“I nostri operatori sanitari, che non smetterò mai di ringraziare per quanto stanno facendo, mi hanno appena informato che a Lampedusa sono stati individuati 38 nuovi migranti positivi al Covid-19. È l’ennesimo episodio. Sinceramente non comprendiamo l’atteggiamento del governo centrale che, oltre a non chiudere i porti siciliani, a più di due mesi dalla nostra richiesta non si è ancora pronunciato sullo “stato di emergenza” per quell’isoletta. Ciò che amareggia, in particolare, è l’indifferenza nei confronti di una piccola comunità che del sentimento di accoglienza e del senso di sacrificio ne ha fatto negli anni una ragione di vita”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumec
Musumeci: “Altri 38 migranti positivi al Covid a Lampedusa”
Inchiesta antidroga “Bazar”, giudizio immediato per 10 persone

Il sostituto procuratore di Sciacca, Michele Marrone, ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato – prima udienza fissata per il 4 novembre – per 10 imputati che compariranno davanti al monocratico del tribunale di Sciacca. L’inchiesta è quella antidroga denominata “Bazar” – realizzata sul campo dai carabinieri – ha portato alla luce una centrale di cocaina, hashish e marijuana che veniva spacciata a Ribera. I riberesi coinvolti, ai quali vengono contestati fatti di droga, sono due: Giuseppe Fortino, di 36 anni, e Calogero Bellanca , di 45 . Altro riberese coinvolto, ma non per fatti di droga, è Giuseppe Fallea, 60 anni, che era stato posto ai domiciliari per estorsione e per il quale il tribunale della Libertà ha annullato l’ordinanza. A Fallea viene contestato di essersi impossessato, contro la volontà del proprietario, Fortino, di un’auto con minaccia di non restituirla in mancanza del pagamento di un debito.Giudizio immediato, per fatti di droga, per i tunisini Mohamed Salem Haj Amed , di 38 anni; Nabil Khribiche , di 32; Badreddine Amri , di 41; Hassine Ghrairi , di 74; Ridha Chniti , di 35; Ahmed Hedi Ben Hadj , 37 anni. Tra gli imputati anche Elsayed Abdelmeguid Yassin, di 19 anni, egiziano.
Novità in seno alla Lega della provincia di Agrigento
Il segretario regionale Stefano Candiani e il commissario provinciale della Lega, Massimiliano Rosselli, hanno conferito due importanti incarichi di partito. Hanno nominato infatti il vice commissario provinciale e il responsabile Enti Locali. Vice commissario è stato nominato l’ imprenditore Silvio Alessi, già candidato sindaco del centrodestra nelle precedenti elezioni amministrative del Comune di Agrigento. Responsabile provinciale Enti Locali sarà, invece, l’imprenditore Lillo Burgio, responsabile per la circoscrizione Europa dell’ AIM (Associazione Italiani per il Mondo)e assessore comunale a Naro. Con queste nomine, Il commissario provinciale della Lega ha inteso rafforzare il partito che sarà presente, con proprie liste, alle elezioni amministrative dei Comuni della provincia di Agrigento. In particolare, a Raffadali, la Lega presenterà una donna come proprio candidato sindaco: Elina Rampello, consigliere comunale uscente . Ad Agrigento, invece, insieme a Fratelli d’Italia, la Lega appoggerà quale sindaco la candidata indipendente Daniela Catalano, avvocato e presidente uscente del consiglio comunale. “Sin dal fine settimana, pertanto, il commissario provinciale Rosselli, il vice commissario Alessi e il responsabile enti locali Lillo Burgio si concerteranno con il deputato europeo Annalisa Tardino, responsabile per la campagna elettorale nei Comuni della provincia di Agrigento nei quali si voterà il 4 ottobre prossimo, in modo da rendere la Lega competitiva e, ove possibile, vittoriosa”, dicono i dirigenti leghisti agrigentini.
In fiamme il “Peskador” a Favara
Quel peschereccio libico – il “Peskador” – ottenuto in affidamento dalla Procura della Repubblica dai frati minori di Favara nessuno sembrava occuparsi più. Non ci sono dubbi sulla natura dolosa delle fiamme. E’ accaduto tutto in piazzale Belvedere, sulla collina di San Francesco, a Favara. Erano le tre circa quando alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco risuonava l’Sos e subito i pompieri si precipitavano. Ma non c’è stato molto da fare per quella “carretta del mare”: un’imbarcazione utilizzata dai migranti per arrivare fino alla costa agrigentina. Delle indagini – ma non ci sono dubbi sulla natura dolosa – si stanno occupando i carabinieri della tenenza di Favara, coordinati dal comando compagnia di Agrigento. Le fiamme hanno danneggiato un “monumento pubblico a carattere umanitario che simboleggia la solidarietà, l’accoglienza e l’integrazione fra gli uomini e i popoli del mondo”. Perché così aveva scritto e sottoscritto – era il giugno del 2016 – il sindaco Rosario Manganella quando Favara “adottava” la “carretta”. Il rogo potrebbe essere stato appiccato – ma le indagini sono, appunto, appena all’inizio – da una persona con problemi psicologici. “Abbiamo appreso, stamani, la triste notizia del gesto vile che ha colpito la nostra comunità. Intorno alle 3, tra la notte di venerdì e sabato, nel piazzale Belvedere di San Francesco, è stata bruciata la barca El Pescador simbolo dell’accoglienza e dell’immigrazione. Nell’auspicio che sia solamente un mero atto vandalico e non un gesto razzista” – ha scritto, sui social, il sindaco di Favara Anna Alba.
Michele Hunziker e famiglia in vacanza alle Pergole
Ma è Michelle Hunziker o non è Michelle Hunziker, direbbe il suo collega Ezio Greggio. Ed è proprio lei, la brillante show girl svizzare ad avere scelto le spiagge dell’agrigentino per trascorrere qualche giorno di relax con tutta la famiglia. La più volte conduttrice di Striscia La Notizia ha pubblicato una sua foto sulla spiaggia delle Pergole sul proprio profilo Instagram ufficiale, raccontando come fu in Sicilia che venne “battezzata all’italianità”. “In un’estate del 1992 a Militello feci l’esperienza che mi ‘flashò’ a tal punto da voler diventare italiana un giorno! Dalla ricotta calda nel suo siero alla mattina, portata dalla nonna in lutto dei miei amici, alle camminate nelle distese interminabili di terra rossiccia e fichi d’india. Una terra antica piena di cultura e profumi meravigliosi con la sua gente ospitale la quale ti accoglie come se fossi un membro della loro famiglia”. Hunziker con le figlie Aurora, Sole e Celeste e il marito Tommaso Trussardi, hanno poi mangiato in un locale di Bovo Marina.
Sulle spalle della statua di Camilleri, squallido show di una giovane in via Atenea


Verso le amministrative ad Agrigento, appello di Mauro Montante: “Il Covid non sia un alibi per non parlare dei problemi della città”

Musumeci: “Fosse per me chiuderei i porti. La Sicilia non può essere un campo profughi”
“Non si può consentire che migliaia e migliaia di migranti, autonomi o con le navi delle ong, possano sbarcare in una terra che è rimasta per mesi in ginocchio e che adesso guarda con una certa prospettiva per potersi riprendere. Roma da questo punto di vista è stata molto impreparata, perché ha affrontato con approssimazione un fenomeno che si preannunciava sin dai mesi di aprile e marzo. Se dipendesse da me, se avessi l’autorità per farlo, io chiuderei i porti, che non significa non dover approntare le necessarie assistenze per chi è in mare, ma questo deve essere fatto tenendo conto della tutela dei cittadini siciliani”. Lo ha detto a Sky TG24 il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci. “Abbiamo detto al governo nazionale che non intendiamo autorizzare la realizzazione di tendopoli o di baraccopoli per ragioni di sicurezza legate ai cittadini siciliani e ai migranti – ha aggiunto il governatore – il nostro servizio sanitario ha già eseguito diecimila tra test sierologici e tamponi ma siamo stati irremovibili nell’esigenza di avere delle navi per la quarantena, perché non vorremmo che il migrante mettesse piede sulla Sicilia, ma potesse essere assistito sulla nave e nel caso di positività dovrebbe essere ricoverato in apposite strutture. Lo abbiamo detto, lo abbiamo fatto e speriamo che da Roma si rendano conto che la Sicilia non vuole essere un campo profughi”.
L’Asp di Agrigento “invita” ai test sierologici docenti e personale Ata dal 24 agosto
La Direzione sanitaria dell’ASP di Agrigento fa il punto in vista della riapertura delle scuole. “Nell’ambito delle procedure mirate alle misure per la prevenzione del contagio da COVID-19 e, specificatamente, in previsione dell’avvio del nuovo anno scolastico 2020- 2021 è stato programmato dal Ministero della Salute e dall’Assessorato Regionale alla Salute, l’avvio di un programma di test sierologici destinato al personale docente, ATA e delle scuole
pubbliche e private di ogni ordine e grado compresi gli asili nido e gli istituti di formazione
professionale che garantiscono l’obbligo formativo. La scelta di effettuare il test sierologico è
esclusivamente su base volontaria a partire dal 24 agosto 2020 e durerà fino alla settimana
antecedente l’inizio delle attività didattiche stabilite dai dirigenti scolastici (naturalmente, per il
personale che prenderà servizio ad anno scolastico avviato, è prevista la possibilità di effettuare lo
screening successivamente). Il personale docente ed ATA potrà rivolgersi al proprio medico di
medicina generale che provvederà ad effettuare lo screening con test sierologico rapido mediante
card con pungi dito, e comunicherà tempestivamente il risultato occupandosi, in caso di esito
positivo, a comunicare tale dato al Dipartimento di prevenzione che effettuerà, entro 24 ore e non
oltre le 48 ore, il tampone rinofaringeo.
Oltre al distanziamento, alla prudenza, all’igiene delle mani ed alle misure preventive, la
conoscenza del proprio stato di salute costituisce un tassello importante nella lotta al COVID-19. Il
vostro medico di medicina generale vi aspetta per darvi tutti i chiarimenti necessari”.
Poliziotti e carabinieri ritrovano furgone rubato e arrestano extracomunitario, applausi dai balconi
Spettacolare arresto da parte di polizia e carabinieri di Agrigento alcuni minuti fa in via Garibaldi. Agenti e militari dell’Arma hanno rintracciato un furgone Doblò rubato ieri al Villaggio Mosè, condotto da un extracomunitario verosimilmente responsabile del furto. Il veicolo rubato è stato intercettato intorno alle 11, con un’auto dell’Arma che ha imboccato controsenso la stretta via del centro storico agrigentino, per stopparne la corsa. L’intervento è scattato dinanzi a decine di persone che dai balconi hanno espresso apprezzamento per l’operazione, con tanto di applausi a scena aperta e “bravi” rivolti alle forze dell’ordine. L’extracomunitario alla guida del mezzo è stato posto in stato di fermo e portato in caserma a disposizione dell’autorità giudiziaria.