Dopo il caso di Villa Sikania a Siculiana, ancora tensioni e disordini nell’Agrigentino in alcuni Centri d’accoglienza per migranti, tra Lampedusa e Favara. A Lampedusa gli stranieri sono in agitazione e protestano vivacemente per essere trasferiti. Si tratta, in particolare, di tunisini, che, tra l’altro, sono fuoriusciti dalla struttura, si sono appostati su una collinetta soprastante, e hanno lanciato dei sassi contro le forze dell’ordine che, con non poca fatica, hanno poi risolto lo scontro. Un militare ha subito delle ferite. Peraltro, i migranti tentano continuamente di imbarcarsi sulle navi traghetto verso Porto Empedocle. E si registrano anche danneggiamenti di abitazioni disabitate. A Favara, invece, hanno protestato gli stranieri ospiti del centro d’accoglienza per minori gestito dalla cooperativa “La Cellula”, nei pressi di via Nenni. La struttura ospita 15 minori stranieri, e cinque di loro, che sono già maggiorenni, invocano il trasferimento in un’altra struttura, anche perché, in quanto maggiorenni, non ricevono il pocket money. Dunque, i giovani migranti hanno occupato il centro, impedendo a tutti di entrare. Sul posto, a soluzione, sono intervenuti i Carabinieri della locale Tenenza.
Agrigento, i 148 anni dei Vigili Urbani
Le immagini e le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
“Il Prefetto senza ombre”
Il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, saluterà il palazzo in piazzale Aldo Moro mercoledì 24 gennaio. E in città è atteso Dario Caputo, appena nominato dal ministero dell’Interno. A seguito dei risvolti emersi nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Assumificio” a Girgenti Acque, sarebbe stato lo stesso Diomede a sollecitare la sua rimozione. Il prefetto, in servizio con diversi gradi alla Prefettura di Agrigento dal 1991, avrebbe scritto un’accorata lettera al ministro. E, appena gli è stato notificato l’avviso di proroga delle indagini, a Marco Minniti avrebbe sottolineato: “Agrigento merita un prefetto senza ombre”. E poi avrebbe aggiunto: “Sono estraneo alle accuse, ma mi rendo conto che un prefetto della Repubblica, accusato di associazione per delinquere, truffa, corruzione, non è spendibile nel ruolo istituzionale”. Le ipotesi di reato a carico di Diomede ruoterebbero in riferimento alla certificazione antimafia all’imprenditore Marco Campione, patron di Girgenti Acque. Allo stesso Campione, il 20 ottobre del 2016, la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento ha rigettato la richiesta di applicazione di misura personale e patrimoniale, tra la sorveglianza speciale per 3 anni e il sequestro dei beni. Secondo i giudici giudicanti Campione non è socialmente pericoloso e le sue attività imprenditoriali non sono legate o infiltrate dalla criminalità organizzata. Le indagini a carico di Marco Campione sono state sostenute dalla Direzione investigativa antimafia e dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, a seguito delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e, in particolare, di Maurizio Di Gati, ex capo di Cosa Nostra agrigentina, secondo cui Campione sarebbe stato contiguo a Cosa Nostra. Nel corso del periodo di proroga delle indagini, dunque entro giugno, saranno i magistrati della Procura della Repubblica di Agrigento, coordinati da Luigi Patronaggio, a valutare se in tale contesto, interdittivo o no, siano stati commessi degli abusi. Poi, scaduto il termine dei sei mesi, la Procura avanzerà richiesta di archiviazione o notificherà un altro avviso, la conclusione delle indagini preliminari, anticamera della richiesta di rinvio a giudizio. Lui, Diomede, nel frattempo, da uomo responsabilmente dello Stato, e primo avamposto dello Stato in provincia, ha ritenuto opportuno il passo indietro, in silenziosa attesa.
Inchiesta “Assumificio”, rimosso il prefetto di Agrigento
A seguito dei risvolti giudiziari emersi nell’ambito dell’inchiesta “Assumificio” a Girgenti Acque, il ministero dell’Interno ha deciso la rimozione del prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, collocato “a disposizione”. Il Viminale ha nominato il nuovo prefetto: si tratta di Dario Caputo, vicecapo di gabinetto del ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti. Caputo, 61 anni, è laureato in Scienze politiche all’università di Padova. È stato tra i responsabili dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati.
Gli “Scapellati” al teatro Posta Vecchia, tutto esaurito da oggi a domenica, ma…
Ad Agrigento, questa sera venerdì 19 gennaio, in via Atenea, al teatro Posta Vecchia, alle ore 20:30, sarà in scena la prima di “E’ più facile far piangere…che ridere”, scritto e diretto da Simona Carisi, e a cura della compagnia degli “Scapellati”, con la stessa Carisi, Angelita Butera, Tonino Migliaccio e Giugiù Gramaglia. Lo spettacolo sarà replicato domani sera sabato alle ore 21, e domenica alle ore 17:30. Però, attenzione, i posti a disposizione per tutti i tre spettacoli, da questa sera venerdì a domenica pomeriggio, sono esauriti. Dovrebbe quindi svolgersi una quarta replica, domenica sera alle ore 21: è necessario prenotarsi per l’eventuale spettacolo di domenica sera telefonando al numero del teatro Posta Vecchia, allo 0922 26 737.
L’avvocato Paola Antinoro aderisce a “Fratelli d’Italia”
Adas, settimanale giornata raccolta sangue a Grotte
L’Adas ha organizzato la settimanale giornata di raccolta del sangue domenica prossima, 21 gennaio, a Grotte, in via Ingrao, dalle ore 8 alle 13. Ai donatori saranno recapitate le analisi del sangue.
Inchiesta “Assumificio”, Arnone: “Il mio un ruolo determinante”
Per dovere di completezza di cronaca, l’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone precisa di avere svolto un ruolo determinante nell’ambito dell’istruttoria, ancora in corso con la proroga delle indagini, relativa a presunte assunzioni e benefici vari a Girgenti Acque. Arnone afferma: “Il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, mi ha convocato lo scorso febbraio 2017, quasi un anno addietro. E il mio verbale testimoniale, redatto dal colonnello Micucci e dal capitano Arma, è stato segretato da Patronaggio. Inoltre, sono stato io a ricostruire, con un dossier consegnato alla Procura, i reati che sarebbero stati commessi. Ripeto: non mi sono recato io da Patronaggio, ma sono stato contattato dal Procuratore e quindi convocato presso una Caserma dei Carabinieri ed escusso per oltre 10 ore, per due intere giornate”.
Antidroga “Bazar” ad Agrigento, 4 assoluzioni, 10 condanne
Ad Agrigento il 18 febbraio del 2013 fu il giorno di un’operazione antidroga della Squadra mobile, che arrestò, tra gli altri, 14 extracomunitari, tra tunisini e marocchini, allorchè avrebbero gestito il mercato dello spaccio di sostanze stupefacenti ad Agrigento, tra San Leone e Porta di Ponte, all’ ingresso di via Atenea, luoghi che sarebbero assurti a bazar della droga: ecco perché il titolo “Bazar” al blitz. Adesso, nell’ambito dell’inchiesta “Bazar”, la giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Maria Alessandra Tedde, ha emesso la sentenza. Sono stati assolti quattro imputati: Emilian Borici, 29 anni, albanese, Walid Amemi, 32 anni, tunisino, Fabio Croce, 46 anni, di Porto Empedocle, Marco Farah Tarik, 27 anni, cittadino italiano e residente ad Agrigento. Gli altri 10 sono stati condannati a pene comprese tra 8 mesi e 3 anni di reclusione.
Viadotto Petrusa, espropri in corso, poi la gara d’appalto
Al confine tra Agrigento e Favara è chiuso al transito da 15 mesi il viadotto “Petrusa”, da demolire e ricostruire a tutela della pubblica incolumità. L’Anas è prossima ad espropriare i terreni a ridosso del luogo, secondo quanto prevede il progetto di ricostruzione. Tutti gli atti di esproprio sono depositati al Comune e all’ufficio Espropri del coordinamento territoriale Sicilia, con sede in viale De Gasperi a Palermo. Gli interessati, quindi i proprietari dei terreni soggetti all’esproprio, entro 30 giorni, dunque entro il prossimo 18 febbraio, potranno presentare delle osservazioni. L’esproprio è eseguito in ragione della ricorrente pubblica utilità dell’opera. Nel novembre scorso è stato il Consiglio comunale di Agrigento, organo competente, ad approvare la dichiarazione di pubblica utilità del progetto. Conclusa la fase degli espropri, si procederà alla gara d’appalto.