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Sbloccato, anzi rateizzato, il “Bando Periferie”

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Antonio Decaro

Antonio Decaro
Dietrofront del Governo nazionale sui fondi del “Bando Periferie”, congelati dal decreto “Mille proroghe” approvato dal Parlamento fino al 2020. A conclusione di una conferenza congiunta con il governo, il sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci, l’associazione dei Comuni, Antonio Decaro, annuncia: “I Comuni torneranno ad avere a disposizione il miliardo e 600 milioni che il governo aveva deciso di revocare con il decreto ‘Mille proroghe’. Abbiamo ricucito le relazioni con il governo perchè abbiamo vinto una battaglia che non era dei sindaci, ma era per i diritti dei cittadini. La battaglia non l’hanno condotta soltanto i sindaci ma milioni di cittadini, quelli che vivono nelle periferie, ai quali avevamo promesso un’operazione di ricucitura urbanistica e sociale che forse non avevano mai avuto. Abbiamo convinto il governo a tornare indietro, a mettere nuovamente a disposizione le risorse, non si fermeranno nè la progettazione nè i lavori. I fondi sono gli stessi che ci sono sempre stati, un miliardo e 600 milioni, e vengono solamente distribuiti nei prossimi due anni. Ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute. In questa maniera possiamo completare gli interventi che erano stati previsti dal bando periferie”.

“Evasori, continuate a non pagare”

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Susanna Camusso

Susanna Camusso
La segretaria nazionale della Cgil, Susanna Camusso, è stata in visita a Palermo. Tra l’altro, si è soffermata sul decreto fiscale del governo, e ha affermato: “Della manovra conosciamo al momento il comunicato di Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri che elenca molte cose ma mancano i dettagli ed è anche difficile commentare gli annunci. Colpisce che la prima e fondamentale ipotesi che c’è dentro, il decreto fiscale, è un gigantesco condono. Ancora una volta si dice agli evasori: continuate a non pagare”.

L’intervista a Susanna Camusso è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Anna Rosa Corsello assolta dall’imputazione di peculato

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Anna Rosa Corsello

Anna Rosa Corsello
La prima sezione della Corte d’Appello di Palermo, presieduta da Gianfranco Garofalo, ha assolto Anna Rosa Corsello, dirigente alla Regione, imputata di peculato. La Corsello, già a capo del Dipartimento Lavoro, in primo grado è stata condannata a 2 anni e 6 mesi di carcere dal Tribunale di Palermo allorchè avrebbe viaggiato con l’auto blu per recarsi in ufficio da Cefalù a Palermo. I giudici di secondo grado hanno emesso sentenza di assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”. Contestualmente al verdetto d’appello è stata annullata anche la misura dell’interdizione dagli uffici pubblici per due anni.

All’Ars la miccia dei vitalizi (video)

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Dopo l’abolizione dei vitalizi al Senato è caduto lo scudo per l’Assemblea Regionale Siciliana. Di Maio: “Meno soldi dalla Finanziaria se non si tagliano i privilegi”.

Il trattamento economico dei deputati all’Assemblea Regionale Siciliana è agganciato al trattamento dei senatori al Senato. Le indennità dei deputati a Sala d’Ercole sono le stesse dei parlamentari a Palazzo Madama. Adesso che al Senato della Repubblica, così come alla Camera dei Deputati, sono stati aboliti i vitalizi nella parte in cui non siano frutto di contributi previdenziali effettivamente versati, l’Assemblea Regionale si aggancerà a quanto abolito dal Senato abolendo i vitalizi di 319 ex deputati regionali e dei loro familiari? La risposta al momento è no. Perché la maggioranza degli attuali deputati è contraria, e perché i tecnici della Regione hanno prospettato che se i possessori dei vitalizi tagliati proponessero ricorso, il ricorso sarebbe accolto perché una nuova legge non ha effetto retroattivo e non è possibile cancellare un godimento già acquisito. La delibera per il taglio dei vitalizi all’Assemblea Siciliana, predisposta dal Movimento 5 Stelle, è pronta da tre mesi. Adesso che Camera e Senato l’hanno approvata, il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, ha minacciato che nella legge di bilancio statale sarà inserita una penalizzazione finanziaria per le Regioni che non si adeguano al taglio. E le parole di Luigi Di Maio sono state: “Nella manovra ci sarà una norma che dice alle Regioni che se non tagliano i vitalizi non gli diamo più i soldi per pagarli. Dopo Camera e Senato, ora tocca alle Regioni: non deve restare neanche un vitalizio in giro per l’Italia” – ha tuonato Gigino da Pomigliano d’Arco. Il presidente dell’Assemblea Regionale, Gianfranco Miccichè, è contrario perché ritiene il taglio “una vendetta sociale”. Tuttavia Miccichè ha annunciato che l’argomento sarà all’ordine del giorno del Consiglio di Presidenza la prossima settimana. E il presidente della Regione, Nello Musumeci, è con le spalle al muro, perché, se è verità ciò che ha minacciato Di Mario, dalla Finanziaria nazionale la Regione Sicilia incasserà meno soldi se non taglia i vitalizi. In Sicilia i 319 ex deputati e loro eredi che incassano i vitalizi costano 1 milione e 500 mila euro al mese, quindi 18 milioni di euro all’anno. Ed è la cifra più elevata in tutta Italia. Se fosse approvata la delibera dei 5 Stelle sul taglio, l’ex presidente Dc della Regione, Mario D’Acquisto, 87 anni di età, ad esempio, anziché 8500 euro al mese ne intascherebbe circa 4000. Ancora peggio sarebbe, altro esempio, per almeno 50 beneficiari del vitalizio con una sola legislatura, che incasserebbero solo il minimo sindacale, ovvero 1.300 euro al mese.

Tv locali, il Governo azzera i fondi (video)

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Davide Faraone

Davide Faraone
Il senatore del Partito Democratico, Davide Faraone, capogruppo Pd in Commissione di Vigilanza Rai, lancia l’allarme: “Il governo azzera i fondi per le tv locali. Spariranno tantissime emittenti private, saranno licenziati giornalisti, operatori e tanti lavoratori. Ma soprattutto verrà meno una informazione libera e plurale, vicina ai territori. Noi ci opporremo e nei prossimi giorni incontreremo queste realtà per contrastare questo ennesimo attacco alla libertà”.

Il governo azzera i fondi per le tv locali. Spariranno tantissime emittenti private, verranno licenziati giornalisti, operatori e tanti lavoratori. Ma soprattutto verrà meno una informazione libera e plurale, vicina ai territori. Noi ci opporremo e nei prossimi giorni incontreremo queste realtà per contrastare questo ennesimo attacco alla libertà.

Pubblicato da Davide Faraone su Giovedì 18 ottobre 2018

Il 18° Congresso provinciale della Cgil di Agrigento (video interviste)

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Ad Agrigento, a San Leone, al Dioscuri Bay Palace, si svolge oggi il 18esimo congresso provinciale della Cgil di Agrigento. L’assemblea segue in calendario i singoli congressi di categoria del sindacato che si sono svolti nelle settimane appena trascorse. La relazione è del segretario provinciale in carica Massimo Raso. E le conclusioni sono affidate a Mimma Argurio, della Segreteria Regionale della Cgil.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Agrigento, rischio frana via Favignana in conferenza. La replica di Muglia (video interviste)

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Ad Agrigento, a Monserrato, in via Favignana, il consigliere comunale Marco Vullo e i residenti hanno organizzato una conferenza stampa contro la perdurante indifferenza degli organi competenti verso l’urgenza del recupero sicurezza del costone sovrastante la via Favignana. Vullo commenta: “Il costone rischia seriamente di franare. Le recenti e abbondanti piogge cadute hanno fatto innalzare il rischio che si verifichi questa ipotesi. Occorre intervenire con immediatezza al fine di scongiurare il peggio”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras, compresa l’intervista di replica dell’assessore comunale di Agrigento, Massimo Muglia.

Al Circolo Empedocleo un incontro con Adriano Sofri e il suo ultimo libro (video interviste)

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Adriano Sofri

Adriano Sofri
Ad Agrigento, al Circolo Empedocleo, in via Atenea, su iniziativa del Centro culturale Pasolini, coordinato da Maurizio Masone, si è svolto un incontro con Adriano Sofri che ha conversato con Stefano Vivacqua, Tano Siracusa, Giovanna Lauricella, Fausto D’Alessandro e Gino Bonomo sul suo libro, edito da Sellerio, “Una variazione di Kafka”. Il dibattito è stato moderato da Giandomenico Vivacqua.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Striscione”, assolto l’avvocato Giuseppe Arnone

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Il Tribunale di Agrigento ha assolto l’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone, imputato per uno striscione esposto nel 2015 contro alcuni esponenti delle Istituzioni giudiziarie. La Procura ha invocato invece la condanna a 2 mesi di arresto. Arnone si sarebbe rifiutato di togliere lo striscione e di recarsi in Questura per chiarimenti. In proposito, il difensore di Arnone, l’avvocato Daniela Principato, commenta: “In quell’occasione l’operato di Polizia e Magistratura è stato persecutorio ed illegale. Il mio assistito ha agito nel rispetto delle leggi, costituendo un abuso la pretesa verbale di togliere lo striscione ed un atto illegale pretendere che Arnone si recasse in Questura con ordini non scritti ma espressi a parole”.

21 chili di marijuana a Canicattì, arrestato dalla Polizia

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Cesare Castelli

Cesare Castelli, commissario Ps Canicattì
I poliziotti del Commissariato di Canicattì, coordinati dal vice Questore, Cesare Castelli, hanno arrestato Alessio Bonsangue, 36 anni, di Canicattì, sorpreso in flagranza del reato di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione nell’abitazione e nel garage di Bonsangue, sono stati scoperti e sequestrati 21 chili di marijuana. Il canicattinese è ristretto ai domiciliari.