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Agrigento e rifiuti, Cgil, Cisl e Uil revocano lo sciopero di giorno 21

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Cgil, Cisl e Uil di Agrigento hanno revocato lo sciopero dei lavoratori della nettezza urbana in programma giovedì prossimo 21 giugno ad Agrigento. I Segretari provinciali di categoria, Enzo Iacono, Umberto Nero e Nino Stella affermano: “Dopo l’ incontro in Prefettura con l’amministrazione comunale, aziende e Prefetto, e dopo due successivi incontri con i vertici del raggruppamento d’imprese, si è deciso di revocare unitariamente lo sciopero. Infatti con l’innesto dei servizi aggiuntivi pomeridiani del servizio si è trovata la possibilità di rendere efficiente l’intero servizio per il cittadino. Stanti così le cose, riteniamo corretto revocare lo sciopero di giorno 21 giugno”.

Ancora un guasto all’acquedotto del Voltano

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La società Girgenti Acque annuncia che oggi è stato riscontrato un nuovo guasto sulla condotta dell’acquedotto Voltano in contrada Murceri, in territorio di Santa Elisabetta. Pertanto sarà interrotta la fornitura idrica nei Comuni di Agrigento (Frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto), Joppolo Giancaxio, Raffadali e utenze Voltano. La società aggiunge: “Ciò premesso potranno verificarsi degli slittamenti e limitazioni sulla turnazione idrica prevista per la giornata di oggi e di domani. Si informa che gli operatori della Società stanno già ponendo in essere quanto necessario per la riparazione del guasto riscontrato”.

Differenziata, ancora trasgressori sanzionati ad Agrigento

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Il Comune di Agrigento annuncia che saranno inasprite le sanzioni per quanti si ostinano a non differenziare i rifiuti, continuando ad abbandonare i sacchi della spazzatura un po’ ovunque lungo le strade cittadine. Nelle ultime ore un commerciante di San Leone è stato sanzionato per aver lasciato sul marciapiede una serie di scatole di cartone. E nella zona di Monserrato è stato individuato un altro trasgressore che, pensando di non essere visto, si è liberato della spazzatura abbandonandola lungo un muro di via delle Egadi. In realtà, gli agenti della speciale squadra di vigilanza ambientale, su un’auto-civetta del Comando Vigili Urbani appostata in lontananza, hanno filmato e subito bloccato il trasgressore.

In proposito un video è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Si è insediato il sindaco di Catania, Pogliese

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Salvo Pogliese, dopo la vittoria al primo turno a Catania domenica scorsa contro Enzo Bianco, si è insediato al palazzo di città in occasione di un’apposita cerimonia d’insediamento. E le sue parole, tra l’altro, sono state: “Porterò nel Palazzo Municipale entusiasmo, passione e impegno con la voglia di libertà e volare alto del Gabbiano di Jonathan Livingston che ha accompagnato il mio percorso. Sarò il sindaco di tutti, non soltanto di chi mi ha votato. La prossima settimana mi recherò a Bruxelles per dimettermi dall’incarico di eurodeputato di Forza Italia. Affronterò le emergenze della città stando in mezzo alla gente, nelle periferie e in tutte le realtà di Catania. Incontrerò tutti perché non sono un tuttologo: bisogna confrontarsi e sapere ascoltare i suggerimenti. Archiviamo questa campagna elettorale. Da oggi inizia una pagina nuova che voglio scrivere insieme a tutti voi”.

Definitiva una condanna per Vincenzo Lo Giudice

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Vincenzo Lo Giudice

Il 28 luglio 2013, a Canicattì è stata convocata una seduta straordinaria del Consiglio comunale per festeggiare il centesimo compleanno dell’arciprete monsignor Vincenzo Restivo. La seduta però non si svolse, e le Forze dell’ordine inviarono una relazione di servizio all’ Autorità giudiziaria a causa della presenza in aula, tra il pubblico, di alcuni esponenti politici pregiudicati tra cui l’ex assessore regionale dell’Udc, Vincenzo Lo Giudice, 78 anni, 2 volte sindaco di Canicattì, condannato per associazione mafiosa nell’ ambito dell’ inchiesta Alta mafia, e poi libero dopo avere scontato la condanna. A Lo Giudice, interdetto dai pubblici uffici con obbligo di dimora a Canicattì per 5 anni, sarebbe vietato anche partecipare a manifestazioni pubbliche e incontrare altri pregiudicati. Dunque, il 13 maggio del 2015 la giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Maria Alessandra Tedde, ha condannato Lo Giudice a 8 mesi di reclusione per violazione della misura della sorveglianza speciale. La sentenza di condanna è stata adesso resa definitiva dalla Cassazione.

Hamel: “Domani anche carta, e giovedì ok indifferenziato”

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Nello Hamel

L’assessore comunale all’Ecologia di Agrigento, Nello Hamel, informa che domani, mercoledì 20 giugno, sarà raccolto l’umido, come secondo turno. Inoltre, le utenze alle quali lunedì scorso non è stata ritirata la carta, potranno domani mercoledì conferire anche il mastello blu della carta e del cartone. Il calendario della raccolta è invariato per tutti gli altri giorni, ed in particolare il giovedì quando sarà ritirato l’indifferenziato. L’assessore Hamel ricorda inoltre che tutti i pomeriggi è attivo il servizio di raccolta dei pannolini e dei pannoloni su segnalazione telefonica all’Ufficio Ecologia del Comune di Agrigento.

Attualità delle vaccinanzioni (video intervista)

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L’attualità e l’utilità delle vaccinazioni: convegno medico-scientifico ad Agrigento, l’intervista a Gaetano Geraci, Direttore servizio epidemiologia dell’Asp, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

All’Empedocleo sui valori della sinistra (video interviste)

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Agrigento, il Circolo Empedocleo

Ad Agrigento al Circolo Empedocleo si è svolto un convegno sul tema “I valori della sinistra alla prova di un mondo che cambia”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Ecco il San Calogero 2018 (video intervista)

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Ad Agrigento nella Sagrestia del Santuario presentato in conferenza, a cura dell’Arcidiocesi, il programma della Festa di San Calogero, dall’1 all’8 luglio.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

“Rifiuti”, corsa contro il tempo (video)

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Il 30 giugno scade il termine per i Comuni con differenziata scarsa a dotarsi del contratto per la spedizione dei rifiuti fuori Sicilia. L’attuale condizione.

L’assessore regionale ai servizi primari, Alberto Pierobon, lavora a stretto contatto col presidente della Regione, Nello Musumeci, per evitare che l’emergenza rifiuti, già latente e conclamata, esploda in tutta virulenza durante l’estate. Musumeci e Pierobon sono impegnati innanzitutto a recuperare credibilità con Roma, con il ministero dell’Ambiente, dove la Sicilia è tacciata come la Regione che promette tanto e non mantiene nulla. E come replicare, quando, ad esempio, con il beneplacito e l’incoraggiamento del governo Renzi si concordò la costruzione dei termovalorizzatori, e Crocetta giocò con la melina a centrocampo dei mini termovalorizzatori senza mai concludere niente. Se fosse stato diversamente, oggi altro che problemi con le discariche sature e la differenziata. Anche se il problema discariche, forse, è stato troppo enfatizzato. Infatti, secondo una stima del Dipartimento Rifiuti, la Sicilia ha una dotazione di discariche e di impianti Tmb (trattamento meccanico-biologico) superiore a Lombardia, Piemonte e Veneto. E l’unico problema legato alla mancata autorizzazione dell’impianto di Siculiana è stato risolto dirottando i rifiuti indifferenziati di 66 Comuni fra Trapani, Gela e Catania. Inoltre, ed è una notizia positiva in prospettiva estiva, è imminente l’attivazione di un impianto di conferimento pubblico a Ragusa. Le discariche quindi non mancano ma sono colme, e perché? Perché la raccolta differenziata, soprattutto nelle città come Palermo, Catania e Messina, è a percentuali misere. In Lombardia infatti è conferito in discarica appena il 4% di rifiuto indifferenziato. E in Sicilia, secondo l’ultimo dato ufficiale, è in discarica l’80%. Ecco quindi il traguardo perentorio del governo regionale: ridurre l’80 ad almeno il 35%, che è la soglia di sicurezza del sistema siciliano. Ed altrettanto ecco perché a carico dei Comuni meno virtuosi incombe il termine del 30 giugno. Entro tale termine i sindaci con differenziata scarsa, sotto il 35%, dovranno avere pronto il contratto, a proprie spese, per la spedizione dei propri rifiuti indifferenziati fuori dalla Sicilia. 200 euro a tonnellata, e pagano i cittadini.