Home Blog Pagina 4588

La marcia per Gessica (video interviste)

0

A Favara si è svolta la marcia cittadina per Gessica Lattuca, la donna di 27 anni madre di quattro figli di cui non vi è traccia dal 12 agosto.

Immagini e interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Omicidio ad Alessandria, indagini in corso

0

Proseguono le indagini ad Alessandria della Rocca, a seguito dell’omicidio dell’agricoltore di 72 anni Liborio Plazza. L’uomo è stato ucciso colto al volante della sua automobile, una Fiat Panda bianca. Sarebbe stato attinto al busto da due colpi di fucile caricato a pallettoni. Forse si tratta di un fucile da caccia. Liborio Plazza è stato intento a lavorare nell’impresa agricola del figlio, in contrada Chimmesi. I Carabinieri ascoltano familiari e conoscenti della vittima. Sarebbe stata segnalata la presenza di un’automobile allontanatasi dal luogo del delitto. Non vi sarebbero però testimoni oculari di quanto accaduto. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Sciacca, che ha disposto l’esame autoptico sul cadavere.

Minacce di morte a Patronaggio (video)

0

Lettera di minacce di morte e proiettile recapitati al procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. Indaga la Procura di Caltanissetta.

Il procuratore Patronaggio a bordo della nave “Diciotti”

Al quinto piano del palazzo di giustizia di Agrigento in via Mazzini vi è l’ufficio del Procuratore. E una busta è stata recapitata al Procuratore, Luigi Patronaggio. Da dentro è saltato fuori un proiettile da guerra e una lettera con minacce di morte. “Zecca, sei nel mirino” è stato scritto con un pennarello nero. E poi il simbolo di Gladio, una organizzazione paramilitare e parallela, con connotazioni politiche di estrema destra, che in Italia durante gli anni della guerra fredda ha operato clandestinamente a difesa del fronte atlantico contro lo spettro dell’invasione sovietica. La Procura di Caltanissetta, che è competente in tali casi, indaga, ed ha delegato Carabinieri e Polizia. Ed il procuratore di Caltanissetta, Amedeo Bertone, commenta: “C’è una spirale che si innesca quando si alzano i toni. Bisogna evitare di farlo perché c’è sempre in giro un pazzo che rischia di entrare in azione”. In Prefettura ad Agrigento si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di potenziare la tutela intorno al magistrato bersaglio della grave intimidazione. Luigi Patronaggio è stato recentemente alla ribalta della cronaca internazionale. E’ stato lui a firmare ed eseguire personalmente il decreto di ispezione a bordo della nave “Diciotti” ancorata a Catania. E’ stato lui a recarsi a Roma ad interrogare alcuni funzionari del ministero dell’Interno e poi ad iscrivere nel registro degli indagati il ministro Matteo Salvini e il capo di gabinetto Matteo Piantedosi per cinque ipotesi di reato legate alle gestione del caso “Diciotti”. E’ stato lui a trasmettere gli atti dell’inchiesta, come secondo prassi, alla Procura di Palermo affinchè fossero poi trasferiti al Tribunale dei ministri. Ciò nonostante Luigi Patronaggio ha mantenuto un basso profilo, come da sempre nel suo carattere: mai un commento e nessuna replica alla valanga di polemiche scatenata da quanto accaduto e alle dichiarazioni del ministro Salvini. Lui, Patronaggio, 60 anni di età e tre figli, lavora e si rapporta solo con i codici delle leggi che la Costituzione Repubblicana gli impone di applicare “in nome del popolo sovrano”. Nel suo bagaglio di esperienze vi sono le inchieste sull’omicidio di don Pino Puglisi, sui rapporti tra la mafia e Marcello Dell’Utri, la mancata perquisizione del covo di Riina e la trattativa Stato-mafia all’epoca delle stragi. Patronaggio è stato, come lui stesso si è definito, “un amico dell’ultima ora” di Falcone e Borsellino, perché lavorò insieme a loro negli ultimi anni di vita. Dal 1999, da presidente della Corte d’Assise di Agrigento, Patronaggio ha giudicato gli imputati del maxi processo “Akragas” alla mafia agrigentina. E ha sentenziato 21 ergastoli confermati poi in Cassazione. Numerosi e unanimi sono gli attestati di solidarietà a Luigi Patronaggio. Tra i tanti ecco l’intervento del ministro Salvini: “Solidarietà al Procuratore Patronaggio. In un Paese civile e democratico certe intimidazioni non possono essere né accettate né sottovalutate”.

Arrestato il responsabile dell’omicidio di Liborio Plazza (video interviste)

0


I Carabinieri della Compagnia di Cammarata, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Agrigento, hanno arrestato l’autore dell’omicidio ad Alessandria della Rocca di Liborio Plazza. Si tratta di Gioacchino Di Liberto, 84 anni, anche lui di Alessandria della Rocca, incensurato, proprietario di un terreno non lontano dalla proprietà della vittima. L’omicidio sarebbe scaturito al culmine di una spirale di dissidi legati a questioni di vicinato. Gioacchino Di Liberto ha confessato il delitto. Liborio Plazza, 72 anni, agricoltore, è stato ucciso colto al volante della sua automobile, una Fiat Panda bianca. E’ stato attinto al busto da due colpi di fucile caricato a pallettoni. Plazza è stato intento a lavorare nell’impresa agricola del figlio, in contrada Chimmesi. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Sciacca.

Lettera di minacce di morte al procuratore Patronaggio

0
Luigi Patronaggio

Il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio
Ad Agrigento una lettera, con minacce di morte e con un proiettile da guerra, è stata recapitata al quinto piano di via Mazzini – sede della Procura di Agrigento – al procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. Nella missiva vi è un riferimento al caso della nave Diciotti bloccata con migranti a bordo per 5 giorni a Catania.

Omicidio ad Alessandria della Rocca

0

Ad Alessandria della Rocca, in provincia di Agrigento, nelle campagne, in contrada Chimmesi, un agricoltore di 72 anni, Liborio Plazza, è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Plazza è incensurato. Indagini sono in corso. Non è esclusa alcuna ipotesi. Sarebbe privilegiato il movente a sfondo privato.

Intesa Anci-Conte su Bando Periferie, la reazione di Firetto (video intervista)

0

Come è stata accolta dall’amministrazione comunale di Agrigento la notizia dell’intesa raggiunta tra l’Associazione dei Comuni e il presidente del Consiglio dei ministri sui fondi del Bando Periferie che comprende, lo ripetiamo, anche il progetto Girgenti?
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda un’intervista al sindaco di Agrigento, Calogero Firetto.

Il comandante regionale in visita ai Vigili del fuoco di Agrigento

0

Il Direttore Regionale dei Vigili del fuoco per la Sicilia, l’ingegnere Marco Cavriani, ha visitato, accompagnato dal Comandante provinciale, l’ingegnere Michele Burgio, il Comando dei Vigili del fuoco di Agrigento. Prima tappa della visita di Cavriani è stato il cantiere della costruenda nuova sede del distaccamento di Santa Margherita Belice, in fase di completamento. Poi l’Ufficio territoriale di Agrigento, per un colloquio con il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, sulla situazione delle sedi di servizio del Comando, compreso il Distaccamento Agrigento nord. Infine il Direttore Cavriani è stato accolto dal personale e dai rappresentanti sindacali territoriali del Comando di Agrigento nella sede centrale dove ha passato in rassegna i reparti operativi e logistici, intrattenendosi con il personale sui vari aspetti dei servizi di istituto.

Espulsi ma rientrano in Italia, arresti della Mobile di Agrigento

0

Nell’ambito delle attività di contrasto all’immigrazione clandestina, i poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento hanno arrestato due cittadini extracomunitari responsabili del reato di reingresso illegale nel territorio dello Stato nonostante in precedenza fossero stati espulsi. Si tratta di A B, sono le iniziali del nome, 28 anni, del Marocco, e D A, 26 anni, della Tunisina, destinatari di provvedimenti di espulsione rispettivamente emessi nel 2014 e nel 2017. I due sono rientrati in territorio nazionale, senza autorizzazione, prima della scadenza del termine previsto dalla legge, attraverso la frontiera marittima di Lampedusa.

Precarietà viarie ad Agrigento, la Uil medita una marcia

0

La segreteria provinciale della Uil di Agrigento interviene nel merito delle incombenti e gravi precarietà viarie ad Agrigento e dintorni, tra viadotto Morandi, ponte Petrusa, Gallerie Spinasanta, viadotto Salsetto sulla 115 e raccordi 640. La Uil ricorda come si rivelò efficace ad Agrigento la marcia per la Cattedrale, e quindi afferma: “La nostra organizzazione sindacale lancia una proposta di marcia dei diritti se le cose come sembra non dovessero cambiare, senza rivendicare primogeniture o bandiere ma che sia con tutti gli agrigentini una voce unica per sollecitare le istituzioni a trovare le soluzioni in tempi ragionevoli, perché finora i penalizzati sono solo i cittadini e questa situazione di stallo non può perdurare anni e anni. E’ inaccettabile”.