I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati da Giovanni Minardi, e del Commissariato di Porto Empedocle, diretto da Chiara Sciarabba, hanno denunciato un uomo di 52 anni di Porto Empedocle, G G sono le iniziali del nome, perché a Porto Empedocle in un magazzino nella sua disponibilità sono stati scoperti 4 panetti di hashish, per un peso complessivo di quasi 400 grammi.
Ancora la Squadra Mobile ha arrestato una donna di 23 anni, anche per la quale le iniziali del nome sono G G. In una casa rurale nelle campagne tra Favara e Castrofilippo, nella sua disponibilità, sono stati scoperti e sequestrati 15 panetti di hashish da 100 grammi ciascuno. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale, che ha restituito la libertà all’indagata.
Droga, sequestrati 19 panetti di hashish
La Fortitudo basket in conferenza. Domenica il debutto in campionato
Domani, domenica 6 ottobre, a Porto Empedocle, al PalaMoncada, alle ore 18, la Fortitudo Moncada basket giocherà la prima giornata di campionato di serie A2 contro Casale Monferrato. Il direttore sportivo Cristian Mayer, l’allenatore Devis Cagnardi e il capitano Albano Chiarastella hanno presentato la gara in conferenza al PalaMoncada. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Su Teleacras in onda il saggio dell’Academy centro danza di Giusi Liberto (video)
Ad Agrigento sono in corso le iscrizioni alla scuola di danza e spettacolo “Asdc Academy centro danza”, in via Gioeni 126, per corsi di danza classica, moderna, contemporanea, hip hop, musical jazz e acrodanza, con maestri qualificati Coni e la direzione artistica di Giusi Liberto, diplomata all’Accademia nazionale di Danza di Roma, una istituzione di diretta dipendenza del Ministero dell’Istruzione. Per informazioni e iscrizioni consultate la pagina facebook dell’Academy centro danza di Agrigento, o telefonate al numero 331 70 84 450, o recatevi in sede in via Gioeni 126 ad Agrigento lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16 alle 20, e giovedì dalle ore 18:30 alle ore 21:30.
E domani, domenica 6 ottobre, alle ore 15 , sarà in onda il saggio spettacolo di fine anno 2018-2019 dell’Academy centro danza.
Amministrative Agrigento, prove tecniche di alleanza Pd – 5 Stelle?
Come pubblica Blog Sicilia, prove tecniche di alleanza periferica tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico sarebbero in corso anche in Sicilia, e, in particolare, ad Agrigento, dove nella prossima primavera 2020 i cittadini saranno convocati alle urne per rinnovare il Consiglio comunale ed eleggere il nuovo sindaco. Come già noto, il vice presidente dell’Assemblea Regionale, Roberto Di Mauro, del Movimento per le Autonomie e alleato di governo con Musumeci, ha proposto la candidatura a sindaco di Agrigento del medico Franco Miccichè, già assessore in quota Di Mauro e Movimento delle Autonomie nella prima giunta dell’attuale sindaco Firetto e poi dimessosi per intervenuti contrasti tra Di Mauro e Firetto. Ebbene, l’onorevole Di Mauro, tramite delle interlocuzioni con il deputato regionale Michele Catanzaro, del Partito Democratico, e con il leader del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, sarebbe impegnato ad allestire l’alleanza attualmente di governo a Roma, al fine di condividere e sostenere la candidatura di Franco Miccichè ad Agrigento.In tal modo, il candidato Miccichè sarebbe espressione dell’asse Pd – 5 Stelle, sullo schema di quanto accade adesso in occasione delle Regionali nel centro – nord. Ovviamente ciò comporterebbe delle ripercussioni inevitabili in sede di governo regionale, dove l’onorevole Roberto Di Mauro condivide l’esperienza di governo con il presidente Musumeci, la cui posizione politica converge in tutt’altra direzione.
“Via D’Amelio”, sotto indagine anche il medico di Riina (video)
Il Tribunale di Caltanissetta respinge la richiesta di archiviazione delle indagini sui mandanti occulti della strage di via D’Amelio a carico del medico Antonino Cinà.
Il 20 aprile del 2018, accogliendo quanto proposto dalla Procura di Palermo, la Corte d’Assise presieduta da Alfredo Montalto, a conclusione del processo di primo grado sulla presunta “trattativa” tra Stato e mafia, ha inflitto 12 anni di carcere, per il reato di violenza o minaccia a corpo politico dello Stato, ad Antonino Cinà, 74 anni, il medico di fiducia di Riina, Provenzano, Bagarella e delle loro famiglie durante la latitanza, colui al quale lo stesso Riina avrebbe affidato il famigerato “papello”, ovvero le condizioni di Cosa Nostra allo Stato per invertire la rotta della stagione delle stragi. Poi Cinà avrebbe consegnato il “papello” a Vito Ciancimino che, nell’estate del ’92, avrebbe intrapreso un dialogo segreto con alcuni Carabinieri del Ros per stoppare le stragi. Adesso Antonino Cinà è sotto giudizio d’Appello per la “trattativa”, e nel frattempo la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, Valentina Balbo, ha rigettato la richiesta avanzata dalla Procura nissena di archiviazione delle indagini a carico di Antonino Cinà nell’ambito dell’inchiesta sui mandanti occulti della strage di via D’Amelio contro Paolo Borsellino. La giudice Balbo il prossimo 28 ottobre al palazzo di giustizia di Caltanissetta incontrerà i magistrati della Procura titolari delle indagini, il procuratore Amedeo Bertone e l’aggiunto Gabriele Paci, e si discuterà nel merito. In occasione della sentenza di primo grado al processo “trattativa”, i giudici giudicanti hanno ipotizzato che Paolo Borsellino sia stato ucciso perché scoprì il dialogo segreto tra un pezzo dello Stato e i vertici di Cosa Nostra. Secondo tale ricostruzione, Antonino Cinà, detenuto ergastolano al 41 bis, sarebbe a conoscenza dell’oggetto della “trattativa”. L’avvocato Fabio Repici, parte civile nei processi sulle stragi e sempre al fianco di Salvatore Borsellino, il fratello del giudice Paolo, commenta il nuovo filone d’indagine su Antonino Cinà così: “Con il rigetto della richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Caltanissetta, si prospetta la preziosa opportunità di un ulteriore importante approfondimento nella ricostruzione dei tempi e delle ragioni della strage di via D’Amelio e dell’accelerazione nella sua esecuzione. Sulla posizione di Cinà, infatti, possono trovare un formidabile punto di saldatura gli scenari illustrati dalla Corte d’Assise di Caltanissetta nella sentenza del processo Borsellino quater, e dalla Corte d’Assise di Palermo nella sentenza sulla trattativa Stato-mafia” – conclude l’avvocato Repici. Nel capo d’imputazione formulato dalla Procura di Palermo al processo “trattativa” su Antonino Cinà si legge: “I boss mafiosi Riina, Provenzano, Brusca, Bagarella e il ‘postino’ del papello, Antonino Cinà, sono gli autori immediati del delitto principale, in quanto hanno commesso, in tempi diversi, la condotta tipica di minaccia ad un Corpo Politico dello Stato, in questo caso il Governo, con condotte diverse ma avvinte dal medesimo disegno criminoso, a cominciare dall’omicidio di Salvo Lima”.
A Favara “Una poltrona per due” (video interviste)
A Favara Milia Shop e Poltrona Frau hanno presentato lo Showroom a Favara in occasione, tra l’altro, del convegno: “Una poltrona per due. Uno sguardo al futuro dell’abitare, una visione da condividere”, a cura di Roberto Palomba e Nicola Coropulis. Ha moderato l’architetto Vanni Pasca. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Gli invisibili” al palazzo di giustizia (video interviste)
Ad Agrigento, oggi, al palazzo di giustizia, l’inaugurazione della mostra intitolata “Gli invisibili”, di Lavinia Caminiti, organizzata dalla sezione agrigentina dell’Anm, l’associazione nazionale magistrati, presieduta da Giuseppe Miceli. La mostra sarà visitabile fino al 9 novembre, con attivazione di incontri bisettimanali con le scolaresche del territorio. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Ciclista morto lungo la provinciale tra Cattolica Eraclea e Montallegro
Lungo la strada provinciale tra Cattolica Eraclea e Montallegro è stato colto cadavere un ciclista. E’ stato il conducente di un furgone in transito ad accorgersi del corpo senza vita giacente sull’asfalto. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri delle stazioni di Cattolica Eraclea e Montallegro al fine di accertare le cause della morte: un incidente, un investimento oppure un malore improvviso.
Un giovane di Favara, Salvatore Forte, alla ribalta di Rai Due con Carlo Cracco
Talenti agrigentini della cucina alla ribalta nazionale: ieri sera Salvatore Forte, 34 anni, di Favara, ha partecipato con successo al nuovo cooking show di Rai Due “Nella mia cucina – Una ricetta con Cracco”.
Al timone del programma, in onda da lunedì a venerdì per venti puntate, è lo chef pluristellato Carlo Cracco.
Ebbene, in occasione della puntata in onda ieri sera, giovedì 3 ottobre, è stato protagonista il giovane Salvatore Forte, che si è cimentato nella preparazione di una ricetta proposta da Carlo Cracco, vigile e severo come nel suo stile…https://www.facebook.com/giuseppe.pullara.12/videos/10219979711664041/