La Procura della Repubblica di Agrigento indaga per disastro colposo a seguito di quanto accaduto ad Agrigento al Viale della Vittoria in piazza Cavour dove poco prima dell’alba di mercoledì 18 settembre sono crollate parti del prospetto di una palazzina avvolta da un ponteggio montato per la ristrutturazione dell’immobile.
Il Comune di Agrigento ha diffidato i proprietari dell’immobile interessato dal crollo a provvedere alle opere di ripristino sicurezza.
Nel frattempo sono state precauzionalmente sgomberate le abitazioni anche di alcuni palazzi intorno, e ciò perché si ritiene che vi siano ancora parti pericolanti.
Ieri alcuni residenti dei palazzi adiacenti hanno protestato dopo lo sgombero perché il Comune – da loro contattato e come loro hanno riferito – “non è stato in grado di fornire alcun supporto né un orientamento dimostrando di non essere capace di gestire l’emergenza”.
Oggi il Comune ha annunciato che, in collaborazione con la Protezione Civile della Provincia di Agrigento, è stato attivato il numero 333 61 41 869 per assistenza alla popolazione. E al nostro microfono al mattino di oggi è intervenuta l’assessore comunale Gabriella Battaglia: l’intervista è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Il presidente Musumeci all’Assemblea: “Stop al collegato e alla spesa: mancano all’appello 400 milioni di euro. La colpa è del governo Crocetta”. I dettagli.
“Signore e signori, la festa è finita”: in sintesi ecco il messaggio del presidente della Regione, Nello Musumeci, rivolto all’Assemblea Regionale impegnata nell’esame dell’ormai famigerato “collegato” alla Finanziaria, una sorta di ex tabella H in cui, secondo le intenzioni, dovrebbe rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta della Finanziaria per approvare in tempo, nel gennaio scorso, la Finanziaria e scongiurare l’esercizio provvisorio. E perché la festa è finita? E lo stesso Musumeci risponde: “Perché sono finiti i soldi, non c’è un euro. Stop al collegato”. E poi ha aggiunto: “Alla cassa della Regione mancano 400 milioni di euro, e la spesa è e sarà bloccata fino alla parifica del rendiconto da parte della Corte dei Conti”. Poi a Musumeci gli si domanda: “Per colpa di chi mancano all’appello 400 milioni di euro?”. E lui, in conferenza stampa, risponde: “Per colpa del governo Crocetta”. E Musumeci spiega: “Le responsabilità sono consacrate negli atti, nei documenti, che provano un nuovo disavanzo da 400 milioni di euro che con le nuove regole contabili – entrate in vigore appunto nel 2015, quando al governo c’era Crocetta – si sarebbe potuto spalmare in 30 anni. Allora il governo avrebbe dovuto cancellare le entrate previste solo sulla carta, che ammontano a 400 milioni di euro e che risalgono all’inizio degli anni ’90. Sommati ai 600 già scoperti in passato si arriva a un miliardo da coprire in 3 anni, per un disavanzo mostruoso che, complessivamente, inclusi quelli accumulati negli anni scorsi, ammonta addirittura a 7,3 miliardi di euro”. Poi Nello Musumeci annuncia che incaricherà un esperto di caratura nazionale al fine di accertare e rendere del tutto trasparente la condizione finanziaria della Regione, tra ieri, oggi e domani, una “operazione verità”. Poi Musumeci, a seguito dell’esperienza disastrosa dei collegati alla finanziaria, annuncia che non saranno più riproposti. Poi punta il dito contro l’Assemblea e sollecita l’approvazione della riforma dei rifiuti, e sottolinea: “E’ un disegno di legge approvabile in 10-15 giorni. Perché costringere la Sicilia sotto tale spada di Damocle?”. E dai banchi di Sala d’Ercole interviene il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, che ribatte: “Invece di governare, il presidente Musumeci continua a fare una strumentale opposizione a Crocetta. Riconosca piuttosto i suoi errori che hanno di fatto paralizzato il Parlamento con una legge finanziaria a ‘puntate’, ovvero i collegati. Aspettiamo che il presidente Musumeci riferisca in Parlamento se è ancora in grado di realizzare il suo programma. In caso contrario ne tragga le conseguenze. Sappia che non può contare sui voti del Partito Democratico, che è all’opposizione ed è pronto ad affrontare le riforme di cui la Sicilia ha bisogno, non certo quelle della sua giunta che riteniamo dannose per la Regione, a partire dalla riforma dei rifiuti. Se Musumeci pensa di non avere i voti per attuare il suo programma ne tragga le conseguenze e liberi la Sicilia dalla paralisi del suo governo”.
Marco ZambutoIl deputato regionale e vice presidente dell’Assemblea Regionale, Roberto Di Mauro, ha appena affermato alla stampa locale agrigentina che “l’esperienza da sindaco di Agrigento di Marco Zambuto non è stata esaltante, e che una sua riproposta per amministrare la città non sarebbe una novità”. E poi che “allo stato attuale amministrativo si registra una carenza di progetti e di investimenti da parte del Comune”. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista replica a Marco Zambuto.
Talenti dell’artigianato agrigentino alla ribalta internazionale: Rino Palumbo, 34 anni, di Grotte, si è aggiudicato il primo posto nella classifica mondiale di taglio maschile a Parigi, in occasione dei campionati mondiali Omc Hair World. L’intervista a Palumbo è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Calogero FirettoIl sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, annuncia che, dopo le verifiche preliminari, la Giunta regionale ha valutato positivamente la strategia di sviluppo urbano sostenibile della città di Agrigento, e ha approvato lo schema di convenzione tra Comune e Regione per “Agenda urbana”. Lo stesso Firetto aggiunge: “Firmeremo la convenzione esecutiva nei prossimi giorni. ‘Agenda urbana’ comprende una serie di azioni d’intervento pari a 17,5 milioni di euro. La città ha saputo dimostrare al Dipartimento regionale della Programmazione di essere in grado di programmare. Tra gli obiettivi vi sono lo sviluppo del settore turistico come elemento trainante del futuro della città, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e dei turisti, la messa a sistema degli attrattori culturali e la condivisione delle finalità con i privati per strutturare reti di imprese orizzontali e di filiera, attività culturali e di volontariato sociale. Tra le altre iniziative vi sono interventi sulla mobilità sostenibile, la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e l’innalzamento degli standard dei servizi urbani”.
A Bivona i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, sezione antidroga, nel corso di appositi servizi di prevenzione e repressione dei reati legati alle sostanze stupefacenti, hanno arrestato P E, sono le iniziali del nome, 49 anni, sorpreso, nel corso di una perquisizione personale e domiciliare, in possesso di un panetto di hashish da 100 grammi, e di un bilancino elettronico di precisione. La Procura della Repubblica di Sciacca ha disposto i domiciliari. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale saccense.
Dopo il lancio di “Italia viva” da parte di Matteo Renzi, in Sicilia ampia parte della galassia renziana appare intenzionata a proseguire la propria esperienza politica nel Partito Democratico e non seguire il senatore toscano. Vi sono delle eccezioni. Ad esempio, l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ha dichiarato di aderire al progetto di Renzi. Anche Daniela Cardinale e il padre Salvatore, fondatore di Sicilia Futura, sono interessati. Poi, la senatrice catanese Valeria Sudano afferma: “Sono entrata nel Pd accolta da Renzi e ora lo seguo in questa nuova sfida”. E pronto ad aderire sarebbe anche il deputato regionale, Luca Sammartino, la cui adesione rappresenterebbe la presenza di Italia viva nell’Assemblea Regionale Siciliana.
Dopo il lancio di “Italia viva” da parte di Matteo Renzi, il suo braccio destro siciliano, il senatore Davide Faraone, annuncia che Palermo sarà una delle primissime tappe del tour di scuola politica. Faraone aggiunge: “Si parte, oggi formeremo i gruppi parlamentari di “Italia viva”. Saremo leali al governo che per primi abbiamo pensato e che più di tutti abbiamo voluto. Pensiamo a un governo che non galleggi ma faccia e faccia bene. Organizzata la nostra presenza in Parlamento, cominceremo immediatamente a strutturarci nei territori, nei luoghi di lavori, nelle scuole. Invito gli under 30 a iscriversi alla Scuola di cultura politica ‘Futura’. Nell’incontro della Scuola, dal 4 al 6 ottobre a Terrasini, sarà presente Matteo Renzi”.
Questa sera, mercoledì 18 settembre, su Teleacras, in due parti, la prima intorno alle ore 21, e la seconda alle ore 23:15, sarà in onda il saggio spettacolo 2019 dell’Academy Centro Danza diretta dalla professoressa Giusy Liberto, diplomata all’Accademia nazionale di Danza di Roma, una istituzione di diretta dipendenza del ministero dell’Istruzione. Lo spettacolo ha riscosso ampio successo e consensi al Teatro Pirandello ad Agrigento. I giovani danzatori hanno dimostrato di avere ricevuto nel corso dell’anno accademico accurate formazione e disciplina, frutto dell’amore per la danza. I ballerini dell’Academy Centro Danza di Giusy Liberto ricevono costante guida artistica anche attraverso la partecipazione a stage e corsi di perfezionamento, ottenendo borse di studio e riconoscimenti. L’Academy si avvale inoltre di collaboratori per i diversi stili.
Il Procuratore di Agrigento, Luigi PatronaggioIl Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, annuncia che da martedì prossimo, 24 settembre, all’interno degli uffici della Procura, al quinto piano, stanza numero 551, sarà operativo lo sportello antiviolenza “Diana”, frutto di un protocollo d’intesa tra la Procura di Agrigento, l’associazione “Diritti umani contro tutte le violenze, Co.Tu.Le.Vi, di Trapani, e l’associazione culturale di promozione sociale “Luce Onlus” di Agrigento. Il pubblico sarà ricevuto martedì e giovedì dalle ore 10:30 alle 12:30.