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Francesco Di Natale eletto presidente Cna Agrigento

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Francesco Di Natale, 52 anni, di Canicattì, imprenditore che opera nel settore dell’informatica, è stato eletto presidente provinciale della Cna, la confederazione delle imprese artigiane, di Agrigento. Di Natale, votato all’unanimità dai delegati dell’assemblea, subentra a Domenico Randisi, che si è dimesso, e commenta: “Mi attende un compito impegnativo e gravoso, seppur interessante e stimolante. La mia parola d’ordine è gioco di squadra, per ripartire e rilanciare, in linea con le strategie di intervento del Nazionale e del Regionale, l’attività e i servizi della Cna di Agrigento a favore delle imprese e dei cittadini”. Il giornalista Claudio Spoto è stato confermato, su proposta dello stesso Di Natale, segretario provinciale.

Incidente stradale nel Palermitano, morta una donna di 57 anni

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Un incidente stradale nel Palermitano, lungo la provinciale 2 che collega Partinico a San Cipirello, ha provocato la morte di una donna, Giacoma Randazzo, 57 anni. L’automobile con a bordo lei, una Golf, si è scontrata, per cause in corso di accertamento da parte dei Carabinieri, con un camion Iveco. Inutile si è rivelato il tempestivo intervento dei sanitari del 118. Giacoma Randazzo, di San Giuseppe Jato, è stata seduta sul sedile posteriore dell’auto su cui hanno viaggiato altre tre donne che hanno subito lievi ferite e sono state soccorse all’ospedale Civico di Partinico. La pioggia a dirotto avrebbe contribuito a provocare il sinistro fatale.

In Sicilia confermato il costo dell’acqua all’ingrosso, 0,69 a metro cubo

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Alberto Pierobon

Alberto Pierobon
In Sicilia è stato scongiurato l’aumento delle bollette dell’acqua. La giunta regionale ha approvato la delibera dell’assessore Pierobon che mantiene invariata la tariffa idrica del cosiddetto “sovrambito”, ovvero Siciliacque, che vende l’acqua all’ingrosso ai Comuni o ai gestori privati a cui i Comuni hanno consegnato le reti idriche. La tariffa idrica si calcola secondo un metodo imposto a livello nazionale dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, e che prevede la copertura integrale dei costi, tendendo dunque, generalmente, a progressivi aumenti. Le tariffe approvate sono in vigore per quattro anni e ogni due anni sono oggetto di verifica da parte del governo regionale. In Sicilia l’importo della tariffa attuale, da parte di Siciliacque, è 0,6960 euro al metro cubo. E l’assessore Pierobon commenta: “La delibera consente in sostanza di lasciare invariate le tariffe senza incidere nel canone che Siciliacque versa alla Regione, ma semplicemente rideterminando l’importo annuo. Così eviteremo ripercussioni a cascata sui cittadini. Ad ogni modo stiamo lavorando su un altro aspetto fondamentale che riguarda gli investimenti sul sistema idrico, perché in futuro non si potrà pensare di rivedere le tariffe senza migliorare il servizio per i cittadini”.

La Cassazione: “Caputo non ingannò gli elettori”

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Mario e Salvino Caputo

Mario e Salvino Caputo
La Cassazione ha depositato le motivazioni per le quali, lo scorso 20 dicembre, respingendo il ricorso della Procura di Termini Imerese, ha confermato l’annullamento della misura cautelare dell’arresto ai domiciliari a carico dell’ex deputato regionale e sindaco di Monreale, Salvino Caputo. Mario, fratello dell’ex parlamentare regionale del centrodestra Salvino, è stato candidato alle Regionali del 5 novembre del 2017, nella lista della Lega, in sostituzione di Salvino non candidabile per effetto della legge Severino poiché condannato per tentato abuso d’ufficio. Secondo la Procura di Termini Imerese sarebbe stato appositamente generato un equivoco durante la campagna elettorale affinchè si credesse che il candidato fosse Salvino. Ebbene, secondo la Cassazione non ricorrono indizi di colpevolezza così gravi da giustificare la misura cautelare. E i giudici della Suprema Corte spiegano il perché e scrivono: “Perché plurimi elementi indicano che Salvatore Caputo si era vigorosamente impegnato a favore del fratello. Esistevano anche volantini con l’indicazione del nome Mario Caputo e comunque l’indicazione del solo cognome del candidato non costituisce una falsa indicazione di elementi identificativi. Quanto alle telefonate ricevute da Salvatore Caputo da parte di elettori che gli comunicavano di averlo votato, può trattarsi di telefonate genericamente espressive di una volontà, da parte degli elettori in questione, di mantenersi fedeli al più famoso dei Caputo, nella consapevolezza che dietro il fratello Mario vi fosse la figura, più riconosciuta ed autorevole, di Salvatore e che, dunque, il voto dato al primo era stato, comunque, un voto dato al politico non candidabile, della cui volontà il fratello sarebbe stato il fedele esecutore. Gli elettori che gli dicevano di averlo accontentato si riferivano al fatto, non infrequente, a elezioni concluse, che gli elettori informino del proprio voto colui il quale si sia speso in prima persona per un determinato candidato, come avevano rilevato i giudici del Riesame con motivazione ritenuta non illogica”.

Europee, ecco la lista “Europa Verde”, Nadia Spallitta capolista

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Scade domani sera, mercoledì 17 aprile, alle ore 20 il termine ultimo per la presentazione delle liste dei candidati alle prossime elezioni Europee del 26 maggio. E’ stata definita la lista di “Europa Verde”, frutto dell’unione tra “Possibile” di Civati e “Verdi” di Bonelli. La capolista nella circoscrizione Isole Sicilia e Sardegna è Nadia Spallitta. Gli altri candidati sono: Egidio Trainito, Raffaella Spadaro, Claudio Torrisi, Elvira Maria Vernengo, Filippo Occhipinti, Ilaria Fagotto e Giuseppe Cuschera.

“Talpe” su indagini Messina Denaro, arrestati due investigatori

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Due investigatori, il tenente colonnello Marco Zappalà, carabiniere in servizio alla Direzione investigativa antimafia di Caltanissetta, e Giuseppe Barcellona, un appuntato in forza alla Compagnia di Castelvetrano, sono stati arrestati perché indagati di favoreggiamento alla mafia e accesso abusivo al sistema informatico. Secondo la Procura della Repubblica di Palermo, Zappalà e Barcellona avrebbero reso a disposizione informazioni su inchieste in corso a carico del boss latitante Matteo Messina Denaro. E’ stato arrestato, solo per favoreggiamento aggravato dall’avere favorito la mafia, l’ex sindaco di Castelvetrano, Antonio Vaccarino, già condannato per traffico di droga e poi ingaggiato come confidente dei servizi segreti. Vaccarino si sarebbe reso tramite per consegnare al boss Vincenzo Santangelo la trascrizione di un’intercettazione fra due mafiosi trapanesi. Il 7 marzo del 2017 Zappalà avrebbe incontrato Vaccarino nel cinema che gestisce a Castelvetrano e gli avrebbe spedito per mail la fotografia dell’intercettazione ricevuta da Barcellona. E la mail è stata intercettata. Il giorno dopo Vaccarino ha incontrato Santangelo e gli ha consegnato il documento. L’indagine sulla catena di presunte talpe è stata scoperta dai Carabinieri del Ros. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti procuratori Pierangelo Padova e Francesca Dessì.

Gli Stati Generali del Turismo

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Ad Erice la due giorni degli Stati Generali del Turismo organizzata dalla Regione Siciliana. L’intervista al presidente Nello Musumeci è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Cannatello, allarme crollo lungomare

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La ConfCommercio di Agrigento interviene a fronte del progressivo cedimento, iniziato già nel 2010, del lungomare di Cannatello, frazione marina a sud est di Agrigento. Il presidente di ConfCommercio, Francesco Picarella, afferma: “Il crollo del lungomare di Cannatello è imminente. Il problema dell’ erosione è iniziato a manifestarsi nel 2010 interessando la parte iniziale del muro di contenimento della strada. Solo nel 2013 si intervenne ma in modo poco concreto e incisivo. Nel 2015 il raggio della frana si è ampliato causando pure il cedimento del manto stradale. Il quartiere, oltre a rappresentare meta estiva degli abitanti di Agrigento e Favara, oggi è anche meta turistica grazie alla presenza di interessanti strutture ricettive ed attività commerciali. Un eventuale crollo del lungomare, peraltro risolvibile con una contenuta spesa, provocherebbe un grave danno all’economia del posto oltre ad una maggiore spesa a carico del Comune”.

Ida Carmina, no alla sfiducia (video intervista)

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A Porto Empedocle, in consiglio comunale, è stata dibattuta la mozione di sfiducia alla sindaca Ida Carmina, del Movimento 5 Stelle. La seduta, seguita anche da un numeroso pubblico tramite degli impianti audio di diffusione all’esterno, si è protratta oltre 3 ore. La mozione di sfiducia ha ottenuto solo 9 degli 11 voti necessari. Ida Carmina prosegue la propria attività amministrativa.

L’intervista a Ida Carmina è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Ad Agrigento il telefono piange sempre (video)

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Il deputato 5 Stelle Sodano ha telefonato all’Anas: “I lavori al viadotto Morandi saranno consegnati entro maggio”. Le altre telefonate virtuali e a vuoto.


La procedura per i lavori di recupero in sicurezza del secondo tratto verso Porto Empedocle del viadotto “Morandi” o “Akragas” in stop a causa del mancante parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento? Il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, l’agrigentino Michele Sodano, ha telefonato ai vertici dell’Anas e della Soprintendenza. E la risposta è stata che il parere è stato reso venerdì scorso. Dunque, prima di venerdì 12 aprile è stato davvero così, invece adesso non vi è alcuna giustificazione. Almeno sulla carta. Infatti Anas, a telefono con Michele Sodano, ha assicurato che al più presto incontrerà l’impresa appaltatrice della gara, ed entro maggio saranno consegnati i lavori. Lo scorso 30 gennaio l’Anas annunciò di avere stipulato il contratto di affidamento dell’appalto per la manutenzione straordinaria dei viadotti lungo la strada statale 115 nel territorio agrigentino, compreso il viadotto “Morandi”. L’impresa aggiudicataria è la società cooperativa “Valori”. L’investimento ammonta a 30 milioni di euro, per lavori stimati in 36 mesi. Secondo le previsioni del 30 gennaio scorso, le opere sarebbero iniziate il successivo mese di febbraio. E invece “campa cavallo che l’erba cresce (e fumatela anche)”. Se sono rose, fioriranno a maggio. Altrimenti saranno ancora spine, come il depuratore della fascia costiera, la ristrutturazione della rete idrica della città, i progetti “Terravecchia” e “Girgenti” per la riqualificazione del centro storico. E poi l’insabbiamento della erosa spiaggia delle Dune a San Leone: lo ricordate, quando si decise di rinunciare al raddoppio della via Empedocle e dirottare il denaro per scaricare tonnellate di sabbia a difesa del litorale Sanleonino? Quante risatine dall’epoca, tanto tempo addietro, fino ad oggi. E poi, ancora ad Agrigento, viadotto “Morandi” a parte, è stata appena sfornata una promessa nuova di zecca: gli interventi anti-erosione a tutela della strada statale 640 e delle abitazioni confinanti a ridosso della costa tra Porto Empedocle e Agrigento. Altre risatine, come ancora ridono a crepapelle, per non piangere, a Cattolica Eraclea per la spiaggia di Eraclea Minoa. E poi, ricordate il presidente Musumeci e il suo assessore ai rifiuti Alberto Pierobon, ingaggiato a Caerano di San Marco in provincia di Treviso, che ripetono da tempo la promessa della dotazione di una discarica per ciascuna provincia della Sicilia? E la provincia di Agrigento (e a novembre saranno due anni di attesa) è ancora senza una propria discarica. I rifiuti viaggiano per centinaia di chilometri verso altre province. Quando le discariche delle altre province chiudono i battenti, perché sature o guaste, ad Agrigento salta la raccolta differenziata, come da ultimo accaduto ieri lunedì. E il sindaco Firetto e l’assessore Hamel, non per colpa loro, sono impossibilitati a uscire da casa o dal municipio perché i cittadini che li incontrano si tolgono le scarpe e gliele tirano addosso. A fronte di tutto ciò il telefono degli agrigentini squilla a ripetizione, ma non risponde nessuno…