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Sicilia, incubo “reddito di cittadinanza” (video)

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Sul ponte sventola bandiera bianca dei centri per l’impiego in Sicilia: “Non siamo in grado di gestire le richieste del reddito di cittadinanza”. I dettagli.

Se nella primavera prossima, come ha promesso il governo Lega-Movimento 5 Stelle, sboccerà il reddito di cittadinanza, non sarà facile in Sicilia intascarlo. E ciò per incapacità dei centri per l’impiego, gli ex uffici di collocamento. I sindacati autonomi Cobas-Codir, Sadirs e Siad hanno riferito che la dirigente del centro per l’impiego di Palermo, a sua volta, ha riferito che “le strutture sono poco organizzate o organizzabili a rendere servizi adeguati ai cittadini”. Dunque, i sindacati annunciano che intendono incontrare la delegazione del governo nazionale che tra alcuni giorni sarà in visita in Sicilia per riscontrare la funzionalità dei centri per l’impiego, dove incombe il timore di non essere in grado di fronteggiare il numero elevato di richieste per ottenere il reddito di cittadinanza. Vi è carenza di personale? No, anzi, la Sicilia anche in tale ambito è prima in Italia. Nei 501 centri per l’impiego italiani sono a lavoro 7.934 impiegati, e la Regione in Italia con il maggior numero di dipendenti nei centri per l’impiego è la Sicilia con 1.737. Quindi i centri per l’impiego in Sicilia assolvono la propria funzione di collocare a lavoro assumendo lavoratori al proprio interno! (punto esclamativo) Tuttavia, nonostante i 1.737 a disposizione per orientare e introdurre al lavoro, la Sicilia è maglia nera in Europa per numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale: si tratta del 52,1% della popolazione. E in Sicilia vi è anche il primato della percentuale di popolazione dai 15 anni in su a rischio povertà, il 41,3%. Gli stessi sindacati autonomi precisano: “Sono effettivamente inadeguate le strutture dei centri per l’impiego delle sole città metropolitane, Palermo, Catania e Messina, ma al tempo stesso è congrua e qualificata la dotazione organica del personale di tutti i centri per l’impiego della Sicilia”. Nel frattempo, la Regione ha invitato gli uffici del lavoro a comunicare di quante persone hanno bisogno, al fine di inserire i lavoratori cosiddetti “ex sportellisti” con procedura a evidenza pubblica. I sindacati sono contrari perché ritengono che si tratti di un affidamento diretto in violazione del principio del pubblico concorso. Quindi tutto tace e giace, in attesa dell’uragano “reddito di cittadinanza” che si abbatterà in primavera. In Sicilia “girala come vuoi sempre cucuzza è”.

Al palasport “La Malfa” (video intervista)

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Sopralluogo dell’amministrazione comunale di Agrigento alla nuova palestra polifunzionale di piazzale Ugo La Malfa. Lo “stato dell’arte”.

Le immagini e le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Armi e munizioni a Palma di Montechiaro, arrestato pensionato

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A Palma di Montechiaro i Carabinieri hanno compiuto un blitz all’interno dell’abitazione di un insospettabile pensionato, nel centro cittadino. Nel corso di una perquisizione, i militari hanno scoperto e sequestrato nel garage una pistola calibro 7.65 di fabbricazione estera ed oltre 130 cartucce dello stesso calibro, risultate illegalmente detenute da un pensionato di 78 anni. La pistola e le munizioni, risultate in ottimo stato di efficienza, sono state occultate in una busta di cellophane collocata tra un pneumatico ed un ammortizzatore, all’interno del garage dell’abitazione. Ulteriori accertamenti balistici saranno eseguiti dai militari del Ris di Messina. Il pensionato è ristretto ai domiciliari.

Agrigento, calcinacci dal viadotto Imera sulla sottostante via Mattarella (video)

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Apprensione ad Agrigento. Al mattino di oggi dal viadotto Imera sono caduti alcuni calcinacci nella sottostante via Mattarella, come documentato dal video MareAmico…

DAL VIADOTTO IMERA SONO CADUTI CALCINACCI SULLA SOTTOSTANTE VIA PIER SANTI MATTARELLA

Pubblicato da Claudio Lombardo su Lunedì 15 ottobre 2018

Gibilaro: “Alberi da tagliare al Villaggio Peruzzo non sono tagliati”

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Il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, che ha chiesto al Comune perché sono stati tagliati gli alberi a ridosso del campo di calcetto al Villaggio Peruzzo, solleva inoltre un altro interrogativo. Perché, sempre al Villaggio Peruzzo, gli alberi che costituiscono un pericolo in piazza Salvemini il Comune non li taglia?

Droga allo Zen, sequestro e arresto

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Blitz antidroga nel quartiere Zen, a Palermo. La Polizia ha arrestato Giovanni Parisi, 29 anni, pregiudicato. Risponderà all’autorità giudiziaria di detenzione e spaccio di stupefacenti. Nel corso di una perquisizione domiciliare è stato sorpreso in possesso di 113 stecchette di hashish, un panetto e mezzo di hashish e 424 dosi di marijuana, il tutto nascosto tra la stanza personale e il sottoscala dell’edificio.

Violenze sessuali a lezione di catechismo

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Violenze sessuali sarebbero state perpetrate in Chiesa, in una parrocchia del quartiere Nesima a Catania. E si sarebbero protratte per tre anni. La presunta vittima è un ragazzino di 12 anni, abusato da un educatore di 24 anni, che si occupa di lezioni di catechismo e di recupero scolastico. Il ragazzino, dopo avere subito più volte le morbose attenzioni del giovane educatore, ha confidato tutto quanto accaduto ad alcuni compagni e poi ad uno zio. E’ stato lo zio ad informare il padre che si è subito rivolto alla Polizia. L’indagine è stata curata nei dettagli dal pubblico ministero Francesco Camerano e dal procuratore aggiunto di Catania Marisa Scavo. Nei confronti del presunto pedofilo la Procura distrettuale ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale, concedendo gli arresti domiciliari. Alla giovane vittima è stato fornito il necessario supporto psicologico.

Alberi tagliati al Villaggio Peruzzo, Gibilaro: “Perchè?”

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Il consigliere comunale di Agrigento, Gerlando Gibilaro, si è rivolto ad assessore e uffici comunali preposti, e ha chiesto notizie sul perché della rimozione degli alberi limitrofi al campo di calcetto del Villaggio Peruzzo. Gibilaro afferma: “Sono stati tagliati alcuni alberi a ridosso del campo di calcetto del Villaggio Peruzzo. L’amministrazione comunale ha proceduto a tale taglio senza rendere nota una relativa relazione. Dunque ho chiesto un elenco dettagliato ed analitico dei singoli alberi rimossi, nonchè le cause che hanno indotto l’amministrazione comunale ad operare la rimozione. Ho chiesto inoltre tutti gli atti sulle aree a verde pubblico presenti in città e la mappatura delle essenze arboree”.

Conclusa la ricomposizione della Giunta a Palma di Montechiaro

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A Palma di Montechiaro il sindaco Stefano Castellino ha concluso la ricomposizione della giunta comunale. Dopo i neo assessori Giuseppe D’Orsi e Anna Maria Sanfilippo, adesso è stata la volta di Roberto Onolfo, 51 anni, che subentra alla dimissionaria Angela Rinollo. Onolfo, in quota della lista “Nuova Palma”, ha le deleghe a Sport, Turismo e Spettacolo. Sanfilippo, oltre ad essere vice sindaco, si occuperà di Politiche sociali e del Lavoro, Pari opportunità, Servizi cimiteriali, Rapporti con il consiglio comunale. Giuseppe D’Orsi, invece, si occuperà di Politiche giovanili, Famiglia, Polizia municipale, Tutela animali, Attività produttive e finanziamenti. E poi ancora Angelo Cottitto si occuperà di Manutenzioni, Ambiente, Mobilità e Trasporti ed ha ricevuto anche la delega all’Urbanistica e al Patrimonio. Il sindaco Castellino ha trattenuto le deleghe alla Cultura, alla Pubblica istruzione, Bilancio, Tributi e Lavori pubblici.

Armi a Canicattì, arresto per sconto pena

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I poliziotti del Commissariato di Canicattì, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal tribunale di Sorveglianza di Palermo, hanno arrestato Salvatore Migliore, 69 anni, di Canicattì, che sconterà, in regime di detenzione domiciliare, una condanna definitiva a 2 anni e 4 mesi di reclusione. Migliore nel 2014 è stato arrestato per ricettazione e detenzione abusiva di armi clandestine allorchè sorpreso in possesso di un fucile calibro 12 e di 200 cartucce dello stesso calibro, e poi 2 pistole calibro 7,65 con matricola abrasa e 200 cartucce dello stesso calibro.