I Carabinieri della Compagnia di Canicattì hanno arrestato un bracciante agricolo di 39 anni, originario della Romania, indagato di sequestro di persona e violenza sessuale. Una donna di 29 anni, anche lei romena, domiciliata a Canicattì, si presenta al Pronto soccorso dell’ospedale: “Ho subito violenza sessuale”. I sanitari avvertono i Carabinieri. Lei racconta ai militari: “Un uomo, mio connazionale, mi ha attirata nella sua abitazione per svolgere a pagamento alcune mansioni domestiche. Io mi sono fidata di lui. Poi, invece, dentro casa, mi ha bloccata, terrorizzata, minacciata di morte e mi ha costretto a subire, per alcune ore, ripetuti atti sessuali. Ho promesso che non avrei raccontato a nessuno quanto accaduto, e solo così mi ha lasciata andare”. I Carabinieri hanno tracciato l’identikit del malvivente, e ad un posto di blocco lo hanno intercettato, riconosciuto e arrestato. L’Autorità giudiziaria lo ha posto agli arresti domiciliari.
Canicattì, arrestato romeno per sequestro di persona e violenza sessuale
Bisconti, confidenze 007, omicidio Di Liberto (video)
L’ex boss poi pentito, Filippo Bisconti, sarebbe stato anche fonte dei servizi segreti. Si stringe il cerchio sui due killer che hanno ucciso il cugino di secondo grado Di Liberto.
Lo scorso 4 dicembre 2018, il giorno della maxi operazione antimafia ad opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo cosiddetta “Nuova Cupola”, tra gli arrestati vi è stato anche Filippo Bisconti, 58 anni, presunto capo mandamento di Misilmeri – Belmonte Mezzagno. E le prime parole rivolte da Filippo Bisconti ai Carabinieri all’atto dell’arresto sarebbero state “Deve esserci un errore”. E ciò perché lui, Bisconti, non sarebbe stato solo capomafia e poi, adesso, collaboratore della giustizia, ma anche fonte degli 007, i servizi segreti. Una sorta di doppio gioco: da una parte avrebbe esercitato il suo potere nell’associazione mafiosa, e dall’altra si sarebbe reso confidente dei servizi segreti sulla stessa associazione della quale è stato ai vertici. L’architetto Filippo Bisconti è interrogato dallo scorso gennaio in una località segreta dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvatore De Luca, e dai sostituti impegnati su delega in inchieste antimafia nelle province siciliane. Lui, Bisconti, da sempre gravitante nel settore degli appalti, racconta anche di rapporti dei mafiosi con politici, amministratori e funzionari pubblici. Nella nuova “Cupola” – la commissione provinciale di Cosa Nostra progettata dopo la morte di Riina, e che è stata sgominata dal blitz “Nuova Cupola” del 4 dicembre 2018 – Bisconti sarebbe stato designato come rappresentante delle famiglie mafiose della provincia palermitana. Poi si sarebbe defilato perché non del tutto d’accordo con i boss di Palermo città che, contrariamente alla stagione corleonese di Riina, avrebbero organizzato una Commissione “Palermo-centrica”, declassando dunque la provincia. La famiglia di Filippo Bisconti non lo ha seguito nella località protetta. Moglie e figli hanno dichiarato: “Ha sbagliato e pagherà il suo conto con la giustizia. Ha fatto delle scelte di vita che non condividevamo prima e non condividiamo ora. Non abbiamo alcun motivo di mandare messaggi di dissociazione a chicchessia, vogliamo soltanto continuare a vivere la nostra vita”. Al mattino dello scorso 8 maggio, a Belmonte Mezzagno è stato ucciso Antonio Di Liberto, 49 anni, commercialista, incensurato, fratello dell’ex sindaco del paese e cugino di secondo grado di Filippo Bisconti. Il cadavere è stato scoperto nell’automobile della vittima, una Bmw, in via Umbria. La Procura antimafia di Palermo e i Carabinieri hanno eseguito la prova del guanto di paraffina, alla ricerca di tracce di polvere da sparo, su cinque sospettati, pregiudicati della zona. Dal Ris di Messina è attesa a breve una relazione. I killer da identificare sono due: uno che ha impugnato una pistola 7,65 e ha sparato sei colpi contro il parabrezza della Bmw ferendo mortalmente Di Liberto alla testa. E un altro che, imbracciando un fucile calibro 22, ha colpito il commercialista due volte, al fianco e al collo. Filippo Bisconti è stato ascoltato nel merito, e ha indicato coloro che avrebbero potuto avere degli interessi a commissionare l’omicidio del cugino di secondo grado, titolare di uno studio di commercialisti tra i primi in Sicilia, con due sedi, trenta professionisti, un migliaio di clienti, ed anche sede legale di diverse società, alcune delle quali ritenute in odor di mafia. Ed è nell’ambito di tali società che si concentrano le indagini.
Ancora intimidazioni e minacce di morte contro il procuratore Patronaggio
A Porto Empedocle la Festa della Marina Militare
Sequestro conto corrente al tesoriere di Riina e Provenzano
Aragona Seap Volley sconfitta nello spareggio promozione
Delusione in casa Seap Aragona Volley. La squadra di pallavolo femminile è stata sconfitta 3 set a 1 al Palasport “Nicosia” di Agrigento dal Grotte Volley Castellana, e dunque è la squadra pugliese, a seguito della terza partita di spareggio playoff promozione dopo la parità delle prime due, ad essere promossa in serie B1. Adesso la squadra aragonese confida nel ripescaggio. Come ribadito al termine della partita in sala stampa dal presidente Nino Di Giacomo, la Seap Aragona, in virtù del miglior piazzamento come seconda classificata nei nove gironi di B2, avrà la possibilità di un eventuale ripescaggio per la promozione in serie B1, grazie anche alla riforma dei vari campionati.
Sabato ad Agrigento le nuove frontiere delle cure dentali
Sciacca, costituito e presentato il circolo di “Fratelli d’Italia”
A Sciacca è stato presentato in conferenza il Circolo cittadino di Fratelli d’Italia, composto dal presidente, Enzo Leone, dal vice presidente, Mario Raso, e dal segretario amministrativo, Mario Venezia. Nel corso della conferenza il portavoce provinciale, Fabio La Felice, ha ufficializzato la nomina del consigliere comunale in carica, Gaetano Cognata, a portavoce di “Fratelli d’Italia” della città di Sciacca. Il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Calogero Pisano, presente alla conferenza, commenta: “Saluto con gioia la nascita di questo nuovo circolo territoriale che testimonia la grande voglia di partecipazione e di adesione che vi è intorno al nostro partito e che certifica ulteriormente come oggi Fratelli d’Italia sia un soggetto determinante nella scena politica agrigentina. Faccio un grosso in bocca al lupo al Presidente Leone, a tutto il direttivo e al portavoce cittadino e consigliere comunale Cognata”.
Agrigento, tre Parchi giochi donati dai “Protagonisti civici” sommersi dal degrado
Ad Agrigento il “Protagonismo civico” è a senso unico, nel senso che i privati, con propri fondi e lavoro, realizzano delle iniziative a favore della città e le donano al Comune, e poi il Comune non si adopera per la manutenzione ordinaria di ciò che ha ricevuto in dono dai “Protagonisti civici”, abbandonando il tutto al progressivo degrado fino alla distruzione. Così è secondo il coordinatore del Movimento Mani Libere, Giuseppe Di Rosa, che ha diffuso delle foto e dei video testimonianti lo stato di grave degrado in cui versano tre parchi giochi che privati cittadini hanno donato a proprie spese al Comune. Si tratta del Parco di Alice al Villaggio Mosè, del Parco giochi nella villetta “Beppe Montana” in via Artemide, e del Parco giochi “Cristina D’Alessandro” a Villa Bonfiglio.
Il video è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.