Il presidente della Regione, Nello Musumeci, emette un’ordinanza per la quarantena dei migranti e i controlli sanitari. I dettagli.
Il governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci appare in un video su Facebook dopo aver firmato un’ordinanza che prevede l’istituzione di “Aree speciali di controllo nelle zone portuali di sbarco e vicino agli hot spot, dalle quali vi è il divieto di uscire. I migranti che raggiungono le coste siciliane con imbarcazioni di grandi dimensioni, con mezzi di soccorso delle Ong, o di organizzazioni statali, europee e internazionali, o con mezzi propri, sono sottoposti a visita medica e sono posti in quarantena almeno per 14 giorni a bordo della nave di arrivo, dove ciò sia consentito in sicurezza, o su ‘navi-quarantena’ appositamente predisposte dalle autorità del governo centrale”. Il provvedimento ha lo scopo di evitare il potenziale rischio di contagi da Covid-19. Inoltre prevede l’obbligo di eseguire gli accertamenti sierologici per tutti i migranti e anche il tampone per chi presenta i sintomi da Coronavirus. Gli esami, sono da eseguire sulle navi. È previsto anche che “le Prefetture competenti informino dell’arrivo dei migranti l’autorità sanitaria regionale” e che “del trasferimento dei migranti presi in carico nei centri d’accoglienza e comunque sbarcati in Sicilia” venga “data tempestiva comunicazione da parte delle Prefetture competenti per territorio al dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana”.
Stato d’allerta del ministero dell’Interno sui flussi di migranti clandestini e il rischio importazione covid. I casi Porto Empedocle e Pozzallo. I dati sugli sbarchi a confronto.
La ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ribadisce che per contenere il numero dei migranti da sottoporre a quarantena occorre un’altra nave. E che, in mancanza, i positivi al covid saranno accolti a terra, in strutture che offrano garanzie di isolamento, come le caserme e gli ospedali militari, in collaborazione con il ministero della Difesa. E la ministro Lamorgese rassicura così: “Continua ad essere rivolta la massima attenzione per la tutela della sicurezza sanitaria dei cittadini in particolare in quelle regioni, come la Sicilia e la Calabria, che in questo momento sono più esposte agli sbarchi autonomi dei migranti”. Attualmente vi è una nave da crociera a Porto Empedocle, la “Moby Zazà”, che ospita anche migranti contagiati. La concessione, che costa 1 milione e 200mila euro più Iva per 30 giorni, è in scadenza ed è stata prorogata per altri 10 giorni in modo da consentire la conclusione del periodo di quarantena per le persone a bordo. Poi servirà una nuova nave, da dislocare tra Sicilia e Calabria, per accogliere gli eventuali positivi che sbarcheranno nei prossimi giorni. La ricerca non è facile. Per il periodo estivo le navi sono quasi tutte già impegnate. E poi servono tipologie di navi adatte, con spazi e presidi sanitari adeguati. Alla prima gara non si è presentato nessun offerente. Adesso il ministero dell’Interno ne ha bandita un’altra con procedura d’urgenza, che prevede la presentazione delle offerte entro le ore 24 di domani giovedì 16 luglio. Nel frattempo il numero dei migranti sbarcati in Italia aumenta vertiginosamente, e si tratta soprattutto di sbarchi autonomi, non con le ong ma con gommoni, barchini e barconi allestiti dai trafficanti per lo più sulla rotta tunisina. Dal primo gennaio a oggi sono 8.988 i migranti sbarcati sulle coste italiane. Nello stesso periodo dell’anno scorso 2019 sono stati 3.165. E tra l’1 gennaio e il 13 luglio del 2018 sono stati 17.296. Quest’anno il picco di arrivi si è registrato nell’ultimo fine settimana con 701 sbarcati venerdì, 357 sabato e 198 domenica. Degli 8.988 giunti a terra quest’anno 2020, secondo quanto dichiarato al momento dello sbarco, il 26% proviene dalla Tunisia, il 19% dal Bangladesh, il 9% dalla Costa d’Avorio, il 5% dall’Algeria, il 5% dal Sudan, il 4% dal Marocco, il 3% dalla Guinea, il 3% dalla Somalia e il 2% dal Pakistan. I minori stranieri non accompagnati sbarcati nel 2020, fino al 7 luglio scorso, sono 1.077, a fronte dei 1.680 approdati in tutto il 2019. La ministro Lamorgese è attesa in visita ufficiale a Tripoli in Libia domani, e prossimamente raggiungerà anche la Tunisia, ovvero i primi due porti di partenza delle carrette del mare, per tentare di frenare i flussi di migranti preda dei trafficanti. Ancora nel frattempo, la ministro dell’Interno ha ricevuto a Roma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, dopo che nella città in provincia di Ragusa sono stati destinati 11 migranti asiatici positivi al covid. La ministro ha ribadito al sindaco Ammatuna che il governo è impegnato a rafforzare tutte le misure necessarie per rassicurare anche la sua comunità sui rischi sanitari legati alla presenza sul territorio di strutture di accoglienza per persone risultate positive al covid 19. Presto la ministra ricambierà la visita a Pozzallo.
Ci sono 15 nuovi casi di contagio in Sicilia, non si tratta però di un nuovo focolaio sull’Isola ma la maggioranza dei casi (11 per la precisione) è da ricondurre ai migranti sbarcati a Pozzallo nei giorni scorsi. Non essendo rimasti in quarantena su una nave – come richiesto da Musumeci – ma scendendo quindi sulla terraferma i migranti sono considerati a tutti gli effetti come casi “siciliani”. Quattro sono invece “locali”, ma dalla Regione non comunicano da quali zone dell’Isola provengono. In Sicilia sono stati eseguiti, nelle ultime 24 ore, 2.130 i tamponi che portano il totale a 238.702. In totale i casi registrati dall’inizio dell’epidemia salgono a 3.115, non ci sono nuovi decessi e quindi le vittime restano 283. Sono invece 137 gli attualmente positivi. Quattro i ricoverati con sintomi (due in meno rispetto a ieri) e nessuno in terapia intensiva. In 133 si trovano in isolamento domiciliare.
Dario Lo BoscoA Palermo, al palazzo di giustizia, il 19 settembre del 2017, la giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Wilma Mazzara, a conclusione del giudizio abbreviato, ha condannato l’ex presidente di Rete Ferrovie Italia, l’agrigentino Dario Lo Bosco, a 4 anni e 2 mesi di reclusione. 4 anni e 6 mesi sono stati inflitti al funzionario del Corpo Forestale Giuseppe Quattrocchi, e 4 anni e 2 mesi a Salvatore Marranca, anche lui funzionario del Corpo Forestale. I tre sono imputati, a vario titolo, di concussione e induzione indebita a promettere utilità nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Black List” che ruota intorno a delle tangenti che avrebbe pagato l’imprenditore agrigentino Massimo Campione, il quale ha collaborato alle indagini. Ebbene, adesso la Corte d’Appello di Palermo, ribaltando la sentenza di primo grado, ha assolto i tre imputati con la formula “perché il fatto non sussiste”. Sono difesi dagli avvocati Antonino Gaziano, Maria Teresa Nascè e Vincenzo Lo Re.
Via Petrarca sotto choc ad Agrigento. Un uomo di 64 anni – S.M. le sue iniziali – è morto dopo lite con un vicino di casa, sembrerebbe a causa di un malore. L’episodio è accaduto, nel primo pomeriggio, nell’androne di un condominio in via Petrarca e l’uomo è morto poco dopo essere rientrato in casa. All’origine del litigio ci sarebbe stata un’incomprensione fra condomini dello stesso stabile, in particolare legata allo smistamento della posta. I poliziotti dell’ufficio Volanti stanno interrogando il vicino 66enne che avrebbe litigato energicamente con la vittima che soffriva di problemi cardiaci.
Le iniziative organizzate ad Agrigento in occasione del primo anniversario della morte di Andrea Camilleri. Conferenza stampa del sindaco Lillo Firetto.
Dunque il prossimo venerdì, 17 luglio, ricorre il primo anniversario della morte di Andrea Camilleri. Il Comune di Agrigento, la “Fondazione Teatro Luigi Pirandello” e la “Strada degli Scrittori”, ricorderanno la figura dell’Autore, scoprendo una scultura a lui dedicata. La famiglia Camilleri ha espresso gradimento per l’opera e per la sua collocazione in via Atenea nei pressi della scalinata di piazza San Francesco, luogo simbolo della Vigàta letteraria. La scultura è stata donata al Comune dalla dottoressa Margherita Marrazza che, pur non essendo siciliana, ha voluto esprimere gratitudine nei confronti della città dei templi e di Andrea Camilleri. L’opera, realizzata dallo scultore Giuseppe Agnello, dopo l’atto di donazione è stata acquisita al patrimonio artistico comunale. L’evento inaugurale si svolgerà venerdì alle ore 19, in presenza del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto. A seguire, presentato da Barbara Capucci, l’attore Sebastiano Lo Monaco, direttore artistico del Teatro Pirandello, sarà protagonista di un breve monologo tramite cui rievocherà l’esame da lui sostenuto per l’ammissione all’“Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico”, proprio con il professor Camilleri, nel lontano 1977. Contestualmente alla scopertura del monumento, a cura di Sellerio Editore, è in programma la presentazione, da parte del professor Salvatore Ferlita, di “Riccardino” l’ultimo della serie del Commissario Montalbano, libro postumo in uscita in quelle ore, con lettura dell’incipit da parte del Presidente della Fondazione Teatro Pirandello, l’attore Gaetano Aronica…interviste al Vg…
Il quartiere di Villaseta ad Agrigento si arricchisce di un nuovo spazio urbano a disposizione dei più piccoli. Questa sera, martedì 14 luglio, dalle ore 19 in poi il sindaco Lillo Firetto inaugura in piazza 25 aprile il nuovo Parco giochi di Villaseta. Al pari di altri quartieri cittadini anche Villaseta potrà disporre di un’area voluta dall’Amministrazione Comunale e frutto di un’azione di protagonismo civico, grazie a Soroptimist, Le spose di Majorca, Sam e Celine La Duca, Accademia Belle Arti Agrigento, La Rete di Cristina e Lions Club Agrigento.
A Trapani, innanzi alla Corte d’Assise, la Procura ha chiesto condanne per 31 anni di carcere complessivi nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Barbanera”, che ipotizza una tratta di migranti clandestini dalla Tunisia e un giro di contrabbando. Gli imputati sono quattro. Si tratta di Filippo Solina, di Lampedusa, 51 anni, l’agrigentino Salvatore Spalma, 30 anni, Fadhel Moncer, 38 anni, tunisino, e Nabil Zouaoui, 56 anni, anche lui tunisino. Per Moncer, principale imputato, che ha ispirato il nome dell’inchiesta, sono stati chiesti 15 anni di reclusione; 9 anni per Zouaoui, 3 anni e 6 mesi per Solina, e 4 anni per Spalma.
Un incidente stradale a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, ha provocato la morte di Ciccio Caleca, 23 anni, operaio, morto ieri sera in via Porta di Fraginesi, prima di arrivare al Belvedere. Il giovane, a bordo di una moto modello Yamaha, si è scontrato prima contro un’automobile Wolkswagen Polo, e poi si è schiantato contro il muro che delimita la carreggiata. Inutili si sono rivelati gli interventi dei soccorritori, che hanno potuto constatare solo il decesso dovuto all’urto violento
Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento, composto dall’Ufficio di pastorale sociale e lavoro dell’Arcidiocesi e dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, esprime solidarietà e vicinanza a don Pasqualino Barone per il vile gesto compiuto al suo indirizzo a Sciacca. Il rinvenimento di una testa mozzata di capra, innanzi alla chiesa di San Michele di cui don Pasqualino è parroco – afferma il Cartello Sociale – ha tutte le caratteristiche dell’avvertimento intimidatorio e non può certo essere trascurato dalle forze dell’ordine. Così come tutta la comunità civile e religiosa, dove opera don Pasqualino, anche il Cartello Sociale rimane attonito davanti ad un simile gesto nei confronti di un sacerdote impegnato nel quotidiano a favore dei più deboli e di quanti si trovano in difficoltà. Nella sua qualità di coordinatore della mensa della solidarietà nella chiesa di Santa Caterina, don Pasqualino assiste tante persone compresi gli stranieri e tante famiglie in difficoltà economiche. Si tratta di un bruttissimo segnale che non va trascurato e in questo senso è auspicabile che le forze dell’ordine possano presto individuare i responsabili e nello stesso tempo consentire a don Pasqualino di svolgere in sicurezza la sua attività pastorale”.