Francesco Di Natale, 52 anni, di Canicattì, imprenditore che opera nel settore dell’informatica, è stato eletto presidente provinciale della Cna, la confederazione delle imprese artigiane, di Agrigento. Di Natale, votato all’unanimità dai delegati dell’assemblea, subentra a Domenico Randisi, che si è dimesso, e commenta: “Mi attende un compito impegnativo e gravoso, seppur interessante e stimolante. La mia parola d’ordine è gioco di squadra, per ripartire e rilanciare, in linea con le strategie di intervento del Nazionale e del Regionale, l’attività e i servizi della Cna di Agrigento a favore delle imprese e dei cittadini”. Il giornalista Claudio Spoto è stato confermato, su proposta dello stesso Di Natale, segretario provinciale.
Francesco Di Natale eletto presidente Cna Agrigento
Incidente stradale nel Palermitano, morta una donna di 57 anni
Un incidente stradale nel Palermitano, lungo la provinciale 2 che collega Partinico a San Cipirello, ha provocato la morte di una donna, Giacoma Randazzo, 57 anni. L’automobile con a bordo lei, una Golf, si è scontrata, per cause in corso di accertamento da parte dei Carabinieri, con un camion Iveco. Inutile si è rivelato il tempestivo intervento dei sanitari del 118. Giacoma Randazzo, di San Giuseppe Jato, è stata seduta sul sedile posteriore dell’auto su cui hanno viaggiato altre tre donne che hanno subito lievi ferite e sono state soccorse all’ospedale Civico di Partinico. La pioggia a dirotto avrebbe contribuito a provocare il sinistro fatale.
In Sicilia confermato il costo dell’acqua all’ingrosso, 0,69 a metro cubo
La Cassazione: “Caputo non ingannò gli elettori”
Europee, ecco la lista “Europa Verde”, Nadia Spallitta capolista
Scade domani sera, mercoledì 17 aprile, alle ore 20 il termine ultimo per la presentazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni Europee del 26 maggio. E’ stata definita la lista di “Europa Verde”, frutto dell’unione tra “Possibile” di Civati e “Verdi” di Bonelli. La capolista nella circoscrizione Isole Sicilia e Sardegna è Nadia Spallitta. Gli altri candidati sono: Egidio Trainito, Raffaella Spadaro, Claudio Torrisi, Elvira Maria Vernengo, Filippo Occhipinti, Ilaria Fagotto e Giuseppe Cuschera.
“Talpe” su indagini Messina Denaro, arrestati due investigatori
Due investigatori, il tenente colonnello Marco Zappalà, carabiniere in servizio alla Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta, e Giuseppe Barcellona, un appuntato in forza alla Compagnia di Castelvetrano, sono stati arrestati perché indagati di favoreggiamento alla mafia e accesso abusivo al sistema informatico. Secondo la Procura della Repubblica di Palermo, Zappalà e Barcellona avrebbero reso a disposizione informazioni su inchieste in corso a carico del boss latitante Matteo Messina Denaro. E’ stato arrestato, solo per favoreggiamento aggravato dall’avere favorito la mafia, l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino, già condannato per traffico di droga e poi ingaggiato come confidente dei servizi segreti. Vaccarino si sarebbe reso tramite per consegnare al boss Vincenzo Santangelo la trascrizione di un’intercettazione fra due mafiosi trapanesi. Il 7 marzo del 2017 Zappalà avrebbe incontrato Vaccarino nel cinema che gestisce a Castelvetrano e gli avrebbe spedito per mail la fotografia dell’intercettazione ricevuta da Barcellona. E la mail è stata intercettata. Il giorno dopo Vaccarino ha incontrato Santangelo e gli ha consegnato il documento. L’indagine sulla catena di presunte talpe è stata scoperta dai Carabinieri del Ros. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti procuratori Pierangelo Padova e Francesca Dessì.
Cannatello, allarme crollo lungomare
La ConfCommercio di Agrigento interviene a fronte del progressivo cedimento, iniziato già nel 2010, del lungomare di Cannatello, frazione marina a sud est di Agrigento. Il presidente di ConfCommercio, Francesco Picarella, afferma: “Il crollo del lungomare di Cannatello è imminente. Il problema dell’ erosione è iniziato a manifestarsi nel 2010 interessando la parte iniziale del muro di contenimento della strada. Solo nel 2013 si intervenne ma in modo poco concreto e incisivo. Nel 2015 il raggio della frana si è ampliato causando pure il cedimento del manto stradale. Il quartiere, oltre a rappresentare meta estiva degli abitanti di Agrigento e Favara, oggi è anche meta turistica grazie alla presenza di interessanti strutture ricettive ed attività commerciali. Un eventuale crollo del lungomare, peraltro risolvibile con una contenuta spesa, provocherebbe un grave danno all’economia del posto oltre ad una maggiore spesa a carico del Comune”.
Ida Carmina, no alla sfiducia (video intervista)
A Porto Empedocle, in consiglio comunale, è stata dibattuta la mozione di sfiducia alla sindaca Ida Carmina, del Movimento 5 Stelle. La seduta, seguita anche da un numeroso pubblico tramite degli impianti audio di diffusione all’esterno, si è protratta oltre 3 ore. La mozione di sfiducia ha ottenuto solo 9 degli 11 voti necessari. Ida Carmina prosegue la propria attività amministrativa.
L’intervista a Ida Carmina è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Ad Agrigento il telefono piange sempre (video)
Il deputato 5 Stelle Sodano ha telefonato all’Anas: “I lavori al viadotto Morandi saranno consegnati entro maggio”. Le altre telefonate virtuali e a vuoto.
La procedura per i lavori di recupero in sicurezza del secondo tratto verso Porto Empedocle del viadotto “Morandi” o “Akragas” in stop a causa del mancante parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento? Il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, l’agrigentino Michele Sodano, ha telefonato ai vertici dell’Anas e della Soprintendenza. E la risposta è stata che il parere è stato reso venerdì scorso. Dunque, prima di venerdì 12 aprile è stato davvero così, invece adesso non vi è alcuna giustificazione. Almeno sulla carta. Infatti Anas, a telefono con Michele Sodano, ha assicurato che al più presto incontrerà l’impresa appaltatrice della gara, ed entro maggio saranno consegnati i lavori. Lo scorso 30 gennaio l’Anas annunciò di avere stipulato il contratto di affidamento dell’appalto per la manutenzione straordinaria dei viadotti lungo la strada statale 115 nel territorio agrigentino, compreso il viadotto “Morandi”. L’impresa aggiudicataria è la società cooperativa “Valori”. L’investimento ammonta a 30 milioni di euro, per lavori stimati in 36 mesi. Secondo le previsioni del 30 gennaio scorso, le opere sarebbero iniziate il successivo mese di febbraio. E invece “campa cavallo che l’erba cresce (e fumatela anche)”. Se sono rose, fioriranno a maggio. Altrimenti saranno ancora spine, come il depuratore della fascia costiera, la ristrutturazione della rete idrica della città, i progetti “Terravecchia” e “Girgenti” per la riqualificazione del centro storico. E poi l’insabbiamento della erosa spiaggia delle Dune a San Leone: lo ricordate, quando si decise di rinunciare al raddoppio della via Empedocle e dirottare il denaro per scaricare tonnellate di sabbia a difesa del litorale Sanleonino? Quante risatine dall’epoca, tanto tempo addietro, fino ad oggi. E poi, ancora ad Agrigento, viadotto “Morandi” a parte, è stata appena sfornata una promessa nuova di zecca: gli interventi anti-erosione a tutela della strada statale 640 e delle abitazioni confinanti a ridosso della costa tra Porto Empedocle e Agrigento. Altre risatine, come ancora ridono a crepapelle, per non piangere, a Cattolica Eraclea per la spiaggia di Eraclea Minoa. E poi, ricordate il presidente Musumeci e il suo assessore ai rifiuti Alberto Pierobon, ingaggiato a Caerano di San Marco in provincia di Treviso, che ripetono da tempo la promessa della dotazione di una discarica per ciascuna provincia della Sicilia? E la provincia di Agrigento (e a novembre saranno due anni di attesa) è ancora senza una propria discarica. I rifiuti viaggiano per centinaia di chilometri verso altre province. Quando le discariche delle altre province chiudono i battenti, perché sature o guaste, ad Agrigento salta la raccolta differenziata, come da ultimo accaduto ieri lunedì. E il sindaco Firetto e l’assessore Hamel, non per colpa loro, sono impossibilitati a uscire da casa o dal municipio perché i cittadini che li incontrano si tolgono le scarpe e gliele tirano addosso. A fronte di tutto ciò il telefono degli agrigentini squilla a ripetizione, ma non risponde nessuno…