Ad Agrigento nella sede dell’Ufficio scolastico provinciale si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “Nicholas Green” per l’anno scolastico 2018-2019. La commissione, presieduta da Stefana Ierna, ha consegnato sette premi distinti per ogni ordine di scuola. I vincitori sono Morreale Damiana della Roncalli di Grotte, Roberti Giulia e Zarbo Emanuela del Marconi di Licata, Patito Aurora del Macaluso di Racalmuto, Lo Vetere Veronica della Don Bosco di Ribera, Cuscio Luca del Montalcini di Agrigento, e Valenza Fabiana del Saetta Livatino di Ravanusa. I premi variano per categoria, da 350 a 700 euro.
Agrigento, consegnati i premi del concorso scolastico “Nicholas Green”
Naufragio Lampedusa, interventi di biasimo
E come in occasione di altre, tante, stragi di migranti accadute nel corso degli anni, anche adesso, a seguito di quanto accaduto poco prima dell’alba di lunedì 7 ottobre, sono unanimi e simili gli interventi di biasimo che, purtroppo, a fronte dell’indifferenza della Commissione Europea, scadono nella retorica nonostante la buona fede. Il sindaco Firetto afferma: “Basta tragedie nel Mediterraneo. Il nostro mare è diventato un mare di morte mentre il mondo della pace e della sicurezza è incapace di intervenire per salvare dei naufraghi che hanno avuto la sventura di nascere dalla parte sbagliata del globo e che continuano a morire sotto gli occhi indifferenti del mondo cosiddetto civile”. La consigliere comunale di Agrigento, Giorgia Iacolino, afferma: “Nel silenzio sconfortante dell’Unione europea ed in assenza di solidarietà degli Stati membri, riecco consumarsi un’altra tragedia in danno di giovani vittime africane. Le amministrazioni comunali sono lasciate sole, senza misure compensative che servirebbero a fronteggiare gli effetti degli sbarchi dei clandestini. Anche per questa ragione, il 2020 è l’occasione per legittimare una rinnovata classe dirigente ed un’amministrazione comunale che finalmente faccia sentire la propria voce alle Istituzioni sui fenomeni migratori e sulle politiche dei governi europei e nazionale che impattano sulla vita della nostra comunità”.
“Nuova Cupola”, sequestro di beni a carico del sabettese Tarallo
La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Agrigento ha eseguito un decreto di sequestro di beni, per circa 400mila euro, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento a carico di Stefano Tarallo, 34 anni, presunto reggente della “famiglia” mafiosa di Santa Elisabetta e consigliere della “famiglia” Fragapane. Tarallo è stato inquisito, arrestato e condannato nell’ambito dell’inchiesta antimafia cosiddetta “ “Nuova Cupola” coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ed è attualmente ristretto al 41 bis. Stefano Tarallo avrebbe tra l’altro intrattenuto rapporti con personaggi di spicco della consorteria mafiosa agrigentina quali i Ribisi di Palma di Montechiaro e Leo Sutera di Sambuca di Sicilia, già reggente provinciale di Cosa Nostra agrigentina. Il sequestro, frutto di accurate indagini patrimoniali che avrebbero testimoniato sproporzione tra attività svolte e guadagni, comprende: 3 immobili, il 62,5% delle quote sociali di una srl, e 13 rapporti bancari.
Conte bis, Firetto: “Zero investimenti per la Sicilia”
Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, esprime riserve e disappunto verso i piani di investimento del secondo governo Conte. Firetto afferma: “Ancora una volta zero investimenti per la Sicilia. Terzo valico, Pedemontana Lombarda, Torino-Lione, Gronda di Genova, Passante e nuova pista per l’aeroporto di Firenze, Sassari-Alghero, Mose di Venezia, Brescia-Padova, nuova pista aeroportuale di Salerno, e dunque aeroporti, ferrovie, autostrade e alta velocità. Il Governo annuncia un rilancio degli investimenti con 9 miliardi di euro per 3 anni. E’ una buona notizia. La Sicilia è tagliata fuori. Le imprese, i comparti produttivi, le eccellenze del nostro territorio sono costrette ad arrancare per assenza di infrastrutture. Quelle esistenti sono incomplete e abbiamo dovuto aspettare 25 anni per vederle in parte realizzate. Agrigento vuole avere pari opportunità per crescere”.
Il naufragio a Lampedusa, indagini in corso
Si è consumata a Lampedusa l’ennesima strage di uomini, donne e bambini, peraltro pochi giorni dopo l’anniversario dal 3 ottobre del 2013 quando morirono 368 persone e la Commissione Europea, bugiarda e falsa come sempre si è dimostrata sul versante immigrazione, promise “Mai più”. Il barcone si è capovolto a 6 miglia dalla costa. Guardia Costiera e Guardia di Finanza hanno trattenuto in vita 22 persone, 13 uomini e 9 donne. I cadaveri sul molo sono invece 13 e sono tutte donne, di cui una neanche maggiorenne e un’altra incinta. La Procura di Agrigento indaga a carico di ignoti ipotizzando il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la morte come conseguenza di altro reato. Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, delegato alle indagini dal procuratore Patronaggio, afferma: “Erano tutti senza giubbotti salvagente, che in casi come questo sono l’unica speranza di salvarsi la vita. Se li avessero avuti sarebbero tutti salvi. Il naufragio è avvenuto verso le tre del mattino, quando i migranti hanno visto avvicinarsi le motovedette dei soccorritori. Erano stati loro stessi a chiamare la Guardia Costiera di Palermo, che ha subito avvisato Lampedusa. Quando sono arrivati i soccorritori, il barcone, lungo una decina di metri, già imbarcava acqua e aveva il motore che non andava. Il resto l’ha fatto il mare forza 3, il buio e il terrore. A bordo c’è stato il caos, tutti volevano andare verso le motovedette, molti sono caduti in acqua e poi la barca si è capovolta. E’ stato un viaggio anomalo. La barca era partita dalla Libia e ha fatto una sosta in Tunisia, prima di prendere il mare”.
La Cassazione nega i domiciliari a Giovanni Brusca
La prima sezione penale della Cassazione ha risposto no alla richiesta di concessione degli arresti domiciliari in una località protetta da parte di Giovanni Brusca, detenuto in carcere da 23 anni. Anche la Procura Generale della Cassazione, nel corso della requisitoria, ha ritenuto di non concedere la detenzione domiciliare all’ex boss di San Giuseppe Jato. Il difensore di Giovanni Brusca, l’avvocato Antonella Cassandro, che ha firmato il ricorso in Cassazione, spiega: “Brusca terminerà di scontare la pena in carcere nel 2022 se la Cassazione non aprirà ai domiciliari, ma potrebbe tornare libero alla fine del 2021 perchè ha uno ‘sconto’ di 270 giorni come previsto dal regolamento carcerario. La Cassazione, così come il Tribunale di sorveglianza, ritengono che Brusca non si è ravveduto a sufficienza. Invece Brusca non rifarebbe quello che ha fatto e ha dimostrato ravvedimento, come sostengono il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, la direzione del carcere di Rebibbia, e le autorità di pubblica sicurezza di Palermo. E’ comunque umanamente comprensibile la posizione di contrarietà al beneficio espressa dai familiari delle vittime di Brusca”. Giovanni Brusca, per effetto delle norme sulla collaborazione, oltre ad evitare l’ergastolo per le decine di omicidi commessi, ha usufruito di 80 permessi.
“Sanità”, banditi 1800 posti in Sicilia (video)
Le Aziende sanitarie di Palermo e Catania pubblicano due bandi per assunzioni, tra mobilità e concorso. I dettagli e le occasioni anche all’Asp di Agrigento.
Nella Sanità in Sicilia si corre ai ripari contro le carenze d’organico, causa di inefficienze, disservizi, ritardi e aggressioni al personale sanitario. Le aziende sanitarie provinciali di Palermo e di Catania hanno pubblicato i bandi per l’assunzione di 1800 persone complessivamente. Si tratta di più di 1522 tra infermieri e operatori socio – sanitari, 86 collaboratori sanitari con diversi profili professionali e 192 dirigenti. Il bando è prima riservato alla copertura dei posti attraverso la mobilità regionale o interregionale. Tanti che attualmente sono in servizio fuori Sicilia rientreranno nell’Isola. Contestualmente è bandito il concorso per le assunzioni di nuovi dipendenti qualora lo scorrimento nella graduatoria della mobilità non sia sufficiente a coprire i posti vacanti e banditi. La scadenza per la partecipazione ai due bandi di Palermo e Catania, sia di mobilità che di concorso, è il prossimo 4 novembre. Ancora più nel dettaglio, l’azienda sanitaria di Palermo, per la Sicilia occidentale, lancia a bando 532 posti per infermieri e 236 posti per operatori socio – sanitari. A Catania, per la Sicilia orientale, i posti per infermieri sono 337 e per operatori socio – sanitari sono 227. Inoltre 190 posti sono già a concorso per nuove assunzioni a prescindere dallo scorrimento della graduatoria. Ancora più nel dettaglio, per la Sicilia occidentale sono a disposizione 7 posti di infermiere all’Asp di Agrigento, 63 posti all’Asp di Caltanissetta, 111 all’Asp di Palermo e 130 all’Asp di Trapani. E poi a Palermo 65 infermieri all’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, 108 all’Arnas Civico e 48 al Policlinico. E poi 16 operatori socio – sanitari all’Asp di Agrigento, 1 all’Asp di Caltanissetta, 106 all’Asp di Trapani, e poi a Palermo 5 al Villa Sofia – Cervello, 79 all’Arnas Civico, e 29 al Policlinico. Invece, per la Sicilia orientale, sono banditi 118 posti di infermiere all’Asp di Catania, 32 all’Asp di Enna, 34 all’Asp di Messina e 36 al Papardo di Messina, 97 all’Asp di Ragusa, e 24 nell’azienda sanitaria provinciale di Siracusa. E poi, a Catania, 24 infermieri al Cannizzaro, 13 al Policlinico e 19 al Bonino Pulejo. E poi, i posti per operatori socio – sanitari sono a Catania 76 all’Asp, 15 al Cannizzaro e 50 al Bonino Pulejo, poi 129 all’Asp di Enna, 42 all’Asp di Ragusa, e 15 al Policlinico di Messina. E poi, lo stesso bando comprende anche il concorso per nuove assunzioni, quindi senza scorrimento graduatoria: 31 infermieri al Policlinico di Catania, poi 32 operatori socio – sanitari al Papardo di Messina, e, a Catania, 60 operatori all’Asp, 46 all’Arnas Garibaldi, e 21 al Policlinico. Infine, vi è il bando per dirigenti medici, amministrativi e tecnici. Si tratta di 192 posti specializzati in numerosi settori, tra l’altro in chirurgia generale, psichiatria, geriatria, radio-diagnostica e veterinaria. Poi 11 posti per dirigenti amministrativi, 1 di dirigente ingegnere informatico, 1 di dirigente ingegnere clinico, 3 per ingegneri civili, 1 per dirigente delle professioni sanitarie Area della Riabilitazione e 1 per dirigente delle professioni sanitarie Area Infermieristica ed Ostetrica.
Barchino si ribalta a Lampedusa, morti e dispersi
Naufragio a Lampedusa. Un barchino carico di circa 50 migranti è naufragato durante la notte. La Guardia Costiera e di Finanza hanno recuperato 13 cadaveri di donne. I militari hanno salvato 22 persone. Gli altri al momento sarebbero dispersi. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, quando le motovedette sono giunte in prossimità del barchino, e hanno iniziato il trasbordo, i migranti si sono sposati tutti da un lato provocando il ribaltamento dell’imbarcazione. Il mare mosso ha reso il tutto più difficile. Tra i dispersi vi sarebbero anche otto bambini. I sopravvissuti sarebbero in maggioranza tunisini e subsahariani. Il flusso di migranti tramite barchini non si arresta. Non sono imbarcazioni che partono dalla costa africana e che autonomamente raggiungono Lampedusa o la Sicilia. Non sono in grado di sostenere la traversata. E’ molto più plausibile che “navi madri” trasportino i migranti fino a sotto costa, e poi li trasbordino sui barchini tramite cui raggiungono la riva.
156 ponti agrigentini saranno ispezionati e monitorati entro il 2019 (video intervista)
Il capo dell’Ufficio del Genio Civile di Agrigento, l’architetto Rino La Mendola, annuncia che entro la fine dell’anno saranno ispezionati e monitorati 156 ponti in provincia di Agrigento. La copertura finanziaria, per circa 180 incarichi da affidare a liberi professionisti in tutta la Sicilia, sarà garantita dalle apposite risorse stanziate dal Governo Musumeci, che ammontano a 5 milioni di euro. All’affidamento dell’incarico concorreranno i professionisti che hanno manifestato il proprio interesse a seguito dell’Avviso pubblicato a giugno dal Dipartimento Regionale Tecnico, a firma del Dirigente Generale, l’architetto Salvatore Lizzio. Ad Agrigento saranno ben 156 i ponti ispezionati da 19 liberi professionisti, incaricati dalla Regione attraverso una gara che si svolgerà nell’Ufficio del Genio Civile entro il mese di ottobre. Lo stesso Rino La Mendola commenta: “L’Ufficio del Genio Civile di Agrigento, su incarico del Dipartimento Regionale Tecnico, ha prontamente redatto i documenti preliminari alla progettazione per l’affidamento dei 19 servizi professionali, di importo variabile da 22.000 a 31.000 euro, in relazione al numero di ponti da ispezionare ed al numero delle campate in cui gli stessi ponti si articolano. I servizi dunque saranno presto affidati a liberi professionisti, che avranno 45 giorni di tempo per consegnare allo stesso Ufficio del Genio Civile le schede con i dati raccolti attraverso le ispezioni eseguite sui 156 ponti, ricadenti sulla rete stradale della Provincia di Agrigento. I dati raccolti saranno utilizzati dal Governo Regionale per rilevare lo stato di conservazione e di sicurezza dei ponti ispezionati e programmare gli interventi necessari per superarne le criticità, garantendo dunque la sicurezza strutturale della rete stradale siciliana. Il controllo sull’efficienza dei ponti lungo le strade provinciali, per il territorio agrigentino, costituisce un passo importante lungo un percorso già tracciato dal Genio Civile di Agrigento, che negli ultimi mesi ha creato un canale preferenziale per i progetti che riguardano infrastrutture importanti, grazie al quale sono stati velocemente approvati i progetti strutturali per la ricostruzione del ponte Petrusa e per il consolidamento del primo tratto del Ponte Morandi. Si tratta di infrastrutture indispensabili per consentire alla città dei Templi di uscire da quel progressivo isolamento infrastrutturale, che rischia di frenare il rilancio socio-economico della realtà agrigentina”.