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La Regione a lavoro a contenimento dell’emergenza rifiuti (video intervista)

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Giusi Savarino

La deputata regionale di “Diventerà Bellissima”, Giusi Savarino, presidente della Commissione Territorio e Ambiente, annuncia un’intensa opera di monitoraggio e di confronto a soluzione dell’emergenza rifiuti nell’isola.

L’intervista a Giusi Savarino è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Agrigento e differenziata, Comune a lavoro nelle migliorie (video intervista)

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Ad Agrigento il Comune è a lavoro nelle migliorie al piano per la raccolta differenziata. Il rinvio dell’avvio del servizio nel centro cittadino è stato apprezzato e condiviso dalla cittadinanza, nelle more di apportare maggiore razionalità, come spiega l’assessore Nello Hamel nell’intervista in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Una tragedia immane in sentenza

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Il codice penale italiano punisce il delitto colposo quando ricorrono imperizia, imprudenza e negligenza. Secondo il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giancarlo Caruso, Domenico Fontana e Daniele Gucciardo avrebbero peccato di imperizia, imprudenza e negligenza. Ed è davvero un peccato, da grave e profondo sconforto, che tale peccato abbia provocato, secondo il giudice giudicante, la morte di due bambini, travolti e sotterrati da una eruzione vulcanica. “Tragedia imprevedibile” : così la definisce Legambiente appresa la sentenza di condanna. E la madre dei due bambini, il cui dolore non è affatto placato e placabile da una sentenza, apprezza “che sia resa giustizia per i responsabili”, “ma nulla – sono ancora le parole della donna – le restituirà i suoi bambini”. I fratelli di Aragona, Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, sono morti il 27 settembre del 2014, vittime di una eruzione dei vulcanelli nella riserva “Macalube” ad Aragona gestita da Legambiente. Quanto accadde sollevò sgomento, afflizione ed estremo cordoglio verso il padre e la madre, tanto che finanche Papa Francesco li invitò a Roma e li incontrò, provando a usare la parola di Dio per colmare il silenzio angosciante che avrebbe accompagnato le loro giornate. Per omicidio colposo plurimo, a fronte di 8 anni proposti dal pubblico ministero Carlo Cinque, è stato condannato a 6 anni di reclusione il già presidente regionale di Legambiente e direttore della riserva Macalube di Aragona, Domenico Fontana, ex assessore al Comune di Agrigento. Poi, 5 anni sono stati inflitti a Daniele Gucciardo, operatore della stessa riserva. E’ stato invece assolto, nonostante la pretesa di condanna a 6 anni, Francesco Gendusa, dirigente regionale responsabile delle aree protette. Il giudice ha inoltre dichiarato a carico di Fontana e Gucciardo l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante l’esecuzione della pena. I due condannati, in solido con Legambiente, risarciranno i genitori dei bambini con una provvisionale, subito esecutiva, di 600mila euro. E’ stata invece respinta la richiesta di risarcimento avanzata dal Comune di Aragona, dalla presidenza della Regione e dall’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente. In sintesi: eruzioni vulcaniche precedenti, studi e relazioni attestanti la pericolosità dell’area, avrebbero dovuto imporre maggiore prudenza, perizia e diligenza, vietando del tutto o parzialmente l’accesso alla riserva o, quanto meno, di dotarla di misure di sicurezza adeguate. E invece no, e riecco la premessa del delitto colposo: imprudenza, imperizia e negligenza. E sarà il giudice che ha condannato a spiegare nelle motivazioni il perchè ha condannato. Poi sarà molto probabilmente un giudice di secondo grado a valutare il giudizio precedente. Legambiente commenta: “La tragedia che si è consumata nella riserva delle Macalube di Aragona ha segnato per sempre Legambiente. In questo momento il nostro pensiero va innanzitutto, ancora una volta, ai piccoli Carmelo e Laura, vittime di una ineluttabile fatalità che nessuno poteva prevedere o impedire, e ai loro familiari. Fiduciosi nell’operato della magistratura, aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza del Tribunale di Agrigento per impugnarle nelle forme previste dalla legge, convinti che nel giudizio di appello sarà dimostrata l’obiettiva inevitabilità di questo dramma e, quindi, l’assenza di responsabilità da imputare alla nostra associazione e ai nostri dirigenti. A Domenico Fontana e a Daniele Gucciardo va la nostra forte e incondizionata solidarietà, nella consapevolezza che il loro quotidiano e meritorio impegno a tutela della riserva delle Macalube non è la causa del dramma che si è consumato in quella tragica giornata. Questa sentenza, infine, impone una riflessione approfondita sul modello di gestione nel nostro Paese di aree protette, caratterizzate da potenziali eventi naturali imprevedibili”.

“Tragedia Maccalube”, condannati Fontana e Gucciardo

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Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice monocratico del Tribunale, Giancarlo Caruso, ha emesso la sentenza di primo grado al processo sulla morte dei fratelli di Aragona, Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, morti il 27 settembre del 2014 vittime di una eruzione dei vulcanelli nella riserva “Maccalube” ad Aragona gestita da Legambiente. Per omicidio colposo, a fronte di una richiesta di condanna a 8 anni di carcere, è stato condannato a 6 anni di reclusione il già presidente regionale di Legambiente e direttore della riserva Macalube di Aragona, Domenico Fontana, ex assessore al Comune di Agrigento. Poi, a fronte di una richiesta di condanna a 5 anni, è stato condannato a 5 anni e 3 mesi Daniele Gucciardo, operatore della stessa riserva. E’ stato invece assolto, a fronte di una richiesta di condanna a 6 anni, Francesco Gendusa, dirigente regionale responsabile delle aree protette. Il giudice ha inoltre dichiarato, per Fontana e Gucciardo, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante l’esecuzione della pena. I due condannati, in solido con Legambiente, dovranno risarcire i genitori dei bambini con una provvisionale di 600 mila euro. Rigettata la richiesta di risarcimento avanzata dal Comune di Aragona, dalla presidenza della Regione e dall’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente.

Irsap e problemi di settore, il Cobas-Codir a Gela

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Il Cobas-Codir, tramite il segretario regionale, Marco Schillaci, ha organizzato domani, mercoledì 31 gennaio, nei locali della sede Irsap di Gela, un incontro con tutto il personale dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. L’iniziativa intende rappresentare un’occasione di costruttivo confronto sul futuro dell’Irsap, nell’ambito delle prospettive dell’indotto e del personale. E ciò in attesa di un incontro diretto con il nuovo assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano. Cobas-Codir confida nella ricerca delle opportune soluzioni da parte del nuovo governo regionale.

Akragas, Alessi in “attesa” nelle more della trattativa Iraniana

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Ad Agrigento, a seguito delle recenti vicende che hanno interessato l’Akragas calcio, e delle dimissioni del Presidente Silvio Alessi, interviene l’avvocato Enzo Caponnetto, legale della società. Caponnetto afferma: “Preso atto, allo stato, dei vani tentativi posti in essere dall’Amministrazione comunale di coinvolgere altre forze imprenditoriali, occorre far rilevare che negli ultimi due giorni si è registrata un’accelerazione della trattativa con il gruppo imprenditoriale Iraniano per la cessione del club e per cui si sta procedendo alla necessaria trattativa. Nelle more della definizione della trattativa è stato chiesto al Presidente Silvio Alessi di dare continuità alla gestione societaria. Quest’ultimo, pur rimanendo fermo sulla sua posizione di soggetto dimissionario, si è dimostrato ancora una volta sensibile e disponibile ad attendere qualche altro giorno la formalizzazione degli accordi. Pertanto il club ha deciso di intervenire urgentemente nel mercato in entrata al fine di rafforzare l’organico dei giocatori per cercare di raggiungere la salvezza o quantomeno di raggiungere i play out, nell’attesa che si concretizzi positivamente, come ci auguriamo tutti, il passaggio della società nelle mani dei nuovi proprietari”.

Arrestato per 40 ovuli di cocaina nello stomaco

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A Palermo la Polizia ha arrestato Timothy Okoh, 21 anni, originario della Nigeria, indagato di avere trasportato, dopo averli ingeriti, 40 ovuli contenenti 480 grammi di cocaina. L’africano è stato bloccato in piazza Giulio Cesare a Palermo e condotto, dopo una prima perquisizione, all’ospedale Civico. Una radiografia ha rivelato la presenza nello stomaco dei 40 ovuli. Il nigeriano è recluso in carcere.

Droga a Casteltermini, i fratelli Falcone ai domiciliari

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L’avvocato Daniele Re
In sede di interrogatorio di garanzia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i fratelli Calogero e Vincenzo Falcone, di 26 e 30 anni, di Casteltermini, assistiti dall’avvocato Daniele Re. I due Falcone sono stati arrestati dai Carabinieri perché sorpresi in possesso di due panetti di hashish del peso complessivo di oltre un chilo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Alfonso Malato, ha disposto a loro carico gli arresti domiciliari.

Politiche, Giuseppe Sodano: “Orgoglioso della mia storia familiare” (video intervista)

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L’avvocato Giuseppe Sodano
Nel collegio di Agrigento, nell’uninominale maggioritario alla Camera, è candidato l’avvocato Giuseppe Sodano, nella coalizione di centrosinistra, su scelta della Civica popolare della ministro Beatrice Lorenzin.

In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista allo stesso Giuseppe Sodano.

Agrigento, assoluzione dopo denuncia per furto d’acqua (video intervista)

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Il palazzo di Giustizia di Agrigento

Ad Agrigento si è risolto a favore di un utente ricorrente un contenzioso giudiziario con Girgenti Acque provocato da una denuncia penale per furto d’acqua. L’utente è stato assistito dal Centro servizi al cittadino, presieduto dall’assessore Nello Hamel.
In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista allo stesso Hamel.