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Fortitudo Moncada vittoriosa su Leonis Roma. Risultati e classifica

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E’ stata giocata la 18esima giornata del campionato di serie A2 di basket. Ecco i risultati:

M Rinnovabili Agrigento – Leonis Roma 90-76
Tortona – Latina 90 – 95
Trapani – Rieti 74 – 83
Virtus Roma – Biella 90 – 78
Siena – Casale Monferrato 107 – 98
Legnano – Bergamo 92 – 87
Treviglio – Scafati 89 – 82
Capo d’Orlando – Cassino 97 – 67

Classifica
Virtus Roma 28
Rieti 24
Bergamo 24
Capo d’Orlando 22
Latina 22
Treviglio 20
Casale Monferrato 20
M Rinnovabili Agrigento 20
Biella 18
Trapani 18
Leonis Roma 16
Givova Scafati 16
Siena 15
Tortona 12
Legnano 8
Cassino 4

Giovedì prossimo 31 gennaio la Fortitudo Moncada Basket Agrigento gioca in trasferta a Legnano.

Angelo Gelo eletto vice segretario AssoStampa Agrigento

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Broccio, Tedesco e Gelo

Il giornalista agrigentino Angelo Gelo, 48 anni, direttore responsabile del quotidiano on line AgrigentoWeb.it, è stato eletto all’unanimità vicesegretario dell’Assostampa agrigentina. Subentra a Gioacchino Schicchi, che si è dimesso alcuni mesi addietro. L’assemblea degli iscritti ha inoltre approvato il consuntivo 2018 e il bilancio di previsione 2019. Angelo Gelo commenta: “Sono estremamente contento per l’elezione e soprattutto per la fiducia che i colleghi hanno riposto in me. Spero di dare il mio contributo alla sezione di Agrigento del sindacato unitario dei giornalisti in un momento particolarmente difficile per la professione”.

Furto al Comune, rubate 13 pistole e munizioni

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A Giarre, in provincia di Catania, un gruppo di criminali ha imperversato nottetempo all’interno del Municipio, in via Callipoli, chiudendosi dentro e sigillando con del filo di ferro il portone principale. I ladri, verosimilmente professionisti, hanno forzato l’ingresso degli uffici del Comando di Polizia Locale, con una fiamma ossidrica hanno scassinato una cassaforte a muro, e hanno rubato 13 pistole calibro 7.65 e 9×21 (tutte cariche) e munizioni appartenenti ad agenti in pensione o deceduti. Il sindaco di Giarre, Angelo D’Anna, commenta: “E’ stato commesso un atto delinquenziale gravissimo con furto di armi che da strumenti di difesa dei cittadini potrebbero diventare strumenti di offesa”.

Porto Empedocle, raid vandalico con la colla, indagini in corso

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A Porto Empedocle proseguono le indagini a seguito del raid verosimilmente vandalico compiuto nottetempo di alcuni esercizi commerciali, nella zona compresa tra le località Altipiano Lanterna e Grandi Lavori. Un ignoto, al momento, ha inserito colla nelle serrature dei negozi. Le telecamere di video-sorveglianza, adesso al vaglio degli investigatori, avrebbero registrato le immagini del raid. Attesi sviluppi.

A giudizio per abuso d’ufficio, solidarietà al sindaco di Aragona

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Al Comune di Aragona i consiglieri comunali e componenti dell’amministrazione, Gioacchino Volpe, Lucia Salamone, Rosy Calcagna, Rosario Farruggia, Alfonso Galluzzo, Angelo Galluzzo, Francesco Morreale, Stefania Di Giacomo Pepe, Giovanni Graceffa, e Mariella Sardo hanno diffuso un intervento tramite cui esprimono solidarietà al sindaco di Aragona, Giuseppe Pendolino, appena rinviato a giudizio per abuso d’ufficio. I firmatari del documento affermano: “In ragione delle vicende giudiziarie che vedono coinvolto l’attuale Sindaco del Comune di Aragona, Giuseppe Pendolino, i Consiglieri comunali eletti nella Lista Pendolino Sindaco e l’intera Amministrazione Comunale esprimono massima solidarietà all’attuale Sindaco ed al suo operato. Invero, l’azione amministrativa dell’attuale compagine politica in questi 20 mesi è stata volta a far funzionare la macchina burocratica nel miglior modo possibile, nell’ottica di gestione degli uffici pubblici posti interamente a servizio della collettività. In ragione, anche, delle indubbie doti umane e di massima onestà intellettuale che caratterizzano la persona del Sindaco, questi riuscirà nelle sedi giudiziarie competenti a dimostrare di essere estraneo ai fatti lui contestati. Esprimiamo parimenti fiducia nell’operato della magistratura, la quale saprà accertare i fatti per cui oggi è coinvolto il Sindaco di Aragona”.

Nel Cara di Mineo la cellula operativa della “Confraternita nigeriana”

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Il Cara di Mineo

Il Cara di Mineo
La Polizia ha sgominato una banda di spacciatori di cocaina e marijuana che avrebbe operato con metodo mafioso in varie zone d’Italia, e che avrebbero avuto una propria cellula operativa intitolata “Vikings” o “Supreme Vikings confraternity” nel Cara, il Centro accoglienza richiedenti asilo, a Mineo, in provincia di Catania. I provvedimenti, emessi dalla Procura distrettuale antimafia, ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza sessuale aggravata. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Catania, hanno permesso di ricostruire struttura e ruoli del gruppo criminale che ha imposto la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi rivali al fine di assumere e conservare il predominio nell’ambito delle comunità straniere presenti all’interno del Cara di Mineo, alimentando un pesante assoggettamento omertoso. Al mattino di oggi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, appresa notizia del blitz, ha dichiarato: “E’ mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno. Più grossi sono i centri, più facile è che si infiltrino i delinquenti”.

“Giornata della Memoria”, iniziative a Monserrato

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Ad Agrigento, domani, martedì 29 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, a Monserrato, gli alunni del plesso “Fava” e “Tornabene” rappresenteranno in scena, alle ore 10, e poi alle ore 16 al plesso “Fava”, l’atto unico del docente Tonino Butticè intitolato “Ricordare per non dimenticare”, che rievoca il triste vissuto del popolo ebraico.

Agrigento e droga, la Polizia nel centro storico

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Ad Agrigento, nel centro storico, tra piazza Ravanusella, via Vallicaldi, via Boccerie e via Atenea, i poliziotti della Squadra Volanti hanno compiuto una serrata operazione di controlli e perquisizioni. Diversi immigrati, solitamente dimoranti nella zona, sono stati o denunciati o segnalati alla Prefettura perché sorpresi in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti. Complessivamente sono stati sequestrati circa 15 grammi di marijuana e hashish. L’area è oggetto di particolare attenzione da parte delle forze dell’ordine a seguito, soprattutto, delle rimostranze dei residenti contro il ricorrente fenomeno dello spaccio di droga anche durante il giorno.

Agrigento, arresto per cocaina e hashish

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Ad Agrigento la Polizia ha arrestato un ragazzo trapanese di 18 anni sorpreso nel bagno di una discoteca in possesso di 50 dosi di cocaina, di pochi grammi di marijuana e di 175 euro, probabile provento dello spaccio. Fuori al locale sono stati segnalati alla Prefettura come consumatori di stupefacenti altri due giovanissimi sorpresi in possesso di 0,3 grammi di hashish.

Statali 189, 640, 121: “E’ un sequestro di persone” (video)

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Il ministro Toninelli, al momento, non incontrerà i sindaci agrigentini, nisseni e palermitani. I creditori della Cmc: “Il governo anticipi i soldi. Il blocco dei cantieri è un sequestro di persone”.


Sabato 19 gennaio scorso i sindaci interessati e afflitti dal blocco dei cantieri stradali verso Palermo e Caltanissetta, a causa della crisi dell’impresa Cmc, si sono riuniti al Municipio di Agrigento radunati dal sindaco di Agrigento, Calogero Firetto. E ciò per consolidare un fronte di lotta per il ripristino di condizioni minimamente normali di viabilità e bussare virtualmente alla porta del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, affinchè intervenisse a rimedio. Ebbene, poco più di una settimana dopo si apprende che il ministro Toninelli non incontrerà, almeno per il momento, i sindaci agrigentini, nisseni e palermitani, e che, probabilmente, sarà lui, Toninelli, a recarsi dai sindaci, in visita nei luoghi del disastro provocato dal dissesto finanziario della Cmc di Ravenna, titolare degli appalti sulle strade statali 121,189 e 640. I sindaci sono furibondi e meditano di rivolgersi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E il sindaco Firetto replica così al mancato aggancio con il ministro Toninelli: “Sul futuro della Agrigento-Palermo e della Agrigento-Caltanissetta il silenzio del ministero delle Infrastrutture è assordante. Il grido dei sindaci rimane sostanzialmente inascoltato, mentre mezza Sicilia – territorio, studenti, lavoratori, imprese – di fatto è schiacciata dal superamento di ogni limite di pazienza. Si apprende, da contatti informali con il ministero, che il ministro Danilo Toninelli potrebbe programmare per la fine di febbraio o nei primi di marzo una visita ai cantieri. Ciò sarebbe stato più sensato nel novembre scorso quando è giunto ad Agrigento. Ora, invece, la visita del ministro Toninelli sarebbe solo una sorta di giro turistico nei cantieri chiusi, un itinerario della memoria. Oltre al danno, la beffa. Scriveremo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché in Sicilia sia garantito il lavoro, lo studio, la sicurezza, lo sviluppo. Andremo a Roma, chiederemo che il ministro Toninelli intervenga subito e la protesta andrà avanti ad oltranza affinché la parte sud occidentale della Sicilia recuperi il collegamento con le principali direttrici regionali”. Nel frattempo, il Comitato dei creditori del gruppo Cmc per i lavori pubblici in Sicilia, che vanta oltre 50 milioni di euro di crediti e fatture non pagate da 18 mesi, pressa sul governo nazionale – e non sull’Anas perché l’Anas ha già spiegato di non avere risorse sufficienti – affinchè il governo anticipi il denaro per saldare i debiti della Cmc, e poi si rivalga sulla Cmc. Il Comitato, tra imprese edili e fornitori, scrive: “Il governo nazionale assuma finalmente una posizione chiara e decisa sulla crisi della Cmc di Ravenna, che in Sicilia ha messo sul lastrico oltre cento imprese e 2.500 lavoratori. Anticipi i soldi ai creditori siciliani della Cmc per consentire la ripresa immediata dei lavori sulla Agrigento-Palermo, sulla Agrigento-Caltanissetta e sulla metropolitana di Catania, e sia poi lo stesso governo a rivalersi sulla Cmc affrontando le lunghe procedure di recupero crediti che noi non potremmo sopportare. Interi quartieri a Caltanissetta sono rimasti tagliati fuori dal mondo a causa dei cantieri che hanno interessato la zona devastando le strade di collegamento. Per la stessa ragione sono state sospese le autolinee che collegano diversi centri lungo la Palermo-Agrigento perché gli autobus non possono transitare più dove si sono create strettoie, impedendo a pendolari e studenti di usufruire dei mezzi pubblici. E lo scorso 12 gennaio una donna di Roccapalumba ha dovuto partorire in ambulanza per l’impossibilità di raggiungere in tempo l’ospedale di Palermo. Lo Stato non può restare immobile di fronte a questo ‘sequestro di persone di fatto’, nè abbandonare tanti cittadini all’isolamento”.