Precipitano dal Monte Pellegrino, morta una coppia di 28 anni
Ancora migranti nel Canale di Sicilia. Salvini: “Stavolta c’è chi dice no”
Non si è ancora risolto il caso internazionale della nave Aquarius, con 629 immigrati a bordo, a cui Malta ha rifiutato l’approdo nonostante l’invito espresso dall’Italia. Nel frattempo altri migranti sono stati salvati a largo della Libia. Si tratta di circa 800 persone. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha ribadito: “Oggi la nave Sea Watch 3, di una organizzazione non governativa tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l’ennesimo carico di immigrati da portare in Italia. L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire. Stavolta c’è chi dice no. È necessario, stavolta, che tutti comprendano che il diritto internazionale non può prevedere un’Italia abbandonata a se stessa. Noi salveremo sempre le vite umane, ma Malta è la spia di un’Europa che deve cambiare. Ieri il premier Conte ha inviato due motovedette con medici a bordo, e questa mattina ne sono state inviate altre due: le condizioni a bordo sono buone, ci sono viveri e stiamo aspettando l’ufficialità della risposta di Malta. Certamente per alcuni giorni ci saranno viveri a sufficienza e a breve ci sarà evidentemente una risposta”.
Armi e munizioni, arresto a Palma di Montechiaro
A Palma di Montechiaro, i poliziotti del locale Commissariato, coordinati da Tommaso Amato, hanno arrestato un artigiano di 55 anni, Gaetano Provenzani, pensionato. L’arresto è stato già convalidato dal Tribunale di Agrigento, che ha imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria al palmese. Provenzani risponde all’autorità giudiziaria di detenzione illegale di armi e munizioni, e di ricettazione. Gaetano Provenzani, in un suo laboratorio, avrebbe trasformato artigianalmente delle armi giocattolo in armi vere.
Agrigento, tre colpi di pistola, presunta intimidazione
Ad Agrigento tre colpi di pistola, verosimilmente di calibro 7,65, sono stati sparati, nottetempo, contro l’automobile, una Fiat 600, posteggiata sotto casa da un trentenne disoccupato, in via Garibaldi. Sul posto, per i rilievi di rito, sono intervenuti i Carabinieri, che hanno ascoltato più volte il bersaglio della presunta intimidazione, il quale non avrebbe saputo riferire elementi utili alle indagini che proseguono intensamente.
Amministrative a Licata e Ravanusa, apprezzamento commissario Termini (Forza Italia)
Agrigento, Alonge: “Zone balneari e turistiche abbandonate a se stesse”
Il consigliere comunale di Agrigento, Calogero Alonge, di Forza Italia, denuncia il grave stato di abbandono e di incuria in cui versano i quartieri di San Leone e Villaggio Mosè. Alonge, che allega delle foto testimonianza, afferma: “E’ vergognoso ed umiliante vedere la condizione di degrado in cui versa sia il lungomare del Viale delle Dune di San Leone, molto frequentato sia da utenti che da turisti nelle calde giornate estive, ed anche il quartiere del Villaggio Mosè, dove insistono diverse strutture ricettive e pertanto frequentato da visitatori provenienti da diverse parti del mondo ai quali si offre un’immagine della città indegna e poco decorosa. E come se non bastasse, poi, nella giornata di ieri, in alcune zone del Villaggio Mosè non si è provveduto a ritirare il secco residuo nonostante il comunicato da parte dell’amministrazione comunale annunciante la raccolta straordinaria che avrebbe dovuto sopperire al mancato ritiro di giovedì scorso. I residenti della zona sono stati costretti a rientrare in casa i mastelli pieni, constatando che di straordinario c’e’ stato solo il fatto di aver lasciato ancora una volta gli utenti privi di un servizio pagato profumatamente. Si invita pertanto l’amministrazione comunale, assente e distratta, a provvedere con immediata urgenza al ripristino delle normali condizioni igieniche e sanitarie, per garantire, sia ai cittadini che ai visitatori della città dei Templi, il recupero di dignitose condizioni di vivibilità”.
Agrigento, ancora differenziata in crisi
Ad Agrigento la raccolta straordinaria del secco non riciclabile di domenica è stata compiuta solo parzialmente perché gli auto-compattatori delle imprese impegnate nel servizio di nettezza urbana si sono riempiti, e alcune zone della città, per mancanza di mezzi a disposizione, non sono state servite. Inoltre, oggi, lunedì, non sono stati ritirati carta e cartone perché i lavoratori sono stati impegnati in assemblea sindacale. Oggi è stato raccolto solo l’umido, e ancora l’umido sarà raccolto regolarmente mercoledì prossimo insieme a carta e cartone non raccolti oggi lunedì. E l’assessore Nello Hamel aggiunge: “Nel corso della settimana, in attesa di giovedì, si valuterà la possibilità di qualche ritiro aggiuntivo per sopperire alle esigenze delle utenze non servite del secco non riciclabile”.
A San Leone “mare nero” (video)
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Pubblica amministrazione anti-corruzione (video interviste)
“Anticorruzione nella Pubblica amministrazione”: ad Agrigento un seminario di formazione organizzato dalla Provincia.
In proposito le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
I sindaci eletti nell’Agrigentino (video)
Le elezioni Amministrative, i sindaci eletti in 14 Comuni agrigentini al voto. Ad Alessandria della Rocca non raggiunto il quorum.
Ad Alessandria della Rocca l’unica candidata a sindaco, la dirigente scolastico dell’Istituto “Pirandello”, Giovanna Bubello, con la lista civica “Alessandria Rinasce”, non è stata eletta perché non è stato raggiunto il necessario quorum dei votanti. Infatti, ad Alessandria ha votato solo il 33% degli aventi diritto al voto, ossia 1440 persone, con 1392 voti validi.
A Burgio Francesco Matinella, medico, è stato eletto sindaco con 925 voti, il 50,35%. Il rivale, Vincenzo Galifi, ingegnere, ha ottenuto 912 preferenze, il 49,65%.
A Calamonaci il medico Pino Spinelli è il nuovo sindaco, a capo della lista civica di centrodestra “Insieme per Calamonaci”, con 577 voti, il 60,04%. La contendente, Rosalba Navarra, funzionaria dell’Inps, ha conquistato 384 voti, il 39,96%.
A Castrofilippo il sindaco è Franco Badalamenti, con 817 voti, il 47,83%. Poi il vice sindaco uscente, Riccardo Serravillo, ha ricevuto 547 preferenze, il 32,03%. E poi Antonio Sferrazza 344 voti, il 20,14%.
A Cianciana il vice sindaco uscente, Francesco Martorana, è stato eletto sindaco, con il 55,51%, contro l’ex sindaco ed ex deputato Salvatore Sanzeri, al 45,40%.
A Grotte Alfonso Provvidenza, docente di Economia all’Università Kore di Enna, è stato eletto sindaco, sostenuto dalla lista civica “Grotte nel cuore”, con 1948 voti, quindi il 59,70 %. L’ingegnere Dino Morreale, del Movimento 5 Stelle, ha ricevuto 1315 voti, il 40,30%.
A Joppolo Giancaxio è stato riconfermato il sindaco uscente, Giuseppe Portella, con 502 voti, il 59,98%. Lo sfidante, Calogero Abissi, ha ottenuto 368 voti, il 42,30%.
A Licata, con più di 15mila abitanti, e dove sarebbe stato previsto il ballottaggio al secondo turno, si è invece imposto al primo turno, con oltre il 55% dei consensi, Giuseppe “Pino” Galanti, di Forza Italia e del centro destra. Poi, Annalisa Tardino, di Lega e Fratelli d’Italia, è a circa il 21%, Annalisa Cianchetti del Movimento 5 Stelle è intorno al 16%, e Gianluca Mantia ruota sul 7%.
A Lucca Sicula è sindaco Salvatore Dazzo, con 636 voti, il 51,54%. L’altro candidato, Gabriele Mirabella, non supera il 45,15%.
A Menfi è sindaco l’architetto Marilena Mauceri, che si è imposta su Ezio Ferraro, medico, consigliere comunale uscente, e su Ignazio Perricone del Movimento 5 Stelle.
A Ravanusa è stato riconfermato il sindaco uscente, Carmelo D’Angelo, con 2590 voti, il 49,11%. Poi, secondo, Giuseppe Sortino, e poi l’avvocato Lillo Massimiliano Musso e l’imprenditore Renato Speciale del Movimento 5 Stelle.
A Sambuca di Sicilia è stato riconfermato sindaco Leo Ciaccio, con 2003 voti, contro Michele Gigliotta, con 388 voti.
A San Giovanni Gemini il sindaco uscente, Carmelo Panepinto, è stato riconfermato con 2.245 voti, pari al 43,58%. Poi Piero Alberto Ancona, 1.794 voti, al 34,82%. E Nicola Giordano 1.113 voti al 21,60%.
A Sant’Angelo Muxaro Angelo Tirrito, 27 anni, è sindaco con 579 voti, e il 59,94%, contro Maurizio Castaldo, 387 voti, e il 40,06%.
A Santo Stefano Quisquina è stato riconfermato sindaco l’uscente Francesco Cacciatore, con 2.365 preferenze, il 77,85 %. L’avversario, Salvatore Presti, ha conquistato 673 voti, il 22,15%.