L’Ospedale di Agrigento risarcisce un danno per 300mila euro
Su Teleacras nuova puntata di Speciale Medicina (video)
Domani, domenica 30 settembre, su Teleacras, alle ore 10:30, sarà in onda una nuova puntata di Speciale Medicina. Ospiti in studio di Simona Carisi sono il primario di Pediatria all’ospedale di Agrigento Giuseppe Gramaglia e la pediatra Piera Boscarino. Gli argomenti affrontati sono i rischi legati all’obesità infantile e gli incidenti domestici. Repliche in onda martedì alle ore 21 e giovedì alle 15.
Su Teleacras “E’ ancora buttanissima la Sicilia?”
Domani, domenica 30 settembre, su Teleacras, alle ore 11:30 e alle ore 21, sarà in onda il primo di tre speciali sul “Malgrado Tutto Fest 2018” che si è svolto lo scorso 20 agosto al Tempio di Giunone ad Agrigento. Pietrangelo Buttafuoco, Gaetano Savatteri e Giancarlo Macaluso discutono sul tema “E’ ancora buttanissima la Sicilia”?. Repliche in onda lunedì primo ottobre alle ore 15 e martedì poco dopo le ore 23.
Mariuccia La Manna presenta “Solo una vita” a Casa Sanfilippo (video interviste)
Ad Agrigento, nella Valle dei Templi, a Casa Sanfilippo, è stato presentato il romanzo di Mariuccia La Manna, “Solo una vita”, incentrato sul tema della violenza sulle donne. Ad introdurre e moderare l’incontro è stato Angelo Palermo, da anni attivo sul fronte anti-violenza con “Donna con te”, appuntamento ormai annuale. Ad affiancare nella presentazione l’autrice è stata la professoressa Antonella Zambuto, coordinatrice provinciale del parlamento della legalità. Letture dei brani del romanzo a cura di Giusy Carreca.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, a Casa Barbadoro si presenta “Cookin’Med” (video interviste)
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
La Polizia festeggia il Patrono
Oggi sabato 29 settembre ricorre la festa di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato. Ad Agrigento, dopo la messa nella Basilica dell’Immacolata officiata dal cardinale Francesco Montenegro, si è svolta una manifestazione in Prefettura dove il prefetto Dario Caputo e il questore Maurizio Auriemma hanno consegnato i riconoscimenti premiali ai poliziotti della Questura e dei Commissariati che si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio. Inoltre, nell’atrio della Questura è stato collocato il logo della Polizia di Stato con la nuova versione dello stemma araldico realizzato dagli allievi dell’Accademia delle Belle Arti “Michelangelo” diretti dal maestro Domenico Boscia.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Borsellino”, il depistaggio a processo (video)
Il Tribunale di Caltanissetta rinvia a giudizio i tre imputati del processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. I dettagli.
A Caltanissetta la giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Graziella Luparello, ha rinviato a giudizio i tre imputati nell’ambito dell’inchiesta sul depistaggio delle indagini dopo la strage di Via D’Amelio. L’udienza preliminare è il filtro tra la fase istruttoria delle indagini e la fase dibattimentale del processo. E la giudice Luparello ha ritenuto di procedere all’approfondimento processuale valutando come meritevole di essere approfondito ciò che è emerso dall’istruttoria, ovvero che il falso pentito Vincenzo Scaratino è stato costruito “ad arte” da Arnaldo La Barbera, uomo della Polizia di Stato e dei Servizi Segreti morto nel 2002, a capo del pool investigativo i cui componenti oggi sono imputati e rinviati a giudizio: gli ispettori Fabrizio Mattei, Michele Ribaudo e il funzionario Mario Bo. E rispondono del concorso in calunnia, aggravato dall’avere agevolato Cosa Nostra, che avrebbe provocato sette ergastoli definitivi in Cassazione a carico di altrettanti innocenti, sepolti in carcere da un castello di menzogne e poi scagionati dalle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza e dalla revisione del processo. Agli atti del procedimento in corso vi sono finanche gli appunti affidati da terze mani a Vincenzo Scarantino prima delle audizioni in aula, affinchè li ripassasse con attenzione per poi ripeterli come filastrocche. La prima udienza del primo processo sul “depistaggio colossale”, come lo ha definito il già procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, è in calendario il prossimo 5 novembre. E sono parte offesa dalle calunnie e parte civile sei ex ergastolani ingiustamente: Gaetano Scotto, Cosimo Vernengo, Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Giuseppe Urso e Gaetano Murana, che pretendono 50 milioni di euro di risarcimento danni dal ministero dell’Interno e dalla presidenza del Consiglio dei ministri, citati in causa come “responsabile civile”. Il procuratore di Caltanissetta, Amedeo Bertone, e il sostituto Stefano Luciani, siedono sul banco dell’accusa “contro – hanno sottolineato – coloro che non hanno cercato la verità e hanno protetto i veri assassini di Paolo Borsellino”. A seguito del rinvio a giudizio dei tre imputati, la figlia del magistrato ucciso il 19 luglio del 1992, Fiammetta Borsellino, che è parte civile con la sorella Lucia e il fratello Manfredi, commenta: “Seguiremo tutti i passaggi di questa vicenda. La ricerca della verità non può fermarsi. Il silenzio degli imputati su quanto accaduto è davvero sconvolgente: il silenzio di questi poliziotti è peggio dell’omertà dei mafiosi. Perché tanta omertà? E dov’erano i magistrati quando i poliziotti istruivano Scarantino? La verità si saprà soltanto se chi sa parlerà e uscirà dall’omertà”.