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“Spese pazze” all’Ars, altri deputati a giudizio

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La Procura della Repubblica di Palermo ha ottenuto il rinvio a giudizio di tre ex deputati regionali nell’ambito di uno dei diversi tronconi dell’inchiesta cosiddetta “Spese pazze” dei gruppi parlamentari all’Assemblea Regionale. Il prossimo 5 novembre, innanzi al Tribunale di Palermo, inizia il processo a carico di Michele Donegani, ex deputato del Partito Democratico, Franco Mineo, di Grande Sud, e Giuseppe Greco, del Movimento popolare siciliano.
E’ stato invece assolto a conclusione del giudizio abbreviato Marco Gaeta Guglielmo Scamacca della Bruca, di Fratelli d’Italia. Secondo la Procura palermitana, Michele Donegani avrebbe utilizzato parte dei fondi per spese personali, Franco Mineo avrebbe speso 520 euro per 43 chili di cassate e avrebbe pagato la benzina con i soldi del Parlamento Regionale, Giuseppe Greco avrebbe pagato tre segretari che, in realtà, sarebbero stati dipendenti del patronato gestito dal figlio, e poi Guglielmo Scammacca della Bruca avrebbe usato soldi pubblici per comprare un regalo di matrimonio al figlio dell’assessore Strano.

Arresto per rapina a Siculiana

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I Carabinieri hanno arrestato un tunisino di 37 anni ospite dell’ex Hotel Villa Sikania a Siculiana. Al mercato settimanale, a Siculiana, il tunisino ha immobilizzato con violenza un venditore ambulante senegalese, con permesso di soggiorno e licenza, intento a vendere capi d’abbigliamento, e gli ha rapinato oltre 150 euro dal portafogli. Poi si è dileguato. I Carabinieri, dopo avere ascoltato alcuni testimoni, hanno ricercato il tunisino e lo hanno sorpreso lungo la strada del rientro a Villa Sikania. Ben Mohamed Faycal è stato trasferito nel carcere “Di Lorenzo” ad Agrigento. I 150 euro sono stati restituiti al senegalese.

Agrigento, Pietro Busetta presenta “Il coccodrillo si è affogato” (video interviste)

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Pietro Busetta

Ad Agrigento al palazzo Filippini, il Consorzio universitario, il Comune di Agrigento, la Banca Sant’Angelo e la fondazione Curella, hanno presentato il libro del presidente del Consorzio universitario e della Banca Sant’Angelo, il professor Pietro Busetta, intitolato “Il coccodrillo si è affogato – Mezzogiorno: cronache di un fallimento annunciato e di una possibile rinascita”, edito da Rubbettino.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Agrigento e rifiuti, situazione rovente (video)

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Agrigento e l’emergenza rifiuti. Lettera al Prefetto della Carlisi: “Situazione fuori controllo”. Assemblee e sciopero dei lavoratori.

Signore e Signori, benvenuti all’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento, sotto il pronto soccorso…

Qualcuno vuole informare gli Amministratori comunali che l'ospedale non può essere soggetto alla turnistica dei privati condominii per lo smaltimento dei rifiuti urbani?Ma dove vivono costoro, su Marte?

Pubblicato da Carmelo Aversa su Lunedì 11 giugno 2018

Il video diffuso dal segretario provinciale della Uil Funzione pubblica, Luigi Fabrizio Danile, è raccapricciante. E si susseguono le prime levate di scudi. La consigliere comunale di Agrigento del Movimento 5 Stelle, Marcella Carlisi, ha scritto una lettera al Prefetto. E così si è rivolta a Dario Caputo: “Le rappresento la grave situazione igienico-sanitaria. La gestione dei rifiuti è fuori controllo e rischia di peggiorare a causa di probabili scioperi e assemblee: i lavoratori, non solo i cittadini, sono esasperati”. Poi il riferimento a quanto accade in ospedale, e la Carlisi scrive: “Le scrivo anche perché una parte del disagio è dovuta a grandi strutture statali, regionali o provinciali, che ancora non conferiscono correttamente la spazzatura differenziata. Ci sono foto di questi giorni dell’ospedale pieno di sacchi neri. Sicuramente il Comune doveva interagire con le grandi utenze tempestivamente, almeno un anno fa con l’Azienda sanitaria, con il carcere e con tanti uffici e caserme”. Poi la parte costruttiva e la Carlisi scrive: “L’amministrazione ha annunciato che ci sono 4500 nuove utenze censite da cui si potrebbe ricavare nuova linfa economica, vitale per il piano Tari. Considerando che queste utenze dovranno pagare anche 5 anni di arretrato, perché non si procede utilizzando questi soldi migliorando, come possibile, il servizio?”. Nel frattempo i lavoratori della nettezza urbana sono sul piede di guerra. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno convocato due assemblee sindacali dei lavoratori, il 13 giugno mercoledì e il 14 giovedì. E poi una giornata di sciopero il 21 giugno successivo, ancora giovedì, così da non raccogliere il secco non riciclabile il giovedì 14 e il giovedì 21 e arrecare il massimo disagio possibile alla cittadinanza affinché siano assecondate le istanze sindacali. In particolare, i sindacati denunciano: “I lavoratori hanno oggi anche 60 giorni di ferie non godute. La causa del cattivo funzionamento della differenziata è la riduzione degli uomini a disposizione, a cui si aggiunge la scelta scellerata di ridurre drasticamente il numero dei lavoratori utilizzati nello spazzamento per dirottarli ai servizi di raccolta e trasporto. La proclamazione dello sciopero è dovuta anche al comportamento del Comune di Agrigento il quale, a tutt’oggi, non ha risposto sulle problematiche sollevate e discusse in sede di Prefettura”.

A Porto Empedocle la Festa della Marina Militare Italiana (video interviste)

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Oggi martedì 12 giugno si celebra la Festa della Marina militare italiana. Una cerimonia si è svolta al monumento dei Caduti del mare a Porto Empedocle, a cura della Capitaneria di Porto Empedocle e della sezione locale dell’Anmi, l’Associazione nazionale Marinai d’Italia.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Amministrative Sicilia, Gallo e Giambrone (Forza Italia): “Successo elettorale”

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Riccardo Gallo
Il vice coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Riccardo Gallo, e il coordinatore provinciale di Agrigento, Vincenzo Giambrone, esprimono “vivo apprezzamento a seguito del risultato elettorale di Forza Italia in Sicilia, e, in genere, della coalizione di centrodestra, in occasione delle elezioni Amministrative del 10 giugno”. “Il centrodestra – aggiungono gli onorevoli Gallo e Giambrone – vince e si radica ancora di più nel territorio e nelle amministrazioni comunali. A Catania al primo turno è stato eletto il nostro candidato sindaco Salvo Pogliese, che ha doppiato il sindaco uscente del centrosinistra Enzo Bianco. A Messina il candidato del centrodestra Placido Bramanti è al ballottaggio. E così anche a Siracusa con il candidato sindaco del centrodestra Ezechia Reale, e a Ragusa con il candidato di centrodestra, Giuseppe Cassì. E poi altrettanto gratificante è il risultato elettorale in parecchi Comuni agrigentini al voto, tra cui spicca la vittoria al primo turno, con ampio margine, del nostro candidato Pino Galanti, a Licata. Intendiamo pertanto perseguire lungo il tracciato vincente dell’unità e della compattezza del centrodestra, uno schieramento ormai di governo, sia a Roma che a Palermo, ritenuto affidabile dal voto libero e democratico degli italiani e dei siciliani. A noi incombe il dovere di non deluderli, e non li deluderemo”.
Vincenzo Giambrone

Furto con strappo, arresto a Montevago

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A Montevago, in provincia di Agrigento, i Carabinieri hanno arrestato ai domiciliari un uomo di 53 anni, F B sono le iniziali del nome, originario della provincia di Enna. Lui, in una tabaccheria di Montevago, dopo aver comprato un pacchetto di sigarette ed averlo pagato con una banconota da 50 euro, ha poi tentato di strappare dalla mano del tabaccaio sia la banconota appena consegnata, sia il resto, tentando infine una rocambolesca fuga per le vie del centro. Ne è scaturito un inseguimento con una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Montevago. I militari dell’Arma, sulla base delle descrizioni somatiche fornite, sono riusciti, dopo intense ricerche e vari posti di blocco, a bloccare il malvivente. L’uomo, un commerciante di metalli, già noto alle forze dell’Ordine, non ha opposto alcuna resistenza. Risponderà di furto con strappo.

All’Ospedale di Agrigento enormi quantità di rifiuti da rimuovere

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Ad Agrigento più volte è stato annunciato che anche le strutture pubbliche avrebbero compiuto la raccolta differenziata. Trattandosi, infatti, di ingenti quantità di rifiuti, il costo dello smaltimento del non differenziato si traduce in un maggiore costo a carico dei contribuenti, incidendo negativamente sulla percentuale della differenziata, e con grave discriminazione e beffa dei cittadini privati che praticano la differenziata. Ebbene, a prescindere da tale nostra introduzione di carattere generale quanto attuale, il segretario provinciale della Uil Funzione Pubblica di Agrigento, Luigi Danile, segnala, e allega delle fotografie testimonianza, che da tre giorni enormi quantità di rifiuti giacciono nei cassonetti stracolmi di rifiuti verosimilmente indifferenziati sotto il pronto soccorso, all’ospedale di Agrigento. Pertanto Danile ne sollecita la rimozione.

Amministrative, in Sicilia affluenza alle urne al 56,44%

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In Sicilia in occasione delle elezioni amministrative di domenica 10 giugno, la percentuale definitiva dei siciliani alle urne è al 56,44% con una riduzione pressoché generalizzata rispetto alle Amministrative di cinque anni addietro. Il dato è da accostare al definitivo del 2013, e non solo a quello della prima giornata di voto: nel 2013 infatti le urne furono a disposizione dei votanti anche il lunedì fino alle ore 14. In dettaglio, quest’anno 2018, nei 137 Comuni al voto in Sicilia si sono recate ai seggi 927.538 persone pari al 56,44% degli aventi diritto che sono 1.643.135.

Compra un gelato e dentro trova un dito!

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A Palermo una persona ha comprato un cono gelato in un bar e dentro ha trovato un dito mozzato. Il malcapitato ha subito telefonato ai Carabinieri, che hanno interrogato proprietari e dipendenti del locale e hanno scoperto che uno degli impiegati si è tranciato di netto una falange durante il lavoro. E nessuno si è preoccupato di cercare il pezzo di dito saltato. Tra l’altro la vittima dell’incidente sul lavoro sarebbe in nero. L’infortunio, avvenuto nel laboratorio pasticceria, non è stato segnalato proprio perché il dipendente è irregolare. La falange mozzata sarebbe finita nel pozzetto dei gelati e lasciata lì, fino alla macabra scoperta del cliente.