La facciata di Palazzo d’Orleans a Palermo, sede della Presidenza della Regione Siciliana, illuminata dal Tricolore per sottolineare lo spirito coeso e unitario dell’intera Nazione nella lotta al coronavirus…
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Il Tricolore illumina Palazzo d’Orleans (video)
Agrigento, Galvano: “Per la spesa alimentare introduciamo i bonus digitali”
Gela: no all’istanza della candidata Cavallo. L’avvocato Morselli mantiene la carica di consigliere comunale
L’avv. Morselli si è costituita in giudizio, con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, chiedendo il rigetto del ricorso.
Frattanto, il legislatore regionale con l’art. 3 della l.r. n. 6 del 3 marzo 2020 ha espressamente previsto – ai fini dell’attribuzione del premio di maggioranza- una nuova di modalità di arrotondamento dei seggi.
Alla luce di tale nuova disposizione, la sig.ra Cavallo ha chiesto al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco e al Segretario Comunale di procedere in autotutela alla correzione del risultato elettorale e alla proclamazione della stessa in luogo dell’Avv Morselli.
L’avv. Morselli – rappresenta e difesa dagli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – con apposita nota inoltrata al Comun di Gela ha invitato tale Ente ad astenersi dall’adottare qualsivoglia provvedimento volto a modificare a composizione del Consiglio Comunale.
In particolare, con tale atto, gli avv.ti Rubino e Impiduglia, hanno chiarito che gli Organi Comunali (Sindaco, Segretario Comunale, Presidente del Consiglio Comunale, Consiglio Comunale) non hanno alcun potere in ordine alla proclamazione dei Consiglieri Comunali e, dunque, giammai avrebbero potuto proclamare la sig.ra Cavallo in luogo dell’avv. Morselli.
Il Segretario del Comune di Gela, pertanto, con apposita nota del 27.03.2020, ha comunicato alla sig.ra Cavallo l’impossibilità di procedere alla proclamazione di quest’ultima, nelle more della pronuncia del TAR Palermo.
Pertanto, sarà il TAR Sicilia Palermo a pronunciarsi sulla vicenda nell’udienza fissata per il 15.12.2020.
In quella sede, il TAR Palermo dovrà, tra l’altro, valutare l’applicabilità retroattiva dell’art. 3 della l.r. n. 6 del 3 marzo 2020 e dovrà, altresì, accertare la sussistenza dei presupposti per disapplicare tale norma (per contrasto con gli articoli 6 e 13 della Carte Europea dei Diritti dell’Uomo) ovvero per sollevare una questione di legittimità costituzionale (per contrasto con gli articoli 24, primo comma, 102 e 117 , primo comma, della Costituzione).
Il Comune di Porto Empedocle attiva un “telefono aiuto”
L’amministrazione comunale di Porto Empedocle ha istituito un telefono aiuto per i cittadini in grave difficoltà per motivi sanitari o sociali in quanto non autosufficienti. Il numero è 347 63 17 187, ed è attivo dalle ore 9 alle 13 da lunedì a venerdì con un operatore del Comune in stretto contatto con i responsabili del Centro operativo comunale e le associazioni di volontariato, le SR Lance, Emergency Life, e Croce d’Oro, presenti nel territorio empedoclino. Si tratta di un’assistenza per ricevere farmaci a domicilio e ordinare generi alimentari, nel caso fossero saturi gli esercizi commerciali che effettuano consegne.
Testone: “Le mura di casa proteggono dal covid 19 ma non dal convivente violento”
Fratelli d’Italia Agrigento: “Il bonus spesa per gli indigenti è un bluff”
Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia di Agrigento, Fabio La Felice, ritiene che i 400 milioni di euro annunciati dal governo Conte Pd – 5 Stelle per i Comuni italiani e destinati, sotto forma di buoni spesa, alle famiglie italiane indigenti, siano un colossale bluff. Fabio La Felice spiega: “Alla provincia di Agrigento spetterebbero 4,3 milioni di euro da dividere tra i 43 comuni. Alla città di Agrigento solo 444.627 euro. Si tratta di somme assolutamente irrisorie dato che il tanto sbandierato bonus, secondo un rapido calcolo in base ai dati Istat sulla povertà assoluta in Sicilia e sulla situazione demografica agrigentina, si ridurrebbe a poche decine di euro per nucleo familiare, e tutto ciò nel momento in cui il Governo, inopportunamente ed in piena emergenza sanitaria ed economica nazionale, eroga 50 milioni di euro alla Tunisia, 21 milioni di euro alla Bolivia ed è pronto a finanziare, con ben 500 milioni, il fondo di cooperazione internazionale destinato ai Paesi in via di sviluppo. Si tratta di risorse ingenti che si sarebbero potute utilizzare per aiutare le nostre famiglie e per acquistare dispositivi di protezione e ventilatori polmonari per i nostri ospedali. Se il Governo vuole dare davvero un concreto aiuto alle famiglie in difficoltà economica, accolga la proposta del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, e della Presidente Giorgia Meloni, ed accrediti subito, per il mese di aprile, 1.000 euro sul conto corrente di tutti gli italiani che lo richiedano”.
L’associazione “Paolo Palmisano” dona 2mila euro al “carrello sospeso”
L’associazione “Paolo Palmisano” dei dipendenti della Provincia di Agrigento ha donato al “Carrello sospeso” gestito dalla Protezione Civile di Agrigento la somma di 2mila euro da destinare alle famiglie bisognose per la spesa alimentare. Il presidente, Filippo Napoli, commenta: “In questo momento di grande preoccupazione, mi sono giunte diverse proposte da parte dei soci per assicurare un piccolo sostegno dell’Associazione Paolo Palmisano”.
Di Mauro: “No alle speculazioni sui prezzi di frutta e verdura”
Il deputato regionale Roberto Di Mauro, vicepresidente dell’Assemblea Regionale, ritiene che sia in atto una speculazione con un aumento ingiustificato dei prezzi della grande distribuzione in Sicilia di frutta e verdura. Di Mauro afferma: “In un momento durissimo per i siciliani, che vede il governo regionale in prima linea nel fronteggiare l’emergenza, devo constatare che in Sicilia si stanno verificando diverse pratiche scorrette che vanno a danneggiare ancora di più il fragile tessuto sociale ed economico. Nelle ultime settimane, ed è un dato facilmente verificabile, la grande distribuzione alimentare presente nell’isola sta applicando ingiustificatamente aumenti dei prezzi al dettaglio di frutta e ortaggi che colpiscono pesantemente le famiglie e i meno abbienti. Tra l’altro ci sono degli accordi tra produttori e la grande catena alimentare per il blocco dei prezzi per quattro anni. E’ assurdo che in questo momento di crisi dovuta all’emergenza sanitaria, qualcuno voglia specularci. Ha fatto bene il Presidente Musumeci a mettere in campo per i controlli il Corpo forestale e i Comuni la Polizia Annonaria. Ma non basta: devono intervenire a tappeto la Finanza, la Polizia e i Carabinieri. Non si può e non si deve più temporeggiare. Tra l’altro arrivano segnalazioni di aumenti ingiustificati del costo delle mascherine, ed anche queste eventuali azioni vanno fermate e sanzionate duramente”.