La settimanale giornata di raccolta del sangue, organizzata dall’Adas, si svolgerà domenica 16 settembre a Palma di Montechiaro in Piazza Bonfiglio dalle ore 8 alle 12:30. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
Il consiglio si stringe attorno al Progetto Girgenti, tranne 5 Stelle e Lega
Il governo e la maggioranza Movimento 5 Stelle e Lega, con il decreto ‘Milleproroghe’, hanno congelato il Bando Periferie e tagliato 1 miliardo e 600 milioni di euro circa ai progetti già esecutivi di tanti Comuni italiani per il recupero delle aree degradate. Ad Agrigento il danno si abbatte sul Progetto Girgenti e sui relativi 16 milioni di euro. In Consiglio comunale, i gruppi consiliari di maggioranza, Agrigento Cambia e Agrigento Rinasce, hanno predisposto una mozione per denunciare tale scempio e sensibilizzare la deputazione regionale e nazionale affinchè anche ad Agrigento sia restituito quanto è stato tolto. Ebbene, la mozione è stata approvata dal Consiglio comunale a voto unanime tranne la consigliere della Lega, Nuccia Palermo, e la consigliere del Movimento 5 Stelle, Marcella Carlisi, che sono uscite dall’aula al momento del voto e poi sono rientrate dopo. Così affermano i consiglieri di Agrigento cambia e rinasce che aggiungono: “Stanno privando la città di Agrigento di un finanziamento di 16 milioni di euro per riqualificare il centro storico. Stavamo predisponendo le gare d’appalto ed entro l’anno avremmo aperto i cantieri, ma il Governo Nazionale ha bloccato tutto con il decreto mille proroghe. Quei 16 milioni di euro ci servivano per recuperare l’ex-ospedale di Via Atenea e trasformarlo in sede universitaria, ci servivano per riqualificare la Via Duomo ed il Palazzo Tommasi. Sono fondi che abbiamo conquistato con il duro lavoro del nostro Ufficio tecnico e degli agrigentini disposti ad investire anche delle proprie somme. Tutti hanno votato la mozione, tranne le consigliere dei 5 Stelle e della Lega, Carlisi e Palermo, che sono scappate dall’aula al momento della votazione per poi rientrare subito dopo. Evidentemente hanno preferito le loro logiche ed appartenenze politiche alla difesa e tutela del proprio territorio. Siamo tutti bravi a gridare e ad alzare la voce, ma arriva un momento in cui si deve alzare la testa e difendere con tutta la forza che si ha in corpo il proprio territorio. Siamo certi che risponderanno di questo davanti alla città”.
Conte a Palermo dopo avere tagliato i fondi a Brancaccio
Domani, sabato 15 settembre, Papa Francesco sarà a Palermo in occasione dei 25 anni dall’omicidio di don Pino Puglisi. E oggi, venerdì 14, a Palermo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha inaugurato l’inizio dell’anno scolastico alla scuola “Padre Pino Puglisi” a Brancaccio. Si tratta di una visita caratterizzata da polemiche politico. Infatti, Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente della Regione, Nello Musumeci, non hanno accolto il premier Giuseppe Conte. Il sindaco ha deciso di disertare la visita del presidente del Consiglio in polemica con i tagli dei fondi del Bando Periferie. Musumeci invece, la cui presenza è stata confermata fino a ieri, avrebbe avuto un impegno improvviso e ha delegato l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla. E il sindaco Orlando spiega: “Dopo lo ‘scippo’ di quasi 16 milioni di euro proprio al quartiere di Brancaccio, avvenuto ieri e stanotte con la fiducia sul decreto Milleproroghe, spero che oggi il Presidente Conte colga l’occasione per trovare la giusta ispirazione e comprendere il grave, gravissimo errore commesso nel cancellare i fondi del Bando periferie. Oggi a Brancaccio si parlerà certamente di scuola e vicinanza a studenti e docenti: e sono parole che suonano vuote dopo che il Governo ha appena cancellato, fra gli altri, il finanziamento per realizzare proprio lì, in via Cirrincione, un complesso scolastico polivalente con strutture sportive”.
Scoperta piantagione con 2545 piante di marijuana
I poliziotti della Squadra Mobile di Catania hanno scoperto una piantagione con 2.545 piante di marijuana nelle campagne di contrada Cugno di Carcaci, in territorio di Centuripe, in provincia di Enna. E’ stato arrestato un incensurato di 37 anni, Antonio Zaffora, sorpreso a irrigare gli arbusti. Risponderà all’Autorità giudiziaria di coltivazione, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma da fuoco. Durante l’operazione, in un casolare di pertinenza del terreno, sono stati sequestrati 170 grammi di marijuana già essiccata, una rivoltella e munizioni di vario calibro.
Agrigento, furto con destrezza in via Atenea
Ad Agrigento, nel centro cittadino, in via Atenea, un ignoto malvivente è entrato dentro un negozio di pelletteria, ha approfittato di un attimo di distrazione di una commessa, ha arraffato una borsa di marca, del valore di mercato di circa 600 euro, e si è dileguato. Sul posto, allarmata al 113, è intervenuta la Squadra Volanti della Polizia. Indagini in corso.
La viabilità e gli annunci: l’Anas sulla Agrigento-Palermo
Viabilità in Sicilia, annunci e proclami: l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha partecipato a Roma, insieme al presidente della Regione, Nello Musumeci, ad un incontro con l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, il direttore regionale di Anas Sicilia, Manlio Mele, e il responsabile delle progettazioni Ugo Dibennardo. A conclusione, Falcone annuncia: “Nei prossimi sei mesi l’Anas definirà le progettazioni esecutive relative alla costruzione e all’ammodernamento di tre lotti della Palermo-Agrigento. L’importo dei lavori è di circa 500 milioni di euro. Abbiamo chiesto impegni precisi, dal completamento delle opere in corso: la Agrigento-Palermo e la Agrigento-Caltanissetta, prime fra tutte. E poi l’accelerazione delle progettazioni in itinere da mandare in gara. Dalla concretizzazione degli impegni assunti dall’Anas dipenderà, nei prossimi anni, un’imponente politica di infrastrutturazione viaria di almeno 300 milioni all’anno per i prossimi 5 anni”.
Galleria Spinasanta, quali lavori sono in corso
All’Assemblea Regionale si è riunita la Commissione Territorio e Ambiente, presieduta da Giusi Savarino, e sono state affrontate le precarietà viarie che incombono attualmente su Agrigento. In riferimento alla chiusura della galleria Spinasanta o Santa Lucia tra Agrigento e Raffadali, l’Anas ha affermato: “La galleria è stata chiusa principalmente a causa del serio problema di infiltrazioni che la sta riguardando. Gli operai stanno già rimuovendo le parti ammalorate ed è partita un’attività di monitoraggio per individuare da dove proviene l’acqua, dato che una parte potrebbe derivare da perdite in condotta. Per il recupero e l’ammodernamento della galleria Anas ha già stanziato 9 milioni di euro complessivi, anche se l’obiettivo immediato è valutare una riapertura con semplici interventi di manutenzione ordinaria. Nel frattempo si sta valutando la possibilità di un’apertura a doppio senso, che però porterebbe con sè numerose questioni rispetto alla sicurezza. Infatti, un impatto frontale tra due mezzi potrebbe provocare un incendio con tutte le conseguenze del caso”.
Il premio “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” a Santa Margherita Belice
Musumeci e le “Provinciali” (video intervista)
Il presidente della Regione rilancia l’elezione diretta nelle ex Province. Incontro con i sindaci di centrodestra a Mondello.
L’intervista a Nello Musumeci è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Patronaggio”, l’intervento dei magistrati (video)
Le minacce a Patronaggio: l’intervento della sezione agrigentina dell’Associazione nazionale magistrati e di tutti i magistrati degli Uffici giudiziari di Agrigento.
Proseguono le indagini a seguito della lettera di minacce di morte e un proiettile da guerra recapitati al Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio. La busta sarebbe stata spedita ad Agrigento dalla Toscana, e verosimilmente l’autore sarebbe gravitante nell’area di estrema destra, e ciò allorchè in tali ambienti politici si sarebbe soliti definire “zecche” i comunisti. E “Zecca, sei nel mirino” è stato scritto con un pennarello nero nella lettera inviata a Patronaggio. Tanti sono stati i messaggi e gli attestati di solidarietà al procuratore di Agrigento, e, in particolare, anche la sezione agrigentina dell’Anm, l’Associazione nazionale magistrati, presieduta da Simona Faga, è intervenuta nel merito di quanto accaduto e ha scritto: “La sezione agrigentina dell’Associazione nazionale magistrati, e i magistrati degli Uffici giudiziari di Agrigento, come tutti in questi giorni, hanno assistito, con grande sorpresa e profondo rammarico, ad un fiorire di varie accuse (in ultimo addirittura di “faziosità politica”) mosse da più parti, anche istituzionali, ai colleghi appartenenti all’Ufficio della Procura della Repubblica di Agrigento in relazione alla nota vicenda della nave Diciotti. Nel respingere con forza ogni accusa di faziosità rivolta ai colleghi della Procura di Agrigento – la cui nota trasparenza e lontananza da ogni sirena politica o dai cosiddetti ‘poteri forti’ è sotto l’occhio di tutti – esprimono nei confronti degli stessi colleghi la più piena solidarietà umana e professionale, ricordando a tutti, peraltro, che lo svolgimento di indagini e l’approfondimento di una notizia di reato costituisce per il Pubblico Ministero un preciso e puntuale dovere professionale imposto dal principio Costituzionale della ‘obbligatorietà dell’azione penale’ da esercitare in ossequio al principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla Legge, ferme e non pregiudicate, ovviamente, le prerogative proprie degli Organi Parlamentari che saranno se del caso assunte nelle sedi ed al momento opportuno. Riteniamo che se è certamente lecito ed a volte anche doveroso esprimere legittime critiche sull’operato di ogni singolo magistrato, non è, però, consentito ad alcuno muovere accuse -peraltro del tutto generiche, senza riscontro e senza ancora conoscere gli atti procedimentali – di assoluta infondatezza e faziosità delle indagini appena svolte, così di fatto delegittimando anche l’operato della magistratura tutta. E ciò non è consentito neppure agli stessi soggetti coinvolti in prima persona in tale vicenda o a quelli già colpiti in passato da altre indagini penali e meno che mai, infine, agli appartenenti alle Istituzioni dello Stato da cui ci si aspetta maggiore rispetto del principio dell’equilibrio dei poteri. Appresa con sgomento la notizia della recentissima minaccia nei confronti del dottor Luigi Patronaggio – verosimilmente collegata all’acuirsi delle polemiche in merito alla vicenda Diciotti – manifestiamo la più grande vicinanza e solidarietà al collega. Auspichiamo, pertanto, che tali episodi non si ripetano più, in modo da assicurare, oggi, ai colleghi della Procura di Agrigento ed ai colleghi degli Uffici Giudiziari di Palermo e, domani, a tutti i magistrati in genere, di poter sempre svolgere i propri compiti in assoluta autonomia, senza inammissibili e indebite interferenze ed a garanzia dei diritti dei cittadini tutti”.