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Ecco la Festa del Mandorlo 2018

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Ad Agrigento, a Casa Sanfilippo, nella Valle dei Templi, alle ore 10:30, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, insieme al direttore dell’Ente Parco dei Templi, Giuseppe Parello, e al commissario Bernardo Campo, hanno presentato ufficialmente alla stampa il programma dell’edizione 2018 della “Festa del Mandorlo in fiore”.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Blitz “Montagna”, 56 arresti

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Lunedì 22 gennaio: trascorso il primo mese del mite inverno del 2018, altrettanto mite non è stata l’alba tra Agrigento e provincia. I Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento hanno sferrato un assalto al territorio, impugnando 56 mandati di cattura. E’ stata una maxi operazione antimafia e non solo, intitolata “Montagna”, coordinata e scatenata dalla Procura presso la Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Hanno lavorato 400 militari, un elicottero, e unità cinofile. Le ipotesi di reato contestate sono, a vario titolo, associazione mafiosa, traffico di droga, truffa ed estorsione. E poi una contestazione di voto di scambio. L’uragano delle ordinanze di custodia cautelare avrebbe travolto i vertici dei mandamenti di Cosa Nostra agrigentini, tra Santa Elisabetta e Sciacca, 16 famiglie mafiose della provincia, e anche affiliati delle province di Caltanissetta, Palermo, Enna, Ragusa e Catania. Le indagini avrebbero documentato stretti collegamenti non solo tra agrigentini e i capimafia di quasi tutta la Sicilia ma anche con le ‘ndrine calabresi. E poi un fiorente traffico di droga ed estorsioni a danno di 27 aziende. Il pizzo sarebbe stato preteso anche da due cooperative che si occupano dell’accoglienza agli immigrati richiedenti asilo. Si tratta della “Omnia Academy” di Favara e della Società cooperativa “San Francesco” di Agrigento. Sono state sequestrate 7 società: V & F. Group srl di Agrigento, Mg Giochi di Traina Nazarena con sede a Cammarata, il centro scommesse “GoldBet” di corso Umberto primo a Casteltermini, LI.Ve.Ca. srl con sede a Racalmuto, e i patrimoni aziendali delle imprese individuali di Stefano Valenti, Gerlando Valenti e Vincenzo Spoto.Tra gli arrestati vi è il sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, indagato di concorso esterno in associazione mafiosa: alle ultime elezioni Amministrative, nel maggio del 2014, avrebbe concordato le candidature con esponenti mafiosi di vertice del suo paese. E poi avrebbe compiuto illecite pressioni nell’assegnazione di appalti. Inoltre, il sindaco Sabella avrebbe allarmato il presunto capomafia di San Biagio Platani, Giuseppe Nugara, dei controlli in corso nel territorio comunale tramite telecamere, e lo avrebbe invitato a non intrattenere rapporti con un carabiniere in servizio a San Biagio. E le parole di Sabella, intercettato, sarebbero state: “Devi stare attento…tutti i bastardi che stanno davanti alle telecamere…puntano telecamere…è pericoloso… devi stare attento a parlarci”. In carcere, ancora tra gli altri, vi è Francesco Fragapane, 37 anni, di Santa Elisabetta, figlio del già capo di Cosa Nostra agrigentina, Salvatore Fragapane, detenuto all’ergastolo dal 1995. Francesco Fragapane avrebbe ricostituito e diretto lo storico mandamento che comprende tutta l’area montana dell’Agrigentino, e, nel dettaglio, i paesi di Raffadali, Aragona, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca, Cammarata e San Giovanni Gemini. Ecco perché il blitz è stato battezzato “Montagna”.
Gli arrestati in carcere sono :
Carmelo Battaglia, 42 anni, Comiso,
Giuseppe Blando, 54 anni, Favara
Giorgio Cavallaro, 50 anni, Grotte
Vincenzo Cipolla, 56 anni, San Biagio Platani
Franco D’Ugo, 53 anni, Palazzo Adriano
Giacomo Di Dio, 50 anni, Capizzi
Santo Di Dio, 50 anni, Capizzi
Salvatore Di Gangi, 74 anni, Sciacca
Angelo Di Giovanni, 46 anni, Favara
Vincenzo Dolce, 52 anni, Cerda
Francesco Drago, 51 anni, Siculiana
Concetto Errigo, 59 anni, Comiso
Pasquale Fanara, 59 anni, Favara
Daniele Fragapane, 33 anni, Santa Elisabetta
Francesco Fragapane, 37 anni, Santa Elisabetta
Raffaele Fragapane, 41 anni, Santa Elisabetta
Giovanni Gattuso, 62 anni, Castronovo di Sicilia
Alessandro Geraci, 32 anni, Petralia Sottana
Angelo Giambrone, 36 anni, Santo Stefano Quisquina
Calogerino Giambrone, 52 anni, Cammarata
Raffaele La Rosa, 59 anni, San Biagio Platani
Roberto Lampasona, 40 anni, Santa Elisabetta
Calogero Limblici, 60 anni, Favara
Calogero Maglio, 51 anni, Favara
Vincenzo Mangiapane, 54 anni, Cammarata
Vincenzo Mangiapane, 55 anni, Cammarata
Domenico Maniscalco, 53 anni, Sciacca
Giovanni Maranto, 54 anni, Polizzi Generosa
Pietro Masaracchia, 68 anni, Palazzo Adriano
Giuseppe Nugara, 53 anni, San Biagio Platani
Salvatore Pellitteri, 42 anni, Chiusa Sclafani
Vincenzo Pellitteri, 66 anni, Chiusa Sclafani
Luigi Pullara, 54 anni, Favara
Salvatore Puma, 41 anni, Racalmuto
Giuseppe Quaranta, 50 anni, Favara
Pietro Stefano Reina, 67 anni, San Giovanni Gemini
Santo Sabella, 53 anni, San Biagio Platani
Calogero Sedita, 35 anni, Santo Stefano Quisquina
Giuseppe Scavetto, 49 anni, Casteltermini
Giuseppe Spoto, 79 anni, Bivona
Massimo Spoto, 40 anni, Bivona
Vincenzo Spoto, 42 anni, Bivona
Gerlando Valenti, 46 anni, Favara
Stefano Valenti, 52 anni, Favara
Giuseppe Vella, 38 anni, Favara
Salvatore Vitello, 43 anni, Favara
Antonino Vizzì, 54 anni, Raffadali

Ai domiciliari sono ristretti:
Adolfo Albanese, 71 anni, Petralia Sottana
Salvatore La Greca, 75 anni, Cammarata
Antonio Licata, 27 anni, Favara
Calogero Quaranta, 26 anni, Favara
Stefano Di Maria, 25 anni, Favara
Salvatore Montalbano, 25 anni, Favara
Salvatore Montalbano, 24 anni, Favara
Calogero Principato, 26 anni, Agrigento
Marco Veldhuis, 20 anni, Agrigento
Domenico Antonio Cordaro, 53 anni, San Cataldo
Francesco Giordano, 50 anni, Niscemi
Domenico Lombardo, 25 anni, Favara

Obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per:
Vincenzo Valenti, 24 anni, di Favara,
Nazarena Traina, 47 anni, di Cammarata,
Viviana La Mendola, 39 anni, di Cammarata,
Antonio Scorsone, 53 anni, di Favara.

Girgenti Acque su fogne a Villaggio Mosè: “Nessun disastro sanitario”

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La società Girgenti Acque interviene a seguito della notizia dello scoppio delle fogne nei pressi del depuratore del Villaggio Mosè segnalato e documentato in video dall’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento. Girgenti Acque afferma: “Teniamo a rassicurare che, in riferimento ad un’ostruzione riscontrata al collettore fognario di via Nicolò La Valle, non è in corso alcun ‘disastro sanitario’. Appena individuato il guasto, ci siamo immediatamente attivati per intervenire nell’area interessata, avviando i dovuti lavori di ripristino tuttora in corso di esecuzione. Si evidenzia che tutti gli interventi effettuati sono stati tempestivamente comunicati alle Autorità competenti. Inoltre, al fine di rilevare eventuali contaminazioni del sito, procederemo con il prelievo di appositi campioni e con le relative analisi di laboratorio e, nel caso in cui anche uno solo dei valori dovesse risultare superiore alle concentrazioni di soglia di contaminazione consentite dalla legge, oltre all’intervento di messa in sicurezza già effettuato, si procederà con l’attuazione delle procedure di bonifica”.

Migranti e sassaiola a Lampedusa, l’intervento di Pagano

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Alessandro Pagano

Il deputato Alessandro Pagano, della Lega-Salvini premier, segretario regionale per la Sicilia occidentale, interviene a seguito dei disordini e delle violenze insorte al Centro d’accoglienza per migranti a Lampedusa. Alessandro Pagano afferma: “Giù le mani dalle forze dell’ordine, stop ai clandestini. A Lampedusa abbiamo toccato uno dei punti di non ritorno sul fronte emergenza immigrati: un carabiniere è stato ferito da un gruppo di tunisini clandestini che ha scagliato una sassaiola contro le forze dell’ordine. Il silenzio del Governo e del Viminale è agghiacciante. Dove sono le anime belle della sinistra? Dove sono i grillini? La Boldrini perché non si indigna? Questa è la fotografia del fallimento della finta accoglienza targata Pd di Renzi, Minniti e Gentiloni. Da Nord a Sud, in tutta Italia, non c’è giorno senza proteste e tensioni con protagonisti richiedenti asilo e clandestini. A Lampedusa da mesi lo stesso sindaco ha posto il tema dell’insostenibile convivenza con i migranti ospiti nei centri dell’isola, che oziano, delinquono e diventano molesti. Situazioni incresciose che si sommano alle proteste delle comunità in mezza Sicilia, dall’agrigentino al messinese. I siciliani il prossimo 4 marzo non possono non tenere conto di tutto ciò. Serve riportare ordine e sicurezza nelle nostre città. Accogliere chi scappa da guerra, integrazione per chi ha diritto di stare in Italia, per il resto rimpatri di massa”.

“Nei concorsi la spedizione equivale a presentazione della domanda”

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Il dottor A D, sono le iniziali del nome, 43 anni, di Cammarata, assessore comunale in carica a Cammarata, è un lavoratore proveniente dai servizi formativi. La legislazione regionale vigente ha previsto l’istituzione di un elenco unico ad esaurimento dei lavoratori provenienti dai servizi formativi, da cui attingere per la realizzazione delle attività affidate al Dipartimento Lavoro. L’Assessore regionale della Famiglia ha previsto l’istituzione dell’elenco unico ad esaurimento dei lavoratori provenienti dai servizi formativi. In particolare la domanda di inserimento doveva essere indirizzata tramite posta elettronica certificata o per raccomandata a.r. Ed altro articolo del decreto istitutivo prevedeva che le istanze “dovranno pervenire entro e non oltre il 30 settembre 2016; non farà fede il timbro postale”. L’Assessore comunale di Cammarata spediva il 29/9/2016 la domanda di inserimento ma il plico perveniva in data 4 ottobre 2016: pertanto veniva escluso dall’elenco in questione. A questo punto l’interessato decideva di proporre un ricorso davanti al TAR Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, contro l’assessorato regionale della Famiglia, per l’annullamento, previa sospensione, sia del provvedimento di esclusione, sia della clausola del bando laddove prevedeva che le domande di inserimento dovessero pervenire entro il 30/9/2016, e che non avrebbe fatto fede il timbro postale. In particolare gli Avvocati Rubino e Impiduglia hanno censurato i provvedimenti impugnati sotto il profilo della violazione del principio generale secondo cui nelle selezioni pubbliche in caso di spedizione con servizio postale fa fede il timbro postale di accettazione. E ciò citando precedenti giurisprudenziali favorevoli del Tar Lazio e del Tar Catania. Già in sede camerale il Tar Sicilia, Palermo, Sezione Terza, aveva ritenuto fondate le censure formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia, accogliendo la domanda cautelare di inserimento con riserva del ricorrente nell’elenco, e condannando la Regione Siciliana al pagamento delle spese giudiziali inerenti la fase cautelare. Da ultimo, esaminando il merito della controversia, il Tar Sicilia,Palermo, Sezione terza, ha annullato i provvedimenti impugnati, dichiarando sia l’illegittimità della clausola del bando impugnata, non sorretta da alcuna adeguata motivazione, sia l’illegittimità del provvedimento di esclusione. Pertanto, per effetto delle pronunzie rese dal Tar, l’assessore comunale di Cammarata sarà inserito nell’elenco unico ad esaurimento dei lavoratori provenienti dai servizi formativi, mentre la Regione Siciliana pagherà le spese giudiziali inerenti la fase cautelare.

L’avvocato Girolamo Rubino

Forza una cabina dell’Enel, bambino in prognosi riservata

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A Palermo un grave incidente è accaduto in via Gaspare Palermo. Un bambino di 7 anni avrebbe forzato con un oggetto metallico una cabina dell’Enel. Il gioco però si è concluso male, perché dal vano si è innescata una scintilla e poi le fiamme hanno investito il bimbo. La vittima è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico. Il bambino è attualmente ricoverato al Centro gravi ustioni in prognosi riservata, sotto stretto controllo medico. Sul posto è intervenuta una squadra del Comando dei vigili del fuoco e operai dell’Enel, che hanno recuperato in sicurezza la cabina. Indagini in corso ad opera della Polizia.

Controlli a tappeto dei Carabinieri del Nucleo tutela del lavoro

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I Carabinieri del Nucleo tutela del lavoro hanno concluso un mese di controlli e ispezioni a tappeto in Sicilia. Su 92 imprese controllate, tra aziende edili e agricole, allestimento palchi, case di riposo, sale scommesse, esercizi commerciali, ristoranti, bar e pasticcerie, 39 sono risultate irregolari e 109 lavoratori su 353 sono risultati in nero. Sono state inflitte complessivamente sanzioni amministrative per 450mila euro. In 19 casi è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato personale in nero nella misura pari o superiore al 20% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro. I provvedimenti di sospensione poi sono stati revocati perchè i titolari delle imprese si sono posti in regola pagando le multe. Inoltre, per 39 titolari sono scattate le denunce per violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro, e utilizzo di impianti di video-sorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza senza l’autorizzazione dell’Ispettorato territoriale del Lavoro.

Droga per milioni di euro a Carini, tre arresti

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A Carini, in provincia di Palermo, la Polizia ha scoperto e sequestrato 1.500 chili di droga nascosti in un magazzino in un’azienda di manufatti in cemento. Sono stati arrestati Francesco Gallo, 48 anni, campano, e gli imprenditori carinesi Anthony e Salvatore Basile, di 27 anni e 31 anni. Nel cassone di un autocarro sono saltati fuori anche 10 chili di cocaina nascosti sotto un lenzuolo. Ancora nel dettaglio, nel magazzino sono stati scoperti 49 confezioni, da 30 chilogrammi ciascuna, di hashish, per un peso complessivo di circa 1,470 chilogrammi. La cocaina avrebbe fruttato un milione e mezzo di euro, l’hashish oltre 8 milioni di euro.

Teleacras, in onda nuova puntata di Speciale Medicina (video)

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Domani, domenica 21 gennaio, su Teleacras, alle ore 10:30, sarà in onda una nuova puntata di Speciale Medicina. Ospiti in studio di Simona Carisi sono Angelo Ferrante, oculista e responsabile del reparto di ortottica dell’Ospedale San Giovanni di Dio Agrigento, e Rosellina Celauro, ematologo. Tra gli argomenti affrontati vi sono le patologie oculari, e l’affidabilità del web e dei social media come fonte di informazione sanitaria. Repliche martedì alle 21 e giovedì alle 15.

Lunedì chiuso il PalaCongressi per la distribuzione dei cestelli

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Ancora lavori di manutenzione in corso, e necessaria interruzione dell’energia elettrica ad Agrigento, al PalaCongressi del Villaggio Mosè. Di conseguenza, lunedì prossimo, 22 gennaio, come già accaduto martedì scorso, al PalaCongressi non saranno distribuiti i cestelli per la raccolta differenziata. Il servizio sarà riavviato regolarmente martedì prossimo 23 gennaio, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17:30.