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Agrigento, differenziata in conferenza (video interviste)

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Al Comune di Agrigento l’amministrazione comunale in conferenza nell’ambito dello stato attuale della raccolta dei rifiuti.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Spese pazze”, D’Orsi assolto in Appello (video)

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Eugenio D'Orsi con gli avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari

L’ex presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi, assolto in Appello al processo sui rimborsi istituzionali. Assoluzione anche per Ignazio Gennaro.

Il 30 marzo del 2017 il Tribunale di Agrigento, presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni, ha condannato a 1 anno di reclusione, pena sospesa, l’ex presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi, nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi pagati a spese dell’Ente. La condanna riguarda solo l’accusa di abuso d’ufficio per aver ottenuto il rimborso di alcuni pranzi senza che risultasse adeguatamente motivato il fine istituzionale. D’Orsi invece è stato assolto da tutte le altre accuse, tra concussione, peculato e abuso d’ufficio, in riferimento al mancato pagamento, o in parte non pagato, dei lavori delle prestazioni di imprese e professionisti nella sua villa a Montaperto, frazione di Agrigento, l’acquisto di beni di rappresentanza o di servizi, e gli incarichi professionali esterni all’Ente. Ebbene, adesso la Corte d’Appello di Palermo, presieduta da Adriana Piras, accogliendo le argomentazioni dei difensori di D’Orsi, gli avvocati Giuseppe Scozzari e Daniela Posante, ha assolto D’Orsi, “perché il fatto non sussiste”, anche per l’abuso d’ufficio per il quale è stato condannato in primo grado. In occasione del processo d’Appello, scaturito dal ricorso della Procura di Agrigento contro la sentenza del Tribunale, la Procura Generale, tramite Emanuele Ravaglioli, ha invocato la condanna di Eugenio D’Orsi a 4 anni e 6 mesi. L’assoluzione, altrettanto “perché il fatto non sussiste” è stata sentenziata anche per il vice segretario della Provincia, Ignazio Gennaro, condannato in primo grado a 8 mesi di reclusione per avere autorizzato il rimborso delle spese di D’Orsi. Gennaro è difeso dagli avvocati Vincenzo Caponnetto e Giuseppe Crescimanno, che hanno inseguito l’assoluzione nel merito a prescindere dall’intervenuta prescrizione del reato di abuso d’ufficio. Tra i difensori di Eugenio D’Orsi, l’avvocato Daniela Posante dichiara: “Dal gennaio 2012, da quando è iniziato il processo, ci siamo sempre difesi nelle sedi preposte. Il tempo ci ha dato ragione: la sentenza restituisce integrità e onorabilità al professor D’Orsi, che ha sopportato attacchi e insinuazioni, vivendo con sofferenza il lungo decorso processuale”. E l’avvocato Giuseppe Scozzari afferma: “E’ stato un processo impegnativo. Ho avuto l’impressione che la Procura abbia vissuto la vicenda quasi in chiave personalistica. Eugenio D’Orsi è stato alla ribalta della cronaca, anche nazionale, in negativo, e ne ha sofferto. Adesso la sentenza assolutoria si commenta da sé”.

Sodano nella Commissione Bilancio, oggi l’insediamento

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Michele Sodano in Commissione Bilancio

Oggi si è insediata ufficialmente alla Camera dei Deputati la Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione, di cui è parte il deputato agrigentino del Movimento 5 Stelle, Michele Sodano. E lo stesso Sodano commenta: “È un grande onore essere parte attiva di questa Commissione Permanente, fondamentale all’interno del processo legislativo per la sua natura di indirizzo delle attività legislative e dei flussi finanziari del nostro Paese. Potere spendermi per la causa collettiva in quest’area, in continuità con il percorso di studi in Economia e con l’esperienza di lavoro in campo manageriale, rappresenta una responsabilità che intendo portare avanti con passione, rispetto delle Istituzioni e una grande attenzione verso i nostri territori, storicamente dimenticati dalla politica e costretti ad una grave fase di depressione economica e sociale. Ma adesso la musica è cambiata.”

“Minacce Musumeci”, intervento Rita Monella

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Rita Monella

La consigliere comunale di Agrigento, Rita Monella, interviene a seguito delle minacce su Facebook rivolte contro il presidente della Regione, Nello Musumeci, e afferma: “Esprimo la mia totale e sincera solidarietà al governatore della regione Sicilia, Nello Musumeci, per gli ingiustificati commenti di minaccia pubblicati su facebook. I social e i mezzi di informazione non devono essere il luogo preposto alla diffamazione e alla calunnia ma lo spazio per una sana comunicazione. Al Presidente consiglio di andare avanti come ha sempre fatto, senza se e senza ma, non piegandosi a quella ingrata partitocrazia che ostacola la bonifica della nostra amata Sicilia. Io ho scelto ‘Diventerà bellissima’ perché espressione della personalità di Nello Musumeci, uomo per bene, competente e di comprovata esperienza nonché in possesso di doti morali e politiche assolutamente indiscutibili”.

A Grotte festeggiati i 50 anni della scuola dell’infanzia

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A Grotte sono stati festeggiati i 50 anni della scuola Materna Statale “Mattarella”, istituita il 18 marzo 1968 con la legge 444. La scuola materna, oggi scuola dell’infanzia, rappresenta uno dei segmenti scolastici più importanti nel processo di formazione ed istruzione degli studenti. E’ stata una serata di canti, balli e performance musicali. Sul palco dell’Istituto scolastico “Roncalli” si sono esibiti i piccoli di 3, 4 e 5 anni. La dirigente scolastico del “Roncalli”, Anna Gangarossa, afferma: “La nostra scuola ha voluto festeggiare questo compleanno a fine anno scolastico. Era importante che tutti i genitori e le famiglie potessero prendere parte all’evento. La festa che conclude le attività annuali è certamente l’appuntamento più sentito e partecipato. Poter condividere con tutti una celebrazione tanto speciale ci aiuta a consolidare il ruolo e la valenza educativa della scuola dell’infanzia, un vero e proprio cantiere di esperienze concrete che valorizzano ed esaltano il gioco in tutte le sue forme come occasione di apprendimento.” Ai festeggiamenti del “Roncalli” si sono uniti, oltre alle famiglie, anche il neo sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, e Stefania Morreale, ex insegnante di scuola materna e già dirigente scolastico dell’Istituto “Roncalli” di Grotte.

Anna Alba a Girgenti Acque: “Sospendete il montaggio dei contatori”

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La sindaca di Favara, Anna Alba, già in precedenza si è rivolta a Girgenti Acque affinchè nell’ambito delle attività di installazione dei contatori idrici a Favara fosse rispettata la normativa di riferimento predisposta dall’Ati, l’Assemblea territoriale idrica. Adesso, la sindaca Alba, ritenendo non riscontrate le sue sollecitazioni, ha scritto una lettera a Girgenti Acque, e per conoscenza al Prefetto, alla Tenenza dei Carabinieri, e alla presidenza dell’Ati, e ha intimato a Girgenti Acque la sospensione del montaggio dei contatori. Tra l’altro, Anna Alba scrive: “L’installazione dei contatori doveva avvenire solo dopo aver concordato con l’Ufficio Tecnico del Comune di Favara un programma appositamente stilato. Girgenti Acque ha volutamente disatteso tale programmazione, usando invece semplici comunicazioni che di certo non possono ritenersi rispettose di quanto impartito dall’Ati. Dunque, intimo alla Girgenti Acque di sospendere l’installazione dei contatori nel territorio di Favara, di predisporre un adeguato programma con l’Ufficio Tecnico, e di verificarlo in seduta comune con il Sindaco e con le Associazioni dei Cittadini e dei Consumatori, al fine di operare una corretta normalizzazione del servizio idrico nel territorio del Comune di Favara”.

Merce contraffatta, maxi sequestro della Guardia di Finanza

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La Guardia di Finanza di Mussomeli ha intercettato tre automezzi diretti a Mussomeli in piazza San Giovanni in occasione dei festeggiamenti per una ricorrenza religiosa, carichi di merce contraffatta. Il blocco è avvenuto lungo la statale 189 in direzione Agrigento. Sono state scoperte e sequestrate 338 paia di scarpe marchiate Nike, Adidas, Lacoste, Hogan e 93 borse griffate Prada, Lui Jo, Michael Kors, il tutto a bordo di due automezzi guidati da persone di nazionalità senegalese che sono state denunciate all’autorità giudiziaria per detenzione ai fini di commercio di beni contraffatti. E nella terza automobile, guidata da un altro senegalese, sono stati scoperti e sequestrati 762 articoli come cappellini, orologi, occhiali, marsupi ed altro, privi delle indicazioni obbligatorie.

Intimidazione al vice sindaco di Gela, Siciliano

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Simone Siciliano

A Gela ha subito un incendio l’automobile (una Jeep Renegade) del vice sindaco, Simone Siciliano, di 44 anni, ingegnere, assessore comunale titolare di numerose deleghe amministrative tra cui ambiente, sviluppo economico, lavori pubblici e risorse comunitarie. L’autovettura è stata parcheggiata sotto l’abitazione dell’amministratore, in via Cicerone, nel quartiere Caposoprano. Lo stesso Siciliano commenta: “L’attentato incendiario di stanotte è il risultato della conflittualità di questo territorio che non aiuta a distendere i toni verso più comprensione, più collaborazione, ma inasprisce il clima politico e arma le mani di qualche disperato o di qualche esaltato”.

Droga e munizioni, arrestato commerciante

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I poliziotti della Squadra Mobile di Gela hanno arrestato un commerciante di 46 anni, Valerio Longo, sorpreso in casa in possesso di 12 involucri di hashish e 18 cartucce per armi da sparo. Risponde di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e omessa denuncia di materiale esplodente. Nel dettaglio sono stati scoperti e sequestrati 12 involucri di hashish per un peso complessivo di 107,5 grammi, un bilancino di precisione e 18 cartucce calibro 12 per armi comuni da sparo. Valerio Longo è ristretto ai domiciliari.

“Morte Aldo Naro”, chieste 5 condanne e 4 assoluzioni

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Aldo Naro

I periti hanno esaminato fotogramma per fotogramma per accertare i movimenti di tutte le persone che sarebbero state coinvolte nella rissa che ha provocato la morte di Aldo Naro, il giovane medico di San Cataldo ucciso pochi giorni dopo la sua laurea in una festa in maschera nella discoteca Goa a Palermo il 14 febbraio del 2015. In alcuni casi non vi è certezza che alcuni degli imputati del processo in abbreviato siano coinvolti nella rissa. Ecco perché il pubblico ministero, Claudio Camilleri, ha chiesto l’assoluzione per Valentino Natale, Carlo Lachina, Giuliano Bonura e Pietro Coviello. Chiesta invece la condanna a 2 anni di reclusione ciascuno per rissa a carico di Giovanni Colombo, Daniele Cusimano, Mariano Russo e Giuseppe Micalizzi. E la condanna a 2 anni per favoreggiamento per Francesco Meschisi. Il processo in abbreviato si svolge innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Fernando Sestito. Con il rito ordinario sono processati Francesco Troia, Massimo Barbaro e Antonino Basile. Massimo Barbaro, gestore della discoteca, è indagato per favoreggiamento personale per aver coperto il buttafuori abusivo che avrebbe sferrato il calcio mortale e che è stato condannato a 10 anni di reclusione (scontati di un terzo per il rito abbreviato) e che all’epoca è stato minorenne, 17 anni di età.