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Il gelese Calogero Nicolas Valenza scarcerato dalle autorità egiziane

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Calogero Nicolas Valenza, il gelese fermato in Egitto, è stato liberato oggi grazie al lavoro dell’ambasciata italiana al Cairo e alla collaborazione delle autorità egiziane. Lo hanno confermano fonti della Farnesina.
Il 27enne, originario di Gela, era stato fermato la sera del 23 agosto all’aeroporto del Cairo dalla polizia egiziana con l’accusa di traffico di stupefacenti. Il giovane, che lavora come Pr a Barcellona in Spagna, è arrivato all’aeroporto di Roma e dovrebbe rientrare a casa domani. Lo confermano dalla sua famiglia.

Per il Tar agente penitenziario-consigliere comunale non può essere trasferito

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L'avvocato Girolamo Rubino

Il Tar Sicilia condanna il ministero della Giustizia. Un agente di polizia penitenziaria che ricopre la carica di Consigliere Comunale non può essere trasferito. S.C. di 45 anni , assistente capo di Polizia penitenziaria e consigliere comunale, era stato assegnato temporaneamente presso la casa circondariale di Agrigento.
Tuttavia, il Ministero della Giustizia ha disposto la revoca del provvedimento di assegnazione temporanea dalla casa circondariale di Agrigento ed il contestuale trasferimento del consigliere comunale presso la casa circondariale di Palermo.
Pertanto, il consigliere comunale ha proposto un ricorso giurisdizionale davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, contro il Ministero della Giustizia per l’annullamento della revoca dell’assegnazione temporanea presso la casa circondariale di Agrigento.
Secondo gli avvocati la pubblica amministrazione non ha tenuto conto delle note con le quali il direttore della casa circondariale di Agrigento aveva rappresentato come l’assegnazione del ricorrente a Palermo avrebbe comportato significativi problemi organizzativi. Si è costituito in giudizio il Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso.
Il Tar Sicilia condividendo la tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Rubino e Impiduglia secondo cui gli amministratori lavoratori dipendenti, pubblici o privati, non possono essere soggetti, se non per consenso espresso, a trasferimenti durante l’esercizio del mandato, ha annullato il provvedimento impugnato. In particolare, il TAR ha chiarito come la normativa vigente preveda un divieto di trasferimento che “non riguarda solo i trasferimenti in senso tecnico (ossia i provvedimenti che determinano un mutamento della “sede di titolarità”) ma si estende, per costante orientamento giurisprudenziale, a qualunque provvedimento che, provocando un allontanamento dell’eletto dal proprio elettorato e dal luogo in cui svolge il proprio mandato, incide sull’esercizio delle funzioni pubbliche relative al mandato elettorale, che è tutelato in via primaria, dalle norme costituzionali e ordinarie”. Pertanto il consigliere comunale continuerà a prestare servizio presso la casa circondariale di Agrigento, mentre il Ministero dovrà pagare le spese di giudizio liquidate in euro 1.500 oltre oneri e accessori di legge.

La “lista” delle cose da cambiare ad Agrigento secondo il candidato consigliere Mauro Montante

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“Queste settimane di campagna elettorale mi stanno permettendo di conoscere tutte le singole problematiche dei diversi quartieri che si sommano ai problemi che Agrigento vive come “sistema città” . Così il candidato al consiglio comunale di Agrigento Mauro Montante: “L’elenco è molto lungo ed è oggettivamente difficile dare un ordine di priorità. È importante però, dal mio punto di vista, fare una distinzione tra quelli che sono i problemi più superficiali e manifesti e quelli che sono più profondi e sommersi.
I primi, infatti, sono sotto gli occhi di tutti e tutti i giorni ci abbiamo a che fare; parlo del mancato spazzamento delle strade e dei marciapiedi, delle continue difficoltà con la differenziata, della disastrosa condizione del manto stradale delle nostre strade urbane, solo per citarne alcuni. I secondi sono più profondi e meno evidenti ma certamente altrettanto gravi, come il disagio sociale e la povertà che sempre di più sta avvolgendo la città, la crescente violenza nelle strade che vede bande di giovani (e non) fronteggiarsi settimanalmente, il diffuso minor senso di comunità che spinge le persone a chiudersi in un serrato individualismo abbandonando le categorie più fragili come gli anziani. Credo sia fondamentale riportare anche queste tematiche più sommerse al centro del dibattito pubblico perché questi segnali sono quelli che realmente danno la misura dello stato d’animo e del clima di una città e della sua popolazione. Con il candidato Sindaco Francesco Miccichè ci stiamo confrontando da settimane in questa direzione ed il mio vuole essere un invito, in primis, a tutti i candidati a farsi carico di questi problemi e proporre delle soluzioni concrete (non pindariche), ma vuole anche essere un invito alla cittadinanza a non farsi accecare da superficiali e egoistiche promesse elettorali”.

Palma di Montechiaro, “salta” la festa per la Madonna del Rosario e “scoppia” il caso dei giostrai

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A causa dell’emergenza Covid 19, a Palma di Montechiaro, sono stati annullati i festeggiamenti laici e religiosi in onore della Patrona, Maria del SS Rosario. Lo ha comunicato il sindaco, Stefano Castellino. In accordo con l’arciprete don Gaetano Montana, martedì 8 settembre, alle ore 19, verrà celebrata una messa dedicata alla Patrona con relativa Consacrazione della Città alla Madonna.
“Per il 2020 – continua Castellino – non ci saranno luminarie, processioni, spettacoli musicali e teatrali, bancarelle, fuochi d’artificio e tutti quegli elementi che fanno da contorno ai festeggiamenti in onore della nostra Patrona. La salute e la sicurezza delle persone è e resta la priorità, così come il rispetto dei DPCM e di tutte le ordinanze, siamo costretti pertanto quest’anno anche a rinunciare alla festa patronale. Un anno di sacrificio per il bene di tutti, augurandoci che se ci saranno le condizioni affidandoci alla Madonna, festeggeremo la nostra patrona nel 2021, e grazie all’impegno di tutti i palmesi la festa sarà ancora più bella e coinvolgente”.
Poi una nota polemica. “Pochi giostrai hanno deciso di installarsi – continua ancora il primo cittadino – malgrado siano stati informati che i festeggiamenti sono saltati. Hanno montato le giostre su un terreno privato. Non condividiamo questa decisione, non l’abbiamo autorizzata e, naturalmente, vigileremo con molta attenzione se si dovessero creare assembramenti con relative contravvenzioni così come previsto dal Dpcm e dalle ordinanza del Presidente della Regione, Nello Musumeci e dal sottoscritto”.

Il Consiglio dei ministri vara il “pacchetto” Lampedusa

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Migranti, il Cdm ha varato il pacchetto di agevolazioni fiscali per Lampedusa. Il decreto Lampedusa “rientra negli impegni presi dal Governo. Aspettavo che le misure di sostegno fossero messe nero su bianco, adesso attendo di leggerlo. Aver alzato la voce e chiesto che la vertenza Lampedusa fosse posta al centro dell’agenda nazionale è servito”. A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, dopo il via libera del Cdm ieri sera al pacchetto di agevolazioni fiscali per gli abitanti dell’isola. Vertice a Roma sul “dossier” migranti: aiuti economici per Lampedusa e hotspot vuoto in pochi giorni
“In campo ci sono una serie di provvedimenti, non solo le misure fiscali – spiega il primo cittadino -. Ieri sono iniziate le operazioni di demolizione e rimozione delle carrette del mare al molo Favaloro, adesso inizierà lo svuotamento del centro di accoglienza ed è prevista una sorveglianza maggiore nelle nostre acque. Il nostro grido d’aiuto è stato raccolto. Monitoriamo la situazione e tra due settimane dovremmo incontrare nuovamente il premier Conte”.

Convention regionale di “Diventera Bellissima” domani ad Agrigento

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“Dal buon governo della Regione: gli impegni mantenuti, gli obiettivi da raggiungere” è il tema della manifestazione promossa dal gruppo all’Ars di DiventeràBellissima, in programma domani dalle 10 alle 20 presso l’Hotel “Dioscuri Bay Palace” a San Leone. Saranno presenti i vertici del movimento, il Presidente Nello Musumeci, l’On. Gino Ioppolo e l’On. Giuseppe Catania, l’assessore alla Salute Ruggero Razza e i deputati regionali Alessandro Aricò, Giusy Savarino, Giorgio Assenza, Pino Galluzzo e Giuseppe Zitelli. Come di consueto la giornata inizierà dall’ascolto dei territori a partire dagli interventi di alcuni sindaci ed amministratori in carica. Seguirà un importante confronto con gli imprenditori che costituiscono in Sicilia esempi positivi per l’economia e per il sociale. Nel pomeriggio, apriranno i giovani amministratori “di domani”, che si scommettono nelle prossime elezioni.Concluderanno la giornata gli interventi politici del gruppo parlamentare, a partire dal capogruppo Alessandro Aricò, dell’On. Giusi Savarino, dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, e in chiusura dei lavori dell’intensa giornata di Politica, l’attesa relazione del Presidente della Regione, Nello Musumeci.

Blitz antidroga dei carabinieri a Licata

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Blitz antidroga deicarabinieri a Licata. I militari hanno arrestato un 40enne con uindici grammi di cocaina, già suddivisa in dosi, e quattro di marijuana. Tutto all’interno di un marsupio. E’ per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio che i carabinieri di Licata hanno arrestato il quarantenne C. V.. Arresto che è stato effettuato dopo che i militari dell’Arma hanno messo a segno una perquisizione personale e domiciliare.

Migrante scappa dall’ex Villa Sikania, viene investito e muore, arrestato realmontino, feriti tre poliziotti

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Ed ecco la tragedia. Uno dei migranti in fuga dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana è stato investito ed è morto lungo la strada statale 115. Si tratta di un eritreo di 20 anni arrivato a Siculiana lo scorso primo agosto. Feriti, sempre perché investiti da un Volkswagen Touareg condotto da un giovane di Realmonte, anche tre poliziotti che sono stati già trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Due hanno riportato traumi e contusioni varie, il terzo invece ha una brutta frattura e dovrà essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Arrestato – per le ipotesi di reato di omicidio stradale e fuga del conducente – l’automobilista. Un gruppo di migranti – dopo che avevano protestato per quasi l’interno pomeriggio e una ventina di loro si erano anche arrampicati sul tetto della struttura d’accoglienza – è riuscito a scappare, raggiungendo la statale 115. Ad inseguirli, per cercare di bloccarli e riportarli indietro, i poliziotti che erano in servizio di sorveglianza a Villa Sikania. Lungo la statale 115 sopraggiungeva però la Volkswagen Touareg. Si è consumato l’incidente stradale e il giovane eritreo è rimasto privo di vita sull’asfalto. Sul posto, praticamente per l’intera notte, hanno lavorato la polizia (sul posto anche il questore di Agrigento) e i carabinieri che si sono occupati dei rilievi tecnici di rito per ricostruire la dinamica dell’incidente mortale. Subito avvisato il sostituto procuratore di turno. Per ore, l’automobilista è stato ascoltato in caserma e la sua posizione risultava essere al vaglio. Carabinieri e polizia lo hanno sentito sia per ricostruire la dinamica dell’incidente mortale che per stabilire quale sia stato il comportamento che ha tenuto. Non è chiaro, infatti, se sia fermato subito dopo l’impatto o meno. All’alba, il 34enne di Realmonte – per le ipotesi di reato di omicidio stradale e fuga del conducente – è stato arrestato.

Lorena Quaranta morì per asfissia

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La scienza scioglie i dubbi su uno dei più efferati femminicidi degli ultimi anni. Lorena Quaranta è morta per asfissia. E’ questo il risultato dell’autopsia eseguita il 20 luglio dal medico legale Daniela Sapienza sul corpo della 27enne favarese uccisa nella sua casa di Furci Siculo lo scorso 31 marzo. Dell’omicidio è accusato il fidanzato Antonio De Pace.
La dottoressa Sapienza ha depositato il verdetto dell’esame autoptico che adesso è nel fascicolo tornato a disposizione del pm Roberto Conte, titolare delle indagini. L’esame è inoltre servito a smentire l’ipotesi che la ragazza fosse stata colpita da una coltellata, così come lo stesso De Pace aveva indicato ai carabinieri durante l’interrogatorio. Sul cadavere non sono state infatti riscontrate lesioni compatibili con un’arma da taglio. E’ stata invece evidenziata una ferita al volto, probabilmente provocata da un oggetto contundente o da una caduta durante le fasi dell’aggressione. A distanza di poco più di cinque mesi da quella tragica notte, l’attività investigativa degli inquirenti non si è ancora fermata. Sono infatti in corso ulteriori accertamenti e nei prossimi giorni si procederà a una nuova analisi sui cellulari appartenuti alla coppia di ragazzi e su nuovi reperti biologici.
Il ragazzo è ancora rinchiuso nel carcere di Gazzi. Nelle ultime settimane ha espresso la volontà di riprendere gli studi in Medicina iscrivendosi al secondo anno. Ma ancora oggi non riesce a dare una spiegazione plausibile di tutta la vicenda, alternando momenti di lucidità a uno stato confusionale. De Pace è al momento assistito da una psicologa mentre la Procura potrebbe anche chiedere una perizia psichiatrica.

Lampedusa, avviata la bonifica delle barche usate per le traversate dei migranti

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E’ in corso da questa mattina a Lampedusa un’operazione straordinaria, commissionata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli a seguito del nullaosta della Procura di Agrigento, per la demolizione e rimozione di 160 piccole imbarcazioni ormeggiate (affondate o semi affondate) nello specchio d’acqua dinanzi al molo Favarolo. Lo fa sapere il Viminale. Questo è il quarto intervento nell’arco del 2020 per la bonifica del porto di Lampedusa a seguito dell’intensificarsi del fenomeno dei cosiddetti sbarchi autonomi.