Home Blog Pagina 3874

Agrigento e refezione scolastica, Di Rosa interroga l’assessore Amato

0

Il coordinatore del movimento “Mani Libere” di Agrigento, Giuseppe Di Rosa, sostiene che il servizio di refezione scolastica ad Agrigento non è stato ancora avviato, nonostante le rassicurazioni dell’assessore al ramo in occasione dell’inizio dell’anno scolastico. Pertanto Di Rosa rivolge delle domande all’amministrazione comunale. Il servizio di refezione scolastica è partito? In quali istituti scolastici? Con quale quota parte mensile per le famiglie ? Siamo pertanto in attesa delle risposte da parte dell’assessore comunale competente, Nino Amato, che saremo ben lieti di pubblicare tempestivamente.

Ad Agrigento un incontro sull’architettura fascista in Sicilia e in città

0

Ad Agrigento, venerdì prossimo, 4 ottobre, al palazzo Filippini, in via Atenea, l’associazione Epea (Educazione adulti) di Agrigento, con il patrocinio del Comune di Agrigento, alle ore 16:30 ha organizzato un incontro storico e culturale sul tema: “L’architettura fascista in Sicilia e nella città di Agrigento”. Relazionerà l’ingegnere Rosario D’Ottavio. Coordina il professor Girolamo Carubia, presidente Epea. Intermezzi musicali al violino di Juan Pablo Orrega.

Carabinieri segugi fiutano la marijuana e scoprono una casa “stupefacente”

0

A Campobello di Licata i Carabinieri hanno scoperto una vera e propria centrale di stoccaggio e smercio di marijuana all’interno di un’abitazione. Si tratta di una casa disabitata da anni e che, molto probabilmente all’insaputa della proprietaria, un’anziana donna residente da tempo nel nord Italia, è stata adibita da ignoti, al momento, a deposito e lavorazione di marijuana di ottima qualità. I Carabinieri sono stati insospettiti e attratti dall’odore caratteristico della marijuana promanato dall’interno dell’abitazione, e che hanno seguito fiutandolo come cani segugi. Il salotto è stato trasformato in locale di stoccaggio della marijuana, con angoli utilizzati per l’essiccazione delle piante. E poi canapa appesa ovunque, sul lampadario, alle pareti, al posto dei quadri, o adagiata sul divano, sul tavolo e su tutta la superficie del pavimento. Sono state contate oltre 100 piante in fase di essiccazione. E poi marijuana già confezionata in grosse buste da 1 chilo e in formati più piccoli, per un totale di quasi 10 chili di sostanza stupefacente già pronta per essere venduta. Oltre alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Un video è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il “Re dell’eolico” condannato a 9 anni per concorso esterno alla mafia

0
Vito Nicastri

Vito Nicastri
L’imprenditore trapanese Vito Nicastri, già “Re dell’Eolico”, è stato condannato, in abbreviato, a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Nicastri sarebbe stato tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Nicastri è inquisito nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Palermo sul pagamento di tangenti alla Regione legate agli investimenti nelle energie alternative insieme al suo ex socio, l’imprenditore genovese Francesco Paolo Arata. Nello stesso processo in abbreviato appena concluso sono stati condannati anche il fratello di Nicastri, Roberto Nicastri, a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, poi Leone Melchiorre a 9 anni e 4 mesi per associazione mafiosa, e poi Girolamo Scandariato a 6 anni e 8 mesi per favoreggiamento ed estorsione. Assolti Giuseppe Belletti, imputato di associazione mafiosa, e i fratelli Tommaso, Virgilio e Antonio Asaro, imputati di favoreggiamento. Il processo è stato istruito dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dal pubblico ministero Gianluca De Leo.

“Turismo”, lavoro e futuro (video interviste)

0

In occasione della giornata mondiale del Turismo, l’associazione culturale “Il Cerchio” di Agrigento, gestore del Parco letterario “Pirandello”, è intervenuta nell’aula magna dell’Istituto scolastico “Nicolò Gallo” di Agrigento, coinvolgendo gli studenti in una conferenza – dibattito coordinata dal presidente del Parco Letterario, Bernardo Barone, sul tema: “Il turismo e il lavoro un futuro per tutti”. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Cupola 2.0”, 64 richieste di giudizio (video)

0
La conferenza dell'operazione "Cupola 2.0" nel dicembre 2018

La Procura di Palermo firma 64 richieste di rinvio a giudizio nell’ambito della maxi inchiesta antimafia “Cupola 2.0”. Innanzi al Tribunale presunti boss e gregari del dopo Riina.

La conferenza dell’operazione “Cupola 2.0” nel dicembre 2018

La Procura della Repubblica di Palermo invoca il processo a carico di 64 imputati nell’ambito della maxi inchiesta antimafia, sostenuta dalle indagini dei Carabinieri e della Squadra Mobile, cosiddetta “Cupola 2.0”, così battezzata in riferimento al tentativo di ricostituzione della Cupola di Cosa Nostra dopo la morte di Bernardo Provenzano e di Salvatore Riina. Sono stati il procuratore aggiunto Salvatore De Luca e i sostituti Bruno Brucoli, Francesca Mazzocco e Dario Scaletta a firmare le 64 richieste di rinvio a giudizio. A capo della nuova Cupola vi sarebbe stato Settimo Mineo, storico gioielliere, della famiglia Pagliarelli. E poi, insieme a Mineo, Gregorio Di Giovanni a capo di Porta Nuova, Francesco Colletti, che adesso collabora con i magistrati, a Villabate, e poi Leandro Greco di Ciaculli, nipote del “Papa” Michele Greco, e ancora, Giovanni Sirchia a Passo di Rigano, e Calogero Lo Piccolo, figlio del “Barone” Salvatore e fratello di Sandro, a San Lorenzo. E poi Salvatore Sorrentino al Villaggio Santa Rosalia, e Filippo Annatelli a capo della famiglia di Corso Calatafimi. E poi Gaetano Leto al Capo, e Massimo Mulè a Ballarò. E poi Filippo Bisconti, che come Colletti collabora con la giustizia, a Belmonte Mezzagno. Poi Salvatore Sciarabba a Belmonte Mezzagno, e Filippo Cusimano autista di Colletti a Villabate. E, nella famiglia di Villabate, Francesco Caponetto, Giuseppe Costa, Francesco Antonino Fumoso, Fabio Messicati Vitale, Michele Rubino e Salvatore Troia. Oltre a Bisconti e Colletti, si sono auto-accusati di essere stati parte della nuova mafia del dopo Riina i pentiti Sergio Macaluso e Domenico Mammi, della famiglia di San Lorenzo – Resuttana, di cui sarebbero stati parte anche Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello e Carmelo Cacocciola. E poi ancora, a Pagliarelli, Giovanni Cancemi, Michele Grasso, Matteo Maniscalco e Andrea Ferrante. A Corso Calatafimi, Salvatore Mirino e Marco La Rosa. Poi Gioacchino Badagliacca a Rocca Mezzomonreale, e Stefano Polizzi a Bolognetta. E poi, a Porta Nuova, Rubens D’Agostino, Michele Madonia, Luigi Marino, Rosolino Mirabella, e Giovanni Salerno. E nel mandamento di Misilmeri, Domenico Nocilla, Vincenzo Ganci, Vincenzo Sucato, Giusto Sucato, Pietro Merendino, Nicolò Orlando, Giuseppe Bonanno, Maurizio Crinò, Pietro Scafidi, e Filippo Di Pisa. Poi Stefano Albanese a Polizzi Generosa, e Antonio Giovanni Maranto a San Mauro Castelverde. Infine, richiesta di rinvio a giudizio solo per estorsione a carico di Giusto Amodeo, Giusto Giordano e Giusto Francesco Mangiapane di Misilmeri, Simone La Barbera di Mezzojuso, Pietro Lo Sicco di Capaci, e Giusto Alaimo di Villabate.

“Piazza Cavour”, conferito incarico al perito

0

La Procura della Repubblica di Agrigento ha conferito all’ingegnere palermitano Luigi Palizzolo, 58 anni, dell’Università di Palermo, l’incarico di accertare cause e responsabilità del disastro occorso ad Agrigento, tra piazza Cavour e Viale della Vittoria, dove il 18 e il 30 settembre scorsi sono crollate rovinosamente parti del cornicione di un lussuoso palazzo in ristrutturazione.

Luigi Palizzolo
L’ingegnere Palizzolo in primis, e urgentemente, è stato invitato a indicare gli interventi da compiere per evitare altri cedimenti. E poi dovrà valutare se i proprietari dell’immobile abbiano peccato di omesso tempestivo intervento, oppure se ricorrano requisiti di colpa (quindi negligenza, imprudenza o imperizia) da parte dei tecnici dell’impresa impegnata nella ristrutturazione attualmente in corso e nell’ambito di eventuali lavori edili eseguiti in precedenza. Nel frattempo alla lista di 28 indagati ne sono stati aggiunti altri 3, e si tratta di proprietari, ovvero committenti delle opere di ristrutturazione. I difensori degli indagati, gli avvocati Daniela Posante, Alfonso Neri, Davide Casà, Diego Galluzzo, Marco Giglio e Salvatore Maurizio Buggea, hanno nominato dei propri consulenti che parteciperanno alle operazioni peritali: gli ingegneri Salvatore Lombardo, Giuseppe Pullara, Nicolo Vassallo e Vincenzo Ragusa, e l’architetto Giovanni Spitali. Per alleviare le sofferenze di residenti, commercianti, uffici pubblici e scuole, quando il provvedimento progettato sarà ufficiale, l’area vietata al transito sarà estesa ad ovest solo fino al bar Le Cuspidi, e si potrà accedere al Viale della Vittoria da piazza Stazione nel senso contrario all’ordinario fino, ovviamente, al bar Le Cuspidi.

Il Parco dei Templi per le scuole (video interviste)

0
Casa Sanfilippo

Ad Agrigento, a Casa Sanfilippo, è stata presentata l’offerta dei servizi educativi e didattici rivolti alle scuole, resi gratuitamente dal Parco dei Templi per l’anno scolastico 2019 – 2020. Insieme al direttore del Parco dei Templi, Roberto Sciarratta, è stata presente la referente per l’autonomia scolastica Stefania Ierna. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Prorogato il servizio aliscafo tra Lampedusa e Linosa

0
Marco Falcone

Marco Falcone
Accogliendo quanto richiesto dal sindaco di Lampedusa, Totò Martello, l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, ha prorogato fino al prossimo 31 ottobre il servizio di collegamento veloce, in aliscafo, sulla tratta Lampedusa – Linosa. Lo stesso Falcone afferma: “Il Governo Musumeci ha prorogato i collegamenti mediante aliscafo tra le due isole, impegnando oltre 300mila euro per sostenere la spesa. La Regione sta assicurando costantemente la propria vicinanza a Lampedusa e Linosa. Intendiamo garantire una mobilità efficiente e rapida anche in questa coda d’estate, per rafforzare i collegamenti al servizio dei residenti e sostenere anche il turismo”.

La Cisl si rivolge al Nil dei Carabinieri per mancati pagamenti stipendi tra Agrigento e Canicattì

0
Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Il palazzo di Giustizia di Agrigento
La Cisl agrigentina di categoria, tramite i sindacalisti Bellomo e Castronovo, annuncia di avere segnalato al Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri e al prefetto di Agrigento, Dario Caputo, che l’impresa appaltatrice dei lavori di pulizia e custodia degli uffici giudiziari di Agrigento, e dei lavori di pulizia del Comune di Canicattì, non ha pagato ai lavoratori gli stipendi di luglio, agosto, settembre e la 14esima. La Cisl sottolinea: “I lavoratori e le famiglie stanno vivendo momenti di grande tensione per la scadenza di rate di mutui e bollette”.