I poliziotti della divisione polizia anticrimine della questura di Caltanissetta hanno eseguito un decreto di confisca definitiva dei beni, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale nel dicembre del 2015 e irrevocabile dallo scorso mese di gennaio, a seguito di sentenza della Cassazione, a carico di Giancarlo Giugno, attualmente detenuto, presunto esponente di rilievo della famiglia di Cosa Nostra di Niscemi. In particolare sono stati confiscati beni per 200mila euro, tra un caseggiato e altri beni mobili, tutti intestati a parenti stretti di Giugno, e già sequestrati nel 2013, a seguito di decreto emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta su proposta del Questore.
Mafia, confisca da 200mila euro a Niscemi
Differenziata, l’Anci contro l’ordinanza Musumeci
Levata di scudi di alcuni sindaci siciliani contro le nuove norme in materia di smaltimento dei rifiuti e raccolta differenziata imposte dal presidente della Regione, Nello Musumeci, per raggiungere la percentuale necessaria al fine di scongiurare la spedizione dei rifiuti fuori Sicilia il cui costo, ancora secondo ordinanza, è a carico dei Comuni non virtuosi. Inoltre l’ordinanza del 7 giugno scorso assegna al presidente della Regione il potere di commissariare e dichiarare decaduti i sindaci che non rispetteranno le norme sulla differenziata. A fronte di ciò è intervenuta l’Anci, l’associazione dei Comuni di Sicilia, diretta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che afferma: “Non c’è stato alcun intervento della Regione sull’impiantistica, mentre i Comuni sono costretti a conferire i rifiuti a distanze eccessive e a costi esosi”.
Agrigento e differenziata, l’inferno Gibisa-Ciavolotta
Ad Agrigento la raccolta differenziata in periferia è un inferno. E’ un diritto negato. E’ un servizio pagato dai contribuenti ma non effettuato. Il caso tra i più eclatanti ricorre nella contrada Gibisa – Ciavolotta. Si tratta di una zona tecnicamente “a case sparse”, e per tale ragione il Comune non effettua il servizio di raccolta differenziata porta a porta perché ritenuto troppo oneroso economicamente e dispendioso di personale. E così nella zona sono stati posti 5 cassonetti dove i residenti, armati di tanta buona volontà, si recano per conferire i rifiuti differenziati. Nel corso del tempo, come già pubblicato, tale isola con i 5 cassonetti si è trasformata in una maxi discarica. Adesso, ad aggravamento, la spazzatura dell’isola non è più rimossa. E nel frattempo il Comune ha dirottato un furgone per la raccolta che sosta nei pressi della casa cantoniera al mattino dalle 10 alle 11:30. I residenti, quindi, dovrebbero conferire i rifiuti in tale furgone dalle 10 alle 11:30. Ebbene, forse al Comune non sono a conoscenza che i cittadini al mattino lavorano per sbarcare il lunario e pagare ai lor signori la tassa sui rifiuti. Come è possibile progettare un conferimento dei rifiuti dalle 10 alle 11:30? I residenti di contrada Gibisa – Ciavolotta sono avviliti, disperati, e invitano il Comune a modificare l’orario di sosta del furgone, dalle ore 19 in poi, all’orario storico di conferimento dei rifiuti. I residenti di Gibisa – Ciavolotta sono in attesa di riscontro.
Raffadalese condannato per omicidio stradale e lesioni colpose
Il Consiglio comunale approva la mozione “azzera indennità”
Il Consiglio comunale di Agrigento ha approvato la mozione che impegna l’amministrazione comunale e la presidente del Consiglio comunale ad azzerare le proprie indennità di carica. Si tratta della stessa mozione già all’ordine del giorno della precedente seduta di Sala Sollano, poi decaduta per mancanza del numero legale. Adesso l’opposizione consiliare ha ottenuto l’inserimento della mozione all’ordine del giorno, e l’ha approvata, col voto contrario dei consiglieri di maggioranza.
Agrigento, Borsellino su atto indirizzo “bancarelle San Calogero”
Comune di Agrigento, manifestazione interesse per “trenino turistico”
L’amministrazione comunale di Agrigento informa che sul sito istituzionale è stato pubblicato l’avviso pubblico per l’acquisizione della manifestazione di interesse per lo svolgimento del servizio “trenino turistico” da effettuarsi sul territorio comunale. La gestione del servizio turistico ha lo scopo di favorire la promozione turistica e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e monumentale del centro storico, della valle dei Templi e della zona balneare. Gli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti sono incassati direttamente dal gestore. All’ente è riconosciuto un canone annuale minimo di 1.500 euro oltre i.v.a. Il servizio è di durata per 3 anni con la possibilità di rinnovo per ulteriori 24 mesi. Il servizio è gratuito per i minori fino a 12 anni e per gli utenti con età superiore ai 70 anni mentre per tutte le altre fasce di età le tariffe sono stabilite dal concessionario e devono essere indicate nell’offerta di partecipazione alla selezione. Le istanze sono attese entro le ore 12 del prossimo 4 luglio all’ufficio protocollo del Comune.
Asp Agrigento, ancora medici assunti a tempo indeterminato
Questura, nuovi dirigenti (video interviste)
Alla Questura di Agrigento Luca Pipitone è il nuovo dirigente del Commissariato di Sciacca. E Francesco Sammartino è a capo dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico di Agrigento, quindi della Squadra Volanti della città.
Le interviste a Pipitone e a Sammartino sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Le riforme o tutti a casa” (video)
Dopo il rinvio del “collegato” alla Finanziaria in Commissione Bilancio, Musumeci pubblica un video appello su Facebook: “Le riforme o tutti a casa”.
E’ trascorso infruttuosamente maggio, e si avvia ad essere allo stesso modo anche giugno. Non vi è pace tra gli ulivi del “collegato” alla finanziaria, ossia tutto, o parte, di ciò che è stato strappato dalla finanziaria per consentirne l’approvazione entro il termine ultimo del 30 aprile scorso. Si tratta di una mini finanziaria di 10 articoli, e nel primo articolo è previsto l’accorpamento di Crias e Ircac nell’Ifis (Istituto finanziario per le imprese siciliane), rinviando a un successivo regolamento la definizione delle relative modalità di attuazione. E poi vi sono norme in materia di controllo sulle società partecipate, corpo forestale, consorzi universitari, percorsi di istruzione e formazione professionale afferenti all’obbligo scolastico, e la gestione dei siti del patrimonio culturale regionale. E poi ancora, modifiche alle leggi in materia di sostegno alle associazioni antiracket e di smaltimento dell’amianto. Nel frattempo è intervenuta la pausa elettorale per le Amministrative del 10 giugno, e poi, anziché finalmente il decollo, un rovinoso dietrofront. Il “collegato” è stato rispedito al mittente, alla Commissione Bilancio di Riccardo Savona, la stessa che lo ha approvato lo scorso 14 maggio spedendolo all’Assemblea Regionale per esame e approvazione. Il presidente di Sala d’Ercole, Gianfranco Miccichè, ha posto ai voti la proposta del capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, di rinviare in commissione la mini finanziaria, e il rinvio è stato approvato per alzata e seduta. Hanno votato a favore il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Il gruppo di Forza Italia è stato in gran parte fuori dall’Aula. L’Udc ha votato in ordine sparso. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta serafico: “Aspetto fiducioso che il testo torni in Aula per essere serenamente valutato da tutti i gruppi politici, soprattutto negli articoli riguardanti la creazione del Polo per il credito agevolato, quindi la fusione Crias-Ircac, e la soppressione dell’Esa, l’ultimo carrozzone della Prima Repubblica”. Poi, Musumeci impenna: “Una cosa è certa: il mio è il governo del cambiamento, per il quale ho chiesto ed ottenuto a novembre il consenso del popolo siciliano. Se sulla strada delle riforme il parlamento dovesse già da ora mettersi di traverso non ci sarebbe più alcuna ragione per restare al mio posto. In questa Regione devastata e saccheggiata dalla più famelica partitocrazia non è più tempo per riproporre metodi antichi”.
O le riforme o tutti a casa#Sicilia #governoMusumeci
Pubblicato da Nello Musumeci su Martedì 19 giugno 2018