Home Blog Pagina 4172

Grano duro con escrementi e piccioni

0

Blitz dei Carabinieri della Tutela Agroalimentare di Messina, in collaborazione con il personale dell’Azienda sanitaria, in un’azienda operante nel commercio all’ingrosso di prodotti cerealicoli, in provincia di Caltanissetta. Sono state sequestrate 436 tonnellate di grano, del valore di circa 90 mila euro, per carenza di sicurezza alimentare e sanitaria. Nel corso della verifica, nell’area di stoccaggio, è stata riscontrata la presenza di escrementi e di numerosi piccioni. Nel corso dell’anno i 5 Raggruppamenti dei Carabinieri, dislocati sul territorio a Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina, hanno sequestrato, sinora, 2.926 tonnellate di grano in cattivo stato di conservazione o detenuto in magazzini non registrati, per un valore complessivo di circa 600mila euro. Contestati illeciti amministrativi per diverse migliaia di euro.

Girgenti Acque, proseguono le audizioni in Commissione antimafia

0

La Commissione regionale antimafia, presieduta da Claudio Fava, prosegue le audizioni nell’ambito dell’istruttoria intrapresa nel merito della gestione del servizio idrico e fognario nell’Agrigentino da parte della società Girgenti Acque. E’ stato ascoltato l’ex direttore dell’Ato idrico, l’ingegnere Bernardo Barone, che, tra l’altro, ha affermato: “Abbiamo svolto, come Ambito ottimale, tutte le attività richieste in termini di verifica del lavoro realizzato dal gestore. Sulla qualità dei reflui dei depuratori l’Ato non aveva né competenze nè risorse umane da destinare a questo scopo. Tuttavia gli uffici si sono attivati con sanzioni salatissime ogni volta che organi come Arpa e Asp o le stesse Forze dell’ordine hanno agito contro il gestore”.

“Dipendenti schiavizzati”, chiesto rinvio a giudizio per imprenditore di Canicattì

0

La sostituto procuratore di Agrigento, Chiara Bisso, ha chiesto al Tribunale il rinvio a giudizio di Calogero Muratore, 59 anni, di Canicattì, legale rappresentante della società Dolciaria srl e gestore del supermercato Eurospin a Canicattì. Alcuni dipendenti dell’imputato sarebbero stati costretti, sotto minaccia del licenziamento, a restituirgli in contanti parte dello stipendio e del trattamento di fine rapporto, a prolungare l’orario di lavoro giornaliero, a rinunciare al giorno di riposo settimanale, ferie, 13esima e 14esima. Muratore è stato denunciato da un dipendente, che si è costituito parte civile. Altri colleghi, ascoltati come “persone informate sui fatti”, hanno confermato le accuse e hanno consegnato alla Procura anche delle registrazioni di conversazioni, telefoniche o ambientali, a testimonianza.

Mini serra di marijuana a Palma di Montechiaro, arrestato

0

A Palma di Montechiaro i poliziotti del locale Commissariato hanno arrestato Giovanni Lauricella, 41 anni, sorpreso, nel corso di una perquisizione domiciliare, nella disponibilità di una mini serra adibita a coltivazione di marijuana. Sono state sequestrate 10 piante, da un metro e mezzo ciascuna, 2 bilancini e 11 grammi di stupefacente. L’indagato risponderà all’autorità giudiziaria di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio.

Le scuole per Padre Puglisi

0

Nel Palermitano, l’Istituto comprensivo Villafrati-Mezzojuso è stato intitolato a Padre Puglisi. In occasione della cerimonia sono intervenuti gli assessori regionali Lagalla e Cordaro insieme al presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha sottolineato: “Don Pino ebbe il coraggio di dire ai mafiosi che a Brancaccio, finché ci sarebbe stato lui, non avrebbero trovato manovalanza e non sarebbero riusciti a reclutare nessuno”.

L’intervento di Musumeci è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Resto al Sud” (video interviste)

0

Ad Agrigento, all’Istituto scolastico “Foderà”, Invitalia presenta l’incentivo cosiddetto “Resto al Sud – Per chi crede nella propria terra e nel domani”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

La “catena di talpe” in requisitoria (video)

0

Iniziata a Caltanissetta la requisitoria al processo sul “Sistema Montante”. La Procura ricostruisce i dettagli della “madre” di tutte le notizie riservate violate.

Antonello Montante e il pm Stefano Luciani

A Caltanissetta al palazzo di giustizia è in corso la requisitoria al processo in abbreviato sul cosiddetto “Sistema Montante”. Nell’arringa della Procura della Repubblica sono impegnati i pubblici ministeri Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso. Le prime battute hanno interessato uno dei cinque imputati, Andrea Grassi, attuale questore di Vibo Valentia, e, all’epoca delle ipotesi di reato contestate, dirigente dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato. Lui, Grassi, sarebbe stato colui che avrebbe soffiato la notizia dell’indagine sul “Sistema Montante” condotta dalla Squadra Mobile nissena. Per la stessa rivelazione di notizia riservata sono imputati a processo ordinario anche l’ex capo dei Servizi segreti Arturo Esposito, l’ex presidente del Senato Renato Schifani, il tributarista palermitano Angelo Cuva e l’ex capocentro della Dia, la Direzione investigativa antimafia, di Palermo, il colonnello dei Carabinieri Giuseppe D’Agata. Il pm Stefano Luciani, nel corso delle prime 9 ore di requisitoria, si è riferito ad Andrea Grassi come “il primo anello di una catena di informatori”, ha usato l’espressione “catena di talpe” per disegnare l’atto d’accusa, e, tra le altre, le sue parole sono state: “Mentre noi lavoravamo di giorno, qualcuno di notte disfaceva le indagini”. Stefano Luciani ha esposto il testo di numerose intercettazioni telefoniche e ha sottolineato che, dopo la fuga di notizie, alcuni degli indagati, avrebbero cambiato schede telefoniche intestandole anche a ottantenni. Ancora più nel dettaglio, Andrea Grassi avrebbe reso a disposizione di Montante notizie riservate attraverso l’intermediazione di Andrea Cavacece, capo reparto Aisi, e del generale Arturo Esposito, entrambi sotto processo ordinario. Quando ciò sarebbe stato scoperto, la Procura di Caltanissetta si è allarmata e ha ordinato alla Squadra Mobile di non trasmettere più notizie agli organi interni superiori, ovvero allo Sco, il Servizio centrale operativo, da cui dipendono tutti i Reparti della Mobile impegnati nelle indagini sulla criminalità organizzata, e verso cui le Squadre Mobili sono obbligate a trasferire le informazioni investigative. Ancora più nel dettaglio, quando Andrea Grassi, dirigente dello Sco nel 2015, avrebbe spifferato di intercettazioni a carico di Antonello Montante, lui, Montante, appresa la notizia, avrebbe iniziato a utilizzare utenze telefoniche riservate complicando le indagini della Squadra Mobile di Caltanissetta. In occasione della prossima udienza, ancora innanzi alla giudice per le udienze preliminari, Graziella Luparello, il collega di Luciani, il pubblico ministero Maurizio Bonaccorso, punterà il dito contro gli altri imputati in abbreviato insieme a Montante, che sono Diego Di Simone, l’ex sottufficiale della Polizia poi capo dell’ufficio Sicurezza di ConfIndustria e presunto uomo di fiducia di Montante, e poi Marco De Angelis, il sostituto commissario che avrebbe condotto indagini riservate commissionate dal “Sistema”. La posizione di Antonello Montante sarà affrontata il 18 e il 23 aprile. Poi interverranno le parti civili e il collegio difensivo. A meno di legittimi impedimenti, il processo dovrebbe concludersi il 10 maggio.

Dal Comune di Porto Empedocle (video interviste)

0

La sostituzione di un assessore e il dibattito consiliare sulla sfiducia incombente. Conferenza della sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, insieme al neo assessore Salvatore Di Betta.

“Pensioni”, Cgil Spi in cattedra (video interviste)

0

Ad Agrigento, all’Istituto tecnico commerciale “Sciascia”, in contrada Calcarelle, la Cgil Spi pensionati, coordinata dal segretario generale Vincenzo Baldanza, ha organizzato un corso di formazione e aggiornamento per l’accompagnamento alla pensione dei dipendenti pubblici e degli operatori del settore scolastico.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Al “Giglio” di Cefalù attivata l’oncologia ortopedica (video interviste)

0
Boniforti, Perrucchini e Albano

Boniforti, Perrucchini e Albano
La Fondazione Giglio di Cefalù ha attivato un nuovo servizio di chirurgia ortopedica a seguito dell’insediamento dell’onco-ortopedico Giuseppe Perrucchini. L’ortopedia oncologica del Giglio si occuperà di diagnosi e di trattamento chirurgico di tutte le patologie neoplastiche nelle diversi sedi muscolo-scheletriche sia di tumori benigni che maligni, primitivi e secondari.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda le interviste al presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, a Filippo Boniforti, primario di Ortopedia al Giglio, ed all’ortopedico oncologico Giuseppe Perrucchini.