Ad Agrigento venerdì prossimo, 24 gennaio, nei locali della Biblioteca Lucchesiana, in via Duomo 94, alle ore 17:30 sarà presentato il libro “Giglio di mare”, scritto dal giudice Alberto Davico, edito da Pacini Editore. Interverranno il Presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta, Salvatore Cardinale, e Don Angelo Chillura, Docente di Teologia Morale allo Studio Teologico del Seminario, con l’intervento dell’autore e dibattito conclusivo. Nella recensione si legge: “Giglio di mare è un giallo a sfondo giudiziario la cui trama si sviluppa in una ambientazione tipicamente siciliana, forse in provincia di Agrigento, qualche anno addietro. Il protagonista è un giudice per le indagini preliminari mal orientato negli accadimenti della vita, che non riesce ad accettare una realtà purtroppo decadente. E’ un racconto a tinte fosche che può interessare chi ancora ama la Sicilia e nutre un qualche rispetto verso la magistratura”.
Agrigento, venerdì alla Lucchesiana si presenta “Giglio di mare” del giudice Davico
“25 gennaio”, adesione Angela Galvano (Articolo 1)
MIchele Catanzaro: “Enormi danni da importazioni olio dal nord Africa”
Ignazio Cutrò: “Bloccate l’ennesima cartella esattoriale, altrimenti…”
L’imprenditore di Bivona e testimone di Giustizia, Ignazio Cutrò, ancora destinatario di cartelle esattoriali per debiti accumulati dalla sua impresa. Già nel marzo scorso una cartella da 39mila euro è stata congelata a seguito, probabilmente, del clamore mediatico sollevato dalla richiesta di pagamento. Adesso a Cutrò è stata recapitata un’altra cartella da 11mila e 652 euro euro, e lui afferma: “Non ho questa disponibilità economica. Per me e la mia famiglia questa è stata l’ennesima umiliazione di uno Stato che, anziché proteggerci, ci ha abbandonato e ferito. Se questo è il trattamento che viene riservato a chi denuncia la mafia, noi rinunciamo volentieri ad essere cittadini di questo Stato. Rassicurazioni ci sono giunte sul blocco delle cartelle esattoriali, ma ad oggi gli impegni assunti da Regione e ministero dell’Interno non sono stati ancora mantenuti. Se alla scadenza del termine di pagamento, chi dovrebbe tutelarmi continuerà ad agire nel silenzio, un corpo carbonizzato verrà recapitato dinanzi a uno dei palazzi di Roma o di Palermo, e quel corpo sarà il mio. Sono stanco di continuare a lottare anche contro uno Stato assente e che io stesso ho difeso, mandando in galera i mafiosi. 20 anni del mio calvario si trasformano in 5 giorni di tempo per pagare i debiti di una impresa costretta a chiudere per aver denunciato il racket. Se questo è il segnale di legalità che vuole trasmettere lo Stato, allora lo Stato non ha veramente capito niente. Mi appello anche alla sensibilità del governatore della Regione, Nello Musumeci, che da presidente della Commissione regionale antimafia mi aveva più volte espresso vicinanza e sostegno. Presidente: la Regione può bloccare quelle cartelle e lei, fino a prova contraria, ne è il presidente”.
A Raffadali la fontana pubblica sarebbe allacciata abusivamente alla rete idrica
A Raffadali un tecnico di Girgenti Acque, nel corso delle attività in itinere di monitoraggio al fine dell’installazione dei contatori idrometrici, ha scoperto che la fontana pubblica di Piazza Progresso risulterebbe essere allacciata abusivamente alla rete idrica, tramite un collare di presa con uscita del diametro di 2 pollici collegato alla conduttura idrica principale in prossimità del civico 7 che alimenta la vasca interrata nei pressi della fontana. Una formale denuncia per furto è stata sporta alla locale stazione dei Carabinieri.
Ribera, i Carabinieri arrestano tempestivamente un accoltellatore
A Ribera i Carabinieri della locale Tenenza, allarmati al 112 da una segnalazione di accoltellamento, si sono precipitati in via Terranova e hanno sorpreso due uomini, fra loro parenti, in lite per ruggini familiari, e uno dei due, di 46 anni, già noto ai militari, con un coltello e un taglierino tra le mani. I Carabinieri sono abilmente riusciti a bloccare l’aggressore e a disarmarlo dopo che lui ha scagliato un primo fendente di coltello al braccio del suo parente, di 39 anni, soccorso poi dal 118 e ricoverato in pronto soccorso, dove gli hanno diagnosticato una ferita lacero contusa al braccio destro. L’uomo di 46 anni è stato arrestato per lesioni personali ed è in attesa del giudizio direttissimo da parte del Tribunale di Sciacca.
“Borsellino”, dopo Palma, Petralia (video)
A Caltanissetta al palazzo di giustizia depone il magistrato Carmelo Petralia, indagato con la collega Anna Maria Palma nell’ambito dell’inchiesta sul depistaggio della strage Borsellino.
I magistrati Anna Maria Palma e Carmelo Petralia sono indagati dalla Procura di Messina per concorso in calunnia aggravata nell’ambito dell’inchiesta sul depistaggio delle indagini dopo la strage di Via D’Amelio, in riferimento al periodo in cui, dal luglio del 1994 in poi, hanno gestito, insieme ad altri colleghi, il falso pentito Vincenzo Scarantino. E sono stati convocati a Caltanissetta, al palazzo di giustizia, a deporre al processo in corso sul depistaggio. L’audizione di Anna Maria Palma, tra esame e controesame, si è conclusa prima delle festività natalizie.
Agrigento, affluenza e partecipazione al gazebo “Firme” di Fratelli d’Italia (video intervista)
Ad Agrigento, al Viale della Vittoria, nei pressi di piazza Cavour, ieri domenica ha riscosso tanta affluenza e partecipazione il gazebo allestito da Fratelli d’Italia nell’ambito della campagna nazionale di raccolta firme a sostegno di quattro proposte di legge di iniziativa popolare, ovvero l’elezione diretta del presidente della Repubblica, l’abolizione dei senatori a vita, l’inserimento nella Costituzione di un tetto massimo alla pressione fiscale, e la prevalenza dell’ordinamento nazionale sulle normative europee.
Gli organizzatori, La Felice, Antinoro e Milano, affermano: “Siamo davvero felici della risposta data dai nostri concittadini. Siamo stati travolti da un incredibile entusiasmo che testimonia come il progetto politico, la coerenza e la lealtà di Fratelli d’Italia abbiano conquistato gli italiani. Talmente tanta è stata la partecipazione che stiamo pensando di replicare a breve l’iniziativa. Ci teniamo a ringraziare tutti gli agrigentini intervenuti”.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista alla stessa Paola Antinoro.