La giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha ratificato il patteggiamento, proposto dai difensori, gli avvocati Diego Galluzzo e Calogero Petix, con parere favorevole della pubblico ministero Gloria Andreoli, a due anni, pena sospesa, per Fabrizio La Gaipa, 42 anni, arrestato lo scorso 14 novembre per presunta estorsione a danno di alcuni dipendenti del suo albergo, e ad 1 anno e 8 mesi, pena altrettanto sospesa, per il fratello, Salvatore La Gaipa, 46 anni, oltre al risarcimento del danno.
Appalto rete idrica Agrigento, accertamenti in corso
Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, e l’assessore comunale alle risorse idriche, Nello Hamel, martedì scorso, 20 marzo, hanno annunciato in conferenza stampa che è stata conclusa la procedura burocratica legata all’appalto per la ricostruzione della rete idrica cittadina. E che i lavori, per 31 milioni e 500mila euro, inizieranno al più presto e si protrarranno tre anni, assicurando, al termine, l’erogazione idrica 24 ore su 24. Nel frattempo, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Assumificio” a Girgenti Acque, il pool di magistrati indaganti, composto da Salvatore Vella, Paola Vetro e Alessandra Russo, coordinati dal procuratore Luigi Patronaggio, sono, tra l’altro, impegnati ad accertare se 10 anni addietro, nel 2008, l’affidamento dell’appalto della rete idrica di Agrigento a Girgenti Acque sia stato regolare e se si siano rispettate le normative relative soprattutto alla partecipazione alla gara e ai requisiti. In tale contesto istruttorio è compresa anche la convenzione stipulata all’epoca dall’Ato idrico, presieduto dal presidente della Provincia, e Girgenti Acque.
Un tecnico al posto di Sgarbi (video)
Il presidente della Regione annuncia che sarà un tecnico il successore di Sgarbi in giunta. Musumeci ottimista su bilancio e finanziaria.
Il presidente della Regione annuncia che l’assessore che sostituirà Vittorio Sgarbi ai Beni Culturali sarà un tecnico. Lo stesso Sgarbi, premettendo di non essere intenzionato ad imporre nulla, ha sottolineato che la scelta del suo successore spetta a Forza Italia. Nello Musumeci, al momento, insiste per il tecnico, e le sue parole sono: “C’è bisogno di un profondo conoscitore dei beni culturali siciliani, come del resto è il professore Sgarbi, che però andrà a fare il deputato fra qualche giorno. Sarà un tecnico, che darà impulso con una presenza maggiore e non riferibile necessariamente a un partito. Un tecnico al di sopra delle parti”. Sgarbi, però, altrettanto al momento, non è intenzionato a trasferirsi da Palermo a Roma. E ribadisce: “Se dovessi scegliere fra l’essere un semplice parlamentare e l’assessore dei Beni culturali della Sicilia, scelgo di fare l’assessore. Nessun passo indietro: mi dimetterò da parlamentare quando sarà chiaro il quadro politico. Intanto aspetto che la Giunta convalidi le elezioni”. E ciò, secondo il vocabolario del politichese, significherebbe che Vittorio Sgarbi si dimetterà da assessore in Sicilia solo se nominato ministro dei Beni Culturali. Nel frattempo, ancora Musumeci è tormentato dalla crisi della sua maggioranza, e dai rimpalli, con tanta melina a centrocampo, dei documenti contabili, il bilancio e la finanziaria. Lui, il presidente, coltiva ottimismo, è fiducioso, e prospetta: “Siamo assolutamente in tempo per approvare il bilancio in 2-3 giorni. Se c’è la buona volontà, se non si ricorre all’ostruzionismo. Penso a un bilancio asciutto: non 60-70 articoli, come è avvenuto ogni anno, soprattutto improntati a criteri di clientela, ma 32-33 norme assolutamente essenziali. Non abbiamo la maggioranza, ma è risaputo, l’ho detto per primo, perchè la legge elettorale non lo consente. Ma sui provvedimenti si può trovare”. Poi, il politico catanese lancia un appello rivolto soprattutto all’opposizione: “Chi nell’opposizione vuole votare proposte del governo, lo faccia alla luce del sole: chi intende votare anche contro i provvedimenti per le fasce deboli lo faccia, ma sempre alla luce del sole. Se volessi potrei portare deputati dell’opposizione alla maggioranza, come ha fatto il mio predecessore quando sono passati da una parte all’altra 40 deputati. Io non lo faccio, non è tempo di mercato nero, ognuno resti al proprio posto”.
La morte di Laura, convalidato l’arresto dell’assassino reo confesso
Innanzi al giudice del Tribunale di Siracusa, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere Paolo Cugno, 27 anni, l’operaio di Canicattini Bagni che ha confessato l’omicidio della sua compagna Laura Petrolito, 20 anni. Cugno, arrestato per omicidio e occultamento di cadavere, è recluso in carcere. Nel frattempo, la famiglia dell’assassino reo confesso, tra padre, madre e fratello, si sarebbero allontanati dal paese per non appesantire una situazione ambientale già molto tesa. Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo della ventenne e sono state riscontrate almeno sedici coltellate, tra cuore, polmone e intestino. Solo successivi esami potranno permettere di stabilire con esattezza se Laura è morta prima o dopo essere stata gettata nel pozzo e quali siano state le lesioni fatali.
Mimmo Fontana nell’ufficio di Presidenza di Legambiente nazionale
L’ex assessore comunale di Agrigento, Mimmo Fontana, già presidente di Legambiente Sicilia e componente della Segreteria nazionale, è adesso parte del ristretto numero dei dirigenti che costituiscono l’Ufficio di Presidenza nazionale di Legambiente. In proposito interviene Legambiente Sicilia, che afferma: “Legambiente Sicilia esprime a Mimmo Fontana, ed a tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza di Legambiente, il pieno sostegno ed incoraggiamento. Fontana, già qualche mese addietro, aveva motivato pubblicamente le sue dimissioni da assessore all’Ecologia del Comune di Agrigento con la richiesta venutagli da Roma di tornare a mettere le sue riconosciute competenze e capacità a servizio dell’associazione a tempo praticamente pieno. Durante i 12 anni in cui ha ricoperto la carica di presidente regionale Mimmo Fontana ha dato ampia prova di possedere visione politica, capacità di confronto e di sintesi sui temi più caldi, nonché di saper tessere alleanze, guadagnando stima e credito dentro e fuori la Legambiente. Anche nell’assunzione di questo nuovo impegno, saprà mettere a frutto l’esperienza acquisita nel tempo contribuendo fattivamente e con entusiasmo al lavoro di squadra con cui si continueranno a perseguire gli obiettivi che l’associazione si è data al congresso nazionale del 2015 e rispetto ai quali i nuovi vertici opereranno in assoluta continuità”.
Blitz ittico a Porto Empedocle
La Capitaneria di Porto Empedocle, in collaborazione con la Polizia Stradale, ha compiuto diversi controlli alimentari a tutela del consumatore. Sono stati confiscati complessivamente 140 chili di prodotti ittici privi della documentazione di tracciabilità, con relative 4 sanzioni amministrative per un totale di 6mila euro. E poi 2 multe, per complessivi 2mila euro, per mancanza di autorizzazione sanitaria del mezzo commerciale di trasporto e vendita del prodotto, e 2 sanzioni, per 4mila euro, per il non adempimento delle procedure di autocontrollo alimentare. Il titolare di un’attività commerciale è stato denunciato alla Procura perché detentore di prodotti ittici surgelati male conservati. Il prodotto ittico confiscato, dopo le ispezioni effettuate dai veterinari dell’Azienda sanitaria di Agrigento, è stato distrutto perché non commestibile.
Crollo calcinacci, la Provincia interviene al Liceo Politi
La Provincia di Agrigento informa di avere compiuto un intervento tempestivo a rimedio dei calcinacci crollati dal tetto di un bagno del Liceo Politi lunedì scorso. Gli operai dell’impresa in convenzione con la Provincia sono già a lavoro per risolvere lo stato di pericolosità del tetto dei bagni. I tecnici della Provincia, sollecitati dal commissario, Alberto Di Pisa, hanno inoltre invitato gli operai ad effettuare una verifica dell’intera scuola per scoprire eventuali altre criticità. Lo stesso Di Pisa afferma: “E’ indubbio lo stato di sofferenza economica in cui versa l’Ente Provincia, però mai è venuta meno l’attenzione e l’impegno per la sicurezza degli edifici scolastici. Per il Liceo Politi abbiamo già predisposto un progetto di manutenzione straordinaria, finanziato dal ministero per 340mila euro. E’ in corso la procedura di aggiudicazione dell’appalto. I lavori presumibilmente potrebbero avere inizio a giugno”.
Precari Asp Agrigento, interrogazione di Catanzaro
Il deputato regionale del Partito Democratico, Michele Catanzaro, ha presentato una interrogazione all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, nel merito della stabilizzazione dei precari all’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Catanzaro interviene a seguito della proclamazione dello stato di agitazione di numerosi lavoratori precari da parte della Cgil Funzione pubblica per il mancato avvio, da parte della direzione dell’Azienda sanitaria, di un tavolo di concertazione per discutere della stabilizzazione in occasione della pianificazione della pianta organica. Catanzaro afferma: “Ho invitato il governo ad interessarsi della vertenza per rispettare i diritti dei lavoratori, fondamentali per il funzionamento delle strutture sanitarie, nonché il diritto dei cittadini a beneficiare di una sanità pubblica efficiente ed efficace”.
Agrigento, street control sempre più implacabile
Ad Agrigento la Polizia Municipale è impegnata anche nei controlli tramite lo “street control”. Si tratta dello strumento che consente di accertare a distanza se un’automobile sia in regola con assicurazione, revisione, se sia posteggiata correttamente o se sia rubata. E si tratta di un attrezzo del mestiere alquanto utile e proficuo. Infatti, da ultimo, nel corso di appena due ore, i Vigili urbani, e il loro “street control”, hanno scovato cinque automobili prive di assicurazione, in piazza Ravanusella e nelle vie Crispi, Polibio e Regione Siciliana. Le automobili sono state poste sotto sequestro. Inflitta una sanzione di 848 euro ciascuno. Le auto saranno restituite quando sarà pagata la multa e rinnovata l’assicurazione per almeno sei mesi.
Fusione tra Cammarata e San Giovanni, lo stato di avanzamento dei lavori
Il professore Nino Margagliotta, a capo del Coordinamento intercomunale per la fusione dei comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini, informa sullo stato di avanzamento dei lavori in proposito. Margagliotta afferma: “Si è conclusa la fase deliberativa prevista dalla legge per l’approvazione del progetto di fusione. Le deliberazioni del 7 e 8 novembre 2017, del 7 e 8 febbraio 2018, hanno infatti dato l’avvio al procedimento per la fusione e consentiranno ai cittadini dei due paesi di esprimersi attraverso il referendum e decidere del loro futuro. Le due tornate di Consigli comunali hanno rappresentato una prova di maturità politica, in cui tutte le forze democratiche rappresentate nei due Consigli, per la prima volta nella storia delle due comunità, hanno deciso di dare voce e potere ai cittadini. La documentazione viene ora trasmessa all’Assessorato Regionale delle Autonomie locali e della funzione pubblica per l’autorizzazione alla consultazione referendaria, che il Coordinamento auspica avvenga in tempi rapidi”.