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Covid, altro decesso nella provincia di Messina

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L’evoluzione della pandemia da coronavirus nella provincia di Messina: al Pronto Soccorso dell’ospedale “Piemonte” di Messina è morto un paziente che già nelle scorse settimane è stato ricoverato in un’altra struttura ospedaliera perché affetto da Covid-19. Si tratta di un uomo di 88 anni. Il tampone effettuato all’arrivo del paziente è risultato positivo. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 59 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia.

Blitz antidroga della Polizia, arresti (video e interviste)

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Blitz antidroga nell’Agrigentino. I poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito 15 misure cautelari, tra Agrigento, Favara e Canicattì. Sono complessivamente 21 gli indagati. 72 gli episodi criminali contestati.

L’obiettivo delle indagini è stato ruotato a fuoco su due donne. Focalizzate le due, piano piano si sono resi nitidi ed evidenti anche gli altri detentori di droga a fine di spaccio, i trafficanti e i fornitori delle sostanze stupefacenti che sarebbero state rivendute tra Agrigento, Favara e Canicattì. Le due ragazze hanno pertanto pilotato e orientato i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, diretti dal vice questore aggiunto, Giovanni Minardi, e dal vice dirigente Giovanni Franco, che hanno eseguito 15 misure cautelari su disposizione della giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Agrigento tramite le sostituto procuratore Gloria Andreoli e Sara Varazi, sono complessivamente 21 gli indagati. 9 sono stati ristretti agli arresti domiciliari, a 4 è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza, e poi ad uno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e ad un altro il divieto di soggiorno nel Comune di Agrigento. Nel corso delle indagini sono stati effettuati numerosi sequestri di stupefacente di vario tipo. I nomi degli indagati: Antonio Baldacchino, 20 anni di Favara, Michele Bongiorno, 30 anni di Favara, Camillo Cacioppo, 24 anni di Agrigento, Alisea D’Ippolito, 19 anni di Agrigento, Vanessa Fallea, 29 anni di Agrigento, Gabriele Gramaglia, 24 anni di Agrigento, Adonis Homea, 28 anni originario della Romania, Giovanni Lombardo, 26 anni di Agrigento, William Morreale, 27 anni di Agrigento, Lorenzo Maria, 31 anni di Agrigento, Calogero Mulè, 29 anni di Canicattì, Bah Ousmane, 20 anni, richiedente asilo, Carmelo Papia, 34 anni di Favara, Bryan Pullara, 21 anni di Favara, Cristina Schembri, 21 anni di Favara, Simona Schembri, 22 anni di Favara, Antonio Sciortino, 44 anni di Favara, Calogero Sorce, 27 anni di Favara, Angelo Stagno, 31 anni di Favara, e Domenico Stagno, 20 anni di Favara. Diversi sono stati gli acquirenti della droga che, monitorati durante l’acquisto, seguiti e sorpreso in possesso dello stupefacente, hanno confermato le ipotesi investigative degli inquirenti.

“Rifiuti”, il terzo tentativo (video)

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Probabile un ripescaggio della legge di riforma dei rifiuti in Sicilia. Ok da Miccichè, Savarino e Musumeci. I dettagli del testo già bocciato con voto segreto.


Dopo l’ultima bocciatura con voto segreto, la legge di riforma del settore dei rifiuti giace ancora a Palermo, tra i palazzi d’Orleans e dei Normanni, rimbalzando, come una palla da biliardo, dall’Assemblea Regionale al Governo regionale tramite la Commissione Ambiente, e viceversa. Il rimpallo è stato appena aggravato dall’inchiesta cosiddetta “Mazzetta Sicula”, che si è abbattuta sulla discarica di Lentini, la più capiente della Sicilia, e sulla “Sicula Trasporti” che l’ha finora gestita, sotterrando, tra l’altro, anche bidoni ripieni di banconote. Il presidente di Sala d’Ercole e coordinatore di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, auspica che si lavori nuovamente, e da subito, sulla riforma, senza indugiare. Giusy Savarino, presidente della Commissione Ambiente, ha risposto all’appello, seppur con poco ottimismo, dichiarandosi pronta al terzo tentativo e, quindi, a fissare per la terza volta i termini per presentare gli emendamenti alla legge di riforma. Il presidente della Regione, che nel frattempo guerreggia contro il voto segreto, è fiducioso. Nello Musumeci commenta: “Una nuova legge sui rifiuti entro la legislatura e il completamento dell’iter del Piano dei rifiuti sono la conclusione di un percorso amministrativo e l’inizio di un definitivo superamento del dibattito sui rifiuti come emergenza. Ed anche in questo abbiamo impresso una svolta significativa, essendo ormai un ricordo lontano le ordinanze urgenti del presidente della Regione che hanno per oltre un decennio prorogato lo stato di emergenza rendendolo permanente”. Quali sono i tratti essenziali del disegno di legge di riforma del settore rifiuti in Sicilia? Ecco i dettagli: assecondando le sollecitazioni dell’Anac anticorruzione e della Corte dei Conti sarà ridotta l’eccessiva frammentazione territoriale del servizio. Attualmente vi sono 18 Srr, Società regolamentazione dei rifiuti, e più di 200 Aro, Area raccolta ottimale, che spesso sono formate finanche da un solo Comune. Invece la riforma taglia drasticamente il tutto, e vi saranno solo 9 ambiti ottimali, uno per ciascuna provincia. E ciascuna provincia dovrà essere autosufficiente di impianti di conferimento, smaltimento o riciclo, così da avviare e concludere il ciclo dei rifiuti nella provincia ed evitare i costosi viaggi dei rifiuti oltre la provincia. I 9 ambiti ottimali, battezzati come Ada, ovvero Autorità d’Ambito, saranno enti pubblici, con al timone un manager, affiancato dall’assemblea dei sindaci della provincia, così come è, ad esempio, per l’Ati agrigentina, l’assemblea territoriale idrica. Al contrario, le attuali Srr sono società consortili di capitali, con forma privatistica e quindi disciplinate dal codice civile. Dunque, con l’avvento delle Ada, la Regione svolgerà più agevolmente il proprio ruolo di indirizzo e di vigilanza, separando le funzioni pubbliche di controllo, che spetteranno alle Ada, dalla gestione, che sarà a cura di soggetti, pubblici, privati o misti, scelti dalle Ada, e, se privati, scelti tramite procedure di evidenza pubblica. I soggetti gestori potranno anche essere le attuali Srr. La pianificazione in ciascuna provincia, impianti compresi, sarà decisa e gestita, dall’Ada, in coerenza con gli atti regionali, ossia con il piano regionale di gestione dei rifiuti, e nel rispetto del quadro normativo statale. Il personale transiterà nelle Ada o nei soggetti gestori, direttamente, e solo in alcuni casi con un concorso per titoli ed esami, qualora si tratti di personale amministrativo non proveniente dai Comuni o da altri Enti a cui si è acceduti tramite concorso. In tale caso, tra i titoli, come punteggio, sarà utile l’esperienza maturata nel settore. Infine, i debiti accumulati dal “carrozzone” rifiuti in Sicilia: nel disegno di legge è stata inserita una norma che assegna il coordinamento delle liquidazioni alla Regione e, per essa, all’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni.

Non solo il lungomare (video)

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A San Leone iniziati lavori di manutenzione straordinaria al lungomare. Altre opere in altrettante strade di Agrigento. Le immagini e l’intervista al sindaco Firetto sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

+++ Ultim’ora: Seconda fuga dal centro quarantena migranti del Villaggio Mosè, paura nel quartiere

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Una quindicina di immigrati sottoposti da alcuni giorni a quarantena Covid 19 all’interno di uno stabile lungo Viale Cannatello si sono allontanati dalla struttura, disperdendosi nel quartiere. Alcuni residenti hanno immortalato con i propri telefoni cellulari gli extracomunitari aggirarsi nei pressi delle abitazioni limitrofe, intenti a sfuggire alle ricerche delle forze dell’ordine. Impossibile avere al momento notizie dalla Questura, la vicenda è in evoluzione. Si tratta della seconda fuga in pochi giorni dall’interno di un centro (presidiato giorno e notte da poliziotti e carabinieri) che dovrebbe essere invalicabile, alla luce della sua funzione di tutela sanitaria. Aggiornamenti nelle prossime ore.

Droga, blitz “Capolinea” a Licata, in 10 rinviati a giudizio

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento
Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, la giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Luisa Turco, accogliendo quanto richiesto dalla sostituto procuratore Alessandra Russo, ha rinviato a giudizio dieci imputati di detenzione di droga a fine di spaccio nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Capolinea”, incombente a Licata. A processo ordinario dal prossimo 10 novembre saranno in otto: Francesco Casa, 35 anni, Rosario Gueli, 34, Adama Touray, 22, Bubacarr Djallow, 32, Ebrima Ceesay, 29, Giuseppe Bonfiglio, 41, Angelo Casa, 23, e Abdelhak El Idrissi, 37 anni. Saranno invece giudicati in abbreviato Bubacarr Touray, 29 anni, e Vincenzo Peruga, 24 anni. L’inchiesta è stata battezzata “Capolinea” perchè la droga, nascosta nei bagagli, sarebbe giunta in autobus da Palermo con dei corrieri pronti a distribuirla nel territorio di Licata.

Aggiornamento Coronavirus in Sicilia: Aumentano i guariti e sempre meno ricoveri.

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Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 165.693 (+5.054 rispetto a venerdì 5 giugno), su 140.109 persone: di queste sono risultate positive 3.452 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 853 (-19), 2.321 sono guarite (+21) e 278 decedute (+2).
Degli attuali 853 positivi, 47 pazienti (-13) sono ricoverati – di cui 7 in terapia intensiva (+1) – mentre 806 (-6) sono in isolamento domiciliare.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province:

Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 13 (2, 152, 11); Catania, 398 (16, 576, 100); Enna, 8 (0, 388, 29); Messina, 123 (16, 383, 59); Palermo, 254 (13, 289, 37); Ragusa, 8 (0, 83, 7); Siracusa, 0 (0, 222, 29); Trapani, 17 (0, 120, 5).

Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.

Italcementi vuole risanare una cava, si sblocca vertenza a Porto Empedocle

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Qualcosa si muove nella vertenza avviata nel 2014 sul fronte dell’Italcementi di Porto Empedocle.
Italcementi ha depositato in Consiglio Comunale il progetto di risanamento ambientale di una delle cave in precedenza utilizzata per attività estrattiva. Una battaglia che Cgil, Cisl e Uil si sono intestate e, che riguarda l’avvio di una nuova attività lavorativa in una delle cave ex Italcementi a Porto Empedocle.
Il progetto prevede il riempimento della cava attraverso l’utilizzo di materiale inerte provenienti da scarti di demolizione e scarificazione. In un primo momento verranno utilizzati quattro posti di lavoro, che comunque si auspica possano aumentare nel tempo.
Determinante, in proposito, è stato l’impegno profuso dall’ex prefetto Dario Caputo e dal Sindaco Carmina, che hanno lavorato alacremente ed in sinergia con i sindacati al fine di ottenere un concreto risultato attuativo per un progetto che ha richiesto quasi sei anni per la propria presentazione e che ha rischiato più volte di arenarsi tra i cavilli burocratici.
I segretari generali e di categorie Alfonso Buscemi e Vito Baglio per la Cgil, Emmanuele Piranio e Giuseppe Sanfilippo per la Cisl, Gero Acquisto e Andrea Festa, per la Uil, esprimono pertanto soddisfazione.

Avviati i lavori di rifacimento della strada sul lungomare Falcone e Borsellino di San Leone

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Sono iniziati questa mattina i lavori di miglioramento del manto stradale sul lungomare Falcone-Borsellino a San Leone. L’impresa ha iniziato con la scarificazione stradale all’altezza del lato mare. Per questo motivo la zona è stata inibita al transito dei veicoli. Secondo quanto si è appreso sull’asfalto verrà “spalmato” conglomerato bituminoso “fotocatalitico”, un materiale innovativo capace di abbattere la concentrazione degli inquinanti atmosferici provenienti dai gas di scarico delle auto. Il costo complessivo delle opere ammonta a circa 170mila euro.

“Lockdown”, oltre un milione di euro per le imprese di Agrigento (video intervista)

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“Oltre un milione di euro per le imprese di Agrigento danneggiate gravemente dal lockdown”. Così annuncia il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che spiega: “Il Comune con lo strumento di Agenda Urbana ha concesso alle aziende agrigentine, che non riusciranno a ottenere il contributo a fondo perduto, perché fuori dalla graduatoria regionale, di poter essere reinserite quali aventi diritto. Ciò sarà possibile grazie all’utilizzo di fondi fino a 1 milione e 200mila euro di Agenda Urbana per questa finalità, e col medesimo meccanismo di erogazione promosso dalla Regione. La misura prevede un contributo a fondo perduto fino a 35mila euro per ogni azienda che ha ridotto o annullato i ricavi nei mesi del lockdown a causa della pandemia. Il contributo sarà erogato attraverso un bando regionale diretto a tutte le imprese, non solo del settore turistico, in base alla dichiarazione di perdita economica, desumibile dalla dichiarazione dei redditi 2019 relativa al 2018”.