Ecco il testo del discorso pronunciato dal sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, in occasione della presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella Valle dei Templi, il tardo pomeriggio del 6 luglio 2017, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello:
“La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta se non scrivendola”(Luigi Pirandello)
In realtà, annotava Leonardo Sciascia, lo scarto tra la vita di questo straordinario autore e la sua pagina scritta è stato minimale.
Pirandello nasce qui ad Agrigento, nella Girgenti del 1867. Scriverà, in una lettera a un amico romano, «sono figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco, denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco Kàos».
Ma figlio del Caos Pirandello è stato pure in senso allegorico: testimone del flusso inarrestabile del divenire e della relatività di ogni cosa.
Andrea Camilleri ha più volte sottolineato: che sia nato ad Agrigento e al Kaos non è affatto casuale.
Un rapporto coi luoghi, con la nostra città, magicamente attrattivo, una sorta di legaccio geografico e dell’anima.
Signor Presidente, ho l’onore di porgerLe il saluto della città di Agrigento e di ringraziarLa, a nome di tutti gli Agrigentini, per avere accettato il nostro invito a presenziare alla cerimonia di consegna del Premio Pirandello nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del Nobel Agrigentino.
Siamo attraversati, oggi, da un fermento d’orgoglio: il nostro più celebre concittadino, premio Nobel per la letteratura, viene ricordato alla presenza del Capo dello stato, nostro conterraneo, in un luogo patrimonio dell’umanità!
Orgoglio, fiducia in noi stessi, variabili essenziali per la crescita del nostro territorio.
Agrigento vive un suo tempo di grandi potenzialità: recenti scavi, con la scoperta del tanto agognato teatro antico, stanno ridefinendo la stessa immagine del parco archeologico, con un luogo centrale, l’agorà, ancora da scavare, che si annunzia tra le più grandi e monumentalizzate piazze dell’età ellenistico-romana.
Insieme agli immortali templi dorici, farà del nostro parco una tappa obbligata per chi vorrà accostarsi alla civiltà greco-romana e ad un’esperienza unica di viaggio nel tempo attraverso il nostro spazio.
La città registra oggi un vertiginoso incremento dei flussi turistici con una capacità di risposta del territorio nuova, vitale e in crescita d’efficienza.
Pirandello amava i luoghi del parco: i templi e il bosco di mandorli e ulivi dell’antica civita, come la chiamava.
In molte sue opere ci sono riferimenti puntuali ai luoghi antichi e anche alle questioni archeologiche allora irrisolte.
Le sue opere raccontano anche il borgo sulla collina, la sua Girgenti, la nostra Agrigento, il cui simbolo, la cattedrale normanna di San Gerlando, oggi rischia di franare e con essa la credibilità di chi non sta facendo tutto il necessario per salvaguardarla.
Con la Cattedrale chiusa ci manca un essenziale elemento identitario, emblema, oggi, dell’accoglienza in un momento in cui il nostro Arcivescovo, il Cardinale Francesco Montenegro, e tutta la comunità agrigentina si trovano impegnati in una epocale missione d’accoglienza.
Spesso Pirandello viene usato come alibi per le nostre contraddizioni, i nostri contorcimenti mentali, i paradossi.
Il pirandellismo, si badi, non è neutralizzazione della possibilità di cambiamento. Al contrario ci mette semmai in guardia da quelli di facciata per invocarne uno più profondo.
E oggi sappiamo che il cambiamento passa innanzitutto da noi siciliani, dalle realtà locali, dalle municipalità, dalla nostra capacità di mettere in valore le risorse del territorio e il senso più profondo delle nostre radici senza per ciò scadere nel localismo.
La ricorrenza del 150° sta riannodando il rapporto tra la nostra città e il suo figlio illustre. Un rapporto che non può non rafforzarsi in una prospettiva di esaltazione culturale ed accrescimento di potenzialità. Lo richiede, del resto, il valore assoluto del suo ruolo nella letteratura di ogni tempo e del ‘900 in particolare.
Antonio Gramsci scriveva che “Pirandello è uno scrittore siciliano che riesce a concepire la vita in termini dialettali e nello stesso tempo è uno scrittore italiano e uno scrittore europeo. Di più: in Pirandello, continua Gramsci, abbiamo la coscienza critica di essere nello stesso tempo siciliano, italiano ed europeo”.
Una triplice dimensione culturale che oggi, più che mai, dovremmo coltivare.
Il discorso pronunciato dal sindaco Firetto in presenza di Mattarella
Incidente a Consorzio di Bonifica Agrigento 3, assolti Giambrone e Pappacena
Il Tribunale di Agrigento ha assolto, con formula ampia e liberatoria, “perché il fatto non sussiste”, il sindaco di Cammarata, l’onorevole Vincenzo Giambrone, già direttore del Consorzio di bonifica Agrigento 3, e il dirigente dello stesso Consorzio, Pasquale Pappacena, imputati a seguito dell’incidente subito, nell’agosto del 2010, da un operaio del Consorzio durante dei lavori di scavo. A Giambrone è stato contestato il non avere provveduto al consolidamento del terreno. A Pappacena il non avere vigilato alle disposizioni aziendali in materia di sicurezza sul lavoro. I difensori, gli avvocati Claudio Gallina Montana e Valeria Maggio, hanno dimostrato la correttezza dell’operato dei due assistiti.
Agrigento, denunciati 10 migranti minori in escandescenze
Ad Agrigento, al Villaggio Mosè, una decina di migranti minorenni ospiti di un centro d’accoglienza sono insorti violentemente protestando contro i ritardi nel pagamento del pocket money. I migranti hanno prima rinchiuso all’interno di una stanza alcuni operatori, e li hanno minacciati, e poi, all’arrivo del responsabile del centro d’accoglienza, si sono scagliati contro di lui colpendolo a calci e a pugni. Il tutto tra il danneggiamento e la devastazione di arredi e suppellettili. La Polizia ha denunciato alla Procura presso il Tribunale dei minorenni di Palermo 10 minori, tutti di origini subsahariane. Risponderanno, a vario titolo, di danneggiamento aggravato, violenza aggravata, lesioni personali e minacce.
Agrigento e degrado, Spataro: “Magari Mattarella venisse ogni giorno”
Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, di Forza Italia, interviene a seguito della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Agrigento, e afferma: “Tra i tanti appelli rivolti a Mattarella, tutti apprezzabili e oltremodo condivisibili, ve ne sarebbe anche un altro, altrettanto condivisibile. Si tratta di invitare il presidente Mattarella a venire più spesso ad Agrigento, e magari a percorrere anche strade o quartieri alternativi al percorso principale. Così solo, forse, i cittadini contribuenti di Agrigento potranno sperare in un’opera di pulizia straordinaria, così come l’amministrazione comunale Firetto ha provveduto tempestivamente solo ed esclusivamente lungo il tracciato che avrebbe dovuto percorrere il presidente Mattarella. La città è flagellata dal degrado e dai pericoli. Basta, tra tanti esempi ricorrenti ogni giorno, recarsi al Villaggio Mosè vecchio per rendersi conto in quali condizioni da terzo mondo versano i residenti, tra sterpaglia, insetti, immondizia ovunque, buche e pericoli di ogni sorta. Ed è una cartolina comune alle altre periferie, non molto lontane dal percorso seguito da Mattarella. Quanto accaduto, e accade, è un’altra testimonianza di profonda mancanza di rispetto verso i cittadini che hanno votato e scelto un sindaco, che pagano le tasse, e adesso si ritrovano in tali condizioni vergognose” – conclude Pasquale Spataro.
Sergio Calì all’evento “Dolce & Gabbana” a Palermo
Sergio Calì, percussionista agrigentino e docente del conservatorio Toscanini di Ribera, dopo essere stato tra i Maestri dell’orchestra di Radio Italia nel concerto del Foro Italico di Palermo a suonare per Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, Francesco Renga e tanti altri artisti, si appresta ad esibirsi per i rinomati stilisti Dolce & Gabbana in occasione dell’evento che si svolgerà questa sera, venerdì 7 luglio, a Palermo.
Radio Italia Live 2017, Timpani Cam. Occidentalis karma
Radio Italia Live 2017, Timpani Cam. Occidentalis karma #Rilive #foroitalico #palermo
Pubblicato da Sergio Calì su Sabato 1 luglio 2017
Agrigento, nella Valle dei Templi si inaugura “Villa Hera”
Ad Agrigento nuove iniziative imprenditoriali nel territorio, a vocazione turistica e di intrattenimento. Oggi, venerdì 7 luglio, nella Valle dei Templi, in contrada Sant’Anna, sarà inaugurata “Villa Hera”, eno – gastronomia, cucina, musica e una location mozzafiato, immersa tra i Templi Greci. L’inaugurazione di Villa Hera è alle ore 19, e poi fino a notte sarà la volta di Sal Cacciatore Band e di Giannino Dj.
Grotte, Salvatore Di Maggio e la sua “Granita al limone”
Agrigentini di talento musicale e artistico: a Grotte, Salvatore Di Maggio, in arte “Demanio” ha pubblicato, già con ampio consenso e condivisione di pubblico, il brano musicale “Granita al limone”. In proposito, oggi al Videogiornale di Teleacras è in onda una intervista allo stesso Di Maggio.
A Realmonte “Sicilia in bolle”
A Realmonte al ristorante Madison, l’Ais, l’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Agrigento, coordinata dal Delegato e Sommelier professionista Francesco Baldacchino, è stata protagonista della terza edizione di “Sicilia in bolle”, a conferma dell’interesse crescente per le bollicine “Made in Sicily” da parte di un pubblico sempre più ampio. Le aziende che hanno partecipato all’evento sono state circa 50, tra metodo classico, metodo charmat e vini frizzanti, provenienti da tutte le province siciliane, con una presenza di almeno due etichette a testa. Prima della degustazione dei vini si è svolto un convegno sul tema “Storia e futuro dello spumante in Sicilia”. Le interviste sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Agrigento, la due giorni del Forum economico Italia – Libia
Il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha organizzato, insieme al vice primo ministro libico Ahmed Maiteeg, il primo Forum economico italo-libico, che si svolgerà ad Agrigento domani sabato 8 luglio, a San Leone, al Dioscuri Bay Palace, dalle ore 10:30 alle 16. Alfano spiega: “Si tratta di avviare una riflessione approfondita, condivisa con il settore privato, sulle prospettive che si apriranno nel mercato libico per le imprese italiane, una volta ristabilite le necessarie condizioni di sicurezza e, quindi, sul futuro posizionamento del sistema economico italiano in Libia. La Libia costituisce storicamente un partner d’eccezione per l’Italia, non solo sul piano politico e della sicurezza, ma anche su quello economico”. Il Forum di domani è preceduto oggi venerdì 7 luglio in Prefettura da una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, e poi in serata, dalle ore 19 in poi, nella Valle dei Templi sarà firmata una Dichiarazione congiunta italo-libica sul rilancio della cooperazione economica.
Le interviste relative alla conferenza stampa di presentazione sono in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.
Blitz “Strike”, la sentenza
Il 18 ottobre del 2011 fu il giorno del blitz cosiddetto “Strike”, dall’inglese colpo, battuta. E i poliziotti del Commissariato di Canicattì e della Squadra Mobile di Agrigento colpirono e batterono 27 indagati. 16, tutti di Canicattì, arrestati in carcere. E agli altri 11 fu imposto il divieto di dimora. Ai giudici hanno risposto, a vario titolo, di detenzione e spaccio di droga, marijuana, hashish e cocaina, tra Canicattì e oltre confini, a cavallo delle province di Agrigento e Caltanissetta. E poi anche di rapine, danneggiamenti, aggressioni e intimidazioni. Il 19 luglio del 2012 il Tribunale di Agrigento ha rinviato a giudizio 25 imputati. E 3 canicattinesi sono stati giudicati in abbreviato e condannati: 7 anni di reclusione sono stati inflitti a Giuseppe Paci, 34 anni, poi 6 anni e 8 mesi a Gaspare Facciponte, 41 anni, e poi 4 anni di carcere a Salvatore Sammartino, 28 anni. Adesso, il Tribunale di Agrigento, al processo ordinario, ha sfornato 5 condanne, 14 assoluzioni, e 2 non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Il presidente della sezione penale, Giuseppe Melisenda Giambertoni, con a fianco Maria Alessandra Tedde e Giancarlo Caruso, ha inflitto 8 anni e 6 mesi di reclusione a Giovanni Magro, 38 anni, 8 mesi a Salvatore Carlo Sammartino, 55 anni, 3 anni e 9 mesi a Diego Paci, 39 anni, 9 mesi a Sebti Ouldji, 47 anni, e 3 anni a Hosni Ben Brahem, 34 anni. Poi sono stati assolti Francesco Milanese, 32 anni, Giacinto Corbo, 57 anni, Vincenzo Tiranno, 35 anni, Neji Kebaier, 27 anni, Salvatore Ragazzo, 31 anni, Mirko Messina, 33 anni, Ivan Napoli, 25 anni, Giovanni Milana, 42 anni, Diego Cutaia, 33 anni, Luca Ivan Alaimo, 30 anni, Danilo Fazio, 39 anni, Filippo Cutaia, 28 anni, Diego Scibetta, 42 anni, e Diego Messina, 51 anni. E poi non doversi procedere per Giuseppe Spampinato, 35 anni, e Michele Sammartino, 55 anni.