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Ad Agrigento il raduno interregionale dei Bersaglieri in congedo

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La sezione agrigentina dei Bersaglieri
La sezione agrigentina dei Bersaglieri

Domenica prossima, 6 ottobre, la Valle dei Templi ad Agrigento sarà tappa del raduno interregionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri in congedo. Sono attesi fanti piumati dalle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria e Sicilia.
Già al mattino di venerdì 4 ottobre si svolgerà la cerimonia dell’Alzabandiera nel Giardino Botanico in via Demetra alle ore 10, con la scopertura di un monumento al Bersagliere ad opera di Domenico Boscia e dell’Accademia di Belle Arti Michelangelo diretta da Alfredo Prado. E poi sfilate ed esibizioni nel centro cittadino.
Poi sabato mattina, 5 ottobre, un incontro con gli studenti dell’Istituto scolastico Foderà e l’intitolazione della sezione Bersaglieri di Agrigento alla Medaglia d’Argento al Valor Militare, tenente Gaetano Camizzi, originario di Cianciana, caduto durante la prima guerra mondiale. Sabato pomeriggio alle ore 15:45 a villa Bonfiglio l’omaggio ai Caduti. Poi una sfilata per il viale della Vittoria, piazzale Moro e via Atenea. Poi una messa nella con – cattedrale di San Domenico, la consegna del Medagliere nazionale al sindaco Firetto, poi l’esibizione delle fanfare e del coro, e la sfilata in senso inverso lungo la via Atenea verso Porta di Ponte.
Domenica 6 ottobre la manifestazione conclusiva nella Valle dei Templi.

Giornata mondiale Turismo, il Parco Pirandello all’Istituto Gallo

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In occasione della giornata mondiale del Turismo, l’associazione culturale “Il Cerchio” di Agrigento, gestore del Parco letterario “Pirandello”, interverrà mercoledì prossimo 2 ottobre alle ore 10:30 nell’aula magna dell’Istituto scolastico “Nicolò Gallo” di Agrigento, coinvolgendo gli studenti in una conferenza – dibattito coordinata dal presidente del Parco Letterario, Bernardo Barone, sul tema: “Il turismo e il lavoro un futuro per tutti”.

Morta l’ex assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata

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E’ morta, a 57 anni di età, l’ex assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata. Nelle ultime settimane ha combattuto contro un tumore. Professoressa associata di archeologia cristiana e medievale, già ispettrice della pontificia commissione di archeologia sacra, più di recente ha ricoperto l’incarico di consulente del ministro Bonisoli ed è stata consigliere delegato della Fondazione Inda. Da assessore, e poi successivamente, Mariarita Sgarlata è stata protagonista di una battaglia a difesa del paesaggio, con la consapevolezza della necessità di recuperare la vocazione turistico-culturale del territorio attraverso scelte sostenibili. Non a caso ha condiviso le linee guida del piano paesaggistico della provincia di Siracusa. Ha scritto “L’eradicazione degli artropodi. La politica dei beni culturali in Sicilia”, un libro-denuncia sui siti storici in Sicilia.

Crocetta condannato per diffamazione

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Rosario Crocetta

Rosario Crocetta
L’ex presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, è stato condannato dal Tribunale di Catania per avere diffamato il giornalista Gregorio Arena, già in servizio a Bruxelles, tacciandolo di “assenteismo” durante la sua partecipazione alla trasmissione L’Arena, su Rai 1, il 18 novembre del 2012. La difesa di Rosario Crocetta commenta: “Le dichiarazioni di Crocetta erano basate su una nota della dottoressa Stimolo, dirigente degli uffici di Bruxelles, che rappresentava l’assenza del giornalista. Vedremo cosa ne penserà la Corte d’Appello di Catania”. Gregorio Arena afferma: “Nessun assenteismo, nessun favoritismo quindi. Solo accuse che hanno segnato la mia vita e quella della mia famiglia. Crocetta è stato condannato ad una multa di 800 euro e ad un risarcimento dei danni che saranno liquidati in sede civile. A titolo di provvisionale pagherà 20mila euro, oltre tutte le spese processuali nonché gli onorari della parte civile”.

Droga, un agrigentino arrestato a Monreale

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I Carabinieri della Compagnia di Monreale, nell’ambito di servizi antidroga, hanno arrestato C C, sono le iniziali del nome, 28 anni, originario di Agrigento e domiciliato a Palermo. I militari dell’Arma, insospettiti da un “via vai” anomalo di persone intorno all’abitazione dell’uomo, in via Molara, hanno disposto una perquisizione. Il giovane ha tentato di disfarsi di un panetto di hashish di circa 100 grammi lanciandolo dal secondo piano. Sequestrate anche 4 dosi di cocaina e un bilancino di precisione. L’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari. L’arresto è stato convalidato. A seguito del rito direttissimo il 28enne è stato condannato senza applicazione di misure.

Agrigento, i pizzaioli agrigentini si sfideranno al PalaCongressi

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Ad Agrigento l’Aics ha organizzato durante la prima settimana di novembre una competizione tra tutti i pizzaioli agrigentini. Il concorso si svolgerà al PalaCongressi, al Villaggio Mosè. Ciascun pizzaiolo preparerà una pizza secondo la sua migliore ricetta. Poi un’apposita giuria degusterà e sceglierà i vincitori. Saranno premiati i migliori cinque pizzaioli.
Nell’ambito della stessa manifestazione sarà possibile anche assistere a degli spettacoli di danza e ballo a cura di alcune delle Associazioni presenti nel territorio agrigentino e che sono iscritte all’Aics. I pizzaioli interessati si iscrivano al concorso entro il 20 ottobre all’indirizzo e-mail aicssportagrigento@gmail.com oppure tramite la pagina Facebook aicssportagrigento. Informazioni al telefono 339 4515928.

Sciascia, una targa sulla “casa delle zie” (video interviste)

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A Racalmuto è stata collocata dall’associazione “Strada degli Scrittori”, su una delle pareti della casa di Largo Monte a Racalmuto in cui Leonardo Sciascia visse per diversi anni, una targa che ricorda il “Maestro di Regalpetra”. L’affissione è stata compiuta in presenza di Felice Cavallaro, direttore della “Strada degli scrittori”, e di Pippo Di Falco, l’intellettuale che ha recentemente acquistato la “casa delle zie” di Sciascia per renderla una Casa museo. La targa riporta una frase di Sciascia che rievoca l’importanza per la sua formazione di tale luogo, inserito nel 2014 tra i luoghi della Memoria e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana. Le interviste a Cavallaro e a Di Falco sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Incidente domestico, morto il “Babbo Natale” del Centro aiuto alla vita di Agrigento

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Giuseppe La Mendola

Giuseppe La Mendola
Incidente domestico ad Aragona, in una casa in campagna, in contrada San Marco, dove Giuseppe La Mendola, 80 anni, è precipitato dal tetto della sua abitazione dove è salito per compiere alcuni lavori. La Mendola è stato soccorso in ospedale ma è morto poco dopo il ricovero. Giuseppe La Mendola è conosciuto da tanti per essere stato il “Babbo Natale” del Cav, il Centro aiuto alla vita. Anita Castellano, presidente del Centro aiuto alla vita, afferma: “Dignità, valori cristiani, disponibilità, altruismo erano le caratteristiche di Giuseppe La Mendola, amato da grandi e piccini per il ruolo di Babbo Natale che ogni anno ricopriva in occasione delle feste natalizie per raccogliere fondi per il Centro. La sua figura era divenuta simbolo di solidarietà e di tradizione”.

“Droga”, i controlli nelle scuole (video intervista)

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Le attività di prevenzione e contrasto alla diffusione e al consumo di sostanze stupefacenti nelle scuole: l’intervista al Capo della Squadra Volanti della Polizia di Agrigento, Francesco Sammartino, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Acqua”, Agrigento come Napoli? (video)

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Il “dietro le quinte” della delibera approvata dall’Assemblea territoriale idrica agrigentina: l’azienda consortile a base provinciale sull’esempio di Napoli.


Il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua e il Forum siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni hanno esultato a seguito di quanto deliberato dall’Ati. L’Assemblea territoriale idrica agrigentina, ovvero i 43 sindaci agrigentini, all’unanimità, hanno deliberato che sarà un’azienda consortile, e non una società per azioni, a gestire il servizio idrico e fognario nell’Agrigentino. I Forum italiano e siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni hanno elevato la provincia agrigentina a modello da seguire in Italia dove solo Napoli, al momento, adotta la stessa forma di gestione. E ciò con una differenza: Napoli è azienda consortile su base comunale. Invece nell’Agrigentino l’azienda consortile progettata sarà su base provinciale, quindi consorzierà tutti i 43 Comuni: almeno così è secondo i Forum e secondo quanto avrebbe deliberato l’Ati. “Avrebbe” perché, nonostante i tanti interventi di gioia e letizia per la delibera approvata dall’Assemblea territoriale idrica agrigentina, nessuno dei tanti, tra sindaci e politici, si è premurato di rendere pubblico il testo ufficiale della delibera, limitandosi solo ad approssimative e spesso confusionarie comunicazioni telefoniche. In attesa di maggiori lumi – anche, e soprattutto, su tappe, modalità e tempi per la costituzione dell’azienda consortile idrica agrigentina su base provinciale – come funziona la prima e attualmente unica azienda consortile idrica in Italia, ossia Napoli? A Napoli il servizio idrico è gestito dall’azienda consortile “Abc”, acronimo di Acqua bene comune. E già il titolo è più che eloquente. Napoli è rifornita da 4 acquedotti che circondano la città. Tra parentesi: ad Agrigento un’azienda consortile su base comunale, come Napoli, sarebbe una follia impraticabile, perché la città dei Templi non è circondata da fonti e sorgenti idriche ma dalle discariche. E anche i due fiumiciattoli Akragas e Ipsas sono divenuti ricettacolo di rifiuti e scarti di ogni genere. Agrigento è condannata a importare l’acqua da fuori i propri confini: paga e pagherà sempre il prezzo. Chiusa la parentesi, a Napoli l’azienda consortile è di proprietà del Comune, che è un Ente pubblico. La città ha pertanto invertito il percorso intrapreso con l’acqua e con i rifiuti negli anni ’90, quando le aziende municipalizzate sono state trasformate in società per azioni private o a partecipazione mista tra pubblico e privato. Anche a Napoli nel 2001 l’azienda municipalizzata per l’acqua, l’Aman, è stata trasformata in società per azioni, l’Arin spa, una società di diritto privato.

Luigi de Magistris
Poi nel 2013 la svolta con l’avvento del sindaco Luigi de Magistris, e la costituzione dell’azienda comunale “Abc Napoli”, “Acqua bene comune”, sull’onda del referendum del 2011 quando quasi 30 milioni di italiani hanno votato a favore del servizio idrico pubblico. Dunque, ad oggi Napoli è l’unica città metropolitana in Italia dove la rete idrica è di proprietà pubblica: “l’acqua del sindaco” è buona, la bolletta costa meno che in altre città, e l’azienda consortile che la distribuisce è in attivo. Sarà così anche per Agrigento e la sua provincia?