Ad Agrigento, venerdì prossimo, 24 novembre, nel foyer del teatro Pirandello, alle ore 17:30, sarà presentato il nuovo libro della giornalista e scrittrice Daniela Spalanca
intitolato “Gero Zambuto, il primo regista di Totò”, edito da Libridine di Franco Sferlazzo, che vanta la prefazione dello storico del cinema per eccellenza, Giancarlo Governi. Sono trascorsi 50 anni dalla morte di Antonio De Curtis, in arte Totò, e, tra le tante città di Italia, anche il Comune di Agrigento intende rendergli omaggio accogliendo l’idea della giornalista agrigentina Daniela Spalanca, che ha ampliato delle sue ricerche precedenti, per ricordare Totò attraverso la valorizzazione ed il ricordo del regista che lo ha diretto nel suo primo film intitolato “Fermo con le mani”. Si tratta del regista Gero Zambuto, originario di Grotte, in provincia di Agrigento. Alla presentazione del libro interverrà, tra gli altri, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ed è prevista anche la partecipazione straordinaria del gruppo musicale “Patty Singers” che proporrà brani musicali degli anni 30. Coordina Angela Megna, presidente di Ciak Donna, e relaziona l’assessore alla Cultura di Agrigento Beniamino Biondi. Letture a cura dell’attrice Simona Frenna. Concluderanno l’autrice e l’editore Franco Sferlazzo.
Agrigento, venerdì la presentazione del libro di Daniela Spalanca su Gero Zambuto ed il primo film di Totò
Matteo Ruvolo vice coordinatore Collegio Forza Italia di Sciacca
L’avvocato di Ribera, Matteo Ruvolo, già consigliere provinciale di Agrigento, è stato nominato vice coordinatore del Collegio di Sciacca di Forza Italia. Pertanto Ruvolo affiancherà nel lavoro Nicola Testone, di Sciacca, coordinatore del Collegio e anche lui ex consigliere provinciale di Agrigento. La nomina di Matteo Ruvolo è scaturita a seguito di una riunione organizzata dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Vincenzo Giambrone, per discutere dei risultati delle elezioni Regionali e delle prospettive politiche del partito. Lo stesso Matteo Ruvolo ringrazia il coordinatore Giambrone per la fiducia ripostagli, e commenta: “Si tratta di un incarico che sancisce la mia adesione al progetto politico e amministrativo di Forza Italia, e che mi consentirà una più agevole azione nel territorio di pertinenza del collegio saccense, a contatto con le comunità e le loro istanze”.
Porto Empedocle, disastro ambientale e indifferenza
Ambiente e disastri ambientali nell’Agrigentino. L’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, rileva, suo malgrado, che “sono trascorsi sei mesi da quando è scoppiata la fogna che ha invaso il torrente Re e inondato la spiaggia di Porto Empedocle. Ancora oggi – sottolinea MareAmico – la spiaggia si presenta come una fogna a cielo aperto. E’ incredibile come nel 2017 ricorrano tali situazioni ed è altrettanto incredibile che un così grave disastro ambientale sia circondato da una cortina di silenzio assoluto”. Ecco il video testimonianza registrato da MareAmico…https://www.facebook.com/835808973122116/videos/1483501898352817/
“Regione”, inevitabile il ricorso all’Esercizio provvisorio
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, all’atto dell’insediamento a Palazzo d’Orleans ha definito come “gravi” le condizioni di cassa della Regione. E il vice presidente della Regione, con delega all’Economia, Gaetano Armao, ritiene inevitabile il ricorso all’esercizio provvisorio almeno per due mesi. Nel frattempo, Musumeci è a lavoro nella modifica degli assetti burocratici della Regione. Innanzitutto nell’ambito del settore della Programmazione, e quindi nel settore cruciale della spesa dei fondi comunitari. L’ammontare complessivo dei fondi a disposizione ammonta a oltre 4,5 miliardi di euro. E Musumeci avrebbe già concordato con i vertici della Regione la possibilità di rinviare da fine dicembre a fine gennaio la riunione del comitato di sorveglianza, ossia la verifica dello stato di avanzamento della spesa. Più facile sarà modificare i piani di spesa compresi nel cosiddetto Patto per il Sud. Si tratta di 2,3 miliardi di euro, e il 70% dei fondi è dirottato sui Comuni. E’ riprogrammabile, e il termine ultimo di spesa è il 31 dicembre 2019.
Agrigento, i residenti di via Papillon sono indignati
Spazio alle segnalazioni dei cittadini, nonostante, spesso e volentieri, l’amministrazione comunale di Agrigento si riveli purtroppo indifferente a fronte delle attese legittime dei cittadini. Infatti, già lo scorso 13 novembre il Videogiornale di Teleacras ha pubblicato la segnalazione giunta da numerosi residenti delle vie Eraclea Minoa e Papillon ad Agrigento, dove, a causa probabilmente del maltempo e della pioggia, non funziona più l’impianto di pubblica illuminazione nella zona. Gli stessi residenti hanno più volte telefonato ai numeri telefonici degli organi preposti e competenti, ma senza risposta alcuna. Ebbene, è trascorsa una settimana e le stesse strade sono ancora del tutto al buio. I residenti si dichiarano indignati. E’ necessario un rapido intervento per il ripristino dell’illuminazione pubblica in via Eraclea Minoa e Papillon, peraltro molto abitate, con tutti i rischi e pericoli che ne derivano.
Agrigento e il servizio di raccolta differenziata (video intervista)
Agrigento e il servizio di raccolta differenziata. In proposito oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista alla coordinatrice provinciale di Agrigento, e vice coordinatrice regionale, di Forza Italia Giovani, Lilly Di Nolfo.
A Racalmuto Bray con Cavallaro
A Racalmuto si è svolta la proclamazione dei vincitori di tre premi istituiti dalla Treccani tra coloro che nel luglio scorso hanno partecipato al Master di scrittura. E’ stato il direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Massimo Bray, insieme al presidente della “Strada degli Scrittori”, Felice Cavallaro, a consegnare il riconoscimento ai tre dei 43 corsisti invitati a presentare un elaborato nella forma di novelle, bozze di romanzi e piccoli saggi.
Il primo premio, “il premio Caos”, del valore di 2.500 euro è stato assegnato a “La basculla” di Salvatore Cimino, 15 anni, di Agrigento, studente del Liceo classico Empedocle. La Commissione gli ha riconosciuto il podio più alto “per la capacità di costruire sapientemente un racconto equilibrato dal punto di vista della struttura della trama e della scrittura, del ritmo della narrazione e dei personaggi”.
Il “premio Noce”, il secondo premio, del valore di 1500 euro, è andato a Luigi Petralia, 19 anni, di Agrigento, studente di Medicina all’Università Cattolica di Roma, ancora maturando al momento del Master di luglio. Ha convinto la Commissione il suo racconto “Critica della ragion scritta”, per la sapiente e vivida costruzione del personaggio e per l’uso di un linguaggio “volutamente ricercato e indubbiamente molto colto”.
A conquistare il terzo posto, il “premio Vigata” del valore di 1000 euro, con il racconto “Dialogo miope”, è stato Mattia Petitto, 12 anni a dicembre, di Caltanissetta, iscritto alla prima media, durante il master di scrittura presente a tutte le attività sempre accanto alla mamma. Mattia ha immaginato di scrivere una lettera al Silenzio, perché ritenuto, purtroppo “sempre meno presente, lontano, evanescente, a volte proprio sconosciuto”.
Durante la premiazione, alcuni brani tratti dai racconti premiati sono stati interpretati dall’attrice Lia Rocco. Presente fra gli altri il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che ha posto l’importanza di questo premio nel percorso che candida la sua città a Capitale italiana della Cultura 2020.
Le interviste al Vg di Teleacras
Akragas, Alessi in conferenza (video intervista)
Dopo l’ennesima sconfitta in campionato: il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi, in conferenza sulle condizioni societarie nella sala stampa dello stadio Esseneto. L’intervista ad Alessi è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Riina verso Corleone
A Parma, all’ospedale “Maggiore”, la visita dei familiari di Totò Riina si è protratta poco meno di 30 minuti. Da Corleone sono giunti la moglie Ninetta Bagarella con la figlia Maria Concetta, e da Padova il figlio Salvo, accompagnati dall’avvocato Luca Cianferoni. Dall’autopsia, compiuta perché la Procura ha inteso fugare così ogni illazione sulla causa della morte, non sono emersi elementi particolari. Dopo il nullaosta al trasporto in Sicilia, Riina sarà condotto e sepolto nel cimitero comunale di Corleone, dove già riposano gli altri compagni di ventura che sono stati prima a battesimo e poi a fianco della carriera e dell’ascesa di Totò Riina: Michele Navarra, Luciano Liggio e le ceneri di Bernardo Provenzano, ossia la mafia in Sicilia per 50 anni, dal dopoguerra fino ai 2000. Adesso magistrati e investigatori si interrogano sul futuro di Cosa Nostra e la successione a Riina dopo la morte del “capo dei capi”. Il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, liquida subito l’elenco dei papabili successori come “velleitario oltre che prematuro”. E la morte di Riina forse segnerà uno spartiacque storico, nel senso che tramonterà la stagione, durata oltre 30 anni, dell’uomo solo al comando. E la nuova Cosa Nostra, altrettanto forse, sarà rifondata sulla Commissione, la Cupola, quindi un organo collegiale, come lo è stata prima dell’avvento dei Corleonesi e l’estromissione sanguinaria dei Palermitani, che all’epoca furono intesi come “gli scappati”, perché scapparono letteralmente rifugiandosi ovunque, anche in America, come Buscetta e Badalamenti, per sfuggire alla mattanza dei killers al soldo di Riina e Provenzano. Ancora il procuratore di Palermo Lo Voi rilancia il principio secondo cui Cosa Nostra “non rinuncerebbe mai a un vertice, individuale o collegiale che sia, perché la struttura verticistica è nel suo dna”. E l’ipotesi Matteo Messina Denaro non sarebbe praticabile perché è trapanese, forestiero, e quindi osteggiato da non pochi palermitani, e poi sarebbe impegnato a gestire soltanto i propri affari e la latitanza. E fin quando Riina è stato in vita, “lui dirige la baracca, ora e sempre, perché è lui il manovratore”: e sono state le parole che a Riina ha rivolto a processo il pentito Giuseppe “Pino” Marchese, cognato di Leoluca Bagarella, che ai giudici, a confronto con Riina, aveva ribadito “se lui non dà le dimissioni è sempre il capo”…intervento Marchese al Vg…