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Concorso nella scuola, la Sicilia terza per numero di domande

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Sono poco meno di 50.000, esattamente 49.901, gli insegnanti che hanno presentato domanda per partecipare al concorso per docenti abilitati della scuola secondaria di primo e secondo grado bandito lo scorso febbraio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 febbraio. Ieri si è conclusa la fase di presentazione delle domande al ministero dell’Istruzione. Il numero maggiore di domande è stato presentato al Sud (23.476), seguito dal Nord (17.036) e dal Centro (9.389). La regione con il maggior numero di domande è la Campania (7.352 istanze inoltrate), seguono Lombardia, e poi Sicilia con 6.340. Hanno presentato domanda soprattutto candidate donne: sono 34.020. L’età media è 43 anni. Potevano presentare istanza anche i docenti già di ruolo: ne sono pervenute 10.404. Le aspiranti e gli aspiranti insegnanti sosterranno una prova orale (il punteggio massimo è di 40 punti) e saranno inseriti in una graduatoria di merito, anche in virtù del punteggio derivante dai titoli posseduti e dal servizio pregresso, con un massimo di 60 punti.

La madre è morta, ma il figlio ne incassa la pensione

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La madre è morta nel 2010 negli Stati Uniti, ma lui, il figlio, un pensionato di Palermo, Z F sono le iniziali del nome, 64 anni, avrebbe indebitamente incassato la pensione di lei per 8 anni. Adesso è stato scoperto dalla Guardia di Finanza che ha eseguito un sequestro preventivo per equivalente di 32mila euro, a tanto ammonterebbe la truffa all’Inps. L’uomo avrebbe omesso di comunicare all’Istituto previdenziale la morte della madre. E poiché lui è in possesso di delega per incassare la pensione della madre, la pensione gli è stata accreditata mensilmente. La frode all’Inps è stata scoperta quando sono iniziatele pratiche di successione ereditaria fra i figli della defunta.

Agrigento, successo per il concerto Pasquale a San Lorenzo

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Ad Agrigento, nella chiesa San Lorenzo, conosciuta come del “Purgatorio”, in via Atenea, si è svolto un concerto Pasquale organizzato dal Museo Diocesano di Agrigento. Si sono esibiti il coro della Filarmonica Santa Cecilia diretto dai maestri Alfonso Lo Presti e Marisa Bonfiglio, insieme all’Associazione Bandistica “Bellini” diretta dal Maestro Carmelo Mangione, presentando “Per Crucem ad Lucem”, parole e musica per raccontare la passione di Cristo, con i commenti letti da Alfonso Cacciatore. La Banda Musicale Vincenzo Bellini di Agrigento da oltre 16 anni, dal 2001, accompagna il simulacro del Cristo durante la processione del Venerdì Santo che attraversa e coinvolge l’intera città. E il coro Filarmonica Santa Cecilia da oltre 35 anni si occupa dei canti ai piedi della croce. Alla manifestazione ha assistito con attenzione e partecipazione emotiva un numeroso pubblico, tra giovani e meno giovani. Sono state eseguite nove composizioni di marce funebri che introducono la Settimana Santa: “Ad Angela Romano, Stabat Mater, Parce Domine, Pianto, Ave Verum Corpus, Tristezze,’Ah Si versate Lacrime”, per concludere con “Inneggiamo al Signore Risorto.”

Agrigento, bonificata Via Vallicaldi, fuoco alla discarica di Via delle Mura

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Ad Agrigento, nel centro storico, a seguito delle segnalazioni dell’associazione MareAmico, gli operai dell’Iseda sono intervenuti in via Vallicaldi, ridotta ad una discarica di rifiuti di ogni genere, e hanno provveduto alla bonifica. Gli operai della nettezza urbana in servizio all’Iseda sono intervenuti con mezzi speciali per rimuovere i cumuli di rifiuti, recuperando il decoro urbano nella zona. Nel frattempo, è stata incendiata la discarica in Via delle Mura, provocando, a causa dello sprigionamento di diossina, un danno all’ambiente circostante e alla salute pubblica.

Agrigento, ordinanza sindacale in occasione delle festività Pasquali

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Ad Agrigento, in occasione delle celebrazioni del Venerdì Santo e della Pasqua, il sindaco Firetto ha emesso un’ordinanza a tutela della sicurezza urbana e della pubblica incolumità. Nel dettaglio, da venerdì 30 marzo a lunedì 2 aprile, in tutto il territorio cittadino è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi graduazione e la vendita per asporto di alimenti e bevande in contenitori di vetro o altro materiale potenzialmente utilizzabile quale strumento atto ad offendere o a turbare l’incolumità fisica e l’ordine pubblico. E’ vietato inoltre utilizzare nelle aree
pubbliche bottiglie e bicchieri di vetro o lattine e contenitori in metallo, consumare bevande alcoliche in aree pubbliche, e, nelle aree di svolgimento delle celebrazioni religiose, il divieto comprende aste per selfie, oggetti contundenti di vario tipo, caschi e bombolette spray. Ai trasgressori multe tra i 25 e i 500 euro.

“Nuova Cupola”, assolto definitivamente Gaspare Carapezza

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Gaspare Carapezza
La Cassazione ha definitivamente assolto dall’imputazione di tentata estorsione l’imprenditore di Porto Empedocle, Gaspare Carapezza, 42 anni, inquisito nell’ambito dell’inchiesta “Nuova Cupola”. Carapezza è stato già assolto in Corte d’Appello, e poi la Cassazione, su ricorso della Procura Generale, ha annullato con rinvio la sentenza di assoluzione ad altra Corte d’Appello che ha, una seconda volta, assolto Carapezza. Il successivo ricorso, sempre da parte della Procura Generale, in Cassazione, è stato dichiarato non ammissibile, confermando dunque la sentenza assolutoria. I difensori di Gaspare Carapezza, gli avvocati Ernesto D’Angelo e Gianfranco Pilato, commentano: “Si chiude pertanto un doloroso capitolo che ha visto l’imprenditore Carapezza ingiustamente privato della sua libertà e gravemente danneggiato nelle sue attività”.

Grotte, Prg, festività Pasquali e Amministrative (video intervista)

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Il prossimo 10 giugno, in occasione del turno elettorale delle Amministrative, in Sicilia si voterà complessivamente in 137 Comuni. Nell’Agrigentino sono invece 16 i Comuni che rinnoveranno il consiglio comunale ed eleggeranno il sindaco. Si tratta di Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Cianciana, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Ravanusa, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Sant’Angelo Muxaro e Santo Stefano di Quisquina. E sono tutti Comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti, e dunque dove si vota con il sistema maggioritario a turno unico: sarà eletto sindaco colui che ottiene il maggior numero di voti, e la lista collegata si aggiudica i 2/3 dei seggi del consiglio comunale. A Licata, invece, che ha più di 15mila abitanti, si vota con il doppio turno: se al primo turno nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta (50% più 1 dei voti), si procede al ballottaggio nella seconda domenica successiva tra i due più votati.
Dunque, il voto a Grotte: il sindaco in carica, Paolo Fantauzzo, conferma la propria candidatura per il secondo mandato, e interviene, inoltre, in un’intervista in onda oggi al Videogiornale di Teleacras, sull’approvazione dello schema di massima del Piano regolatore generale, e sulle prossime festività pasquali con il concerto a Grotte di Dodi Battaglia dei Pooh.

Furti a Cammarata, arrestati cinque favaresi e un’agrigentina

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I Carabinieri della Compagnia di Cammarata hanno arrestato cinque favaresi e un’agrigentina, perché avrebbero rubato generi alimentari, detersivi e vari prodotti per la casa, per un valore complessivo di circa 300 euro, in un supermercato e in un negozio di casalinghi a Cammarata. I sei, arrestati in flagranza di reato, con la refurtiva nascosta in borse o sotto i vestiti, sono ristretti ai domiciliari. Si tratta dei favaresi Mario Bellavia, 26 anni, che risponde anche di violazione della misura della sorveglianza speciale perché alla guida di un’automobile senza patente in quanto revocatagli, e poi Carmelinda Cusumano, 36 anni, Angela Pisciotto, 23 anni, Maria Bellavia, 43 anni, e Girolama Vella, 54 anni. E poi Elisabetta Giglia, 35 anni, di Agrigento. Sono assistiti dagli avvocati Salvatore Cusumano e Giuseppe Zucchetto.

Regione, legislatura a rischio (video)

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Il governo Musumeci battuto in Aula. L’Assemblea Regionale boccia il Documento economico finanziario, che rientra in Commissione. La rabbia del presidente.

Settimana Santa davvero di passione per il governo regionale. Nello Musumeci appena ieri ha invocato responsabilità, almeno sui provvedimenti cardine, e poi si è dichiarato pronto finanche al voto anticipato. E adesso è giunta la risposta. L’Assemblea Regionale ha votato contro il governo bocciando il Defr, il documento economico finanziario regionale 2018-2020, ossia le fondamenta degli altri documenti contabili prossimi venturi. A Sala d’Ercole sono stati presenti 65 deputati: 32 sono stati i voti contrari e 32 i favorevoli. Uno si è astenuto. E per l’ok sarebbero serviti 33 voti. E quindi? Il documento economico finanziario rientra in Commissione Bilancio, e Musumeci incassa un altro ko dopo l’essere stato costretto a prorogare l’esercizio provvisorio dal 31 marzo al 30 aprile. Il “mercato azionario” della giunta Musumeci è in picchiata, tanto che il presidente di turno dell’Assemblea, Roberto Di Mauro, “per eccesso di ribasso” (usando ancora termini borsistici) ha sospeso la seduta e ha subito convocato la conferenza dei capigruppo. Nello Musumeci, prima del voto in Aula sul Documento economico finanziario, ha acceso la fiamma che fu sul tricolore del suo Movimento Sociale, e le sue parole infiammate rivolte all’Assemblea sono state: “Se pensate che mi voglia consegnare ostaggio di qualcuno, scordatevelo. Se serve un confronto facciamolo qui in aula, alla luce del sole. Ma se qualcuno pensa che io prima di entrare in aula debba passare dal capo-corrente di turno per avere il suo voto, scordatevelo. Non avrei alcuna difficoltà a restituire la parola ai siciliani. Non intendo perdere la mia dignità. Fuori da qui migliaia di siciliani aspettano risposte, noi ne abbiamo proposte alcune. Che senso ha, adesso, delegittimare il governo? Non possiamo giocare al tanto peggio, tanto meglio. Abbiamo aperto una porta e voi rispondete sbattendoci quella porta in faccia”. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, forze d’opposizione, hanno votato contro e, di conseguenza, invitano Nello Musumeci a dimettersi. E il capogruppo Pd, Giuseppe Lupo, ribadisce: “Quando il presidente Musumeci è stato eletto, aveva una maggioranza: non è certo colpa della legge elettorale se l’ha persa per strada. Il Partito Democratico ha chiesto più volte un dibattito d’aula per sapere dal presidente della Regione come intenda andare avanti dopo la sua stessa ammissione di non avere più una maggioranza, ma questo dibattito fino ad ora non c’è stato. Il Pd era e resta opposizione”.

Agrigento, lo spettro del dissesto (video intervista)

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Lo stato di salute della cassa del Comune di Agrigento e lo spettro del dissesto finanziario: in proposito, un’intervista all’assessore al Bilancio, Giovanni Amico, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.