Si è giocata la 29esima giornata del campionato di basket di serie A2. La Fortitudo Moncada basket Agrigento è stata sconfitta in casa da Reggio Calabria 88 a 86.
Ecco i risultati:
Trapani – Latina 84-83
Tortona – Cagliari 77-76
Agrigento- Reggio Calabria 86-88
Treviglio – Scafati 99-88
Napoli – Biella 62-92
Rieti – Eurobasket Roma 74-61
Virtus Roma- Siena 68-66
Casale Monferrato-Legnano 64-59
Classifica:
Casale Monferrato 42
Scafati 40
Biella 36
Reggio Calabria 34
Tortona 34
Legnano 34
Trapani 30
Agrigento 28
Rieti 28
Treviglio 26
Latina 26
Siena 26
Cagliari 26
Eurobasket Roma 24
Virtus Roma 20
Napoli 6
La stagione dell’approdo delle navi crociera e i relativi flussi turistici verso Porto Empedocle e l’Agrigentino: in proposito, un’intervista alla sindaca, Ida Carmina, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Concluso il 17° congresso territoriale della Uil provinciale di Agrigento: eletto Gero Acquisto e confermato il gruppo dirigente. Il sindacato a lavoro, tra impegni e prospettive.
Anche ad Agrigento, innanzi al palazzo di giustizia, gli avvocati agrigentini hanno manifestato, con un flash mob silenzioso, contro la cosiddetta operazione “Poseidone”. Si tratta di un’azione di recupero di contributi sommersi avviata dall’Inps insieme all’Agenzia delle Entrate nel 2011, e da allora oggetto di controversie, giudizi e polemiche. In base a tale operazione, non solo gli avvocati ma molte altre categorie di liberi professionisti (architetti, ingegneri, commercialisti, per citarne alcuni) furono iscritti “d’ufficio” alla previdenza Inps. E adesso a moltissimi avvocati e professionisti sono state recapitate cartelle esattoriali da un minimo di 2500 ad un massimo di 30mila euro.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Musumeci quasi rassegnato: “Il bilancio è ingessato, al limite del collasso”. Nella finanziaria inserita la restituzione dallo Stato alla Sicilia dei ricavi delle accise petrolifere.
La Finanziaria della Regione Sicilia è sotto esame della Commissione Bilancio. Il taglio e cucito ha modificato, e di tanto, la proposta del Governo, o per mancanza di coperture finanziarie o per gravi peccati di superficialità nelle previsioni normative. E il malcontento insorge, ad esempio, nel settore della Cultura, in ragione delle sforbiciate preventivate. Il presidente della Regione solleva le mani: non è una resa ma l’ammissione di una congiuntura ancora difficile. E le parole di Nello Musumeci sono: “I tagli sono ovunque e non solo alla Cultura. E’ un bilancio ingessato, impossibile. Voi non potete immaginare quante difficoltà abbiamo trovato e stiamo continuando a trovare: basta pensare che solo i disabili gravissimi costano ai siciliani 220 milioni di euro. Abbiano dovuto tagliare tutti i capitoli, e sono convinto che in sede di esame del bilancio troveremo, con la complicità delle forze parlamentari, il modo per ridurre i tagli perché la Cultura, assieme alle politiche sociali, alle infrastrutture, alla politica del turismo non possono e non devono essere penalizzati, ma si sappia che la spesa pubblica non può più essere il pozzo senza fondo. Ormai siamo arrivati al collasso ed al limite”. E poi Musumeci spiega il perché di cotanto disastro: “Perché abbiamo trovato una condizione finanziaria disastrosa: oltre 8 miliardi di indebitamento. La coperta è sempre più corta. Ogni anno allo Stato paghiamo un miliardo e 350 milioni di contributo per il risanamento della finanza pubblica e lo Stato dovrebbe darci almeno 600 milioni perché sulle accise finora si è compiuto a nostro danno un furto con destrezza” – conclude Musumeci. E quale è il furto con destrezza? E’ l’atavica questione delle accise sui prodotti petroliferi raffinati in Sicilia che, secondo lo Statuto siciliano, spettano alla Regione e che, invece, sono incassate dal governo nazionale. Ecco perché l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha inserito nella finanziaria la restituzione dei soldi ricavati dalle accise, e si tratta dei 600 milioni di euro rubati con destrezza a cui allude Musumeci. Il capogruppo all’Ars di “Diventerà Bellissima”, Alessandro Aricò, lancia un appello all’Assemblea ad approvare tale emendamento “perché – afferma – la restituzione dei soldi delle accise sui prodotti petroliferi da parte dello Stato è un diritto che spetta alla nostra Regione. Dopo anni in cui i precedenti governi regionali hanno troppo spesso esitato a rivendicare i diritti della Sicilia, talvolta addirittura rinunciandovi con accordi capestro, è finalmente giunto il momento di fare valere le nostre ragioni. Quei fondi, peraltro, potranno compensare un’altra ingiustizia, cioè la quota eccessiva pagata dalla nostra Regione sul versante della compartecipazione alla spesa sanitaria”.
I coniugi D.R, sono le iniziali, di 59 anni di Aragona ed M.P. di 51 anni, hanno realizzato un immobile ad una sola elevazione da destinare a civile abitazione ad Aragona, in contrada Fontes Episcopi, in zona agricola, giusta concessione edilizia. Successivamente il Comune di Aragona rilasciava un permesso di costruire per l’ampliamento del fabbricato rurale e cambio di destinazione d’uso del piano terra. Il progetto assentito prevedeva il cambio di destinazione d’uso del piano terra del fabbricato da civile abitazione a deposito attrezzi agricoli e la realizzazione di un primo piano ad uso residenziale; contrariamente al progetto assentito l’immobile di che trattasi è rimasto interamente destinato a civile abitazione. Il Comune di Aragona, accertata la presenza di opere abusive,contestava ai due coniugi la realizzazione di una maggiore superficie ed altezza del fabbricato nonchè la realizzazione di un manufatto in parte in muratura e in parte in legno realizzato in assenza di titolo abilitativo ingiungendone la demolizione in data 15 marzo 2017; in data 6 novembre 2017 il Comune di Aragona ingiungeva ai due coniugi il pagamento della sanzione pecuniaria di cui all’articolo 31 DPR n.380/2001. A questo punto i coniugi proponevano un ricorso giurisdizionale davanti al TAR Sicilia contro il Comune di Aragona; si costituiva in giudizio, con atto di intervento ad opponendum, la società C.P. &c snc, titolare di un impianto di stoccaggio di grano realizzato su terreno confinante a quello dei coniugi aragonesi, rappresentata e difesa dall’Avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto del ricorso. L’avvocato Girolamo Rubino ha eccepito tra l’altro l’irricevibilità per tardività del ricorso nonchè la sua infondatezza nel merito. Già il Tar Sicilia,Sezione Seconda,aveva respinto la richiesta di sospensiva avanzata dai ricorrenti; ma questi ultimi avevano proposto un appello cautelare davanti al CGA per la riforma dell’ordinanza cautelare resa dal TAR. Anche davanti al CGA si costituiva la società C.P. e c. snc., sempre assistita dall’avvocato Girolamo Rubino, per chiedere il rigetto dell’appello cautelare; ed il CGA, così come il Tar in primo grado, rigettava la richiesta di sospensiva avanzata dai coniugi appellanti, ritenendo infondato l’appello cautelare.A questo punto il Comune di Aragona dovrà procedere all’acquisizione del fabbricato abusivo e del suolo occupato ; e probabilmente per effetto della conclusione del procedimento sanzionatorio avrà termine un lungo contenzioso tra vicini che ha determinato l’intervento dell’autorità giudiziaria sia in sede civile sia in sede amministrativa. L’avvocato Girolamo Rubino
Ad Agrigento, nel centro storico, oggi, sabato 14 aprile, dalle ore 17 in poi, con raduno in piazza don Minzoni, innanzi al Seminario, lo staff del gruppo, e anche sito internet, “Il centro storico di Agrigento”, coordinato da Mattias Lo Pilato e Stefano Mangione, accompagnerà il sindaco Calogero Firetto e l’assessore Nello Hamel in una visita-sopralluogo nel quartiere. La cittadinanza è invitata a partecipare. Mattias Lo Pilato, Stefano Mangione, Libertino Gabriele Burgio e Sandro Capizzi.
In occasione della prima “Giornata del mare”, istituita l’ 11 aprile di ogni anno dal nuovo codice della nautica da diporto, la Lega Navale di Agrigento e Porto Empedocle ha ospitato nella propria sede di Maddalusa a San Leone gli studenti dell’Istituto Nautico di Porto Empedocle. Con l’intervento degli Ufficiali della Capitaneria di Porto Empedocle sono stati sensibilizzati i giovani presenti sulle tematiche della sicurezza della navigazione, della salvaguardia della vita umana in mare, e della protezione dell’ambiente marino. Il presidente della Lega Navale di Agrigento, l’ingegnere Domenico Argento, ha sollecitato attenzione anche sull’importanza di promuovere in tutte le scuole di ogni ordine e grado dei progetti capaci di incrementare e diffondere la cultura del mare, in modo da educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente marino, delle regole della navigazione, e anche alla pratica del diporto e di tutte le attività nautiche. Gli studenti hanno visitato le imbarcazioni ormeggiate nella base nautica della Lega Navale. Lo stesso Domenico Argento commenta: “Le nostre splendide coste non meritano la pigrizia delle spiagge, ma sollecitano dinamismo, e meritano di essere vissute da una prospettiva diversa”.
Aldo MucciIl segretario provinciale Usb di Agrigento, e componente del direttivo regionale, Aldo Mucci, denuncia che da oltre 7 anni una disabile agrigentina chiede ai Servizi Sociali del Comune di Agrigento la liquidazione del contributo per l’eliminazione di barriere architettoniche secondo la legge regionale numero 13 del 1989. “La risposta – afferma Mucci – è sempre la stessa: l’Assessorato regionale alle Politiche sociali, con una circolare del 28 marzo 2011, ha disposto ai Comuni siciliani la sospensione dell’accoglimento delle istanze per mancanza di previsione nel bilancio regionale. La Sicilia è l’unica regione in Italia a non poter far fronte, dal marzo 2011, ai contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in casa o per l’acquisto di apparecchiature che le eliminino. Gli uffici del Comune di Agrigento non hanno nessuna colpa, perché hanno praticamente le mani legate. Non sappiamo quando la Regione riprenderà ad attuare la legge 13” – conclude Mucci.
E aggiungiamo noi: “Nelle previsioni di bilancio della Regione vi è ben altro di importante. Si vergognino tutti dal 2011 ad oggi”.
Anche ad Agrigento, lunedì prossimo, 16 aprile, innanzi al palazzo di giustizia, in via Mazzini, gli avvocati agrigentini manifesteranno, con un flash mob silenzioso, dalle ore 10 alle 10:30, contro la cosiddetta operazione “Poseidone”. Si tratta di un’azione di recupero di contributi sommersi avviata dall’Inps insieme all’Agenzia delle Entrate nel 2011, e da allora oggetto di controversie, giudizi e polemiche. In base a tale operazione, non solo gli avvocati ma molte altre categorie di liberi professionisti (architetti, ingegneri, commercialisti, per citarne alcuni) furono iscritti “d’ufficio” alla previdenza Inps. E adesso a moltissimi avvocati e professionisti sono state recapitate cartelle esattoriali da un minimo di 2500 ad un massimo di 30mila euro. L’iniziativa per la provincia di Agrigento è stata organizzata dagli avvocati Maria Luisa Spoto e Vincenzo Gorgone, che invitano a partecipare tutti i colleghi agrigentini.