Come pubblicato lo scorso lunedì, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna da lui inflitta a carico degli imputati in abbreviato nell’ambito dell’inchiesta sulla lottizzazione del cosiddetto “Borgo Scala dei Turchi” a Realmonte. In proposito interviene Legambiente Sicilia, parte civile al processo tramite l’avvocato Daniela Ciancimino, che afferma: “La sentenza ha confermato la lottizzazione abusiva della Scala dei Turchi. Ma non solo. Il Gup ha confermato anche la violazione delle distanze di inedificabilità assoluta dei 150 e 170 metri dalla battigia e gli sbancamenti illeciti che erano stati segnalati dal circolo di Legambiente Rabat di Agrigento già nel 2013, a inizio lavori, con un esposto agli enti preposti e alla Procura. La società con il suo legale rappresentante aveva addirittura chiesto un risarcimento di 5 milioni di euro al circolo Rabat per i danni subiti dalla sospensione dei lavori e dalla revoca delle autorizzazioni. Per gli imputati sono state disposte delle pene detentive, la cui sospensione sarà subordinata all’abbattimento delle opere abusive già realizzate e al ripristino dello stato dei luoghi, e la confisca degli immobili. A Legambiente Sicilia è stato riconosciuto un risarcimento del danno per l’impegno profuso da anni per la tutela del sito. In parallelo prosegue il processo a carico di altri imputati, tra cui l’allora sindaco di Realmonte, funzionari dell’ufficio tecnico comunale e altri soggetti che avevano rilasciato le autorizzazioni per sdoganare la colata di cemento. Ed è un processo, anche questo, che continuerà a essere seguito da Legambiente Sicilia”.
Legambiente su motivazioni sentenza “Borgo Scala dei Turchi”
Antidroga “Piazza pulita” ad Agrigento, altro arresto ad opera dei Carabinieri
Ad Agrigento, nell’ambito dell’operazione “Piazza Pulita”, i Carabinieri hanno arrestato un uomo di 21 anni immigrato dal Gambia, sorpreso in zona Porta di Ponte in possesso di 10 grammi di marijuana già confezionati in dosi e quasi 100 euro in banconote di piccolo taglio, molto probabilmente provento dell’attività di spaccio. E’ stato trasferito in carcere, e all’autorità giudiziaria risponderà di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio.
“Rifiuti”, braccio di ferro tra Hamel e le imprese (video intervista)
Da venerdì prossimo, 14 febbraio, giorno di San Valentino, ad Agrigento non sarà più consentito il conferimento dei rifiuti senza l’utilizzo dei mastelli. Da lunedì 22 febbraio, infatti, l’impresa gestore del servizio ha annunciato che non ritirerà i rifiuti depositati con i sacchetti. La decisione dell’impresa di osservare rigorosamente gli obblighi contrattuali è anche conseguenza della sanzione di 31.800 euro che il Comune di Agrigento ha inflitto alla stessa impresa per il mancato spazzamento di gran parte delle strade cittadine. L’assessore comunale all’Ecologia, Nello Hamel, invoca la collaborazione degli utenti in modo tale da consentire il regolare ritiro di tutti i rifiuti, e nello stesso tempo potere assicurare il perfetto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali iniziando dal piano di spazzamento che non dovrà subire nessuna diminuzione a causa dell’utilizzo dei netturbini in supporto alla raccolta differenziata. L’Ufficio Ecologia ha attivato un Piano di vigilanza per reprimere le trasgressioni e controllare l’esatto svolgimento delle attività di raccolta dei rifiuti e di spazzamento.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista all’assessore Hamel.
Pierobon e l’inchiesta “Arata – Nicastri” (video)
Le dichiarazioni a sommarie informazioni testimoniali rese dall’assessore regionale all’Energia, Alberto Pierobon, nell’ambito dell’inchiesta “Nicastri – Arata”.
Dopo l’assessore regionale a Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, e dopo il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, e coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, anche l’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, è stato ascoltato a sommarie informazioni testimoniali dai magistrati della Procura di Palermo titolari dell’inchiesta, e adesso impegnati nel processo, a carico dell’imprenditore, già parlamentare di Forza Italia, Paolo Arata, di suo figlio Francesco, e di due dipendenti della Regione, Alberto Tinnirello e Giacomo Causarano, imputati, insieme a Vito Nicastri e al figlio Manlio, che hanno già patteggiato la condanna, di corruzione e altre ipotesi di reato in riferimento a presunte pressioni e tangenti pagate per ottenere l’autorizzazione alla costruzione di due impianti di biometano a Francofonte nel Siracusano e a Gallitello nel Trapanese. E dagli atti depositati emerge che, tra l’altro, Alberto Pierobon ha dichiarato: “Tengo a precisare che il Piano dei Rifiuti e tutti i provvedimenti che ho assunto vanno nella direzione opposta agli automatismi imprenditoriali di soggetti privati come Arata. E che non ho mai conosciuto Vito Nicastri i cui rapporti con Arata ho appreso dalla stampa. Ho conosciuto Paolo Arata casualmente all’assessorato all’Energia insieme al direttore generale. Si è presentato come parlamentare di Forza Italia, ex direttore generale del ministero dell’Ambiente, responsabile dell’energia per il centro destra, e futuro presidente dell’Arera, l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Lo ritenni persona molto referenziata alla luce dei titoli che mi aveva illustrato. Ho messo in contatto Arata con il collega di giunta Toto Cordaro, assessore al Territorio e Ambiente, affinché si occupasse dei ritardi e delle inefficienze della commissione Via (valutazione impatto ambientale), anche se non ho mai dato per scontato che l’esito del procedimento presso la commissione Via fosse favorevole alle istanze di Arata. A fronte delle perduranti lamentele di Paolo Arata sui ritardi e le inefficienze a danno della sua società, in particolare presso la commissione Via, presi contatti con l’avvocato Sessa per partecipare a una riunione con gli Arata. Coinvolsi lo staff perché Arata paventava azioni giudiziarie e denunce alla stampa contro la cattiva gestione della Regione e io volevo evitare un caso politico” – ha spiegato Pierobon. Nel corso della sua deposizione testimoniale, l’assessore Cordaro ha invece sostenuto che Pierobon più volte l’avrebbe invitato a sollecitare gli uffici competenti ad evadere la pratica di Arata. E le parole di Cordaro sono state: “L’impressione che ebbi è che Pierobon desse per scontato che la commissione si esprimesse nei termini voluti da Arata. Una volta Pierobon, insieme a Paolo Arata, mi venne a trovare all’inizio di una seduta parlamentare chiedendomi ancora una volta della pratica pendente e sollecitandomene ancora una volta la definizione”. Forse la Procura di Palermo disporrà un confronto tra gli assessori Cordaro e Pierobon.
“Scala dei Turchi” in Commissione all’Ars
A Palermo si è svolta una seduta della Commissione territorio e ambiente all’Assemblea Regionale, presieduta da Giusi Savarino, sulla tutela e gestione di Scala dei Turchi a Realmonte. L’audizione è stata richiesta dai deputati regionali 5 Stelle, Giovanni Di Caro e Roberta Schillaci. Sono stati invitati l’assessore Cordaro, il sindaco di Realmonte, Zicari, il proprietario privato, Ferdinando Sciabbarrà, e le associazioni MareAmico, MareVivo e Scala dei Turchi. A conclusione dell’incontro, la presidente Giusi Savarino afferma: “La Scala dei Turchi di Realmonte è uno dei siti più ‘instagrammati’, perla del turismo mondiale, candidata a far parte del “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco, un bene paesaggistico da tutelare. In Commissione abbiamo affrontato la questione Scala dei Turchi coinvolgendo anche tutte le associazioni che ne hanno fatto richiesta. La Scala dei Turchi va messa in sicurezza per garantire la fruizione del bene: una fruizione, però, che non la deturpi. Il governo Musumeci ha già investito 417 mila euro per i lavori di consolidamento e di messa in sicurezza del sito, ed ha, quindi, garantito la stagione turistica 2019. Oggi abbiamo fatto il punto della questione: il governo Musumeci, come ha già dimostrato, è pronto a creare le condizioni per tutelare il bene e renderlo fruibile. Stiamo lavorando per garantire la stagione turistica 2020”.
Rapina in banca a Raffadali, tre arresti (video e intervista)
A Raffadali, in via Porta Agrigento, due rapinatori, parzialmente travisati e apparentemente non armati, sono irrotti all’interno della Banca popolare Sant’Angelo, e hanno arraffato circa 50mila euro. Un terzo complice li ha attesi fuori. I Carabinieri hanno subito attivato un pattugliamento della zona a tappeto, hanno visionato i filmati della videosorveglianza, hanno raccolto delle testimonianze, e hanno intercettato, bloccato e arrestato i tre malviventi in una piazzola di sosta a Sant’Angelo Muxaro. Si tratta di due palermitani, Umberto D’Arpa, 54 anni, e Martino Marino, 26 anni, e poi il presunto basista, Raffaele Fragapane, 43 anni, di Santa Elisabetta, già condannato in primo grado a 10 anni e 8 mesi nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Montagna”, e cugino del presunto boss di Santa Elisabetta, Francesco Fragapane. Il bottino della rapina è stato recuperato. La titolare delle indagini è la sostituto procuratore Chiara Bisso. Domani è attesa l’udienza di convalida degli arresti.
Giornata Epilessia, concluse iniziative ad Agrigento (video interviste)
Concluse ad Agrigento le iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale dell’Epilessia. Su iniziativa dell’Istituto comprensivo “Agrigento centro”, diretto da Anna Gangarossa, in collaborazione con l’Azienda sanitaria, il Comune e l’Associazione Amici di Agrigento, nei locali della stessa Associazione Amici di Agrigento, in Via Kennedy 5 a Villaseta, si è svolto un incontro su “Epilessia: l’esperto risponde”. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento e Amministrative, Michele Sodano organizza l’Agorà pubblica
Ad Agrigento, lunedì prossimo, 17 febbraio, il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Michele Sodano, ha organizzato un’Agorà pubblica in occasione delle prossime elezioni Amministrative ad Agrigento. L’assemblea, a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini, si svolgerà nei locali del Movimento 5 Stelle in via Pirandello 27 alle ore 18. Michele Sodano, nell’annunciare l’iniziativa, afferma: “A voi che non riconoscete più come validi i sistemi politici che governano Agrigento, a voi che credete nella meritocrazia, nella lotta agli sprechi e in una città verde e pulita, a voi che volete finalmente dare il vostro contributo attivo per la collettività, chiediamo di partecipare all’Agorà pubblica in vista delle amministrative 2020. Ascoltiamoci e disegniamo insieme una Nuova Agrigento”.