” Tre respiratori polmonari, con relativi carrelli e innesti per gas medicali da impiegare nei reparti di terapia intensiva, e 1.800 mascherine per l’immediata salvaguardia del personale sanitario della provincia di Agrigento. È quanto acquistato dall’unione delle raccolte fondi lanciate su GoFundMe a sostegno degli ospedali della provincia di Agrigento.
Una è stata promossa da Piero Barone de Il Volo, da Lello Analfino dei Tinturia, da Silvio Schembri de Le Iene, dall’attore e conduttore Sergio Friscia, dallo chef Pino Cuttaia, dal cantautore Daniele Magro e dall’attore Gianfranco Jannuzzo. Le altre due, invece, erano state ideate e promosse da due giovani studenti agrigentini, Salvatore Moribondo e Francesco Rao.
Unendo le forze e le risorse raccolte, grazie al supporto della Fondazione “AGire insieme” dell’imprenditore Salvatore Moncada che ha gestito tutti gli aspetti burocratici per gli ordini delle attrezzature, il denaro raccolto su GoFundMe aiuterà i medici, gli infermieri, i tecnici, gli ausiliari e tutti gli operatori sanitari degli ospedali di Sciacca, Ribera, Agrigento, Canicattì e Licata.
Le attrezzature acquistate sono state scelte sulla base delle esigenze che l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha fatto sapere agli organizzatori delle raccolte fondi.
Nonostante la situazione epidemiologica nell’Agrigentino, appare – infatti – ancora necessario il rafforzamento dei reparti di terapia intensiva della provincia. La raccolta fondi “Sostegno ospedali della provincia di Agrigento” rimarrà attiva sul portale GoFundMe fino al 30 aprile: i restanti fondi raccolti verranno impegnati sempre secondo le esigenze dell’Asp provinciale.”
Le iniziative artistiche al tempo dell’emergenza coronavirus e di sensibilizzazione a restare a casa.
I Centoquattro live band, noto gruppo musicale della provincia di Agrigento, eseguono “Serenata Lacrimosa”, canzone del cantautore romano Alessandro Mannarino.
“Please don’t Stop the Music! Nessuna quarantena può fermarci!” scrive la band sui social.
Hanno partecipato Salvo Scozzaro (voce), Gero Lupo (al basso), Domenico lupetto Lupo (alla batteria),
Salvo congas Costa (alle percussioni), Giuseppe Consiglio (al trombone), Marco Schembri (alla tromba), Peppe Nobile (alla chitarra), Antonio rigo Riguccio (alle tastiere) e Miriam Versaci (special guest voce e cori).
“Linguapp è una app gratuita IOS e Android per la tele-diagnosi di malattie odontostomatologiche, sviluppata per i pazienti che manifestano patologie della mucosa orale, della lingua, delle guance, del palato, delle gengive e del pavimento della bocca. Lesioni a carico di tali siti potrebbero nascondere patologie serie, per cui la diagnosi precoce e immediata è assolutamente indispensabile anche durante l’attuale periodo di quarantena che rende pressoché impossibile una visita medica di così alta specializzazione. Infatti, la recente comunicazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri n.78 del 14/04/2020 ribadisce che durante l’emergenza epidemiologica da COVID19 resta ferma l’indicazione deontologica di limitare le prestazioni alle sole urgenze indifferibili e che sono significativi il consulto a distanza, il video-consulto e le consulenze specialistiche telefoniche.
Tramite Linguapp, il paziente descriverà i propri sintomi in modo semplice sul cellulare o tablet, effettuerà alcune fotografie e invierà i dati direttamente a un team di specialisti che valuterà l’effettivo bisogno di indirizzare il paziente presso l’ambulatorio di Odontoiatria e Stomatologia del Policlinico Universitario di Palermo o altro centro di alta specializzazione in Italia. In questo modo, nessun paziente sarà abbandonato a sé stesso durante questo particolare periodo, saranno evitati inutili rischi di contagio da COVID19 e sarà comunque garantita una tempestiva e accurata diagnosi, con eventuale terapia farmacologica di lesioni che potrebbero nascondere severe patologie per la salute e la vita dei pazienti. L’applicazione è destinata principalmente ai pazienti che non possono recarsi presso le strutture mediche durante questo periodo di emergenza. Linguapp sarà indirizzata successivamente ai medici di base, agli odontoiatri, ai pediatri e ai dermatologi, presentando un questionario più specifico per la collaborazione dei vari specialisti di branca. Ciò costituisce un punto di forza rispetto ad altre analoghe applicazioni attualmente disponibili.
Linguapp nasce grazie alla collaborazione tra docenti universitari dell’Ateneo degli Studi di Palermo, i Proff. Pietro Messina e Alessandro Scardina del Dipartimento di Discipline Chirurgiche Oncologiche e Stomatologiche e il Prof Cesare Valenti del Dipartimento di Matematica e Informatica; si avvale del contributo di professionisti come l’Odontoiatra Dott. Christian Lombardo e l’Informatico Dott. Antonino Tocco, nonché di studenti del Corso di Laurea in Informatica, Matia Fazio, Giuseppe Marino e Francesco Torregrossa.”
Oggi, 21 aprile, su Teleacras, al termine del Videogiornale, va in onda Conversazioni al tempo del coronavirus. Egidio Terrana intervista, in collegamento da Racalmuto, Salvatore Picone, Presidente dell’Associazione “Editoriale Malgradotutto”. Aln centro della conversazione la storia del famoso medico racalmutese Marco Antonio Alaimo che nel 1624 liberò Palermo dalla peste. Nel corso della conversazione saranno, inoltre, affrontati altri temi legati all’emergenza Covid.
“L’idea di lasciare a casa più a lungo degli altri gli anziani non convince da molti di punti di vista ed è una misura discriminatoria nei confronti di una parte molto consistente della popolazione che ha già sofferto tanto a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus”.
Lo sostengono il segretario provinciale della Uil Gero Acquisto e Giovanni Miceli, direttore provinciale del Patronato Ital Uil.
“Una prolungata assenza di attività fisica e sociale – proseguono i due – può avere, inoltre, conseguenze molto gravi sul benessere psicofisico delle persone anziane, soprattutto di chi è molto anziano e di chi ha più di una patologia.
“Anche gli anziani – continuano Acquisto e Miceli – avranno bisogno, quando sarà possibile, di riprendere le proprie libertà, di uscire da una condizione di isolamento e di solitudine e di continuare a svolgere il loro fondamentale ruolo nella vita sociale ed economica del Paese.Come sindacato, spalleggiati anche da diverse associazioni di volontariato, siamo da sempre convinti del grande valore delle persone anziane e della necessità di promuovere l’invecchiamento attivo a ogni livello della società. Isolare le persone anziane sarebbe l’esatto opposto. La misura sarebbe inoltre di difficilissima applicazione e non basterebbe comunque ad impedire un contagio che spesso avviene all’interno delle stesse famiglie”.
Per Acquisto e Miceli servirebbe un piano molto articolato e ben organizzato basato sul rilancio della sanità pubblica, su controlli a tappeto, prevenzione, innovazione e su quella medicina del territorio che tante volte abbiamo invocato e che ora è diventata quanto mai urgente, necessaria e inderogabile.
“Ci auguriamo – concludono – che il Governo tenga in alta considerazione le esigenze della terza età nel momento in cui allenterà
“Leggo con stupore che i deputati regionali Amata e De Domenico, una di maggioranza e l’altro di opposizione, hanno unito le proprie forze per esternare con un comunicato congiunto tutta la loro preoccupazione circa le mie dichiarazioni sull’ultima ordinanza del Presidente Musumeci, le quali avrebbero creato confusione nella cittadinanza. Mi dispiace perchè così dimostrano soltanto che in questi giorni sono stati distratti e non hanno compreso che a fare confusione non è stato il Sindaco De Luca, ma solo il Presidente Musumeci. Basta scorrere le ordinanze emesse dall’inizio del periodo di emergenza per rendersi conto che noi per primi avevano predisposto l’apertura degli esercizi commerciali di generi alimentari anche di domenica, così come il servizio a domicilio. Purtroppo siamo stati costretti a revocare questa facoltà quando Musumeci ha disposto, con la sua ordinanza del 3 aprile, la chiusura di tutti gli esercizi nei giorni festivi, con la sola eccezione delle farmacie di turno e delle edicole, estendendo poi il divieto anche al servizio a domicilio. Voglio però rassicurare Amata e De Domenico in quanto sono già al lavoro sul testo della nuova ordinanza, per ripristinare le aperture nei giorni festivi, sempre nei limiti di ciò che è possibile consentire”. Così afferma il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, a seguito delle dichiarazioni dei due deputati all’Ars, in cui si parla di clima di terrore inaugurato dallo stesso sindaco metropolitano. ”
“Al tempo stesso – continua il Primo cittadino – desidero ribadire che è stato Musumeci a proibire con le sue ordinanze 14, 15 e 16 anche la semplice attività motoria individuale, salvo poi, nella notte tra il 18 e il 19 aprile, fare cadere il divieto e fornire un’informazione sbagliata, facendo credere che l’attività motoria equivalga a fare sport quando non è così. Lo preciso perchè non è il Sindaco De Luca a dirlo, ma lo stesso Ministro dell’Interno che lo ha chiarito con la propria circolare del 31 marzo 2020, in cui si specifica che ammettere l’attività motoria non equivale a consentire di praticare sport. Non ritengo pertanto che i messinesi si sentano discriminati perché so che hanno compreso che il valore dei loro sacrifici è stato ripagato dal contenimento del contagio del virus, esploso a Messina all’improvviso, proprio a causa del comportamento imprudente e spregiudicato di un gruppo di persone”.
“Perciò, cari Onorevoli – aggiunge il Sindaco peloritano – non posso condividere il vostro ragionamento secondo il quale se il contagio è diminuito ciò autorizza la progressiva eliminazione delle restrizioni, perché è vero esattamente il contrario: sono state le restrizioni adottate, specificatamente dall’amministrazione comunale, pur sempre nell’alveo del dettato normativo nazionale, a impedire lo sviluppo incontrollato del contagio. Abbassare la guardia oggi, senza le dovute precauzioni, sarebbe da scellerati. Tutti gli esperti concordano nel ritenere che i contagi fino ad oggi accertati non tengano conto dei positivi cosiddetti asintomatici. Ed è per questo che le misure, pur rispettando le nuove disposizioni e recependo le ordinanze regionali, vanno integrate e attualizzate, ma non possono e non saranno messe da parte”.
“Mi auguro – conclude De Luca – che se in futuro ci sarà modo di ricevere altri spunti dagli Onorevoli Amata e De Domenico, magari contengano anche delle proposte concrete per la ripresa economica, sulle quali sono pronto e disponibile a discutere per la nostra città. Nel frattempo colgo l’occasione per invitare i due onorevoli a sostenermi nel sollecitare il Presidente della Regione – cosa che faccio da settimane senza esito – a fornire a tutti i messinesi le mascherine necessarie a svolgere qualunque tipo di attività. Altrimenti parlare di riaperture diventa semplice demagogia”.
Con una nota cofirmata insieme ad altri 10 europarlamentari di diversi schieramenti l’eurodeputato eletto in Sicilia e Sardegna chiede all’Unione Europea risorse aggiuntive per sostenere turismo e infrastrutture.
Palermo 20 aprile 2020 – “La pandemia che sta attraversando il nostro continente rischia di avere conseguenze economiche devastanti per Sicilia e Sardegna e ovviamente per tutte le isole minori del Paese e dell’Unione Europea. Le isole infatti rischiano di vedersi sottratte le risorse europee e nazionali già programmate. Sicilia e Sardegna potrebbero accusare un colpo durissimo con l’impatto disastroso sull’economia e sull’emergenza infrastrutturale. Per questo insieme ad altri 10 eurodeputati rappresentanti delle maggiori isole europee chiediamo di preservare e mantenere i fondi già assegnati e non ancora utilizzati della programmazione 2014/2020. In particolare dovrebbero essere evitati trasferimenti di fondi dedicati (al nostro territorio) ad altre regioni maggiormente colpite dal coronavirus ma più’ equipaggiate in termini di risorse economiche, infrastrutture e tessuto industriale”. A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che, chiedendo specifici interventi all’Unione Europea su turismo e investimenti, ha sottoscritto la missiva indirizzata alla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, al presidente del Consiglio Europeo e al presidente del Consiglio dell’Unione Europea cofirmata da altri 10 europarlamentari di diversi schieramenti politici in cui si chiede attenzione per le isole europee.
“Il rischio – continua Corrao – che la redistribuzione di risorse europee possa essere riprogrammata su altri territori di aree geografiche strutturalmente più dotate è concreto. E’ un rischio che va scongiurato per non vanificare gli sforzi già profusi dall’Unione Europea per livellare le disuguaglianze economiche e strutturali non solo tra un Paese e un altro ma anche per i territori di ogni singolo Stato” – conclude l’eurodeputato M5S.
“Nella nuova finanziaria troviamo articoli con titoli generici, senza un contenuto concreto, e soprattutto gli interventi si basano sui fondi Poc. Queste risorse, che sono fondi strutturali europei del Programma operativo complementare, ci chiediamo, potranno essere utilizzate effettivamente dal governo regionale? Non ne siamo sicuri e oggi in commissione ben tre assessori presenti, Scavone, Lagalla e Messina non ci hanno dato una risposta. Attendiamo delucidazioni”.
Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars, Nuccio Di Paola, Roberta Schillaci, Giovanni Di Caro e Ketty Damante, dopo la seduta di ieri.
“Anche 70 milioni dei 100 promessi da Musumeci ai Comuni per l’emergenza Covid – aggiungono i deputati – provengono dai fondi Poc. Saranno veramente disponibili questi fondi? Finora sono stati erogati solo gli altri 30 mln € a 169 Comuni, su 182 che ne hanno fatto richiesta. Come mai così pochi, su 390 comuni siciliani? Domande che restano in attesa di una risposta. Sempre oggi abbiamo sottolineato all’assessore Lagalla di rimpinguare il Fondo di garanzia per i formatori, così da pagare loro gli emolumenti 2012-2015. Abbiamo inoltre chiesto di intervenire per lo sport: le risorse sono assolutamente insufficienti e si rischia di decretare la morte di questo settore, strategico per l’integrazione sociale, e di quanti ci lavorano”.
Di seguito il comunicato stampa del deputato regionale l’On.Carmelo Pullara:
“Leggo dagli organi di stampa che il comune di Licata, nella persona del sindaco Giuseppe Galanti, ha attivato un conto corrente a supporto dell’emergenza covid 19 attraverso il quale chiedere un contributo ai cittadini tramite bonifico bancario. Tutto ciò è assolutamente deplorevole .”
Commenta il deputato regionale l’On.Carmelo Pullara , capogruppo popolari e autonomisti all’Ars.
“Anziché procedere all’attivazione di un conto corrente per chiedere un contributo ai cittadini – dichiara Pullara – il sindaco Galanti e la sua giunta farebbero bene a ridursi le indennità se non azzerarle per tutto il periodo restante alla fine del proprio mandato, tra l’altro sono soldi che si aggiungono a quanto percepiscono dal proprio lavoro, ovvero attingere dalle casse comunali. Cosa quest’ultima non possibile per la mancata approvazione del bilancio, cosa che chiedo da mesi a Galanti ed alla sua giunta nel silenzio assordante del consiglio comunale a questo punto complice di questo stato di immobilismo assoluto.”
Giuseppe Galanti – Sindaco di Licata
“Tra l’altro il primo cittadino lasci fare attività encomiabili di questo genere alle associazioni di volontariato ovvero alla Caritas od altre forme associative similari, il suo compito è quello di assicurare il supporto necessario alle tante famiglie in difficoltà così come alla necessità di mascherine etc… con le casse comunali. La smetta con gli spot, confezionati chissà dove, ed i selfie ed assicuri ciò che deve con il Comune altrimenti prenda atto del fallimento e vada a casa. Per inciso si potrebbe votare in autunno, ma l’attaccamento alla poltrona eviterà certamente da parte di tutti, sindaco-giunta-consiglio, quel sussulto di dignità per amore della città.”
Inoltre – continua Pullara – suggerirei ai singoli componenti del consiglio comunale, con in testa il presidente Giuseppe Russotto ,di rinunciare ad indennità e gettoni di presenza, che si aggiungono anche questi ai propri stipendi (bastono i permessi di cui godono), anche questo fino al termine del mandato, tenuto conto che l’iniziativa di qualche consigliere che dona 1/2 mesi fa venire da ridere perché parrebbe non un gesto nobile ma di elemosina. Solo in questo modo il civico consesso assicurerebbe ai cittadini licatesi un minimo di ristoro rispetto al danno ad oggi cagionato. Così facendo si eviteranno anche le tante foto di politici che mostrano la loro generosità al pubblico. Personalmente ritengo che ci sono cose che si fanno nel silenzio per rispetto degli altri, di se stessi e di ciò che in quel momento si rappresenta.
Ribadisco ancora una volta – conclude Pullara – e invito il sindaco ad adottare misure di sostegno per le famiglie che versano in grave situazione economica e che sono state aggravate da questa pandemia e ciò con i fondi comunali come fatto in tantissimi comuni, in aggiunta agli stanziamenti nazionali e regionali per i quali alla politica comunale nessun ringraziamento può andare.
Inoltre ritengo fuori luogo e di cattivo gusto – aggiunge Pullara – che si annunci solo adesso ad aprile 2020 e con tanta enfasi ed entusiasmo l’approvazione da parte del consiglio comunale di due atti propedeutici al bilancio 2019, ripeto 2019!
Questo genere di comunicazioni non fa altro che evidenziare la grande incapacità che ha quest’amministrazione di gestire la cosa pubblica.
Per fortuna – conclude Pullara – finendo la fase emergenziale e quindi il teatrino messo in atto in questi 40 giorni dall’amministrazione così come gli atteggiamenti di Sindaco e Vice Sindaco, Galanti e Montana (zio e nipote), arriverà il lungo tempo ,che si ricongiungerà con quello passato, delle risposte che si dovranno dare ai cittadini con l’incapacità che purtroppo ormai tutti conosciamo.
“Come si ricorderà, in esito alla competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Gela, tenutasi nell’aprile 2019, il dott. Giuseppe Romano – candidato della Lista “Azzurri per Gela – Greco Sindaco” – è risultato eletto avendo conseguito 462 preferenze.
L’Avv. Angelo Cafà – primo dei non eletti della medesima lista con 454 preferenze – ha proposto ricorso innanzi al TAR Sicilia Palermo chiedendo la correzione del risultato elettorale e la propria proclamazione alla carica di consigliere comunale il luogo del dott. Romano.
In particolare, il ricorrente ha sostenuto che allo stesso sarebbero stati sottratti n. 5 voti nella sezione 67 e che, al contempo, al dott. Romano sarebbe stati assegnati erroneamente n. 9 voti nella sezione n. 36.
Il Dott. Giuseppe Romano si è costituito in giudizio, con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, sostenendo l’infondatezza del ricorso e rilevando come nella sez. n. 36 lo stesso avesse effettivamente conseguito n. 9 voti (e non zero come sostenuto dal ricorrente).
In particolare, gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno chiesto al TAR di acquisire copia delle tabelle di scrutinio al fine di accertare l’effettivo numero dei voti conseguiti dai due candidati
Il TAR Sicilia Palermo (Presidente dott. Calogero Ferlisi, Relatore. Dott. Roberto Valenti) con apposita ordinanza ha disposto una verifica elettorale nel contradditorio delle parti.
Le operazioni di verifica si sono tenute presso la Prefettura di Caltanissetta
Dalla verificazione è emerso che nella sezione n. 67 il candidato Cafà ha conseguito n. 5 voti e che nella sez. n. 36 il Consigliere Romano ha effettivamente conseguito n. 9 voti.
Dai dati emersi in sede di verificazione risulta, dunque, che il ricorrente Cafà ha conseguito complessivamente n. 459 voti e fronte dei 462 voti del Consigliere Romano che resta, pertanto, in vantaggio con uno scarto di tre voti.
Gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, pertanto, con apposita memoria, hanno chiesto al TAR di confermare il dott. Giuseppe Romano nella carica di Consigliere Comunale di Gela.
L’avv. Cafà, a sua volta, ha chiesto al TAR di dichiarare l’improcedibilità del giudizio per sopravvenuta carenza di interesse.
In data 19 maggio 2020 si terrà presso il TAR Palermo l’udienza definitiva nella quale il Giudice amministrativo prenderà atto degli esiti della verificazione elettorale e della dichiarazione di carenza di interesse resa dall’avv. Cafà.”