Lo scorso 24 ottobre, a Canicattì, in via Fasci Siciliani, un malvivente travisato e armato con delle forbici è irrotto in una tabaccheria ed ha rapinato l’incasso, circa mille euro. Sul posto, allarmati dal titolare, sono intervenuti i Carabinieri. Le indagini si sono avvalse anche delle telecamere di video-sorveglianza in zona, ed i militari hanno sottoposto a stato di fermo come indiziato di delitto un elettricista di 37 anni di Canicattì. L’uomo è in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Rapina in farmacia a Canicattì, elettricista in stato di fermo
Mannino: “Ho sostenuto Falcone”
Il sangue nel bagno di Russotto non è di Jessica Lattuca
Proseguono le ricerche di Jessica Lattuca, 27 anni, di Favara, madre di quattro figli, della quale non vi è più traccia dallo scorso 12 agosto. I Carabinieri sono impegnati, in particolare, nell’esame e nella comparazione delle impronte biologiche. In tale ambito sono stati acquisiti i campioni di Dna di Filippo Russotto, ex compagno di Jessica e padre di tre dei suoi figli, e poi dei fratelli della stessa Jessica. Per acquisire il campione di Dna di Jessica, invece, sono stati prelevati alcuni oggetti personali, ad esempio lo spazzolino da denti. L’inchiesta è coordinata dalla sostituto procuratore, Paola Vetro, e dall’aggiunto Salvatore Vella.
Ebbene, a seguito degli esami del Ris è stato accertato che alcune tracce di sangue scoperte nel bagno della casa di campagna di Russotto non sono di Jessica Lattuca. Russotto ha sostenuto che il sangue è del fratello di Jessica, che si è accidentalmente ferito sul posto.
Sicilia, appalti e riforma (video)
I costruttori edili siciliani apprezzano i dati in positivo del 2018 nel mercato degli appalti. Appello all’Assemblea regionale ad approvare la riforma.
Un barlume di speranza vacilla intorno agli appalti pubblici in Sicilia. Secondo il termometro dell’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, di Sicilia, presieduta da Santo Cutrone, i dati del 2018 tracciano una inversione di tendenza, in positivo, rispetto ai precedenti. Nei primi 8 mesi dell’anno 2018, da gennaio ad agosto, il mercato delle opere pubbliche è rifiorito a fronte dello stesso periodo del 2017. I bandi pubblicati da tutte le stazioni appaltanti, nazionali e regionali, hanno prodotto 865 gare contro le 845 dello scorso anno, quindi più 2,37%, per un importo di 860 milioni di euro a fronte di 854 milioni di euro da gennaio ad agosto 2017, quindi più 0,62%. Ancora più nel dettaglio, solo tra Regione Sicilia ed Enti locali, le stazioni appaltanti hanno raddoppiato il numero delle gare appaltate, recuperando il vertiginoso crollo del 2016 e del 2017, e riconquistando il livello del 2015. Nel 2018 sono infatti 137 le gare appaltate, più 82,67% rispetto al 2017, per 194 milioni di euro, più 73,13% rispetto al 2017. Certo, si tratta di cifre che confortano, e che però sconfortano ancora tanto se sono invece paragonate al 2007, anno di inizio della crisi, quando le stazioni appaltanti regionali bandirono 818 gare per 890 milioni. Perché i costruttori edili siciliani pubblicano e apprezzano le percentuali positive del 2018? Perché hanno altrettanto apprezzato la recente approvazione da parte della Giunta Musumeci del disegno di legge di riforma di alcuni articoli del codice degli appalti, relativi soprattutto al sistema di aggiudicazione delle gare. Infatti, si estende il criterio del minor prezzo, con l’esclusione automatica delle offerte anormalmente basse, a tutte le opere di importo inferiore o pari non più ad 1 milione di euro, come è oggi, ma alla soglia europea che è di 5 milioni e 540mila euro. E siccome i costruttori edili hanno da sempre puntato il dito contro l’attuale sistema di aggiudicazione, coltivano l’auspicio della modifica nella riforma approvata dal Governo regionale e che a breve sarà sotto esame all’Assemblea regionale. E dunque l’Ance lancia l’appello a Sala d’Ercole: “Approvate la riforma, è cosa buona e giusta”. E le parole del presidente Ance Sicilia, Santo Cutrone, sono: “Auspichiamo che l’Assemblea approvi subito il disegno di legge, affinché possa essere preso a riferimento dal governo nazionale come modello innovativo e di legalità. Infatti, il vice premier Matteo Salvini, intervenendo all’assemblea nazionale dell’Ance, ha promesso la modifica del codice nazionale degli appalti entro il prossimo mese di novembre e sono certo che terrà conto della riforma anticipata dalla Sicilia e che la sosterrà. E’ stato infatti dimostrato dall’esperienza che il criterio previsto attualmente dal Codice nazionale degli appalti è sbagliato, colpisce il sistema sano delle imprese ed è inapplicabile ad un Paese che voglia garantire trasparenza, leale concorrenza e contrasto alle imprese illegali”.
Alle “Paoline” immigrazione, speranza ed accoglienza (video interviste)
Ad Agrigento, nei locali della Libreria Paoline, è stato presentato il libro “Non sapevo che il mare fosse salato”, scritto da don Nandino Capovilla e Betta Tusset, e che racconta cinque storie reali di immigrazione, speranza e accoglienza. Sono stati presenti gli autori ed il cardinale Francesco Montenegro, che ha curato la prefazione del libro. Ha moderato Alberto Todaro. Hanno organizzato l’iniziativa la Libreria Paoline, i Laici Comboniani di Agrigento, e Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace.
Agrigento, l’ergastolo ostativo e il caso “Malerba” (video interviste)
Ad Agrigento, nel Baglio Cortile Baronello, su iniziativa del Sil Sindacato Librai Sicilia, e della libreria “Il mercante di libri” di Agrigento, si è svolto un incontro-dibattito sul tema: “Fine pena 31 dicembre 9999: quali speranze per gli ergastolani che si recuperano. Il caso Malerba”. E’ intervenuto, tra gli altri, il giornalista e scrittore Carmelo Sardo, autore, insieme a Giuseppe Grassonelli, del best seller “Malerba”, e, insieme a Toni Trupia, del docu-film “Ero Malerba”.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Tutela ambiente, brillante operazione dei Carabinieri agrigentini
Brillante operazione di tutela ambientale ad opera dei Carabinieri agrigentini. Scoperte 12 discariche abusive. Cinque le persone denunciate. Sequestrate oltre 10 tonnellate di rifiuti di vario genere. Un’apposita task force è stata attivata nel contrasto al fenomeno dell’abbandono di rifiuti. Il Comando Provinciale dell’Arma, diretto dal colonnello Giovanni Pellegrino, ha schierato oltre 50 militari, supportati dal reparto speciale dei Carabinieri del Centro Anticrimine Natura. Ecco gli esiti: Agrigento, via Altieri, multa da 600 euro ad un trasgressore della differenziata. Discariche abusive di rifiuti di ogni genere indifferenziati sequestrate in via Caruso, lungo la strada statale 118, lungo la strada statale 189, a Villaseta in via Concordia discarica di 50 metri quadri, al Villaggio Mosé in via Giacinti discarica di 600 metri quadri con rifiuti anche pericolosi. E poi, a Porto Empedocle, 4 denunciati per trasporto illecito di rifiuti sorpresi in via Vittoria. Discarica sequestrata in località Cannelle, 600 metri quadri in area del demanio marittimo con una decina di tonnellate di rifiuti speciali. A Siculiana discariche sequestrate in località Garebici, 250 metri quadri anche con rifiuti pericolosi, e in località Cantamattino, 300 metri quadri anche con rifiuti pericolosi. A Realmonte discarica di 50 metri quadri in località Fauma. A Raffadali discarica di 500 metri quadri in contrada Rognosa, e denunciato il proprietario del fondo, un imprenditore di 59 anni. A Favara discarica di 4mila metri quadri in contrada Pioppo, ed in contrada San Benedetto multate 3 persone per abbandono di rifiuti. A Linosa discarica di 800 metri quadri in località Pozzolana con rottami di vetture, cumuli di inerti, contenitori in ferro ed in plastica.
Ad Agrigento raccolta firme per insegnare l’educazione civica
L’amministrazione comunale di Agrigento annuncia che domani, sabato 27 ottobre, a Porta di Ponte, dalle ore 17 in poi, sarà allestito un gazebo per la raccolta delle firme al fine di promuovere la legge sull’insegnamento dell’Educazione civica a scuola. L’amministrazione Firetto spiega: “La nostra proposta, su iniziativa dell’Anci, è quella di introdurre l’insegnamento dell’educazione civica e della Costituzione nelle scuole italiane, come materia di studio, con piano didattico e voto. La materia deve fornire gli elementi basilari per comprendere il più importante manuale di istruzioni della Repubblica e formare cittadini consapevoli.”