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Agrigento, il Club Unesco dibatte “fuori Porta di Ponte” (video interviste)

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Ad Agrigento, nei locali del Roney Club, al Viale della Vittoria, il Club per l’Unesco di Agrigento, presieduto dall’architetto Paolo Licata, ha organizzato un incontro con Elio Di Bella, storico, docente e giornalista, sul tema: “Il piano fuori porta di ponte. Origini e sviluppo della città fuori le mura”. Si tratta di un’analisi sull’espansione della città di Agrigento, fuori le mura Chiaramontane, nell’ottocento e nei primi del novecento, finalizzata ad inquadrare la città alle soglie della prima guerra mondiale. L’evento, organizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, della Fondazione Architetti nel Mediterraneo ed in collaborazione con l’Associazione Epea, Ente per la formazione degli adulti, è compreso nel programma del Club per l’Unesco di Agrigento di studio delle nostre radici culturali e di diffusione dei valori di conservazione del nostro patrimonio.

Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Cassazione conferma condanna, De Rubeis si costituisce in carcere

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La Cassazione ha confermato la condanna a carico dell’ex sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, il quale, di conseguenza, si è costituito in carcere. La Suprema Corte gli ha inflitto 6 anni e 9 mesi, a fronte della condanna in Appello a 7 anni e 3 mesi, per induzione indebita a dare o promettere utilità. L’inchiesta è stata coordinata dal già procuratore aggiunto ad Agrigento, Ignazio Fonzo, e dal sostituto procuratore Luca Sciarretta, oggi entrambi in servizio in altra sede. De Rubeis avrebbe preteso denaro da due imprenditori al fine di sbloccare un credito vantato dagli stessi imprenditori nei confronti del Comune di Lampedusa.

Droga, inseguimento e arresti a Santa Margherita Belice

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A Santa Margherita Belice, nottetempo, un’automobile sorpassa a velocità una pattuglia dei Carabinieri. I militari si insospettiscono e inseguono l’auto lungo la strada statale 624. La gazzella nera e rossa attiva lampeggianti e sirene durante la corsa. Dall’auto dei fuggitivi, dal finestrino, è lanciato fuori un involucro. I Carabinieri raggiungono e bloccano l’auto inseguita. A terra raccolgono un panetto e mezzo di hashish, del peso di 200 grammi circa. A bordo dell’auto sono arrestati tre ragazzi, studenti, due di 19 anni, e uno di 18 anni, residenti a Burgio, Ribera e Calamonaci. I tre sono ristretti ai domiciliari. La droga sequestrata, tagliata e divisa in dosi, avrebbe potuto fruttare la somma di oltre mille euro.

Province, da un commissario ad un altro

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Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore agli Enti Locali, Bernadette Grasso, ha nominato i nuovi commissari di sei Province siciliane escluse Palermo, Catania e Messina. Ad Agrigento a Giuseppe Marino subentra Alberto Di Pisa, magistrato in quiescenza, già Procuratore generale aggiunto presso la Corte d’Appello di Palermo e Procuratore della Repubblica a Termini Imerese e Marsala. Alla Provincia di Enna è stato nominato Ferdinando Guarino, dirigente generale di Pubblica sicurezza in quiescenza, già questore di Enna e vicario ad Agrigento. A Ragusa si insedia Salvatore Piazza, già segretario generale dell’ex Provincia regionale e del Comune di Ragusa. A Siracusa rientra Elda Floreno, già prefetto di Siracusa e di Enna, oltre che commissario straordinario della Provincia di Ragusa. A Trapani è stato confermato Raimondo Cerami, magistrato in quiescenza, già giudice istruttore al tribunale di Palermo e Trapani e sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo. Rosalba Panvini, attuale dirigente regionale, è prorogata nell’incarico a Caltanissetta, fino all’imminente rotazione dei dirigenti generali della Regione.

La Regione a lavoro a contenimento dell’emergenza rifiuti (video intervista)

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Giusi Savarino

La deputata regionale di “Diventerà Bellissima”, Giusi Savarino, presidente della Commissione Territorio e Ambiente, annuncia un’intensa opera di monitoraggio e di confronto a soluzione dell’emergenza rifiuti nell’isola.

L’intervista a Giusi Savarino è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Agrigento e differenziata, Comune a lavoro nelle migliorie (video intervista)

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Ad Agrigento il Comune è a lavoro nelle migliorie al piano per la raccolta differenziata. Il rinvio dell’avvio del servizio nel centro cittadino è stato apprezzato e condiviso dalla cittadinanza, nelle more di apportare maggiore razionalità, come spiega l’assessore Nello Hamel nell’intervista in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.

Una tragedia immane in sentenza

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Il codice penale italiano punisce il delitto colposo quando ricorrono imperizia, imprudenza e negligenza. Secondo il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Giancarlo Caruso, Domenico Fontana e Daniele Gucciardo avrebbero peccato di imperizia, imprudenza e negligenza. Ed è davvero un peccato, da grave e profondo sconforto, che tale peccato abbia provocato, secondo il giudice giudicante, la morte di due bambini, travolti e sotterrati da una eruzione vulcanica. “Tragedia imprevedibile” : così la definisce Legambiente appresa la sentenza di condanna. E la madre dei due bambini, il cui dolore non è affatto placato e placabile da una sentenza, apprezza “che sia resa giustizia per i responsabili”, “ma nulla – sono ancora le parole della donna – le restituirà i suoi bambini”. I fratelli di Aragona, Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, sono morti il 27 settembre del 2014, vittime di una eruzione dei vulcanelli nella riserva “Macalube” ad Aragona gestita da Legambiente. Quanto accadde sollevò sgomento, afflizione ed estremo cordoglio verso il padre e la madre, tanto che finanche Papa Francesco li invitò a Roma e li incontrò, provando a usare la parola di Dio per colmare il silenzio angosciante che avrebbe accompagnato le loro giornate. Per omicidio colposo plurimo, a fronte di 8 anni proposti dal pubblico ministero Carlo Cinque, è stato condannato a 6 anni di reclusione il già presidente regionale di Legambiente e direttore della riserva Macalube di Aragona, Domenico Fontana, ex assessore al Comune di Agrigento. Poi, 5 anni sono stati inflitti a Daniele Gucciardo, operatore della stessa riserva. E’ stato invece assolto, nonostante la pretesa di condanna a 6 anni, Francesco Gendusa, dirigente regionale responsabile delle aree protette. Il giudice ha inoltre dichiarato a carico di Fontana e Gucciardo l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante l’esecuzione della pena. I due condannati, in solido con Legambiente, risarciranno i genitori dei bambini con una provvisionale, subito esecutiva, di 600mila euro. E’ stata invece respinta la richiesta di risarcimento avanzata dal Comune di Aragona, dalla presidenza della Regione e dall’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente. In sintesi: eruzioni vulcaniche precedenti, studi e relazioni attestanti la pericolosità dell’area, avrebbero dovuto imporre maggiore prudenza, perizia e diligenza, vietando del tutto o parzialmente l’accesso alla riserva o, quanto meno, di dotarla di misure di sicurezza adeguate. E invece no, e riecco la premessa del delitto colposo: imprudenza, imperizia e negligenza. E sarà il giudice che ha condannato a spiegare nelle motivazioni il perchè ha condannato. Poi sarà molto probabilmente un giudice di secondo grado a valutare il giudizio precedente. Legambiente commenta: “La tragedia che si è consumata nella riserva delle Macalube di Aragona ha segnato per sempre Legambiente. In questo momento il nostro pensiero va innanzitutto, ancora una volta, ai piccoli Carmelo e Laura, vittime di una ineluttabile fatalità che nessuno poteva prevedere o impedire, e ai loro familiari. Fiduciosi nell’operato della magistratura, aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza del Tribunale di Agrigento per impugnarle nelle forme previste dalla legge, convinti che nel giudizio di appello sarà dimostrata l’obiettiva inevitabilità di questo dramma e, quindi, l’assenza di responsabilità da imputare alla nostra associazione e ai nostri dirigenti. A Domenico Fontana e a Daniele Gucciardo va la nostra forte e incondizionata solidarietà, nella consapevolezza che il loro quotidiano e meritorio impegno a tutela della riserva delle Macalube non è la causa del dramma che si è consumato in quella tragica giornata. Questa sentenza, infine, impone una riflessione approfondita sul modello di gestione nel nostro Paese di aree protette, caratterizzate da potenziali eventi naturali imprevedibili”.

“Tragedia Maccalube”, condannati Fontana e Gucciardo

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Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice monocratico del Tribunale, Giancarlo Caruso, ha emesso la sentenza di primo grado al processo sulla morte dei fratelli di Aragona, Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni, morti il 27 settembre del 2014 vittime di una eruzione dei vulcanelli nella riserva “Maccalube” ad Aragona gestita da Legambiente. Per omicidio colposo, a fronte di una richiesta di condanna a 8 anni di carcere, è stato condannato a 6 anni di reclusione il già presidente regionale di Legambiente e direttore della riserva Macalube di Aragona, Domenico Fontana, ex assessore al Comune di Agrigento. Poi, a fronte di una richiesta di condanna a 5 anni, è stato condannato a 5 anni e 3 mesi Daniele Gucciardo, operatore della stessa riserva. E’ stato invece assolto, a fronte di una richiesta di condanna a 6 anni, Francesco Gendusa, dirigente regionale responsabile delle aree protette. Il giudice ha inoltre dichiarato, per Fontana e Gucciardo, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante l’esecuzione della pena. I due condannati, in solido con Legambiente, dovranno risarcire i genitori dei bambini con una provvisionale di 600 mila euro. Rigettata la richiesta di risarcimento avanzata dal Comune di Aragona, dalla presidenza della Regione e dall’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente.

Irsap e problemi di settore, il Cobas-Codir a Gela

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Il Cobas-Codir, tramite il segretario regionale, Marco Schillaci, ha organizzato domani, mercoledì 31 gennaio, nei locali della sede Irsap di Gela, un incontro con tutto il personale dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. L’iniziativa intende rappresentare un’occasione di costruttivo confronto sul futuro dell’Irsap, nell’ambito delle prospettive dell’indotto e del personale. E ciò in attesa di un incontro diretto con il nuovo assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano. Cobas-Codir confida nella ricerca delle opportune soluzioni da parte del nuovo governo regionale.

Akragas, Alessi in “attesa” nelle more della trattativa Iraniana

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Ad Agrigento, a seguito delle recenti vicende che hanno interessato l’Akragas calcio, e delle dimissioni del Presidente Silvio Alessi, interviene l’avvocato Enzo Caponnetto, legale della società. Caponnetto afferma: “Preso atto, allo stato, dei vani tentativi posti in essere dall’Amministrazione comunale di coinvolgere altre forze imprenditoriali, occorre far rilevare che negli ultimi due giorni si è registrata un’accelerazione della trattativa con il gruppo imprenditoriale Iraniano per la cessione del club e per cui si sta procedendo alla necessaria trattativa. Nelle more della definizione della trattativa è stato chiesto al Presidente Silvio Alessi di dare continuità alla gestione societaria. Quest’ultimo, pur rimanendo fermo sulla sua posizione di soggetto dimissionario, si è dimostrato ancora una volta sensibile e disponibile ad attendere qualche altro giorno la formalizzazione degli accordi. Pertanto il club ha deciso di intervenire urgentemente nel mercato in entrata al fine di rafforzare l’organico dei giocatori per cercare di raggiungere la salvezza o quantomeno di raggiungere i play out, nell’attesa che si concretizzi positivamente, come ci auguriamo tutti, il passaggio della società nelle mani dei nuovi proprietari”.