Ad Agrigento all’Hotel Baglio della Luna si è svolta la 13esima edizione del premio “Vincenzo Reale”, istituito dal Rotary Club Agrigento in memoria del compianto medico pediatra che fu anche Presidente del Club dal 1975 al 1977. Nel corso della cerimonia è stato conferito il premio alla professionalità al dottor Luigi Birritteri, Sostituto Procuratore Generale della Suprema Corte di Cassazione, con la motivazione: “Per l’alta competenza, l’equilibrio, il rigore morale e la professionalità al servizio dello Stato e della Giustizia”. Il professor Vincenzo Reale, medico pediatra, dirigente della Divisione di Pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, è ricordato da sempre per il suo impegno sociale e, in particolare, per l’approvazione di una legge nazionale in favore dei disabili. Nel 1973 insieme a Monsignor Angelo Ginex ed a Vittoria Grenci è stato il fondatore di un centro di riabilitazione per disabili psichici, la “Casa della Speranza”, che riunisce anche le famiglie dei ragazzi disabili nella sezione agrigentina dell’Anfass. Presente alla premiazione è stata anche la figlia del professore Reale, Consuelo, che ha rivolto alla platea un saluto e un ringraziamento nel ricordo commosso del proprio padre.
Il premio “Vincenzo Reale” del Rotary Club di Agrigento a Luigi Birritteri
Movimento franoso tra Maddalusa e Caos
La Capitaneria di Porto Empedocle, capitanata da Gennaro Fusco, nel corso di un servizio di pattugliamento della costa si è accorta del cedimento di una parte del costone sovrastante al tratto di mare tra le contrade Maddalusa e Caos, in territorio di Agrigento. Il movimento di una imponente massa di terra ha interessato un’area del demanio marittimo già vietata al transito con ordinanza del 1989 emessa dalla Capitaneria che spiega: “Il movimento franoso con evidente dissesto idrogeologico deriva dalla situazione di precarietà statica del costone. Tale situazione risulta ulteriormente aggravata da quest’ultimo evento franoso in quanto in cima alla falesia risulta presente un fabbricato ad uso abitativo il cui muro di confine, fronte mare, è adesso sprovvisto del suolo naturale che vi faceva da basamento, ciò determinando un evidente e concreto pericolo per l’opera, oltreché per l’intera unità abitativa che potrebbe franare nell’arenile sottostante. La Capitaneria ha già avviato una specifica attività di monitoraggio dei tratti di costa pericolosi in modo da rendere disponibile, anche alle competenti amministrazioni, un quadro aggiornato delle situazioni di pericolo allo scopo di predisporre le idonee misure di sicurezza a tutela della pubblica incolumità”. Sul posto, per gli interventi di competenza, è intervenuta anche la Protezione civile del Comune di Agrigento.
Chiosco irregolare a Scala dei Turchi, scatta il sequestro
“Siamo tutti Patronaggio” (video interviste)
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Crollo mortale a Favara, nessun colpevole (video)
Dopo le prime nove assoluzioni, assolti in Appello anche gli altri due imputati per il crollo dell’edificio a Favara che provocò la morte delle sorelle Bellavia. I dettagli.
A Favara, nel centro storico, in piazza del Carmine, all’alba del 23 gennaio del 2010, il crollo di una palazzina ha provocato la morte delle sorelle Bellavia, Chiara Pia, 3 anni, e Marianna, 14 anni. Dunque, nessun colpevole per quanto accaduto. Ed in estrema sintesi è accaduto che la casa crollata non sarebbe stata agibile. Anche perchè alcune opere di consolidamento sui piani alti hanno pregiudicato ancora di più la stabilità delle fondamenta marce. Tuttavia, alla famiglia Bellavia sarebbe stato consentito di abitarla, pur nella consapevolezza del pericolo. Il sindaco dell’epoca, Mimmo Russello, che si dimise appena ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, è stato poi giudicato in abbreviato e assolto il 14 febbraio del 2012. Due ex sindaci che hanno preceduto Russello, e altri 6 imputati, tra funzionari e dirigenti dell’ Ufficio tecnico comunale di Favara, i proprietari e i possessori dell’edificio crollato, sono stati sotto processo ordinario. E la sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni, il 25 maggio del 2017 li ha assolti, “per non avere commesso il fatto”. E si tratta di Rosalia Presti, parente di Antonio Noto, alla quale sarebbe stata intestata la palazzina, poi gli ex sindaci Carmelo Vetro e Lorenzo Airò, l’ex capo dell’Ufficio tecnico, Giacomo Sorce, il geometra Antonio Grova, dipendente dell’Ufficio tecnico, e i tecnici comunali Francesco Criscenzo, Pasquale Amato, ex sindaco di Palma di Montechiaro, e Alberto Avenia.
Massimo Benenato ad “Autori in Girgenti” (video interviste)
Le immagini e le interviste di Gabriele Bruccoleri sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Spiaggia Agrigento, entro il 19 luglio le offerte per l’appalto “bagnini”
Ad Agrigento la spiaggia di competenza comunale, quindi da Zingarello Punta Bianca fino a Maddalusa – Kaos attraversando San Leone, sarà vigilata dai bagnini per 26 giorni, dalla fine di luglio alla fine di agosto. Il Comune ha impegnato 24.136 euro per 26 giorni di lavoro, dalle ore 9 alle 19, tutti i giorni. Ed ha pronto il bando di gara per appaltare il servizio di vigilanza e salvataggio. Gli interessati hanno tempo fino al 19 luglio per presentare le offerte all’ufficio comunale in via Pancamo a Fontanelle.
Abusi edilizi in giudicato, demolizioni a Lampedusa
A Lampedusa da martedì prossimo 18 giugno si procederà all’esecuzione di una ventina di ordinanze di demolizione di abusi edilizi, gravati da sentenze definitive, che sono state già notificate ai proprietari dei manufatti. Gli stessi proprietari potranno abbattere l’abuso autonomamente evitando il successivo addebito delle spese da parte del Comune. Le attività in itinere, tra Cala Madonna e la riserva dell’isola dei Conigli, sono frutto di un protocollo d’intesa risalente al marzo 2017 tra la sindaco Giusi Nicolini ed il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, finalizzato alle demolizioni degli abusi edilizi in giudicato.