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Agrigento, lutto nell’Arciconfraternita, è morto il decano Alfonso Moncada

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Alfonso Moncada

Alfonso Moncada
Ad Agrigento è lutto nell’Arciconfraternita dell’Addolorata. E’ morto, all’età di 72 anni, Alfonso Moncada, decano della stessa Arciconfraternita, molto conosciuto e stimato in città. E’ nato ad Agrigento il primo agosto 1945, nel giorno di Sant’Alfonso, e da ben 50 anni, dal 1967, ha abbracciato e condotto la Croce delle sette spade nel giorno del Venerdì Santo. E’ stato anche custode dell’antica chiesa di San Michele, ormai non più esistente. Ha lavorato come centralinista all’ospedale “San Giovanni di Dio” ad Agrigento, è stato consigliere dell’Unione Italia Ciechi, e si è sempre battuto per garantire il lavoro ai diversamente abili. Alfonso Moncada è stato anche corrispondente della stampa negli anni 70 – 80 di Radio Concordia, e socio dell’Unitalsi. Amici e conoscenti lo ricordano sempre proteso verso il prossimo, in aiuto di tutti. I funerali oggi sabato 26 agosto alle ore 17 nella chiesa della Madonna di Fatima ad Agrigento in via Callicratide. Poi la salma sarà sepolta al cimitero di Bonamorone nella cappella gentilizia dell’Arciconfraternita. E l’Arciconfraternita Maria Santissima dei Sette dolori, diretta dal rettore Don Lillo Maria Argento e dal Superiore Dino Montana Lampo, in nome di tutti i confrati e le consorelle, esprime profondo cordoglio alla famiglia per la morte del loro caro congiunto.

Agrigento, l’Assohotel apprezza la conferenza anticipata del “Mandorlo in fiore”

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Paolo Pullara

L’ Assohotel Confesercenti Area Sicilia Centro Meridionale, tramite il presidente Paolo Pullara, esprime apprezzamento a seguito della presentazione, in anticipo di 6 mesi, della edizione 2018 della Festa del Mandorlo in fiore ad Agrigento. Pullara afferma: “Dopo la presentazione del programma del Mandorlo in Fiore giorno 24 agosto, rivolgiamo un plauso agli organizzatori per aver presentato 6 mesi prima il programma della festa, come è giusto che sia. Siamo contenti di sapere che per la festa sarà utilizzato il Palacongressi dopo il lungo periodo di chiusura, e apprezziamo anche le dichiarazioni fatte riguardo la possibilità di poter ancora modificare il programma accogliendo proposte e idee migliorative. A tal proposito Assohotel Confesercenti Area Sicilia Centro Meridionale esorta gli organizzatori a reintrodurre la formula dei 4 weekend aggiuntivi da fare subito prima della settimana principale, secondo come positivamente già sperimentato nella Sagra del 2016. Siamo convinti che sia un modo efficace per incrementare il ritorno economico che la città di Agrigento avrà dalla festa del Mandorlo in Fiore sia in termini di presenze che di soldi spesi in città dai turisti”.

Sblocco assunzioni, primi otto dirigenti medici in servizio nell’Agrigentino

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Primi effetti nell’Agrigentino dello sblocco delle assunzioni a tempo indeterminato nella Sanità: 8 medici negli ospedali di Agrigento, Canicattì e Sciacca. Si tratta di 8 dirigenti medici che saranno in servizio al più presto, destinati ai Pronto Soccorso e, in generale, all’area di medicina, chirurgia d’accettazione e d’urgenza, tra gli ospedali di Agrigento, Canicattì e Sciacca. L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha formalmente avviato le procedure per reclutare, con immediatezza, le nuove figure professionali con cui potenziare gli organici, assegnando precedenza ai Pronto Soccorso dove ricorrono, e di molto, le carenze di personale.

Nell’Agrigentino diminuiti gli incendi del patrimonio boschivo

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Nella provincia di Agrigento, rispetto alla stagione estiva 2016, sono diminuiti gli incendi a danno del patrimonio boschivo. Così sottolinea il direttore dell’Ispettorato delle Foreste di Agrigento, Calogero Crapanzano, che aggiunge: “Non ci sono ancora i dati definitivi ma gli incendi sono stati in numero limitato, e, per quanto riguarda i grossi interventi, ve ne è stato soltanto qualcuno a Sciacca. In linea di massima possiamo dire che rispetto ad altre province della Sicilia è andata meglio. Ad ottobre comunque avremo il quadro ufficiale e definitivo”.

Agrigento, si procede al recupero del Parco del Mediterraneo

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Ad Agrigento si procede al recupero funzionale del campo scuola di atletica leggera, nel Parco del Mediterraneo, a Villaseta. Sono stati nominati il responsabile unico del procedimento, del gruppo di progettazione, il responsabile della sicurezza in fase di progettazione, il tecnico verificatore, il direttore dei lavori e l’assistente al Rup per la redazione di un progetto definitivo. Si tratta dell’architetto Pinnisi, dipendente dell’amministrazione comunale, dell’architetto Urso e dell’architetto Tulumello, progettisti e direttori dei lavori, collaborati dall’architetto Lipari, responsabile della sicurezza in fase di progettazione. E poi del geometra D’Aleo, assistente al Rup e tecnico.

A San Leone i blocchi di cemento all’ingresso del lungomare

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Ad Agrigento, a San Leone, al lungomare Falcone e Borsellino, a seguito di quanto raccomandato dal questore, Maurizio Auriemma, sono state intensificate le misure di sicurezza lungo il tratto di strada pedonale. Alcuni giorni addietro sono state poste, come presidio permanente, delle automobili della Polizia municipale. Adesso, invece, sono stati collocati due blocchi di cemento, colorati di bianco e rosso, per sbarrare l’ingresso. Tali misure preventive sono state introdotte più o meno ovunque, a seguito di quanto accaduto recentemente a Barcellona.

Sciacca, guasto alla discarica, in crisi 16 Comuni dell’ex Ato

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A Sciacca un guasto al trito-vagliatore ha provocato lo stop alla discarica “Salinella-Saraceno”, bloccando la raccolta dell’indifferenziata. L’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Mandracchia, a seguito di alcune riunioni tecniche tra Palermo e Sciacca, ha annunciato che la raccolta è effettuata, ma i rifiuti saranno trattenuti sui camion compattatori, in attesa di reperire un impianto dove scaricarli. A Salinella-Saraceno conferiscono i rifiuti anche gli altri 16 Comuni dell’ex Ato. Ovviamente Sciacca è più penalizzata perché attualmente, al picco estivo, la popolazione è maggiore di almeno dieci o ventimila unità rispetto ai normali periodi dell’anno. Un parziale rimedio è stato approntato trasferendo una parte dei rifiuti nella discarica di Siculiana.

Omicidio a Palermo, arrestato il presunto killer

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A Palermo, a Porta Carini, all’ingresso del mercato del Capo, nei pressi del palazzo di Giustizia, un agguato a colpi di pistola ha provocato la morte di Andrea Cusimano, 30 anni. I Carabinieri hanno arrestato il presunto killer: si tratta di Calogero Lo Presti, presunto esponente della famiglia mafiosa di Porta Carini. Cusimano, agonizzante, è stato trasportato all’ospedale Civico ed è morto al pronto soccorso. Fatale si è rivelata la ferita al torace provocata da uno dei colpi sparati. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Andrea Cusimano sarebbe stato coinvolto in una vivace discussione con alcune persone, sedata dai Carabinieri. E si sospetta che il delitto successivo sia collegato a tale alterco.

Le morti e le autopsie rivelatrici

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Nicolò Conti
L’ipotesi di una morte in una notte d’estate, pubblicata ieri dal Videogiornale di Teleacras, si è rivelata fondata. Nicolò Conti è stato vittima di un malore, forse un infarto, in un canneto, in contrada Drasy, a sud-est di Agrigento. Il medico legale Cataldo Raffino, dell’Università di Catania, incaricato dalla sostituto procuratore, Simona Faga, ha eseguito l’autopsia. L’esito dell’esame, che si è protratto oltre due ore, emergerà prossimamente ma, secondo quanto trapelato dalla camera mortuaria, sul cadavere di Conti, scoperto peraltro in avanzato stato di decomposizione, non vi sono fratture né tracce di altre ferite. Pertanto, sarebbe confermata l’ipotesi del giovane che è in movimento con l’automobile, una di quelle “certe notti” in cui, come canta Ligabue, “la macchina dove ti porta lo decide lei”, che dopo la serata con gli amici è alla ricerca di un panoramico luogo di refrigerio, che si impantana con l’auto perché le ruote si incastrano in un fossato di cui lui non si accorge perché è buio, e poi lui è nel canneto poco distante, sconsolato perché il suo telefonino cellulare è a casa, e forse avrà pensato: “Adesso dormo, poi a mattina risolviamo”.
Salvatore Azzarello
E da contrada Drasy a contrada Burraiti tra Agrigento Villaggio Mosè in direzione Naro, al confine con Favara, al borgo La Loggia, dove martedì scorso è stato ucciso Salvatore Azzarello, 39 anni, di Palma di Montechiaro, sorpreso a lavoro, intorno a mezzogiorno, in un appezzamento di terreno nella zona. E a sparare contro l’agricoltore, impegnato anche nel movimento terra, sarebbero stati due killer, uno armato con una pistola calibro 9 e l’altro con un fucile calibro 12. Così sarebbe emerso, ancora non ufficialmente, dall’autopsia compiuta dallo stesso medico legale, il dottor Raffino, che consegnerà il referto entro 60 giorni, come secondo prassi giudiziaria. L’esame avrebbe rivelato il ferimento mortale sia da pistola che da fucile, ed ecco perché si deduce che gli autori dell’agguato siano stati due, imbraccianti ciascuno un’arma.

Noi con Salvini Sicilia: “Musumeci faccia un passo indietro”

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Angelo Attaguile

“Mi spiace prendere atto che a distanza di mesi l’amico Nello Musumeci non è riuscito a portare a compimento il mandato di ricompattare il centrodestra siciliano. Adesso faccia un passo indietro lui per il bene del centrodestra in quanto ho appurato che non ci sono più le condizioni per una sua candidatura unitaria”. Così il segretario nazionale di Noi con Salvini, Angelo Attaguile, che alcuni mesi addietro ha fatto un passo indietro “per il bene dell’unità della coalizione”.
Il deputato nazionale è quindi pronto a riprendere la sua candidatura a governatore che in conferenza stampa aveva ricevuto l’investitura del leader Matteo Salvini in persona: “siamo pronti a correre da soli se non si dovesse trovare un candidato in grado di ricompattare la coalizione- aggiunge Angelo Attaguile- e sono pure disposto a sacrificare il mio ruolo nazionale per restare qui in Sicilia a fianco dei miei conterranei che decideranno di sposare il nostro progetto di sincero rinnovamento e rilancio. In ogni caso rimetteremo ogni decisione al nostro leader Matteo Salvini, che ci darà le indicazioni a cui attenerci”.
Attaguile punta a realizzare liste senza deputati uscenti che siano in carica da due mandati consecutivi “e debbono -aggiunge Attaguile- inoltre essere in linea con il codice etico che abbiamo adottato in commissione nazionale antimafia. La ricetta per rilanciare la Sicilia? Un piano speciale per le infrastrutture, rilancio delle piccole e medie imprese, massima attenzione per i nostri giovani talenti, serio rilancio del turismo isolano”, conclude Angelo Attaguile.