Ad Agrigento, al teatro Posta Vecchia, in via Atenea, domani, sabato 17 marzo, alle ore 21, la Compagnia “Maschere Nude” rappresenterà in scena “Adele”, per la regia di Giovanni Marchione.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras sono in onda le interviste allo stesso Marchione e all’attrice Angela Cusumano.
L’impresa Iseda, capogruppo del consorzio di imprese che ad Agrigento si occupa della gestione del servizio di nettezza urbana, annuncia che è stato risolto il rischio del blocco della raccolta dei rifiuti, in ragione delle difficoltà di accesso alla discarica di Siculiana, ormai satura e al collasso. Infatti, il Comune di Agrigento ha autorizzato il conferimento della frazione secca residua a Lercara Friddi, in un deposito di proprietà dell’impresa Seap. A Siculiana la discarica raggiunge il limite giornaliero di rifiuti trattabili già intorno alle ore 11 del mattino e la conseguenza è che tutti gli altri autocompattatori trovano i cancelli chiusi.
A Favara sono stati celebrati nella chiesa di San Giuseppe artigiano i funerali di Emanuele Ferraro, 41 anni, il muratore vittima di un agguato a colpi di pistola giovedì 8 marzo in via Armando Diaz, innanzi alla sua abitazione, sorpreso intento ad entrare dentro il suo Fiat Fiorino bianco. La salma è stata ricomposta nella sala mortuaria del cimitero di Piana Traversa a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha proceduto, tramite un medico legale, all’autopsia. Dopo l’esame autoptico, e non essendo più necessari ulteriori accertamenti, il magistrato ha disposto la restituzione della salma ai familiari per la celebrazione delle esequie. Subito dopo il rito religioso la salma è stata accompagnata al cimitero di Piana traversa per la sua tumulazione.
“L’imprenditore Enzo Sinatra risponderà alle domande del Giudice per le indagini preliminari, in occasione dell’interrogatorio di garanzia, e chiarirà la sua estraneità ai fatti di abuso d’ufficio e di falso che gli sono contestati”. Così afferma il difensore di Sinatra, l’avvocato Nino Gaziano, a seguito dell’arresto ai domiciliari dello stesso Sinatra per l’acquisto, oltre l’estensione consentita, di un terreno del Demanio nell’area intorno a Villa Genuardi. Tale area è stata sottoposta a sequestro preventivo dal Gip Provenzano, ed è stata affidata provvisoriamente all’Ente Parco della Valle dei Templi. Ad occuparsi del procedimento sarà la Procura di Palermo allorchè l’abuso e il falso sarebbero stati commessi a Palermo.
Dopo il co-imputato, Antonio Massimino, 51 anni, di Agrigento, anche Liborio Militello, 50 anni, agrigentino, sarà giudicato in abbreviato. Militello è stato arrestato, insieme a Massimino, l’8 novembre del 2016 dalla Squadra Mobile di Agrigento per presunte tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso. I suoi difensori, gli avvocati Giovanni Castronovo e Carmelita Danile, hanno chiesto al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Fabrizio Molinari, l’ammissione al giudizio abbreviato. Attualmente Militello è libero, e osserva il solo divieto di dimora in provincia di Agrigento. E lo scorso 12 gennaio, la Procura presso la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha proposto l’applicazione della misura preventiva della sorveglianza speciale a suo carico in quanto ritenuto socialmente pericoloso.
I Carabinieri della stazione di Ravanusa hanno arrestato cinque operai, un licatese di 56 anni, un catanese di 53 anni e tre originari di Barcellona Pozzo di Gotto, impiegati in una impresa di costruzioni, con sede a Barcellona Pozzo di Gotto. I cinque sono stati sorpresi intenti a bruciare rifiuti pericolosi, in particolare materiali plastici, all’interno di una scuola materna a Ravanusa, anziché smaltirli affidandoli a imprese specializzate. I cinque operai risponderanno di combustione illecita di rifiuti pericolosi, con l’aggravante di aver agito nell’esercizio di un’impresa, ottenendo un notevole abbattimento dei costi.
Ad Agrigento, nella Basilica dell’Immacolata, è stato celebrato il Precetto Pasquale Interforze, in presenza delle autorità istituzionali, civili, religiose e militari della Provincia. La celebrazione è stata presieduta dall’Arcivescovo di Agrigento, il Cardinale Francesco Montenegro, e concelebrata dal Cappellano Militare Capo della Guardia di Finanza (Don Mario Raneri), dal Cappellano Militare dell’Arma dei Carabinieri (Don Salvatore Falzone), dal Cappellano della Polizia di Stato (Don Antonio Lalicata) e dal Parroco della Basilica dell’Immacolata di Agrigento (Don Giuseppe Veneziano). Hanno partecipato le rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze di Polizia.
Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
La conferenza dei capigruppo all’Ars approva in prospettiva le dimissioni di Sgarbi entro il 27 marzo. E il 31 scade l’esercizio provvisorio: corsa contro il tempo.
Come nella canzone di Sergio Endrigo, “Canzone per te”, e le parole: “La festa appena cominciata è già finita”, così Vittorio Sgarbi saluta il governo regionale della Sicilia. Il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, nel corso della conferenza dei capigruppo a Sala d’Ercole, lo ha scritto nero su bianco, e il documento è stato approvato: l’assessore ai Beni culturali si dimetterà entro il prossimo 27 marzo, martedì della Settimana Santa che si annuncia davvero di Passione. E nel testo, tra l’altro, si legge: “Quel giorno, quando il bilancio arriverà in aula, dovrebbero essere già state depositate le dimissioni di Vittorio Sgarbi dalla carica di assessore regionale ai Beni culturali, essendo stato eletto alla Camera che si insedierà il 23 marzo”. Sì, è Sgarbi? Lui, il critico d’arte impegnato in politica, nega che l’accordo con Gianfranco Miccichè fosse tale, e spiega ammonendo: “Io rimarrò in carica come assessore regionale finché la legge e i regolamenti me lo consentono. E la giunta sulle elezioni mi darà 30 giorni per optare fra la carica di assessore in Sicilia e quella di parlamentare. Avrei più tempo, insomma, per prendere una decisione”. In verità, il documento approvato dalla conferenza dei capigruppo su iniziativa di Miccichè risponde alla necessità di tamponare la falla della mozione di censura che il Movimento 5 Stelle ha già presentato contro Sgarbi. E quindi, prima o poi, l’assessorato regionale ai Beni Culturali sarà vacante, Vittorio Sgarbi decollerà dall’aeroporto di Palermo dopo tre mesi di permanenza in giunta, volerà a Roma, e si siederà su uno dei seggi di palazzo Montecitorio, alla Camera. Se, nel frattempo, le consultazioni al cospetto di Mattarella dovessero partorire un governo al timone del centrodestra, lui, Sgarbi, forse, ma molto forse, sarà ministro alla Cultura. Nel frattempo, un’altra incombenza grava entro la conclusione della Settimana Santa. Infatti, il 31 marzo, Sabato Santo, scade il termine dei tre mesi dell’esercizio provvisorio, e dunque bisognerà approvare il Bilancio e la Finanziaria. Durante la stessa conferenza dei capigruppo, l’assessore a Territorio e Ambiente, Totò Cordaro, in rappresentanza del governo, si è impegnato a trasmettere all’Assemblea entro il 21 marzo i documenti finanziari che la giunta dovrebbe approvare lunedì prossimo 19. Poi sarà corsa contro il tempo, prima nelle Commissioni di merito, e poi a Sala d’Ercole per il voto finale. E Miccichè giustifica l’affanno così: “Il ritardo non è addebitabile al Parlamento ma non è neanche responsabilità del governo che ha dovuto attendere oltre misura i dati necessari per varare il Bilancio consolidato”.
Ad Agrigento i poliziotti della Digos, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dalla Procura, hanno arrestato ai domiciliari l’imprenditore e albergatore di Agrigento, Vincenzo Sinatra, 83 anni. Le ipotesi di reato contestate sono falso ideologico e abuso d’ufficio, anche a carico di altri tre indagati, Tito Cece, 71 anni, di Salerno, Dania Ciaceri, 62 anni, di Noto, Dirigente del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, e Ninfa Cangemi, 57 anni, funzionario del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Agrigento, gli indagati avrebbero formato atti pubblici falsi preliminari alla vendita a favore della ditta TAS S.r.l. di un appezzamento di terreno appartenente al Demanio della Regione Siciliana sito nel territorio del Comune di Agrigento nel complesso denominato “Villa Genuardi”, e ubicato in area di interesse archeologico. Tali atti sarebbero ideologicamente falsi in quanto aventi per oggetto un’area di estensione assai maggiore a quella rispetto alla quale la Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento ha espresso parere positivo alla vendita a favore della TAS. In particolare Sinatra, quale rappresentante della Tas, e Cece, quale libero professionista, con accordi collusivi con i pubblici ufficiali, avrebbero indotto Dania Ciaceri, Dirigente del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, a trasmettere al Genio Civile una nota con la quale individuare l’area del terreno del Demanio da vendere alla ditta TAS, anziché in riferimento alla sola porzione di area già concessa alla TAS per la quale era stato dato il parere positivo alla vendita, con una maggiore estensione pari a 3400mq con inclusione di una fascia di circa 2.200mq che era invece stata data in consegna alla TAS solo ai fini di manutenzione del terreno, determinando la Ciaceri ad autorizzare il frazionamento dell’area da cedere alla TAS. Inoltre avrebbero indotto Ninfa Cangemi, funzionario del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, delegata alla stipula dell’atto notarile, a sottoscrivere l’atto di compravendita tra la parte venditrice Regione Sicilia e l’acquirente, ovvero la ditta TAS.
Ad Agrigento, nell’ambito di una proficua collaborazione tra il Comune e l’Ente Ferrovie, è stato effettuato un intervento di manutenzione e di tinteggiatura delle ringhiere e delle inferriate che delimitano l’area della Stazione Centrale – Via delle Torri e Via Acrone. L’intervento – afferma il Comune – ha contribuito al miglioramento del decoro urbano in una zona nevralgica della città, particolarmente frequentata da turisti e residenti, anche in occasione dell’ultima edizione della festa del Mandorlo in Fiore”.