Ecco la classifica:
LECCE – 33 punti
CATANIA – 28 punti
TRAPANI – 25 punti
SIRACUSA – 23 punti
FRANCAVILLA, MONOPOLI – 22 punti
RENDE – 20 punti
MATERA – 18 punti
REGGINA, JUVE STABIA – 17 punti
BISCEGLIE – 16 punti
CATANZARO, COSENZA – 15 punti
SICULA LEONZIO, FONDI – 13 punti
CASERTANA – 12 punti
FIDELIS ANDRIA, PAGANESE – 10 punti
AKRAGAS – 9 punti
Conclusa la sesta edizione delle Giornate della Fondazione “Empedocle”. L’edizione 2017 sul tema “Etica e Politica”. L’intervista alla preside del Liceo Classico “Empedocle”, Anna Maria Sermenghi, è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
L’avvio graduale del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” ad Agrigento, tra Villaggio Mosè, Villaseta e Monserrato. L’intervista all’assessore Mimmo Fontana è in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Edy TamajoEdy Tamajo, deputato regionale di Sicilia Futura eletto lo scorso 5 novembre nel collegio di Palermo, sarà interrogato domani martedì 14 novembre dai magistrati della Procura di Palermo che lo indagano per corruzione elettorale allorchè avrebbe comprato voti. Dalle indagini della Guardia di Finanza sarebbe emerso anche a quanto: 25 euro. Quali sono i dettagli dell’inchiesta? Le ipotesi di reato contestate al neo deputato ricorrerebbero tra Brancaccio e Ballarò dove, come sarebbe testimoniato anche da microspie ambientali, avrebbero cavalcato i “galoppini” sguinzagliati da Tamajo e che avrebbero raccolto voti promettendo soldi in cambio. Almeno così è secondo i pubblici ministeri a lavoro, Sergio Demontis e Fabiola Furnari, i quali sarebbero in possesso di elementi di prova granitici tanto che trapela siano intenzionati a procedere con il giudizio immediato, ossia subito il giudizio dibattimentale scavalcando il filtro dell’udienza preliminare, in quanto – citando testualmente il codice di procedura penale – la prova sarebbe evidente. E il giudizio immediato non solo a carico di Edy Tamajo ma anche di tre presunti “galoppini”, che sarebbero Giuseppe Montesano, Cristian D’Alia e Nicolina D’Alia. E sotto indagine vi sarebbero anche altri numerosi soggetti, come emerge dall’avviso a comparire notificato all’onorevole Tamajo il giorno dopo la notte dei festeggiamenti, martedì 7 novembre, quando lui, Tamajo, è stato costretto a consegnare tutto il materiale elettorale, compreso un elenco contenente centinaia di nomi di persone da contattare e contattate durante la campagna elettorale in tutta la provincia di Palermo. E accanto ad alcuni nomi è scritto un numero di voti. L’avvocato Giovanni Castronovo, che insieme a Nino Caleca difende Tamajo, butta subito acqua sulle scintille del sospetto, e spiega: “Nessuna lista irregolare e cifre riferibili a somme di denaro. In quell’elenco vi sono solo previsioni e proiezioni sul consenso, e il calcolo dei voti necessari per superare lo sbarramento con la lista. È stata una campagna elettorale rigorosa e trasparente. A conferma di ciò Tamajo ha consegnato spontaneamente ai finanzieri la sua agenda personale in cui annotava tutti gli appuntamenti elettorali e grazie alla quale si dice sicuro di potere ricostruire ogni suo spostamento, anche quelli nei giorni in cui i finanzieri hanno eseguito i servizi di osservazione”. Nel frattempo è il leader di Sicilia Futura, l’ex ministro Salvatore Cardinale, a rinnovare fiducia a Tamajo, e le sue parole sono: “La nostra lista ha condotto una campagna elettorale ‘francescana’, senza grandi mezzi e grandi risorse. Questo vale anche per Tamajo e la sua famiglia. Ho parlato telefonicamente con lui: mi ha giurato tra le lacrime, e io ci credo, di non avere mai conosciuto, né visto, né parlato con i protagonisti di questa vicenda esecrabile che lede l’immagine della Sicilia e delle sue Istituzioni”.
La Giunta Regionale di Governo nel 2017 ha approvato le linee guida dei percorsi di istruzione e formazione professionale nella Regione Siciliana, consentendo la partecipazione ai soli enti che, oltre a possedere il requisito dell’accreditamento, avessero altresì realizzato la sperimentazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale . Ma siffatta previsione avrebbe illegittimamente ristretto a dismisura l’accesso alle attività formative, riservandole esclusivamente ad una ristretta cerchia di soggetti, in palese violazione dei principi di libera concorrenza di derivazione comunitaria. L’organismo “I.” formazione professionale, avendo ottenuto l’accreditamento solo nel febbraio 2017, era impossibilitato a partecipare ai percorsi formativi disciplinati dalle nuove linee guida, in quanto sprovvisto dell’illegittimo requisito di ammissione richiesto in aggiunta all’accreditamento. Da qua la decisione di proporre un ricorso giurisdizionale davanti al TAR Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Lucia Alfieri e Manlio Sortino,contro la Giunta Regionale di Governo, per l’annullamento, previa sospensione, della delibera di Giunta avente ad oggetto l’approvazione delle modifiche alle linee guida per la realizzazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale. Gli avvocati Rubino, Alfieri e Sortino hanno censurato i provvedimenti impugnati sotto il profilo della violazione del principio della massima partecipazione e del criterio di proporzionalità, citando giurisprudenza del TAR del Lazio secondo cui “vi è il divieto di introdurre, con le clausole del bando, elementi di illogicità, irragionevolezza, e/o sproporzionalità rispetto alla specificità del servizio oggetto della gara, ovvero di causare con le medesime effetti discriminatori. I difensori dell’Ente ricorrente hanno sottolineato che risultava evidente l’effetto discriminatorio scaturente dalla previsione impugnata, rimanendo preclusa alla maggioranza di enti di formazione l’accesso ai nuovi percorsi formativi. Si è costituita in giudizio la Giunta Regionale di governo, in persona del Presidente On. Rosario Crocetta, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione degli atti impugnati. Il TAR Sicilia, Palermo, Sezione Prima, Presidente il Dr. Calogero Ferlisi, Relatore la Dr.ssa Aurora Lento, condividendo la censura formulata dagli avvocati Rubino, Alfieri e Sortino, secondo cui la previsione di un ulteriore requisito oltre all’accreditamento crea un sistema chiuso, senza possibilità di ingresso ai nuovi operatori, ha accolto la richiesta cautelare di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati, condannando la Giunta regionale anche al pagamento delle spese giudiziali relative alla fase cautelare. Pertanto, per effetto della pronunzia cautelare resa dal Tar, l’ente ricorrente, assistito dagli Avvocati Rubino, Alfieri e Sortino potrà partecipare alle nuove procedura selettive, mentre la Giunta Regionale di governo dovrà pagare le spese giudiziali.L’avvocato Girolamo Rubino
Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto vittima della mafia, ha scritto su twitter: “Che bastardi che siete. Che vigliacchi. Avete rubato per l’ennesima volta la bandiera sotto la lapide di nostro padre. E noi la rimetteremo”. Non è la prima volta che la bandiera è rubata, e ogni volta è stata risistemata. Numerosi sono i messaggi di solidarietà ancora su twitter a favore di Rita Dalla Chiesa. E la giornalista Paola Saluzzi ha scritto: “Rita, tuo Padre è la Bandiera. I vigliacchi passano. Lui, no. Lui resta l’Eroe di una Nazione che lo ama. Per sempre”. E Milena Aceti scrive: “Brava Rita, a costo di rimetterne ancora 100, non dovete piegarvi a quei bastardi. Idealmente mettiamo con voi tutte le bandiere che serviranno”.
L’onorevole Edy Tamajo, indagato dalla Procura di Palermo per compravendita di voti e voto di scambio, ha scritto sul suo profilo facebook un messaggio di replica. Tamajo, rivolgendosi evidentemente al suo elettorato, scrive: “Carissimi Amici, apprendo con stupore l’avvio dell’inchiesta giudiziaria nei miei confronti. Posso affermare, senza timore di smentita, di non aver mai comprato un solo consenso, ma di aver costruito la mia carriera politica sull’attività quotidiana a favore della collettività. Si tratta di condotte che sono lontane anni luce dal mio modo di fare politica, da quello della mia famiglia e del mio gruppo”.
La Procura della Repubblica di Palermo indaga a carico del neo deputato regionale Edy Tamajo, appena eletto all’Assemblea regionale con Sicilia Futura, e risultato il più votato, con 13.984 voti, nelle liste palermitane. Tamajo avrebbe comprato voti pagandoli 25 euro ciascuno. Sono in corso ulteriori accertamenti e iniziative preventive. I reati ipotizzati sono: associazione per delinquere finalizzata alla compravendita di voti e corruzione elettorale. Coinvolte anche altre tre persone già identificate e localizzate nella parte sud-orientale della città di Palermo, a Brancaccio. Si tratta di Giuseppe Montesano, Cristian D’Alia e Nicolina D’Alia.
Domani, domenica 12 novembre, su Teleacras, alle ore 10:30, sarà in onda una nuova puntata di Speciale Medicina. Ospiti in studio di Simona Carisi sono Nicola Reina, Direttore della Unità Operativa di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, e Alfredo Butera, Direttore dell’ Unità di Oncologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Tra gli argomenti affrontati vi sono l’ictus, l’ischemia, le neoplasie e l’immunoterapia. Repliche in onda martedì alle ore 21 e giovedì alle ore 15.
Un giovanissimo barbiere di Palma di Montechiaro, Salvo Azzarello, 15 anni, ha conquistato il podio del primo trofeo “Alta barberia regionale – Cool Beard & hair”, che si è svolto a Caltanissetta. A valutare le doti tecniche dei partecipanti è statA una squadra di giudici di elevato profilo professionale proveniente da tutta Italia. Salvo Azzarello si è classificato al terzo posto grazie al proprio modello, la sua attrezzatura del mestiere, tanta grinta, maestria e voglia di stupire. Il giovanissimo barbiere Salvo Azzarello ha appreso l’arte e la parte nel negozio del maestro Rosario Vassallo, coltivando creatività e fantasia, che sono le sue caratteristiche essenziali. Salvo Azzarello