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La morte di Vincenzo Rigoli, il passo della Giustizia, e la lettera della madre

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Vincenzo Rigoli
Ha diffuso una lettera Michela Frasca, madre di Vincenzo Rigoli, 19 anni, di Agrigento, vittima di un incidente stradale e poi deceduto in ospedale, al “San Giovanni di Dio”, ad Agrigento, in sala operatoria, a causa di uno shock emorragico, nella notte tra il 16 ed il 17 dicembre 2012. Michela Frasca, tra l’altro, scrive: “Mio figlio è morto 5 anni, 3 mesi e 10 giorni fa. Tre anni addietro il rinvio a giudizio di due medici per omicidio colposo. Il processo è affidato alla giudice Infantino per quasi un anno, poi sostituita dalla giudice Tedde. Tra rinvii per varie cause, tutte da parte degli imputati, siamo giunti, un mese fa, alla conclusione del procedimento ma il giudice dapprima ha deciso di effettuare un confronto in aula tra tutti i medici che hanno prodotto perizie, e poi, anziché ciò, ha disposto una consulenza medico-legale collegiale che valuti le perizie di parte agli atti processuali. E’ giusto, se serve al pieno convincimento del giudice per formulare una sentenza giusta. Dunque, adesso il giudice ha affidato l’incarico a due medici, che giureranno il prossimo 11 aprile. E poi: il baratro. Infatti, la stessa giudice Tedde a fine aprile sarà trasferita ad altra sede e, con molta probabilità, non potrà portare a termine il processo. Si potrebbe dover ricominciare tutto! La prescrizione del reato per i due imputati, stante il tempo già trascorso, è vicina e incombe. Non riesco ad accettarlo : cinque anni di lotte non possono prescriversi per scadenza dei termini. Una sentenza, qualsiasi essa sia, ma in nome della verità, deve esserci, non può non esserci. La verità, quella vera, deve essere accertata anche per il tramite di una sentenza. La fiducia nei confronti della giustizia mi ha sorretta sempre e proprio con questa rinnovata fiducia, di fatto mai persa, mi rivolgo, da madre orfana del proprio figlio, al giudice, affinchè possa in cuor suo fare ricorso a tutto ciò che a norma di legge risulti possibile ed utile per poter giungere in tempi brevi alla emissione di una sentenza a sua firma”.
Michela Frasca e Giuseppe Rigoli

Tappa ad Agrigento di “Non ti scordar di me” 2018 (video interviste)

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Ad Agrigento il circolo Rabat di Legambiente, e gli operatori delle Riserve Naturali “Macalube di Aragona” e “Grotta di Sant’Angelo Muxaro”, insieme all’Istituto comprensivo “Esseneto Agrigento”, sono stati protagonisti della tappa agrigentina della campagna nazionale di Legambiente “Non ti scordar di me – operazione scuole pulite”. Si tratta di una giornata di volontariato per la qualità e la vivibilità degli edifici scolastici intesa, anche, nel recupero della bellezza degli spazi esterni quale luogo delle relazioni sociali.

Le immagini e le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Scavando nella Valle dei Templi (video)

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Ad Agrigento, nella Valle dei Templi, è adesso possibile visitare gli scavi in corso nelle Insulae seconda e quarta del quartiere ellenistico-romano, seguire le attività di preselezione e catalogazione dei materiali recuperati durante lo scavo e le attività di restauro in corso sulle domus. Il cantiere è fruibile dal pubblico ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.
Il sopralluogo del Videogiornale insieme al direttore dell’Ente Parco dei Templi, Giuseppe Parello è in onda oggi al Vg di Teleacras.

Regione, esercizio provvisorio al 30 aprile (video)

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La conferenza dei capigruppo in Assemblea approva la proroga all’esercizio provvisorio. Il rammarico di Nello Musumeci: “Pronto anche al voto anticipato, ma prima le riforme”

Ci si è resi conto, conteggiando innanzi ai conti della contabilità del bilancio e della finanziaria, che, contando il numero dei giorni a fronte della scadenza del termine del 31 marzo, sarebbe stata impresa ardua se non impossibile, pur consapevoli di potere contare sulla buona volontà almeno annunciata da parte di tutti, di approvare i documenti economici prima nelle commissioni di merito e poi in aula, e scongiurare così la proroga di un mese, l’ultima consentita, all’esercizio provvisorio in vigore dallo scorso gennaio. E invece no: la legislatura Musumeci, almeno in tale caso, si pone in continuità rispetto alle precedenti, e proroga l’esercizio provvisorio dal 31 marzo prossimo, Sabato Santo, al 30 aprile, che in Sicilia e per i Siciliani è il giorno della morte di Pio La Torre. Il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, in occasione dell’apposita conferenza tra tutti i rappresentanti parlamentari, ha proposto la proroga e gli altri hanno condiviso. Il presidente della Regione, Musumeci, recepisce, con rammarico, e le sue parole sono: “Speravamo di fare tutto prima di Pasqua ma ci rendiamo conto che la finanziaria non è cosi semplice. Ho grande rispetto del lavoro dell’Assemblea e credo che il dibattito sulla finanziaria non possa essere strozzato e compresso. Prendiamo atto della richiesta del Parlamento, e ci rendiamo conto che nella finanziaria ci sono 3-4 norme sulle quali occorre tempo per affrontarle. Sono convinto che la manovra, se c’è la volontà, può essere approvata anche a metà aprile in modo così da lavorare poi alle riforme”. Già, le riforme: e Musumeci ribadisce il suo progetto riformista invitando a prestargli fiducia su alcuni interventi essenziali, e poi, se lo si ritiene necessario, si decreti anche la fine della legislatura e il conseguente voto anticipato. E le parole di Nello Musumeci sono: “Questo deve essere il governo delle riforme, con quattro-cinque priorità, tra cui la modifica della legge elettorale. Poi, se vogliamo, possiamo anche discutere di andare a votare, io non sono attaccato allo sgabello. Come ho sempre ripetuto, io sono il presidente della semina e non della raccolta”.

Agrigento, Firetto, Amico e Hamel su riduzione Tari (video interviste)

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Ad Agrigento si procede, già nel 2018, ad una riduzione della tassa sui rifiuti, la Tari. I dettagli nelle interviste al sindaco Firetto, all’assessore al Bilancio, Giovanni Amico, e all’assessore comunale all’Ambiente, Nello Hamel, in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Armi a Licata, arrestato un pescatore

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A Licata la Polizia, su ordine del Tribunale di Agrigento, ha arrestato in carcere Mario Savio Incorvaia, 21 anni, pescatore, presunto responsabile del reato di detenzione illegale di arma da guerra, nello specifico una mitraglietta. Nell’ambito di indagini condotte già dal 2016 dai poliziotti del locale Commissariato e dalla Squadra Mobile di Agrigento, su traffico e spaccio di stupefacenti tra Licata e Palma di Montechiaro, sono emersi anche casi di detenzione illecita di armi da fuoco, soprattutto armi da guerra. In tale contesto, nell’aprile del 2016, lo stesso Incorvaia e il fratello sono stati arrestati perché sorpresi in possesso, in un’abitazione nella loro disponibilità, di una pistola calibro 7,65 con un caricatore e 9 cartucce, 2 caricatori calibro 9 e 14 cartucce calibro 12, 309 cartucce calibro 9 ed un fucile calibro 12, risultato
essere provento di furto.

L’avvocato Garascia nella Commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Forense

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L'avvocato Barbara Garascia

Il plenum del Consiglio Nazionale Forense ha nominato l’avvocatessa agrigentina Barbara Garascia componente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Forense. La stessa avvocato Garascia spiega: “Obiettivo della commissione Pari Opportunità nazionale è quello di trovare percorsi e progetti comuni con il Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sia in tema di azioni positive sia in tema di formazione e prevenzione. Più nel dettaglio, tra i compiti principali rientrano l’individuazione di problematiche inerenti all’esercizio continuativo ed effettivo della professione forense, la promozione di progetti finalizzati al superamento dei pregiudizi e delle discriminazioni, l’attività di informazione e formazione attraverso i Fondi Europei, e il riconoscimento di nuove possibili aree di consulenza con predisposizione di moduli di approfondimento e orientamento per i giovani avvocati”.

Poliziotti eroi salvano sei cuccioli razza Spitz tedesco nano

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A Ragusa, dopo avere acquistato un cucciolo di razza da una famiglia, un pluri-pregiudicato di 26 anni è poi entrato nella stessa casa da una finestra, e ha rubato tutti i cuccioli, caricandoli in uno zaino. La Polizia lo ha rintracciato e ha restituito i piccoli, disidratati e denutriti ma salvi, ai legittimi proprietari e alla madre dei cuccioli. Il furto è stato denunciato dalla proprietaria dei cani, sei cuccioli di razza Spitz tedesco nano di Pomerania nati da poche settimane e quindi non ancora autosufficienti. Grazie ai molti dettagli forniti dalla donna, la Squadra Mobile di Ragusa, con l’ausilio degli uomini del Commissariato di Vittoria, hanno individuato il responsabile.

Maltempo, tra danni e disagi in Sicilia

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Le ultime ore di maltempo e pioggia, prima della prospettiva di una Settimana Santa soleggiata in tutta Sicilia, hanno flagellato l’isola provocando danni e disagi. Tra l’altro, una tromba d’aria ha costretto in ginocchio la cantina Rudinì di Pachino, nel Siracusano. Danni anche agli impianti serricoli tra Portopalo di Capo Passero e Rosolini. Un turbine di vento ha sollevato il tetto di un condominio in via Esperanto, a Ragusa. A Salemi, nel Trapanese, una casa disabitata, al civico 12 di via Porta Corleone, è collassata sia per vetustà sia per le infiltrazioni di acqua piovana. A Castellammare del Golfo un’anziana è stata sgomberata dalla propria abitazione per il rischio di un crollo. Ancora nel Siracusano, in località Spinazza, tra Pachino e Noto, è crollato un muro perimetrale che ha bloccato la strada che da Marzamemi conduce alla provinciale 85 e a San Lorenzo di Noto. A Melilli una tromba d’aria ha divelto il tetto di un casolare. Infine, sono 20 gli interventi dei vigili del fuoco a Palermo e provincia per allagamenti, soprattutto di alcune strade del capoluogo siciliano.

Diciassettenne spara al nonno, arrestato

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A Vittoria, in provincia di Ragusa, un ragazzo di 17 anni ha tentato di uccidere, sparandogli un colpo di fucile, il nonno sessantenne che, durante una lite per futili motivi, lo ha minacciato con un’accetta e ha tentato di investirlo con un’automobile. Il giovane, C D sono le iniziali del nome, che ha confessato, è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile. Il nonno è stato ricoverato con prognosi di 30 giorni. Dopo il ferimento il nipote è fuggito con l’auto della madre, avrebbe nascosto l’arma e poi sarebbe andato al bar con gli amici.