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Tra Sgarbi, il Bilancio e la Finanziaria (video)

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La conferenza dei capigruppo all’Ars approva in prospettiva le dimissioni di Sgarbi entro il 27 marzo. E il 31 scade l’esercizio provvisorio: corsa contro il tempo.

Come nella canzone di Sergio Endrigo, “Canzone per te”, e le parole: “La festa appena cominciata è già finita”, così Vittorio Sgarbi saluta il governo regionale della Sicilia. Il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, nel corso della conferenza dei capigruppo a Sala d’Ercole, lo ha scritto nero su bianco, e il documento è stato approvato: l’assessore ai Beni culturali si dimetterà entro il prossimo 27 marzo, martedì della Settimana Santa che si annuncia davvero di Passione. E nel testo, tra l’altro, si legge: “Quel giorno, quando il bilancio arriverà in aula, dovrebbero essere già state depositate le dimissioni di Vittorio Sgarbi dalla carica di assessore regionale ai Beni culturali, essendo stato eletto alla Camera che si insedierà il 23 marzo”. Sì, è Sgarbi? Lui, il critico d’arte impegnato in politica, nega che l’accordo con Gianfranco Miccichè fosse tale, e spiega ammonendo: “Io rimarrò in carica come assessore regionale finché la legge e i regolamenti me lo consentono. E la giunta sulle elezioni mi darà 30 giorni per optare fra la carica di assessore in Sicilia e quella di parlamentare. Avrei più tempo, insomma, per prendere una decisione”. In verità, il documento approvato dalla conferenza dei capigruppo su iniziativa di Miccichè risponde alla necessità di tamponare la falla della mozione di censura che il Movimento 5 Stelle ha già presentato contro Sgarbi. E quindi, prima o poi, l’assessorato regionale ai Beni Culturali sarà vacante, Vittorio Sgarbi decollerà dall’aeroporto di Palermo dopo tre mesi di permanenza in giunta, volerà a Roma, e si siederà su uno dei seggi di palazzo Montecitorio, alla Camera. Se, nel frattempo, le consultazioni al cospetto di Mattarella dovessero partorire un governo al timone del centrodestra, lui, Sgarbi, forse, ma molto forse, sarà ministro alla Cultura. Nel frattempo, un’altra incombenza grava entro la conclusione della Settimana Santa. Infatti, il 31 marzo, Sabato Santo, scade il termine dei tre mesi dell’esercizio provvisorio, e dunque bisognerà approvare il Bilancio e la Finanziaria. Durante la stessa conferenza dei capigruppo, l’assessore a Territorio e Ambiente, Totò Cordaro, in rappresentanza del governo, si è impegnato a trasmettere all’Assemblea entro il 21 marzo i documenti finanziari che la giunta dovrebbe approvare lunedì prossimo 19. Poi sarà corsa contro il tempo, prima nelle Commissioni di merito, e poi a Sala d’Ercole per il voto finale. E Miccichè giustifica l’affanno così: “Il ritardo non è addebitabile al Parlamento ma non è neanche responsabilità del governo che ha dovuto attendere oltre misura i dati necessari per varare il Bilancio consolidato”.

Agrigento, arrestato l’imprenditore Enzo Sinatra

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Ad Agrigento i poliziotti della Digos, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dalla Procura, hanno arrestato ai domiciliari l’imprenditore e albergatore di Agrigento, Vincenzo Sinatra, 83 anni. Le ipotesi di reato contestate sono falso ideologico e abuso d’ufficio, anche a carico di altri tre indagati, Tito Cece, 71 anni, di Salerno, Dania Ciaceri, 62 anni, di Noto, Dirigente del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, e Ninfa Cangemi, 57 anni, funzionario del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Agrigento, gli indagati avrebbero formato atti pubblici falsi preliminari alla vendita a favore della ditta TAS S.r.l. di un appezzamento di terreno appartenente al Demanio della Regione Siciliana sito nel territorio del Comune di Agrigento nel complesso denominato “Villa Genuardi”, e ubicato in area di interesse archeologico. Tali atti sarebbero ideologicamente falsi in quanto aventi per oggetto un’area di estensione assai maggiore a quella rispetto alla quale la Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento ha espresso parere positivo alla vendita a favore della TAS. In particolare Sinatra, quale rappresentante della Tas, e Cece, quale libero professionista, con accordi collusivi con i pubblici ufficiali, avrebbero indotto Dania Ciaceri, Dirigente del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, a trasmettere al Genio Civile una nota con la quale individuare l’area del terreno del Demanio da vendere alla ditta TAS, anziché in riferimento alla sola porzione di area già concessa alla TAS per la quale era stato dato il parere positivo alla vendita, con una maggiore estensione pari a 3400mq con inclusione di una fascia di circa 2.200mq che era invece stata data in consegna alla TAS solo ai fini di manutenzione del terreno, determinando la Ciaceri ad autorizzare il frazionamento dell’area da cedere alla TAS. Inoltre avrebbero indotto Ninfa Cangemi, funzionario del Servizio Patrimonio del Dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, delegata alla stipula dell’atto notarile, a sottoscrivere l’atto di compravendita tra la parte venditrice Regione Sicilia e l’acquirente, ovvero la ditta TAS.

Agrigento, interventi di manutenzione nel centro cittadino

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Ad Agrigento, nell’ambito di una proficua collaborazione tra il Comune e l’Ente Ferrovie, è stato effettuato un intervento di manutenzione e di tinteggiatura delle ringhiere e delle inferriate che delimitano l’area della Stazione Centrale – Via delle Torri e Via Acrone. L’intervento – afferma il Comune – ha contribuito al miglioramento del decoro urbano in una zona nevralgica della città, particolarmente frequentata da turisti e residenti, anche in occasione dell’ultima edizione della festa del Mandorlo in Fiore”.

Nuccia Palermo : “Sprecati 30mila euro per la disinfestazione”

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Nuccia Palermo

La consigliere comunale di Agrigento, Nuccia Palermo, afferma che l’amministrazione comunale avrebbe quasi del tutto sprecato 30mila euro, spesi per la disinfestazione annuale del territorio, perché gli atti di gara sono stati predisposti con ritardo, e la bonifica si è svolta con altrettanto ritardo rivelandosi inutile rispetto invece al periodo indicato dall’azienda sanitaria. La Palermo aggiunge che ciò è emerso nel corso di una seduta dell’apposita commissione ascoltando gli uffici comunali preposti i quali – ancora secondo la Palermo – avrebbero confermato tale circostanza. Nuccia Palermo pertanto ha invitato l’assessore comunale alla Sanità a presentarsi in commissione al fine di riscontrare ritardi e responsabilità.

Incendio hotspot Lampedusa, arrestati quattro tunisini

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I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, capitanati da Giovanni Minardi, hanno arrestato quattro tunisini, presunti responsabili di avere appiccato, giovedì 8 marzo, un incendio al centro d’accoglienza a Lampedusa, adesso chiuso temporaneamente dal ministero dell’Interno. I quattro africani, secondo gli investigatori, avrebbero incendiato la struttura al fine così di essere trasferiti altrove, sulla terraferma, e potersi di conseguenza dileguare. L’inchiesta a carico dei quattro tunisini, tutti ventenni, è coordinata dalla sostituto procuratore di Agrigento, Paola Vetro. Peraltro, i migranti hanno tentato finanche di impedire l’intervento dei Vigili del fuoco, così da aggravare ancor più i danni. Sono reclusi nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento.

A Sciacca in cantiere il mercato del pescatore

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A Sciacca sono state avviate le procedure per l’attivazione del mercato del Pescatore, una struttura nel molo di levante del porto, nell’ambito dei finanziamenti ottenuti col Gac, il gruppo di azione costiera “Il sole e l’azzurro – tra Selinunte, Sciacca e Vigata”, frutto di una convenzione stipulata nel 2013 con la Regione Siciliana. Il dirigente del settore patrimonio del Comune di Sciacca ha diramato un “avviso esplorativo e consultazione preliminare per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per l’affidamento del servizio di gestione”. La manifestazione di interesse dei soggetti interessati è attesa entro le ore 12 del 28 marzo.

Truffa all’Agea, la GdF di Caltanissetta sequestra 1,6 mln euro

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La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha sequestrato beni per 1 milione e 600mila euro a Maurizio Giuseppe Nicosia, 45 anni, di Enna, ritenuto affiliato all’omonimo clan di Villarosa di Cosa Nostra, già arrestato per traffico di droga, tentativo di omicidio e indebita percezione di contributi pubblici nel settore agricolo, e sottoposto, dal 2003 al 2007, all’obbligo di soggiorno. Maurizio Giuseppe Nicosia avrebbe ceduto 80 ettari di terreno al fratello, Fabrizio Michelangelo, e alla cognata, Carmela Stagno, con un atto di vendita per 400mila euro stipulato nel 2011, e che la Procura antimafia di Caltanissetta ritiene fittizio, per continuare a chiedere e ottenere ingenti contributi comunitari dall’Agea. A Nicosia, al fratello e alla cognata, indagati per intestazione fittizia di beni e truffa aggravata con l’aggravante di avere agevolato la mafia, le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni, compreso il terreno ‘incriminato’, per un valore complessivo stimato in 1,6 milioni di euro.

Agrigento, all’Immacolata il Precetto Pasquale interforze

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Precetto Pasquale interforze Agrigento 2017

Ad Agrigento, domani, venerdì 16 marzo, nella Basilica dell’Immacolata, alle ore 11, si svolgerà la celebrazione del Precetto Pasquale Interforze, in presenza delle autorità istituzionali, civili, religiose e militari della Provincia. La celebrazione sarà presieduta dall’Arcivescovo di Agrigento, il Cardinale Francesco Montenegro, e concelebrata dal Cappellano Militare Capo della Guardia di Finanza (Don Mario Raneri), dal Cappellano Militare dell’Arma dei Carabinieri (Don Salvatore Falzone), dal Cappellano della Polizia di Stato (Don Antonio Lalicata) e dal Parroco della Basilica dell’Immacolata di Agrigento (Don Giuseppe Veneziano). Parteciperanno le rappresentanze delle Forze Armate e delle Forze di Polizia.

Intensa attività della Polizia Provinciale agrigentina

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La Polizia Provinciale di Agrigento, agli ordini del comandante Vincenzo Giglio, nell’ambito dei controlli contro la cartellonistica pubblicitaria abusiva, dall’inizio del 2017 ha controllato a tappeto 31 strade provinciali al fine di scoprire e sanzionare insegne e cartelloni pubblicitari installati senza la preventiva autorizzazione della Provincia di Agrigento, con il pagamento dei relativi oneri. Sommando l’avanzo di cassa del 2016 e gli introiti del 2017, la Provincia di Agrigento, dagli oltre 2mila verbali emessi, ha ricavato circa 170mila euro, di cui oltre 143mila euro sono stati poi destinati all’incremento della sicurezza sulle strade, in particolare alla manutenzione ordinaria del manto stradale, l’adeguamento a norma e la sostituzione delle barriere, e l’aggiornamento della segnaletica.

Furto cartelli stradali, inseguito e arrestato

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Gli agenti della Polizia Stradale di Agrigento, capitanati da Andrea Morreale, hanno arrestato un uomo originario del Marocco e residente ad Aragona. H K, sono le iniziali del nome, è stato sorpreso a rubare cartelli della segnaletica stradale in un deposito dell’Anas. Ha tentato la fuga lungo la statale 189 ma è stato inseguito e ammanettato per furto aggravato, e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato d’ebbrezza alcolica perché ubriaco. L’arresto è stato convalidato. Al marocchino è stato imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.