità etica di minare la coesione sociale e come credenti non possiamo stare a guardare”. Il prossimo pastore della chiesa agrigentina usa Facebook per dire la sua sull’emergenza immigrazione, al tempo del covid 19. “I fenomeni, seppur complessi, vanno governati da una classe politica coesa che dia rassicurazioni – aggiunge -. I migranti sono persone che hanno il diritto/dovere ad una quarantena in sicurezza e serenità così come tutti i cittadini. Senza dimenticare la realtà a cui ci ha richiamato ieri papa Francesco: ‘Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza. Sono stati vittime della cultura dello scarto’”.
Dal Web
Il “giallo” di Caronia, secondo il satellite “il corpo di Viviana era visibile ai piedi del traliccio”
“Dall’esame dei fotogrammi, dopo una prima elaborazione ed ingrandimento, il consulente di questa Procura verificava che già alle ore 10,15 circa del mattino del 4 agosto, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato”. Lo afferma, in una nota, il Procuratore di Patti Angelo Cavallo, sottolineando che invece “non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre”. “In ogni caso – aggiunge il magistrato nella nota – ulteriori elementi dovranno essere ricavati dal necessario successivo approfondimento, ricorrendo a tutti i possibili strumenti tecnici diretti all’analisi dei medesimi fotogrammi. In data 13 agosto 2020 questa Procura disponeva, inoltre, l’acquisizione delle immagini satellitari dei luoghi inerenti la scomparsa di Viviana Parisi e del figlio Gioele, tratte dal sistema satellitare europeo “Costellazione Copernicus”. Tali immagini, allo stato, non sono risultate utili, ma, anche in questo caso, sono in corso ulteriori accertamenti ed approfondimenti tecnici. E’ in corso di valutazione anche l’eventuale contributo che potrà essere fornito dall’acquisizione di immagini ricavate da altri sistemi satellitari”.
Intanto “stamattina abbiamo presentato alla procura di Patti una querela contro ignoti per presunte omissioni sulla morte di Viviana Parisi, 43 anni e del figlio Gioele, 4 anni” e su “eventuali ritardi nella loro ricerche”. Lo dicono i legali della famiglia Mondello, Pietro Venuti e Claudio Mondello. “In particolare – spiegano i due penalisti – chiediamo chiarimenti dal momento in cui Viviana ha avuto l’incidente stradale il 3 agosto fino a quando, cinque giorni dopo, è stato trovato il suo corpo e poi i resti probabili del figlio, il 19 agosto. Vogliamo che si indaghi – sottolineano i due avvocati – per capire se da parte di chi ha assistito all’incidente ci sono stati omissioni. Magari qualcuno poteva aiutare Viviana e non l’ha fatto, e anche se dopo qualcuna l’ha avvistata tra le campagne di Caronia e non è intervenuto per darle aiuto. Poi – concludono – vogliamo comprendere perché sono stati persi tanti giorni nelle ricerche e se ci sono stati ritardi. E nel caso, da cosa sono dipesi e da chi”.
La Prefettura annuncia l’arrivo dell’Esercito all’hotspot di Lampedusa
“All’Hotspot sono giunti uomini e mezzi dell’Esercito che andranno a rafforzare
il contingente di vigilanza già attivo, nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, presso
la struttura di accoglienza, mentre è già operativa all’interno dell’Hotspot la
collaborazione con l’Ente gestore per il supporto sanitario e di mediazione culturale da
parte di personale della Croce Rossa, giunto nei giorni scorsi a Lampedusa grazie
all’intervento del Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione”.Cos la Pefettura di Agrigento in una nota stampa diffusa poco fa ai mass media. “Con riguardo agli episodi di allontanamento verificatisi nei giorni scorsi, si conferma la massima attenzione e l’impegno di tutte le componenti delle Forze dell’Ordine, ora supportate anche dell’Esercito, per contrastare gli allontanamenti dei migranti che comunque non riguardano quelli positivi al Covid che rimangono isolati in una struttura appositamente deputata all’interno del centro”.
Prefettura e Polizia chiudono per 5 giorni un locale a San Leone
La Polizia di Stato ha chiuso per 5 giorni un esercizio pubblico in una traversa del viale delle Dune località San Leone. Il personale della Squadra Amministrativa ha eseguito il provvedimento emesso dal Prefetto di Agrigento con il quale è stata disposta la chiusura. Il tutto è scaturito dall’intervento effettuato lo scorso 17 agosto alle ore 01:20 da personale dipendente l’U.P.G.S.P. – Sezione Volante che rilevava un’attività di pubblico spettacolo con la presenza, all’interno del locale, di un centinaio di persone, intrattenute con un’esibizione “live” di una Band musicale. A causa dell’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, che non rispettavano il distanziamento e non indossavano i dispositivi di protezione individuale (mascherine), venivano violate le prescrizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico. Furono inoltre contestate violazioni amministrative per: Assenza della prescritta licenza/autorizzazione di Polizia ex all’art. 68 T.U.L.P.S. e 666 C.P., modificato dall’art. 49 Decreto Legislativo del 30.12.1999 nr. 507, Violazione dei limiti orari stabiliti dall’Ordinanza Comunale per i trattenimenti musicali in ambienti all’aperto.