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Un anziano agrigentino recupera il portafogli sei mesi dopo lo smarrimento

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Un anziano di Agrigento, F P sono le iniziali del nome, ha smarrito il portafogli nel gennaio scorso a Catania. Adesso, oltre sei mesi dopo, l’uomo ha recuperato il portafogli con dentro i documenti personali, la tessera del Bancomat e 200 euro, grazie alla collaborazione tra i Comandi della Polizia urbana di Catania e di Agrigento. Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, si è complimentato con l’ispettore capo dei Vigili, Serafina Montalbano, che ha seguito l’accertamento, e con il commissario di Polizia Urbana, Francesco Di Vincenzo, per lo zelo e la sensibilità dimostrata nel trattare il caso.

“Stele Livatino”, i Commercialisti sostengono la causa di beatificazione

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A seguito del danneggiamento della stele al giudice Rosario Livatino, sul luogo dell’agguato mortale, in contrada Gasena ad Agrigento, l’Ordine dei Commercialisti di Agrigento ha deciso di elargire un contributo economico per sostenere la causa di beatificazione di Livatino. La presidente, Paola Giacalone, scrive: “I Commercialisti agrigentini, il cui ruolo sociale è rivolto al rispetto delle regole, aspetto fondamentale dell’etica pubblica, nell’affermare fortemente i principi di legalità e lotta alla mafia, intendono dare un contributo concreto alla difesa e all’esaltazione della figura del giudice canicattinese. D’intesa con don Giuseppe Livatino, postulatore della causa di beatificazione, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di elargire un contributo economico rivolto a sostenere la causa di beatificazione”.

Assenteismo al Comune di Villafranca, revocata misura a Perricone

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Il Comune di Villafranca Sicula

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, accogliendo le istanze sostenute e argomentate durante l’interrogatorio di garanzia dal difensore, l’avvocato Vincenzo Castellano, ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria imposta a Vito Perricone, 61 anni, uno dei dipendenti del Comune di Villafranca Sicula coinvolti nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Vertigini” contro presunti casi di assenteismo.

Nicola Grillo: “Cara Anna, ci mancherai”

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Gli avvocati Grillo e Americo

Il presidente della Camera Penale “Giuseppe Grillo” di Agrigento, l’avvocato Nicola Grillo, interviene a seguito della prematura morte, a 51 anni di età, dell’avvocato Anna Americo, dal giugno 2008 componente del Comitato Direttivo della stessa Camera Penale. L’avvocato Nicola Grillo afferma: “E’ una grave perdita per il mondo dell’avvocatura agrigentina. Il suo contributo è stato fondamentale per la crescita della nostra categoria, si è sempre impegnata in prima persona ed è stata anche componente della scuola della Camera Penale, impegnandosi specialmente con i giovani. Nonostante la sua precoce dipartita, ha fornito un contributo insostituibile. Gli amici della Camera penale la ricordano con immutato affetto e stima. Cara Anna, ci mancherai” – conclude Grillo.

Agrigento, le Guide turistiche manifestano innanzi al tempio di Giunone

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Ad Agrigento venerdì prossimo, 28 luglio, innanzi all’ingresso del tempio di Giunone, dalle ore 10 alle 12, manifesteranno le Guide turistiche agrigentine “contro – affermano – la politica di assoluto disconoscimento che il Parco della Valle dei Templi sta operando nei loro confronti”. Come si ricorderà, alcuni giorni addietro l’Associazione Guide Turistiche di Agrigento ha diffuso un intervento alla stampa denunciando la propria mortificazione professionale e operativa a seguito della rimodulazione dei servizi aggiuntivi appena operata nella Valle dei Templi.

“Inquinamento”, Girgenti Acque replica all’Adoc

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La società Girgenti Acque replica all’intervento diffuso e pubblicato ieri dell’Associazione a difesa dei consumatori, Adoc, che ha invitato il sindaco Firetto a rescindere il contratto col gestore per i ricorrenti casi di inquinamento dell’acqua. Girgenti Acque afferma: “Atteso che il fenomeno è stato circoscritto a sole due prese idriche, vie Pirandello e Manzoni, e la società è tempestivamente intervenuta come sempre risolvendo il problema, non si capisce su quale presupposto l’Adoc possa chiedere al sindaco di Agrigento di agire per la rescissione del contratto di gestione del servizio. Non si è trattato di contaminazione generalizzata, ma di casi assolutamente circoscritti, dovuti alla presenza di soli batteri coliformi, originati da aspirazioni dall’ambiente circostante di materiale inerte che si insinua all’interno delle condotte di distribuzione a causa delle microfessurazioni nelle stesse. Ciò è dovuto principalmente alla vetustà delle reti idriche del Comune di Agrigento, per il cui rifacimento, com’è noto, la Girgenti Acque si batte da tempo. Relativamente al rischio igienico sanitario, l’azienda tiene a rassicurare tutti gli utenti che sono stati interessati dalla momentanea sospensione del servizio idrico, che non è stata rilevata contaminazione fecale, cioè commistione di acque potabili con acque reflue, e che è stata riscontrata una lieve presenza di soli batteri coliformi”.

Ripristinata la potabilità dell’acqua in via Manzoni e Pirandello

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Girgenti Acque annuncia che è stata ripristinata la potabilità dell’acqua nelle vie Pirandello e Manzoni ad Agrigento. Dalle analisi eseguite sui campioni d’acqua prelevati sono emersi valori conformi alla norma. Adesso si attendono le conseguenti determinazioni dell’Azienda sanitaria e poi dell’amministrazione comunale che, secondo prassi, procederà alla revoca dell’ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua a fini potabili.

A Licata protocollata la mozione di sfiducia al sindaco Cambiano

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A Licata, al Consiglio comunale, a firma di parecchi consiglieri, è stata protocollata la mozione di sfiducia al sindaco, Angelo Cambiano. Adesso spetta all’Ufficio di presidenza del Consiglio convocare un’apposita seduta per il dibattito, non prima di 10 giorni dal protocollo e non dopo 30 giorni, pertanto dal 4 agosto al 24 agosto. I firmatari della mozione di sfiducia, tra l’altro, affermano: “Il sindaco Cambiano si è discostato dal gruppo e dal progetto politico che hanno permesso la sua elezione, e il suo atteggiamento di superiorità ha condotto ad uno svilimento del ruolo dell’organo democratico per eccellenza, ovvero il consiglio comunale, verso il quale è stata mostrata scarsa stima e considerazione”.

Agrigento, indecente testimonianza di malgoverno

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Nonostante le tante sollecitazioni, non sono stati ancora risolti i disagi legati al dissesto stradale nella zona balneare di San Leone. Imboccando il Viale Emporium, ormai da mesi vi è una transenna posta a protezione di un tombino. I lavori sono stati ultimati ma dopo alcuni giorni l’asfalto è franato, e la parte di carreggiata è stata transennata per scongiurare il peggio specialmente per gli utenti della strada a due ruote. Quando si procederà alla riparazione definitiva e alla rimozione della transenna che ostacola il transito tra Villaggio Peruzzo e San Leone? Sono oltre 8 mesi che tale intralcio è presente lungo la carreggiata. Adesso, peraltro, la circolazione è oltremodo aumentata per l’afflusso di villeggianti verso San Leone. Si tratta di una indecente testimonianza di malgoverno. Non è tollerabile che da mesi si provochi tanto disagio e mai nessuno dei governanti la città abbia avvertito un sussulto di responsabilità ad intervenire a rimedio. Tante volte la rimozione della transenna è stata sollecitata dagli organi di stampa. Adesso la misura è colma. Si rabbrividisce davvero innanzi a tanta cinica indifferenza. I governanti della città si vergognino.

“Differenziata sì, compostaggio no”

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I primi mesi del 2017 tracciano una svolta in positivo nell’ambito della raccolta differenziata dei rifiuti. La strada verso la soglia ottimale è ancora in salita ma le percentuali in aumento progressivo sono confortanti. Dal 12,80% nel 2015, al 17% nel 2016, e adesso il 21% del 2017 con un aumento dell’1,5% al mese, e quindi in viaggio verso il 40% che è la cifra auspicata dai piani regionali entro il 2018. Però il rovescio della medaglia incombe: in Sicilia mancano gli impianti di compostaggio, che trattano la parte umida dei rifiuti. E ciò rende inutile il cammino virtuoso della differenziata, come se si remasse tanto e faticosamente quando invece la barca è bucata. E a causa di ciò in tanti Comuni siciliani, l’immondizia separata dai cittadini è gettata nelle discariche, insieme alla indifferenziata. E così conferma il dirigente dell’Ufficio regionale speciale per la differenziata, Salvatore Cocina, che spiega: “In almeno 50 Comuni, soprattutto nella Sicilia orientale, l’immondizia separata in casa dagli abitanti è poi confusa con l’indifferenziata al momento di essere smaltita. A fronte della notevole crescita della differenziata, inaspettata per molti operatori ma prevedibile date le misure messe in campo, non è corrisposta la crescita della capacità di trattamento. Gli impianti di compostaggio in Sicilia sono pochi. E dunque gli sforzi per differenziare sono vanificati. E ciò accade per esempio a Ragusa, Belpasso, Misterbianco, Vittoria, in molti centri del Siracusano, Montalbano Elicona, e Randazzo” – conclude Cocina. Gli impianti di compostaggio attualmente attivi in Sicilia dovrebbero essere 47. Invece solo 8 sono in funzione: a Joppolo Giancaxio, Sciacca, Grammichele, Ramacca, Gela, Marsala, Trapani e Castelbuono. Alcuni degli 8 spesso si guastano per l’aumento improvviso di quantità di lavoro. E altri impianti di compostaggio, nonostante gli investimenti pubblici, sono chiusi, come a Ragusa, Dittaino, Castelvetrano, Trapani, Vittoria e Bisaquino. Un altro a Ciminna in provincia di Palermo non funziona, e un altro ancora, privato, a Catania, è sotto sequestro per violazione delle norme ambientali. Di altri o si sono svolte le gare, ma deserte, o si attende ancora lo smaltimento dei tempi burocratici per le autorizzazioni.