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Pompe di benzina “taroccate”, 25 condanne

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A Palermo al palazzo di giustizia il Tribunale ha inflitto 25 condanne nell’ambito di un’inchiesta sulla presunta truffa da parte di alcuni gestori di distributori di carburante palermitani che sarebbero stati “taroccati”. Le indagini della Guardia di Finanza hanno svelato le attività di una presunta banda, composta da diversi gestori di pompe di benzina e da dipendenti delle società di manutenzione incaricate dalle compagnie petrolifere di verifiche anti frode. La pena più severa, 5 anni e 10 mesi di carcere, è stata inflitta a Nicolò Bargione. Sono stati invece assolti Fabio Albano, Luciano Composto, Pietro D’Angelo, Vincenzo Di Stefano, Giuseppe Dieli, Erasmo Drago, Giuseppe Matranga, Davide Montagna, Giovanni Razete, Andrea Virzì e Giovanna Zampardi.

Impiegati statali e “parassiti”, altro caso al Comune di Misilmeri

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La ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha appena annunciato misure preventive contro il fenomeno dei parassiti tra gli impiegati statali. E un altro caso di parassiti “furbetti” si è appena rivelato al Comune di Misilmeri, in provincia di Palermo, dove oltre la metà degli impiegati comunali si sarebbero assentati durante l’orario di lavoro per occuparsi degli affari propri, tra spese e altro. Altri colleghi al posto loro avrebbero timbrato il cartellino. I Carabinieri hanno notificato tre provvedimenti cautelari di sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per 12 mesi nei confronti dei dipendenti dell’ufficio Anagrafe del Comune di Misilmeri. Sono state inoltre notificate altre sette informazioni di garanzia nei confronti di altri dipendenti comunali. Il provvedimento è stato emesso dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Termini Imerese dopo che, le indagini eseguite dai militari della stazione di Misilmeri, hanno permesso di appurare che sistematicamente oltre la metà degli impiegati comunali si sarebbe assentata durante l’orario di lavoro per sbrigare commissioni personali.

Ballottaggi, i commenti dei sindaci eletti nei capoluogo di provincia

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De Luca, Cassì e Italia

Il secondo turno delle elezioni Amministrative, il ballottaggio in Sicilia in tre capoluogo di provincia, e il commento dei sindaci eletti a Messina, Siracusa e Ragusa. A Messina il sindaco Cateno De Luca afferma: “E’ una grande vittoria contro la casta, le consorterie e le lobby politiche che hanno governato la città negli ultimi 30 anni. È stata una vittoria dei cittadini che hanno detto basta a questo sistema di potere che ha messo in ginocchio Messina. Inizia ora una nuova stagione politico amministrativa”. A Ragusa il sindaco Giuseppe Cassì commenta: “Ho registrato subito interesse sulla mia candidatura, nonostante siamo partiti in ritardo, e il risultato mi riempie d’orgoglio e di emozione. Che vita sarebbe senza emozioni”. A Siracusa il sindaco Francesco Italia dichiara: “Non lasciateci soli, non lasciate sola questa amministrazione, andiamo avanti insieme”. E Giancarlo Cancelleri, a seguito della sconfitta a Ragusa del candidato sindaco 5 Stelle, Antonio Tringali, commenta: “Di fronte alla volontà popolare tanto di cappello e auguri al nuovo sindaco di Ragusa Peppe Cassì. Io ci metto la faccia nella sconfitta, e consolando Antonio Tringali gli ho detto che sono abituato ad arrivare secondo, quindi è in buona compagnia. Ora ci tocca la responsabilità di portare in consiglio le istanze dei cittadini che ci hanno votato”.

Ad Alessandria della Rocca si insedia il Commissario della Regione

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Vincenzo Lauro

Ad Alessandria della Rocca, lo scorso 10 giugno, in occasione del primo turno delle elezioni Amministrative, l’unico candidato a sindaco, la dirigente scolastico Giovanna Bubello, non ha raggiunto il necessario quorum dei votanti per essere eletta. Pertanto, il Comune di Alessandria della Rocca è stato commissariato dall’assessorato regionale agli Enti locali. Domani, martedì, è atteso ad Alessandria il Commissario designato dalla Regione. Si tratta di Vincenzo Lauro, già commissario alla Provincia di Agrigento nel 2015. Lauro, residente a Palermo, è originario di Ribera.

Agrigento, la Banca d’Italia presenta “L’economia della Sicilia”

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Ad Agrigento, domani, martedì 26 giugno, al Museo archeologico “Griffo”, nella sala conferenze “Tommaso Fazello”, la Banca d’Italia presenterà, alle ore 16, la pubblicazione “L’economia della Sicilia”. Interverranno i direttori Banca d’Italia delle sedi di Agrigento, Mario Coco, e di Palermo, Pietro Raffa, gli analisti Banca d’Italia Cristina Demma e Giuseppe Saporito, Vittorio Messina, presidente Confesercenti Sicilia, e Giuseppe Parello, direttore dell’Ente Parco dei Templi.

Agrigento, manifestazione del Circolo Agape su “Poesia, arte, cultura” (video interviste)

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Ad Agrigento, nei locali della Galleria “Q art & craft Boutique” in via Atenea, l’associazione Circolo Arci Agàpe, presieduta da Angela Galvano, impegnata nella manifestazione “Poesia, arte, cultura”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

La Cgil Funzione pubblica Sicilia contro la riforma rifiuti Musumeci

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Alfonso Buscemi

In Sicilia la Cgil Funzione pubblica si schiera contro la riforma del settore rifiuti proposta dal governo Musumeci, approvata in Giunta e adesso prossima all’esame dell’Assemblea Regionale. Il segretario regionale della Cgil Funzione pubblica, Alfonso Buscemi, afferma: “Un migliaio di dipendenti amministrativi, già formati e competenti, perderanno il posto di lavoro, con conseguenti ed inevitabili disagi per la nuova macchina organizzativa che si andrà a mettere in piedi. La Giunta regionale non tiene conto di un importante passaggio, contenuto nella bozza appena varata, che andrebbe a precludere ad una consistente parte del personale, il cui trasferimento nelle Srr non è avvenuto secondo i principi previsti per l’assunzione negli enti pubblici, il transito nel nuovo organismo. E questo perché il governo Musumeci ha deciso di non considerare la futura struttura come società partecipata, ma di attribuire alla stessa una precisa connotazione di dritto pubblico, scaricando di fatto questo nutrito gruppo di dipendenti. Parliamo di risorse umane e professionali le quali, da oltre 10 anni, offrono la loro preziosa e qualificata attività nelle Srr, maturando di fatto un’esperienza che ha superato certamente il limite rappresentato dalla selezione pubblica. Il testo va dunque opportunamente e responsabilmente modificato altrimenti si produrrebbe un’emorragia occupazionale in un solo colpo, senza precedenti. Oltremodo riteniamo grave il comportamento dell’Assessore al ramo, Pierobon, che ha elaborato e portato in Giunta, per l’approvazione, una riforma senza averla prima illustrata e concertata con le Organizzazioni sindacali di categoria, mostrando mancanza di rispetto e scarsa propensione verso il confronto democratico. Se si vuole davvero cambiare un sistema delicato e complesso, come quello dei rifiuti, occorre partire dal coinvolgimento delle parti interessate. Ecco perché chiediamo un urgente incontro sia all’Assessore che alla Commissione di merito per affrontare le criticità previste nella proposta di legge. Non ha senso imporre le cose. Sulla raccolta differenziata, ad esempio, è giusto insistere, è una leva certamente da valorizzare, ma va supportata e sostenuta attraverso adeguati strumenti, come gli impianti di compostaggio. Sarebbe opportuno accelerare la costruzioni degli impianti per utilizzare i rifiuti differenziati ed evitare così l’emigrazione dei rifiuti, con costi altissimi in termini economici ed ambientali”.

Miccichè: “L’abbraccio con la Lega è un suicidio”

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Gianfranco Miccichè

Il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, è intervenuto nel merito dell’alleanza di coalizione con la Lega di Salvini e sul progetto del partito unico del centrodestra. Miccichè ha affermato: “Forza Italia deve capire che l’abbraccio con la Lega sarebbe un suicidio, un vero e proprio abbraccio mortale. Chi continua a parlare di partito unico nel centrodestra non ha compreso, o fa finta di non comprendere, che Forza Italia ha la maggior parte dei suoi voti al Sud e che al Sud non importa quasi nulla del monologo leghista su vaccini e immigrati. Qui al Sud abbiamo ben altri problemi e finora nessun esponente di questo governetto ha speso due parole sul Mezzogiorno. Salvini viene solo per il Cara di Mineo e per rifilarci la storiella del business dei migranti ma non si accorge che in Sicilia mancano le cose più basilari, a cominciare dalle strade”.

Gli otto ballottaggi in Sicilia (video)

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In Sicilia il ballottaggio delle Ammministrative ha interessato 8 Comuni tra cui 3 capoluogo di provincia. Gli esiti e l’affluenza alle urne.

Centrodestra a trazione Lega Salvini a valanga e dirompente in Italia e, seppur con delle eccezioni, in Sicilia, poi Movimento 5 Stelle deludente, e Partito Democratico sempre più fanalino di coda. L’affluenza alle urne in Sicilia è stata ai minimi: sei elettori su dieci non si sono recati alle urne: la percentuale definitiva è 40,11%, che sono 20,68 punti percentuali in meno rispetto al primo turno del 10 giugno quando è stata del 60,78%. Il ballottaggio ha interessato 8 Comuni siciliani.
A Messina Dino Bramanti è stato travolto da Cateno De Luca, che ha gareggiato da solo e ha vinto con una maggioranza straordinaria, oltre il 65%.
A Siracusa Paolo Ezechia Reale, che non è stato eletto al primo turno per una manciata di voti, al secondo turno è stato sconfitto da Francesco Italia, vicesindaco uscente del Partito Democratico, sostenuto da altri tre candidati battuti al primo turno. Italia al 53% e Reale al 47%.
Ragusa è stata l’unico capoluogo di provincia in Sicilia amministrato dal Movimento 5 Stelle, e adesso non lo è più: Antonio Tringali è stato sconfitto da Peppe Cassì, sostenuto da Fratelli d’Italia e liste civiche, e che ha ottenuto il 53 per cento.
I 5 Stelle espugnano invece Acireale, dove vince il candidato grillino Stefano Alì col 56,73%, contro il candidato del centrodestra Michele Di Re.
Il centrodestra vince a Partinico con Maurizio De Luca, al 65,04%, contro l’ex deputato regionale del Movimento per le Autonomie, Pietro Rao, al 34,97%. Ad Adrano è vittorioso Angelo D’Agate, forte di liste civiche, col 63,61%, contro il candidato del centrodestra Aldo Di Primo, al 36,39% dei voti.
A Piazza Armerina, Nino Cammarata, del centrodestra, è sindaco col 54,41%, contro Mauro Di Carlo, con liste civiche, al 45,59%.
A Comiso è stata eletta sindaco Maria Rita Annunziata Schembari, del centrodestra, che si impone su Filippo Spataro, con Partito Democratico e liste civiche. Schembari al 50,21% e Spataro al 49,79%.

San Leone, lungomare restituito alla fruizione (video interviste)

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Il lungomare di San Leone

Ad Agrigento i Carabinieri, in collaborazione con la Guardia di Finanza e la Polizia Locale, hanno avviato l’operazione “Estate sicura e serena a San Leone”. E’ stato pattugliato a tappeto tutto il lungomare, dal primo pomeriggio a tarda sera di sabato e poi domenica, nell’ambito di un servizio promosso e coordinato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento, il colonnello Giovanni Pellegrino. A lavoro una trentina tra Carabinieri, militari della Guardia di Finanza e agenti della Polizia Locale, per garantire la fruibilità del lungomare per le passeggiate di famiglie e turisti, senza essere costretti alla gimcana tra le centinaia di venditori abusivi di merce contraffatta. Il pattugliamento preventivo ha debellato il fenomeno. Durante tutta la giornata non si è posizionato nemmeno un solo ambulante.

Un video testimonianza, e l’intervista al colonnello Pellegrino e al sindaco Firetto sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.