Home Blog Pagina 4110

Il debutto della due giorni della “Strada del vino e dei sapori della Valle dei Templi”

0
Agrigento, Casa Sanfilippo

Agrigento, Casa Sanfilippo
Ad Agrigento l’associazione “Strada del vino e dei sapori della Valle dei Templi” ha organizzato due giorni, oggi sabato 1 e domani domenica 2 giugno, di talk show con esperti del settore, degustazioni e diversi incontri a tema che si svolgeranno tra la Via Sacra, Casa Barbadoro e Casa Sanfilippo, nel cuore della Valle dei Templi, e al Comune. L’inizio dei lavori al mattino di oggi, a Casa Sanfilippo.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Il carcere di Agrigento, dal degrado alle ristrutturazioni (galleria foto)

0

Il Dap, che è il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, interviene nel merito delle condizioni strutturali e delle opere in programma al carcere “Pasquale Di Lorenzo” in contrada Petrusa ad Agrigento, rispondendo a delle apposite sollecitazioni da parte del sindacato autonomo della Polizia penitenziaria, Osapp. Il Dap spiega: “Per le infiltrazioni d’acqua al piano terra e su un corridoio, un’impresa incaricata eseguirà i lavori di rifacimento della copertura. Per quanto riguarda le infiltrazioni di acqua nelle celle, esse sono causate da rotture di tubazioni idriche. I lavori saranno eseguiti presto: infatti sono stati stanziati fondi dalla programmazione triennale per un importo di 200mila euro che serviranno al ripristino delle colonne idriche. Inoltre, è stato già realizzato l’impianto idrico sanitario principale per portare l’acqua calda all’interno delle celle con docce e lavabi. Inoltre è stato inserito nella programmazione triennale un importo di 600mila euro per il completamento delle docce in camera. Poi è stato inserito un altro importo di 200mila euro per la realizzazione di due centrali termiche che serviranno a riscaldare l’acqua e gli ambienti. Intanto, per riscaldare l’acqua la direzione penitenziaria di Agrigento ha avviato un procedimento per l’acquisto di una caldaia. E poi, il cattivo funzionamento dei cancelli interni ed esterni, alcuni dei quali sono arrugginiti, è invece dovuto probabilmente alle perdite delle tubazioni idriche, su cui si interverrà. Per tutti gli altri problemi di infiltrazioni delle coperture dei vari fabbricati, sono stanziati altri 880mila euro”.

Sono quasi 9mila i siciliani ammessi al concorso per “navigator”

0

Sono 54mila i candidati diretti a Roma dove sosterranno le prove del maxi-concorso per arruolare 2.980 ‘navigator’, ovvero coloro che si occuperanno dell’avvio al lavoro collegato al reddito di cittadinanza. Le selezioni sono in calendario il 18, 19 e 20 giugno, alla Fiera di Roma. Sono state 78.788 le domande, in maggioranza dal centro-sud. Dopo la prima scrematura basata sul voto di laurea saranno in 53.907 a contendersi con cento quiz in cento minuti un incarico di collaborazione a termine – come spiega il bando pubblicato dall’Anpal – fino al 30 aprile 2021, con una retribuzione annua di 27.338 euro lordi, ed un rimborso spese forfettario di 300 euro lordi mensili. In Sicilia sono complessivamente 8.872 i candidati ammessi alle prove. Palermo primeggia la classifica regionale con 2.526 candidati, segue Catania con 2026. Terzo posto per Messina con 978, a seguire Trapani con 726, Agrigento con 702, Siracusa con 624, Caltanissetta 506, Ragusa 422, ed Enna 262.

In Sicilia già beccati 26 furbetti del reddito di cittadinanza

0

Solo in un mese e mezzo sono stati beccati in Sicilia 26 furbetti del reddito di cittadinanza. Una decina sono nella sola provincia di Palermo. Il comandante del Nucleo Ispettorato del lavoro, il tenente colonnello Pierluigi Buonuomo, commenta: “In questi ultimi mesi, durante gli ultimi accessi ispettivi in cantieri edili, attività commerciali e attività di ristorazione, ogni qualvolta abbiamo individuato lavoratori in nero abbiamo fatto controlli incrociati con la piattaforma Inps per verificare se queste persone avessero fatto richiesta del reddito di cittadinanza. Nei casi in cui la persona che lavorava in nero aveva fatto richiesta, o aveva già percepito il reddito di cittadinanza, abbiamo richiesto al Caf la documentazione della sua domanda attestante dichiarazioni mendaci che è stata trasmessa all’autorità giudiziaria e sono così scattate le denunce”.

In Gazzetta ufficiale 500 posti di lavoro nella Sanità in Sicilia

0

Si sbloccano nuove posizioni lavorative all’interno degli Ospedali e delle Aziende sanitarie provinciali siciliane. Tra Siracusa, Catania, Ragusa, Trapani e Palermo sono in ballo oltre 500 nuovi incarichi i cui bandi sono stati pubblicati nelle ultime due gazzette ufficiali. L’Azienda sanitaria di Palermo ha bandito 377 posti a tempo indeterminato: 117 riguardano il comparto, 68 riservati ai soggetti disabili e 192 la dirigenza. L’Azienda sanitaria di Siracusa ha bandito 33 posti di dirigente medico: 4 di ostetricia e ginecologia, 6 cardiologia, 6 medicina e chirurgia di accettazione e urgenza, 4 geriatria e 13 radiodiagnostica. A Catania l’azienda ospedaliera universitaria Policlinico Vittorio Emanuele effettuerà una selezione per titoli ed esami per il conferimento di 15 incarichi per 5 anni di direttore di diverse unità operative complesse. A Ragusa e provincia sono stati banditi 9 incarichi di dirigenti medici.
L’Azienda sanitaria di Trapani ha pubblicato 6 avvisi di selezione pubblica per titoli e colloquio per la formulazione di graduatorie a tempo determinato di dirigente amministrativo da assegnare in diverse unità operative complesse.

Musumeci frena sul rimpasto: “Sarà un rimpastino”

0

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, smorza il crescendo di aspettative sul rimpasto del governo regionale annunciato entro l’estate. E afferma: “Sarà solo un rimpastino. E non c’è fretta. L’estate non è ancora arrivata. Faremo il rimpasto ma non sarà un terremoto. La Lega, che adesso dopo il voto alle Europee è il primo partito del centrodestra siciliano, non mi ha mai chiesto di entrare in giunta e su questo fronte non c’è alcuna novità. Sarà un rimpastino, perché la giunta ha lavorato bene e c’è solo bisogno di qualche ritocco che faremo entro l’estate” – conclude Musumeci. Al momento non vi sono indicazioni sui nomi in uscita, ma due poltrone sono vacanti: quella di Sebastiano Tusa (che sarà commemorato il 10 giugno) ai Beni culturali, e quella di Sandro Pappalardo al Turismo dopo la nomina dello stesso assessore all’Ente nazionale del settore. In ogni caso bisognerà attendere il 15 giugno quando è prevista la presentazione della “cosa nera” di Nello Musumeci, il movimento che ha l’ambizione di assurgere a terzo perno del centrodestra.

Bioetica e donazione degli organi (video interviste)

0

Ad Agrigento, nella sala convegni dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, si è svolto un convegno su “Aspetti bioetici della donazione degli organi”, promosso dal Servizio di Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi di Agrigento.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Criminal Drinks”, maxi sequestro da 18 milioni di euro

0

Nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Criminal Drinks”, militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Agrigento e funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente, preliminare a futura confisca, di circa 18 milioni di euro, frutto dell’attività illecita legata alla fittizia movimentazione di prodotti alcolici. Sono stati posti sotto sequestro 21 immobili di cui 10 terreni e 11 fabbricati, poi 44 rapporti finanziari intrattenuti con diversi istituti di credito dislocati in tutto il territorio nazionale, 9 autovetture e 4 quote sociali di società proprietarie dei depositi fiscali fittizi sotto indagine. L’operazione “Criminal Drinks” ha già determinato 22 fermi, 56 iscrizioni nel registro degli indagati, 5 misure di custodia cautelare in carcere, di cui 2 eseguite con mandati di arresto europeo. 11 imputati hanno già patteggiato la condanna, con pene dagli 8 mesi ai 3 anni e 8 mesi. E altri 4 sono stati già condannati in primo grado, in abbreviato, con pene dai 3 anni e 6 mesi a 5 anni. L’inchiesta “Criminal Drinks” ha sgominato un’associazione a delinquere, a carattere transnazionale, finalizzata alle frodi fiscali perpetrate mediante movimentazioni fittizie di prodotti alcolici all’interno dell’Unione Europea, al fine di evadere l’accisa, sfruttando il regime di sospensione di imposta previsto per le movimentazioni di prodotto tra depositi fiscali.

“Province”, Musumeci non demorde

0

L’elezione dei presidenti delle Province e dei consigli provinciali sono una priorità nell’agenda politica del presidente della Regione, Nello Musumeci. In Sicilia non vi sono, al momento, altre incombenze, infrastrutturali, occupazionali e finanziarie, che rivestano altrettanta priorità. E dunque Musumeci annuncia che martedì prossimo 4 giugno il suo governo proporrà un emendamento all’Assemblea Regionale per cancellare a sua volta l’emendamento, già approvato dall’Assemblea, che ha rinviato le elezioni alle Province al prossimo anno 2020. E Nello Musumeci afferma: “Il Parlamento, nella sua sovranità, ha ritenuto di rinviare la data delle elezioni provinciali, già fissata per il 30 giugno. Non posso in alcun modo condividere il posticipo di un anno delle elezioni di secondo livello e la permanenza di commissari, senza così dare possibilità alle comunità locali di essere coinvolte nella gestione degli Enti intermedi. Per questa ragione, il Governo proporrà un emendamento già nella seduta di martedì prossimo, ben prima che la norma approvata possa essere promulgata. Ho sempre contestato l’elezione di secondo grado e rivendicato il diritto del cittadino a eleggere direttamente il presidente della ex Provincia. Ma la legge vigente – ancorché non condivisa – va rispettata, anche dal Parlamento siciliano”.

“Riina non ha scritto il papello” (video)

0

Al processo d’Appello sulla “trattativa”, il presidente Pellino dubita dell’autenticità del ‘papello’ consegnato da Massimo Ciancimino: “Non l’ha scritto Riina, ma le richieste sono sue”.


Lui è Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino, che Giovanni Falcone ha sempre ritenuto “il più pericoloso” perché – sono parole di Falcone – “Vito Ciancimino è il più mafioso dei politici, ed è il più politico dei mafiosi”. Il 20 aprile del 2018, al processo di primo grado sulla presunta “trattativa” tra Stato e mafia all’epoca delle stragi tra il 1992 e il 94, la Corte d’Assise di Palermo, tra gli altri, ha condannato Massimo Ciancimino a 8 anni di reclusione per calunnia a danno dell’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro.

Massimo Ciancimino
Ciancimino Massimo
Adesso, un anno dopo, è iniziato il processo d’Appello, ed anche i giudici di secondo grado, già in occasione della prima udienza, dubitano dell’attendibilità di Massimo Ciancimino. Il dubbio si riferisce al ‘papello’, ossia il foglio con le richieste scritte nero su bianco da Totò Riina allo Stato affinchè si interrompessero le stragi. Il ‘papello’ di Riina è stato consegnato alla Giustizia da Massimo Ciancimino, e adesso i magistrati dubitano dell’autenticità del documento. Infatti, il presidente della Corte d’Assise d’Appello, Angelo Pellino, nel corso della sua relazione introduttiva, così ha spiegato in Aula: “A far dubitare della autenticità del documento definito ‘papello’, consegnato da Massimo Ciancimino, sono le sicure modifiche apportate dallo stesso Ciancimino assieme alla persistente incertezza sul vero autore del documento. In definitiva le prove sull’autenticità finiscono per passare dalle dichiarazioni di Massimo Ciancimino, caratterizzate da oscillazioni e incertezze. Questi elementi costituiscono un ostacolo insormontabile a provare la sua autenticità sostenuta dall’accusa”. Poi, ancora il giudice Pellino ha aggiunto: “Anche lo stesso Salvatore Riina esclude di avere scritto alcunché. La falsificazione documentale è stata utilizzata da Massimo Ciancimino per supportare le sovrastrutture artificiosamente aggiunte, ma il contenuto corrisponde effettivamente alle richieste promanate dai vertici mafiosi. Lo stesso Giovanni Brusca, nel ’96, ancora prima di Massimo Ciancimino, parlò di un ‘papello’ precisando di non avere mai visto il documento scritto. E’ provato che Riina abbia risposto alla sollecitazione pervenuta facendo conoscere le condizioni per far cessare la strategia stragista. Non è provato che il papello sia stato effettivamente scritto da lui. Resta da provare che la minaccia di riprendere o proseguire la strategia stragista – nel caso in cui le condizioni non fossero state accolte – sia pervenuta al destinatario” – ha concluso il presidente Pellino. E anche la giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Marina Petruzzella, che nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa ha assolto l’ex ministro Calogero Mannino, giudicato in abbreviato, ha definito il ‘papello’ come “frutto di una grossolana manipolazione di Massimo Ciancimino”. E poi ha aggiunto: “Ciancimino lo ha fornito solo in fotocopia senza dare di ciò alcuna motivazione plausibile, posto che la circostanza che si trovasse in cassaforte all’estero non avrebbe impedito la consegna dell’originale. E naturalmente non si può non sottolineare come il castello accusatorio si sia fondato su documenti prodotti da Massimo Ciancimino in semplice fotocopia e non in originale”.